o sei uomo o sei donna

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Nanà
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o sei uomo o sei donna

Messaggio da Nanà »

C'è una cosa che io penso nel mio intimo e profondo animo : io non sono un uomo.
Ma con la stessa ferma convinzione, io so benissimo, sempre nel profondo dell' anima mia, di non essere una donna.

Questa società e la cultura in cui viviamo storce il naso alla vista degli indecisi.
O sei un uomo o sei una donna, oppure si finisce con l' applicare etichette di orientamento sessuale: ricchione, frocio o peggio ancora.

Sembrerebbe quasi che se non sei uomo o donna il tuo atteggiamento è inequivocabilmente di tipo sessuale.

Ora cercando di sbattere le ali per alzarsi di qualche decina di metri a vedere le cose dal' alto, quindi senza il fango dei pregiudizi o delle radicate paure fobie e ansie sessuali tipiche della nostra cultura, roteando sul problema in modo del tutto impersonale, direi che non è assolutamente necessario fare un dramma del fatto di non essere uomo né donna.
Quello che io sono è sicuramente il frutto di alcuni elementi combinati.
Vediamoli.

Per capire meglio la mia condizione mi sono andata a studiare un documento che si trova in rete Standard of Care per la salute di Persone Transessuali, Transgender e di genere non-conforme.

Ovviamente la parola che salta all' occhio è l' ultima : Persone di genere non-conforme

ora stralcio alcuni brani tratti dal documento che mi toccavano particolarmente.

Per Non-Conformità di Genere si intende il livello fino al quale l’identità di genere di un individuo (o il ruolo di genere o l’espressione di genere) si differenzia dalle norme culturali comuni per una persona di un determinato sesso (Institute of Medicine, 2011).
Per Disforia di Genere si intende invece il malessere o lo stress provocato in una persona dal sentire la propria identità di genere diversa dal sesso assegnatogli alla nascita (ed il ruolo associato a quel sesso e/o a quelle caratteristiche sessuali primarie o secondarie) (Fisk, 1974; Knudson, De Cuypere & Bockting, 2010b).
Soltanto alcune tra le persone di genere non-conforme presentano disforia di genere nella loro vita.

[hr]
La disforia di genere può essere alleviata in gran parte grazie alle terapie (Murad et al, 2010), quindi, mentre persone transessuali, transgender e di genere non-conforme possono essere soggetti alla disforia di genere ad un certo punto della loro vita, molte altre persone che ricevono queste terapie riusciranno a trovare un ruolo o un’espressione di genere nel quale vivere a proprio agio, anche se differente da quello associato al sesso di nascita, o alle aspettative convenzionali.

[hr]
Per coloro che cercano una cura per la disforia di genere, sono possibili diverse solu- zioni terapeutiche. Il numero ed il tipo di interventi, così come l’ordine nel quale essi avvengono, possono variare da persona a persona (ad es., Bockting, Knudson & Goldberg, 2006; Bolin, 1994; Rachlin, 1999; Rachlin, Green & Lombardi, 2008 ; Rachlin, Hansbury & Pardo, 2010). Le varie opzioni terapeutiche comprendono:
•Cambio di espressione e del ruolo di genere (che possono comprendere il vivere sempre o quasi sempre in un ruolo di genere diverso, coerente con la propria identità di genere);
•Terapia ormonale per femminilizzare o mascolinizzare il corpo;
•Chirurgia per cambiare le caratteristiche sessuali primarie o secondarie (ad es., seno/torace, genitali interni/esterni, caratteristiche del viso, forma del corpo);
•Psicoterapia (individuale, di coppia, familiare o di gruppo) con lo scopo di esplorare le varie identità/ruoli/espressioni di genere, modificare l’impatto negativo della disforia di genere e lo stigma sulla salute mentale, alleviare la transfobia interiorizzata,migliorare il supporto sia sociale che tra pari,migliorare l’immagine del corpo, promuovere la capacità di recupero.

[hr]
Gli utenti che si presentano con disforia di genere possono avere una serie di problemi di salute mentale (Gomez-Gil, Trilla, Salamero, Godas & Valdes, 2009; Murad et al, 2010), anche connessi ad una lunga storia di disforia di genere e/o di minority stress. Possibili preoccupazioni comprendono ansia, depressione, autolesionismo, storie di abuso o di abbandono, compulsività, abuso di sostanze, problemi sessuali, disturbi della personalità, disturbi alimentari, disturbi psicotici e disturbi dello spettro autistico (Bockting et al, 2006; Nuttbrock et al, 2010; Robinow, 2009). Lo specialista dovrebbe ricercare questi ed altri problemi di salute mentale e includere i problemi individuati nel piano di trattamento globale. Queste comorbilità possono essere importanti fonti di disagio e, se non trattate, complicare il processo di esplorazione dell’identità di genere e la risoluzione della disforia (Bockting et al, 2006; Fraser, 2009a; Lev, 2009). Affrontarle può notevolmente facilitare la risoluzione della disforia di genere, portare ad eventuali modifiche nel ruolo di genere, scegliere in modo consapevole gli interventi medici e veder migliorare la propria qualità della vita.

[hr]
Quindi la cosa da capire fondamentalmente è il grado di disforia che ci crea la nostra non conformità di genere.
Mettiamo che, infatti, io avessi il coraggio e la capacita ( acquisita col tempo ) di uscire di casa in giacchina di pelle rosa e gonna scampanata come stavo dalla Zia al nostro ultimo incontro, io sarei felice totalmente, vivrei uno stato di grazia assoluto.
Si parlerebbe in quel caso di un Persona di genere non conforme ma assolutamente non disforica di genere.

Conclusione.
Se ho avuto la capacità di sopravvivere 48 anni è segno che la mia disforia è bassa.
Per far capire meglio, se ti rompo un osso hai un dolore insopportabile che ti costringe a sanare il problema con ogni mezzo possibile.
Se invece hai un dolore insistente ma accettabile, magari rimandi, magari zoppichi, magari ci bevi un po su e ti passa... ma vai avanti.

Quindi né Uomo né Donna, semplicemente di Genere non-conforme
Sembra la scoperta dell' acqua calda, ma sapere che esistono diverse strade d poter percorrere mi fa sentire meglio.

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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da dream62 »

E pensare che le cose non conformi o vengono scartate o hanno un grande valore (es. monete e francobolli).
Speriamo di entrare a far parte della seconda ipotesi.
Stefy

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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da sylvix »

secondo me anche chi redige questi documenti qualche problemino deve averlo... : Chessygrin :
jeg taler ikke dansk!

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LindaB
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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da LindaB »

una delle "massime" teoriche del gender-non-conforming è la mia amica Bianca Blanche ... cercala su FB !!!
Se poi venisse confermata la teoria di certi studiosi austriaci pubblicata in questi giorni ove si dice che l'identità di genere è genetica?
Chi vivrà , vedrà: io per ora vado abbastanza bene così e di paturnie cerco di farmene sempre meno.

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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da Nanà »

LindaB ha scritto:una delle "massime" teoriche del gender-non-conforming è la mia amica Bianca Blanche ... cercala su FB !!!
Se poi venisse confermata la teoria di certi studiosi austriaci pubblicata in questi giorni ove si dice che l'identità di genere è genetica?
Chi vivrà , vedrà: io per ora vado abbastanza bene così e di paturnie cerco di farmene sempre meno.

Linda
vista : Chessygrin : fantastica !

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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da maxima »

proprio ieri, in un caffè, mi è caduto l'occhio sulla copertina di una rivista. Si trattava di una foto che ritraeva un muro su cui qualcuno aveva scritto: "voi ridete perché io sono diverso, io rido perché voi siete tutti uguali".
L'ho trovata estremamente significativa ...e non soltanto per noi!
maxima

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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da lucreziacd »

Nanà ha scritto:C'è una cosa che io penso nel mio intimo e profondo animo : io non sono un uomo.
Ma con la stessa ferma convinzione, io so benissimo, sempre nel profondo dell' anima mia, di non essere una donna.

Questa società e la cultura in cui viviamo storce il naso alla vista degli indecisi.
O sei un uomo o sei una donna, oppure si finisce con l' applicare etichette di orientamento sessuale: ricchione, frocio o peggio ancora.

Sembrerebbe quasi che se non sei uomo o donna il tuo atteggiamento è inequivocabilmente di tipo sessuale.

Conclusione.
Se ho avuto la capacità di sopravvivere 48 anni è segno che la mia disforia è bassa.
Per far capire meglio, se ti rompo un osso hai un dolore insopportabile che ti costringe a sanare il problema con ogni mezzo possibile.
Se invece hai un dolore insistente ma accettabile, magari rimandi, magari zoppichi, magari ci bevi un po su e ti passa... ma vai avanti.

Quindi né Uomo né Donna, semplicemente di Genere non-conforme
Sembra la scoperta dell' acqua calda, ma sapere che esistono diverse strade d poter percorrere mi fa sentire meglio.

Vorrei aggiungere una considerazione.
Tu dici di essere profondamente convinto di non essere un uomo, ma nello stesso tempo sei assolutamente convinta di non essere una donna.

Dal mio punto di vista la dichiarazione va così riscritta:
Io sono assolutamente consapevole di avere un corpo maschile, ma nello stesso tempo assolutamente convinta di essere una donna.
Una donna che la natura ha voluto "col pisello".
Essere donna non è un atteggiamento, non è un modo di parlare, non un un abito da indossare, ma è il modo di pensare.
Io vedo il mondo con occhi femminili, il modo di pensare è femminile, i ragionamenti sono di una donna, il carattere è di una donna, la sensibilità è femminile, l'umore è femminile, io mi sento donna.
Ma ho il "pisello" invece della "patata". E di conseguenza la mia sessualità è stata condizionata dal mio corpo maschile. Da qualche parte ho letto che qualcuna di noi si considera lesbica, per il semplice fatto di essere attratta da una donna. Io penso semplicemente che avendo la totale funzionalità dell'organo sessuale maschile ci siamo adeguate al tipo di sessualità che tale presenza impone. Ma donne restiamo, profondamente e intimamente donne.
Il mio corpo da uomo e la mia mente femminile hanno convissuto per 50 anni. Nella mia adolescenza e successivamente nella mia giovinezza mi sentita sola e impaurita, immersa nell'ignoranza di un mondo che ha sempre etichettato quelle come noi come scarti della società.
La maturità mi ha portato serenità e consapevolezza, inoltre il mondo intorno a noi ha iniziato a cambiare, e queste mi consente di vivere la mia condizione senza problemi, con assoluta naturalezza.

Un ultima cosa.
Se potessi scegliere fra una delle due condizioni che hai posto, e cioè poter migrare definitivamente verso una totale "mascolinità" o un totale "femminilità" quindi far parte totalmente di uno dei due generi, non avrei il ben che minimo dubbio.
Vorrei essere una donna, con la piena sessualità femminile e i desideri sessuali "etero" di una donna.
Ma non per questo mi sento gay.
Mi sento una donna con gli organi sessuali maschili.
Credimi......non è una forzatura.
Lucrezia

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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da Marcolfa34 »

maxima ha scritto: proprio ieri, in un caffè, mi è caduto l'occhio sulla copertina di una rivista. Si trattava di una foto che ritraeva un muro su cui qualcuno aveva scritto: "voi ridete perché io sono diverso, io rido perché voi siete tutti uguali".
L'ho trovata estremamente significativa ...e non soltanto per noi!
maxima
Evidentemente non sei molto attenta quando giri per il forum: la frase è una delle firme della nostra amministratrice Valentina (nulla è più inedito di quanto viene pubblicato).
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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da maxima »

È vero, non mi ricordavo, ma l'avevo sicuramente letta. Naturalmente presentata nel contesto di una rivista mi deve aver colpito maggiormente... Staró più attenta...
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Re: o sei uomo o sei donna

Messaggio da Nanà »

lucreziacd ha scritto:
Nanà ha scritto:C'è una cosa che io penso nel mio intimo e profondo animo : io non sono un uomo.
Ma con la stessa ferma convinzione, io so benissimo, sempre nel profondo dell' anima mia, di non essere una donna.

Questa società e la cultura in cui viviamo storce il naso alla vista degli indecisi.
O sei un uomo o sei una donna, oppure si finisce con l' applicare etichette di orientamento sessuale: ricchione, frocio o peggio ancora.

Sembrerebbe quasi che se non sei uomo o donna il tuo atteggiamento è inequivocabilmente di tipo sessuale.

Conclusione.
Se ho avuto la capacità di sopravvivere 48 anni è segno che la mia disforia è bassa.
Per far capire meglio, se ti rompo un osso hai un dolore insopportabile che ti costringe a sanare il problema con ogni mezzo possibile.
Se invece hai un dolore insistente ma accettabile, magari rimandi, magari zoppichi, magari ci bevi un po su e ti passa... ma vai avanti.

Quindi né Uomo né Donna, semplicemente di Genere non-conforme
Sembra la scoperta dell' acqua calda, ma sapere che esistono diverse strade d poter percorrere mi fa sentire meglio.

Vorrei aggiungere una considerazione.
Tu dici di essere profondamente convinto di non essere un uomo, ma nello stesso tempo sei assolutamente convinta di non essere una donna.

Dal mio punto di vista la dichiarazione va così riscritta:
Io sono assolutamente consapevole di avere un corpo maschile, ma nello stesso tempo assolutamente convinta di essere una donna.
Una donna che la natura ha voluto "col pisello".
Essere donna non è un atteggiamento, non è un modo di parlare, non un un abito da indossare, ma è il modo di pensare.
Io vedo il mondo con occhi femminili, il modo di pensare è femminile, i ragionamenti sono di una donna, il carattere è di una donna, la sensibilità è femminile, l'umore è femminile, io mi sento donna.
Ma ho il "pisello" invece della "patata". E di conseguenza la mia sessualità è stata condizionata dal mio corpo maschile. Da qualche parte ho letto che qualcuna di noi si considera lesbica, per il semplice fatto di essere attratta da una donna. Io penso semplicemente che avendo la totale funzionalità dell'organo sessuale maschile ci siamo adeguate al tipo di sessualità che tale presenza impone. Ma donne restiamo, profondamente e intimamente donne.
Il mio corpo da uomo e la mia mente femminile hanno convissuto per 50 anni. Nella mia adolescenza e successivamente nella mia giovinezza mi sentita sola e impaurita, immersa nell'ignoranza di un mondo che ha sempre etichettato quelle come noi come scarti della società.
La maturità mi ha portato serenità e consapevolezza, inoltre il mondo intorno a noi ha iniziato a cambiare, e queste mi consente di vivere la mia condizione senza problemi, con assoluta naturalezza.

Un ultima cosa.
Se potessi scegliere fra una delle due condizioni che hai posto, e cioè poter migrare definitivamente verso una totale "mascolinità" o un totale "femminilità" quindi far parte totalmente di uno dei due generi, non avrei il ben che minimo dubbio.
Vorrei essere una donna, con la piena sessualità femminile e i desideri sessuali "etero" di una donna.
Ma non per questo mi sento gay.
Mi sento una donna con gli organi sessuali maschili.
Credimi......non è una forzatura.
no, io ci ho pensato bene quando ho scritto, io non sono un uomo e non sono una donna.
spiego.

non sono un uomo perché pur avendo la biologia maschile non sono maschio.
non sono attratto dalle donne
non ho un istinto di sopraffazione
non sono combattivo
non mi piace competere
non mi piace esprimere la forza
non sono protettivo
non sono cacciatore
non ho erezioni
ma soprattutto quando ho a che fare con un uomo mi sento totalmente estranea al suo genere

Non sono una donna perché non ho il corpo di una donna ne potrò mai averlo
non ho la grazia di una donna
devo fare uno sforzo per atteggiarmi come una donna
non ho l' emotività di una donna
non ho la sensibilità di una donna
le donne mi ritengono totalmente estraneo al loro genere
non ho la dolcezza di una donna
non ho la cazzimma* di una donna
e neanche le mestruazioni

* cazzimma
* cazzimma

conclusione : se venisse da me la fata turchina e mi chiedesse se per caso non volessi diventare una femminuccia ... io direi di SI SI SI
ma siccome questa ipotesi non è contemplata sul piano della realtà di che parliamo ?
sentirsi donna ? ma non è che semplicemente non ti senti uomo ?
ovvero non è che per caso si di genere non-conforme ?
non è mica detto che o sei maschio o sei femmina...
potresti essere mille altre cose.

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