Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

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sylvix
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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da sylvix »

non comprendo la necessità di cambiare sesso, o meglio la comprendo ma, salvo presupposti fisiognomici ideali, lo considero puro accanimento contro il destino.
la natura ha sempre un disegno e nulla succede per caso, confido nel fatto che questo principio sia universale.
se dovevo nascere donna, sarei nato donna. se dovevo nascere in giappone, sarei nato in giappone.
sono quello che sono, non posso cambiarlo, lo accetto e va bene così, deve andare bene.
ma i fattori della vita che portano a uno stress invalidante sono molteplici e non serve essere disforici per ritrovarsi schiavi del nulla.
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Nanà
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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da Nanà »

sylvix ha scritto:non comprendo la necessità di cambiare sesso, o meglio la comprendo ma, salvo presupposti fisiognomici ideali, lo considero puro accanimento contro il destino.
la natura ha sempre un disegno e nulla succede per caso, confido nel fatto che questo principio sia universale.
se dovevo nascere donna, sarei nato donna. se dovevo nascere in giappone, sarei nato in giappone.
sono quello che sono, non posso cambiarlo, lo accetto e va bene così, deve andare bene.
ma i fattori della vita che portano a uno stress invalidante sono molteplici e non serve essere disforici per ritrovarsi schiavi del nulla.
infatti, il fatto che non lo comprendi dipende dal fatto che noi non ci rendiamo conto di cosa vivono le persone con disforia di genere.
siccome non è affatto facile spiegarlo spesso viene preso pe run capriccio.
per una scelta che va contro natura o contro destino...
invece si tratta di una " cura " nel senso di un metodo per traghettare l persona verso una condizione di vita accettabile.
questo è molto difficile da capire per chi non vive la condizione in oggetto.

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kymera
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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da kymera »

Quanta tristezza.

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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da Nanà »

kymera ha scritto:Quanta tristezza.
infinita.

lo so benissimo che è triste, anzi macabro.
allora usciamo da questo equivoco della "necessità" .
parliamo del fatto che un individuo ha il diritto a realizzarsi.
anzi neanche il diritto il dovere.
il dovere di riuscire a ad essere quello che sente, quello che desidera.

allora non è una catena di montaggio che ti trascina sotto l' impulso di un motore cieco chiamato " necessità " .
allora è una scelta consapevole.

è una scelta di diritto.

poi se l' individuo si realizza in uno dei due sessi dati o in una qualsiasi altra sfumatura intermedia.. sarà anche questo suo diritto.
e anche questa sarà una scelta.

allora chi si rassegna non lo fa perché il motore " necessità " è rotto, lo fa perché misura il suo coraggio.
ma quel coraggio è il coraggio di vivere.
solo quello.
e ,o ce l' hai o non ce l' hai.
(imho)

le scelte sono tutte belle e coraggiose tranne una, quella di nascondersi dietro ad un figlio o ad un lavoro o ad una donna e infilare la testa sotto la sabbia.

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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da geraldine »

La transizione non è una scelta obbligata per chi si traveste o per chi trae piacere dalla femminilità. La transizione è una scelta e consapevole, individuale e personale, e solo quando si riconsce di essere affetti da Disforia.
Quando senti di avere un corpo sbagliato è difficile continuare a sopportare una vita "normale", c'è un qualcosa che ti spinge a cambiare pensando a chi ti sta attorno e cercando di trovare la soluzione meno dannosa per la famiglia. Alcune persone indecise ed affette da DIG, rovinano i rapporti famigliari più con il travestimento a scopo sessuale, che con affrontare una transizione. Queste persone disperatamente cercano di frenare il loro impulso con incontri "particolari" che li mettono anche a rischio di ricatti. In questo caso quale è il danno maggiore?
I miei figli hanno reagito in modo diverso, Lei ha accettato e cerca di affrontare la situazione, Lui ha rifiutato tutto. Io invece ho valutato che la deriva sessuale per soffocare la mia Disforia sarebbe stata più umiliante per tutti piuttosto che affrontare la realtà.
In acuni interventi ho notato la paura di vedere sè stessi fino in fondo, la paura di gettare via quella comodità affettiva esistente.
Forse questo è il nocciolo della questione riuscire a dire a sè stessi cosa veramente cerchiamo e prendere i provvedimenti conseguenti.
L'auto-analisi è utile inizialmente ma poi se ci si rende conto dei dubbi è bene rivolgersi ad uno specialista e questo mai mi stancherò di ripeterlo. Non pensate di riuscire a fare da voi una diagnosi di Disforia o meno.
Per quanto riguarda i miei figli, entrambi, mi chiamano sempre babbo perchè per loro lo si è sempre in gonna o meno.

NANA' la transizione non è per i "fantasmi", non ci si sottopone al cambio di sesso per i "fantasmi" ma per curare uno stato pschico e fisico che diversamente, spesso e volentieri, conduce agesti estremi. Nessuno riesce a sopportare le conseguenze ed il percorso della DIG se non per sè stessa. Ci vuole una forza interiore per affrontare le difficoltà che solo se sei davvero motivata riesci a trovare.
Scusate non ho il dono della sintesi.
Geraldine
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sylvix
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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da sylvix »

geraldine ha scritto: Forse questo è il nocciolo della questione riuscire a dire a sè stessi cosa veramente cerchiamo e prendere i provvedimenti conseguenti.
quando hai realizzato che dovevi cambiare?
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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da Nanà »

geraldine ha scritto:La transizione non è una scelta obbligata per chi si traveste o per chi trae piacere dalla femminilità. La transizione è una scelta e consapevole, individuale e personale, e solo quando si riconsce di essere affetti da Disforia.
Quando senti di avere un corpo sbagliato è difficile continuare a sopportare una vita "normale", c'è un qualcosa che ti spinge a cambiare pensando a chi ti sta attorno e cercando di trovare la soluzione meno dannosa per la famiglia. Alcune persone indecise ed affette da DIG, rovinano i rapporti famigliari più con il travestimento a scopo sessuale, che con affrontare una transizione. Queste persone disperatamente cercano di frenare il loro impulso con incontri "particolari" che li mettono anche a rischio di ricatti. In questo caso quale è il danno maggiore?
I miei figli hanno reagito in modo diverso, Lei ha accettato e cerca di affrontare la situazione, Lui ha rifiutato tutto. Io invece ho valutato che la deriva sessuale per soffocare la mia Disforia sarebbe stata più umiliante per tutti piuttosto che affrontare la realtà.
In acuni interventi ho notato la paura di vedere sè stessi fino in fondo, la paura di gettare via quella comodità affettiva esistente.
Forse questo è il nocciolo della questione riuscire a dire a sè stessi cosa veramente cerchiamo e prendere i provvedimenti conseguenti.
L'auto-analisi è utile inizialmente ma poi se ci si rende conto dei dubbi è bene rivolgersi ad uno specialista e questo mai mi stancherò di ripeterlo. Non pensate di riuscire a fare da voi una diagnosi di Disforia o meno.
Per quanto riguarda i miei figli, entrambi, mi chiamano sempre babbo perchè per loro lo si è sempre in gonna o meno.

NANA' la transizione non è per i "fantasmi", non ci si sottopone al cambio di sesso per i "fantasmi" ma per curare uno stato pschico e fisico che diversamente, spesso e volentieri, conduce agesti estremi. Nessuno riesce a sopportare le conseguenze ed il percorso della DIG se non per sè stessa. Ci vuole una forza interiore per affrontare le difficoltà che solo se sei davvero motivata riesci a trovare.
Scusate non ho il dono della sintesi.
Geraldine
Grazie Geraldine per aver colto il mio lamento provocatorio ed aver risposto.
L' autovalutazione non l' ho fatta da sola ma con la mia psicoanalista.
Venendo al nocciolo della questione ovvero, dire a se stessi cosa veramente vogliamo, la faccenda si complica molto.
Ci sono molte persone, tra cui la sottoscritta, che pur sapendo benissimo cosa desiderano intimamente e profondamente non lo ritengono giusto.
L' Imago paterna radicalmente introiettata e accettata nei suoi falsi valori morali e borghesi tiene sotto chiave ogni via di fuga.
Liberarsene purtroppo è impossibile per chi ne è schiavo/a.
Io non sono riuscito, quando dovevo, a liberarmi di lui.
Non riuscii a diventare me stesso o me stessa, ma a questo punto non importa il genere o il sesso.
E che non c'è proprio l' individuo all base.
Questa è in breve la mia condizione.

Quindi non è ne un problema di sapere quello che si vuole ne tantomeno di avere o no profonde motivazioni e forze interiori.
La faccenda dei fantasmi era un mio sfogo personale, perché descrive la vita per come la vivo io.
Non avendo io una vita vera vedo tutto finto come un fantasma tra i fantasmi.

Si hai ragione perfettamente il tema è la paura.
La paura di vedersi e accettarsi, " piuttosto mi travesto... così non sembro io ... non sono io ... è un 'altra "
Invece di essere la strategia è sembrare ... solo un po a volte, come uno sfiatatoio di una pentola a pressione.
Non genera sensi di colpa nei confronti dell' imago paterna il travestimento perché è strategico, in qualche modo consono ai principi borghesi : fai quello che vuoi lontano dagli occhi miei.
Cioè forse mio padre integerrima figura borghese di nascosto andava con le trans ? perché no ?.. probabile. Ma lontano dagli occhi lontano dal cuore.

Clandestinamente puoi fare tutto quello che vuoi... questo è il dettame moralistico borghese per eccellenza.
E ad esso sono piegato umilmente succube della sempiterna Imago.

e tutto ciò fa di me la persona peggiore.

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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da Marcolfa34 »

Primum vivere; deinde philosophari.
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Feci quod potui (potui quod, Christe, dedisti); perfida fac melius si potes, invidia !

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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da Nanà »

Marcolfa34 ha scritto:
Primum vivere; deinde philosophari.
LA ZIA
io non ci riesco vivere.

comunque una cosa è certa, devo smetterla di rompere i coglioni.

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Re: Transizionare : essere chi si è o essere una donna ?

Messaggio da geraldine »

Nanà ha scritto:
Marcolfa34 ha scritto:
Primum vivere; deinde philosophari.
LA ZIA
io non ci riesco vivere.

comunque una cosa è certa, devo smetterla di rompere i coglioni.
Forse devi semplicemente accettare quello che hai definito con la tua psicologa?
www.genovagaya.com

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