Esperienze

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Celeste
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Re: Esperienze

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:
Celeste ha scritto:Se però la vostra linea di pensiero è ignorare il corpo e vivere sulle nuvole benissimo sono contenta per voi
prova a spiegare questo passaggio, per favore.. vorrei capire come arrivi a questo pensiero. Io non trovo questa impressione. Di sicuro non è la mia posizione.
Celeste ha scritto:Sinceramente ai bambini a mio modo di vedere sarebbe bene insegnare tutta la consapevolezza, anche quella corporea.
Sinceramente anche per me. Anche se, ripeto, qui si parla di adolescenti.
Ricordo che noi in italia non abbiamo educazione sessuale o di genere nella formazione.
Un problema di base secondo me è che ignorando il corpo si dà importanza eccessiva importanza alla mente.

Ma chi insegna ad amare il proprio corpo? Di sicuro le scuole e le famiglie non se ne occupano, ma non si tratta di eduzione sessuale che comunque sarebbe un'attività mentale (ovviamente) ma di favorire una normale presa di coscienza del fatto che si è fatti anche di materia solida, a cui si può essere grati. Non è un caso che i disturbi psicosomatici siano sempre più diffusi così come tutto ciò che violenta il corpo (alcol, droghe, manie alimentari, ecc...). Poi da adulti molti devono per forza ricorrere a metodi psicosomatici per rimediare ai blocchi che si formano o devono ricorrere a psicoterapie che li liberino dalle ossessioni con cui torturano il fisico; altri ricorrono ai farmaci. Non viene trasmesso amore per il corpo, al limite esso viene esaltato per competere nello sport o a fini narcisistici, ma entrambe queste cose derivano da esigenze mentali. Come si può trasmettere amore per il corpo? Considerandolo un valore importante prima di tutto. Nelle scuole invece di oberare troppo la mente di nozioni non sarebbe male insegnare anche esercizi che favoriscano la consapevolezza psicosomatica (sia in modo dinamico che eventualmente statico, perché è ovvio che ai bambini piace muoversi). Tra emozioni e corpo il legame è forte, ma se non si insegna ad amare questo legame (e anzi gli si rema contro) si invitano i problemi a farsi avanti, si favorisce la manipolazione del corpo da parte di una mente che prende il sopravvento. Ma amare il proprio corpo significa anche avere maggiore contatto con se stessi e questo può non andare bene se si vuole manipolare i giovani.

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LauraB
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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Se però la vostra linea di pensiero è ignorare il corpo e vivere sulle nuvole benissimo sono contenta per voi, fate pure

veramente ho chiesto altro.. chiedevo a quali "voi" e su quali passaggi citati nelle discussioni sopra la "nostra" linea di pensiero è di ignorare il corpo. Perche non è certo la mia posizione (mens sana in corpore sano è sempre valido) e non ho recepito in alcun passaggio questo pensiero..
Laura Bianchi

Celeste

Re: Esperienze

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:
Celeste ha scritto:Se però la vostra linea di pensiero è ignorare il corpo e vivere sulle nuvole benissimo sono contenta per voi, fate pure

veramente ho chiesto altro.. chiedevo a quali "voi" e su quali passaggi citati nelle discussioni sopra la "nostra" linea di pensiero è di ignorare il corpo. Perche non è certo la mia posizione (mens sana in corpore sano è sempre valido) e non ho recepito in alcun passaggio questo pensiero..
Bè quando ho fatto notare che tra donne e uomini ci sono delle differenze corporee (come aspetto, funzionamento e sensazioni) su cui è possibile mettere la propria attenzione in modo significativo, è come se avessi detto un'eresia perché secondo voi solo chi ha una disforia sa cosa significhi sentirsi donne o uomini... come se il corpo fosse secondario e solo voi foste in possesso di questa conoscenza evidentemente mentale (e quando dico mentale intendo interazione tra pensieri, emozioni e quindi abitudini mentali più o meno coscienti che diventano più importanti della realtà del corpo).

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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

Mi sa che non riesco a farmi capire. Rinuncio...
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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

proviamo invece se si vuole a riprendere dal tema principale.. anche se ritengo a questo punto che il topic abbia raggiunto il suo scopo di informare e far riflettere, grazie anche agli interventi di Frida.
Non è un tema semplice, come si è visto...
Laura Bianchi

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Re: Esperienze

Messaggio da Vittoria »

Celeste ha scritto: Bè quando ho fatto notare che tra donne e uomini ci sono delle differenze corporee (come aspetto, funzionamento e sensazioni) su cui è possibile mettere la propria attenzione in modo significativo, è come se avessi detto un'eresia perché secondo voi solo chi ha una disforia sa cosa significhi sentirsi donne o uomini... come se il corpo fosse secondario e solo voi foste in possesso di questa conoscenza evidentemente mentale (e quando dico mentale intendo interazione tra pensieri, emozioni e quindi abitudini mentali più o meno coscienti che diventano più importanti della realtà del corpo).
Nessuno mette in dubbio le differenze corporee ma qui si parla principalmente di identità (Secondo Treccani "In psicanalisi, i. psicologica, il senso e la consapevolezza di sé come entità distinta dalle altre e continua nel tempo") cioè il mio modo di vedermi nella società, le mie aspirazioni, da chi prendo esempio, con chi sono più affine, in chi ho più propensione ad immedesimarmi...

La parte fisica è importantissima e impossibile da tralasciare ma anche qui il processo non è necessariamente lineare "ho il pene = sono un maschio" ma c'è anche la parte del "come vorrei essere", non parlo necessariamente di disforia ma anche di semplice estetica (voglio gli addominali, i capelli lunghi, qualche cm in più, qualche chilo in meno, il naso più piccolo...).

La tua risposta alla mia domanda precedente mi ha lasciato delle perplessità, parafrasando hai scritto "ho un fisico da uomo, sono uomo" quando io ti chiedevo cosa provi, da uomo, quando vedi un bel ragazzo o quando vedi una ragazza, quando vedi un film in che personaggio tendi ad immedesimarti e/o invidiare (anche a prescindere dal genere)...

Nessuno vuole negare la biologia, ma nessuno vuole vedersi ignorato il proprio sentire.

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Re: Esperienze

Messaggio da Alyssa »

Celeste ha scritto:...è come se avessi detto un'eresia perché secondo voi solo chi ha una disforia sa cosa significhi sentirsi donne o uomini...
Dopo aver letto i passaggi a cui ti riferisci, credo che ci sia stato un malinteso.
Il senso delle affermazioni che hai riportato era (a mio modestissimo avviso) chiaro e non andava preso in modo letterale, piuttosto lo si poteva intendere come "solo chi ha una disforia sente un disagio derivante dall'essere in disaccordo col proprio corpo ed ha dovuto analizzare e comprendere quella sensazione".
Da cui l'esempio della rana che non cercherà di essere una rana o del particolare dolore che non si può descrivere ecc. ecc.
Questo nodo (cosa vuol dire sentirsi x?) è comparso e compare regolarmente in diverse discussioni qui sul forum, e non credo che salterà mai fuori una risposta esaustiva, non perché la risposta non ci sia, ma perché evidentemente una risposta che piaccia a tutti non siamo in grado di formularla.
Legittimo farsi domande, un po' meno ignorare le risposte.

Per quanto riguarda la "preoccupazione" di Frida, sebbene sia vero che non saremo certo noi ad impedire che qualche adolescente faccia la c@##ata di "fare da sè", è importante, secondo me, dare spazio e "voce" anche a quelle persone (ché non si tratta di "storie", ma di vite vissute da persone reali, come noi) che hanno trovato strade alternative al percorso di transizione per trovare la propria dimensione (magari proprio praticando crossdressing, chissà), perché purtroppo queste escono dalle statistiche dalla porta di servizio.
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Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
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Re: Esperienze

Messaggio da Melissa_chan »

Vabbè ragazze, noi abbiamo fatto del nostro meglio ma se una persona non ci arriva perchè non vuole arrivarci non possiamo che lasciarla nella sua convinzione,
certo è che quel "ignorare il corpo e vivere sulle nuvole " me lo ricorderò come esempio lampante di//... // visto tutto quello che è stato detto.
Concludo dicendo che il topic di Laura era volto a far notare come la conoscenza del fenomeno si stia ingrandendo grazie al progresso scientifico e facendo i miei migliori auguri a Celeste per le sue "approfondite conversazioni" con le sue amiche e per la sua ricerca della "conoscenza completa".
Buone feste a tutte e tutti e divertitevi a Capodanno.
: Love :
Ultima modifica di Anonymous il domenica 29 dicembre 2019, 17:43, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Cerchiamo di non urtare la sensibilita' altrui

Celeste

Re: Esperienze

Messaggio da Celeste »

Alyssa ha scritto:
Celeste ha scritto:...è come se avessi detto un'eresia perché secondo voi solo chi ha una disforia sa cosa significhi sentirsi donne o uomini...
Dopo aver letto i passaggi a cui ti riferisci, credo che ci sia stato un malinteso.
Il senso delle affermazioni che hai riportato era (a mio modestissimo avviso) chiaro e non andava preso in modo letterale, piuttosto lo si poteva intendere come "solo chi ha una disforia sente un disagio derivante dall'essere in disaccordo col proprio corpo ed ha dovuto analizzare e comprendere quella sensazione".
Sono d'accordo e la tua la ritengo un'attenta riformulazione. A mio avviso (e questo deriva da quello che ho imparato) la forma con cui si esprime qualcosa è molto importante, soprattutto nel dialogo con se stess*. Essa veicola significati e motivazioni in modo rilevante e non sempre consapevole.
Infatti ritengo che la forma sia molto diversa tra la tua riformulazione e la frase che qui riporto:

"la realtà è che nessuno può avere un idea di cosa significhi sentirsi donna ( o uomo..) se non ha una disforia" (cit.)

E con questo concludo la mia partecipazione a questa discussione, perché ritengo di essermi spinta fin troppo oltre nel mio... nel mio... non saprei come altro definirlo se non "analfabetismo funzionale" (cittt... ho avuto un'ispirazione telepatica : Chessygrin : : Love : )

Frida

Re: Esperienze

Messaggio da Frida »

MARINA65 ha scritto:Frida un po' di cose :
- L'adolescente ormai sugli ormoni ne sa' piu' di tutte quante quelle che scrivono qua dentro anzi potrebbe darci pure qualche lezione
- Ci sono paginate sugli altri Social network piene di spiegazioni, filmati ecc.ecc. al cui confronto le nostre discussioni sono pari a disquisizioni di suore in un convento
- Se vuole sa' come procurarseli e non aspetta di scoprirlo su Xdress
- Tutte le volte che si e' affrontato l'argomento sono stati messi i paletti e chiariti i rischi del fai da te' oltre che censurati i link
- Ultimo oltre che richiamare gli utenti non possiamo andare alla fine in fase di iscrizione si dichiara di essere maggiorenni si presuppone che cio' sia vero e non spetta a noi attuare il parental control e sostituirci alla famiglia .......
Condivido le tue osservazioni.

C'è un'altra cosa: la condizione in cui Xdress, esentata dalle eventuali conseguenze negative di un rischio, si comporta in modo diverso da come farebbe se invece dovesse subirle.

Ti racconto un fatto personale accaduto quando mio figlio aveva 8 anni. Io e mia moglie ci siamo chiesti come avesse fatto nostro figlio ad affermare con decisione di essere antiberlusconiano a soli 8 anni. A casa niente TV, non parliamo di politica, i nonni sono presenti durante le feste. Abbiamo scoperto che a scuola si parlava di fatti politici e che i bambini percepivano le discusisoni familiari come proprie. Mio figlio da adulto è rimasto antiberlusconiano.

Adesso pur essendo vero che non si può prevedere il comportamento di un minore, la divulgazione di informazioni che riguardano l'assunzione di bloccanti della pubertà riguarda i bambini. Dunque eventuali conseguenze negative ricadono passivamente sul soggetto che le divulga. Visto che condividiamo di esentarci dalle conseguenze di eventuali rischi bloccando la divulgazione di link potremmo anche evitare di parlare di bloccare la pubertà come la necessità per i minori che soffrono di disforia di genere specie se dirlo non ha per noi alcuna conseguenza.

Va chiarito che la pubertà inizia a 11 anni e dunque la somministrazione di bloccanti non può avvenire dopo. Parliamo di bambini con età compresa da i 3 agli 11 e non di adolescenti. Non sono adulti e non sono adolescenti. In età prescolare non hanno la capacità narrativa degli adulti disforici di questo forum. Se è un adulto a dire di essere disforico è un conto se lo dice un bambino di 8 anni è un altro. Trattare il tema come se fosse la stessa cosa non aiuta molto. Se un bambino viene punto da un'ape si convincerà che tutte le api pungono ma inizialmente penserà che tutti gli insetti che volano possono pungere; impiegherà del tempo per capire che ci sono delle differenze. Non si può pretendere che per i bambini la disforia o la varianza di genere sia un fatto accidentale come pensano gli adulti per cui bisogna incoraggiare qualsisiasi approccio affermativo essendo esentati da qualsiasi responsabilità.

I media hanno responsabilità diverse dai genitori.

In Italia dal 2002 al 2008 c'era gay tv, fallita per mancanza di pubblico. Il numero di gay è rimasto invariato. Nel 2018 arriva in tv storie di genere. La Pina contro la Ferilli, con un boom di "gender questioning" agli ambulatori. Ma come si può non collegare che il 23 luglio del 2019 è arrivato il via libera per somministare il bloccanti e a giugno dello scorso anno la Ferilli andava in tv. Chiesa, Stato, nessun contrario?

Tutti muti, nessuna obiezione politica, morale e bioetica.

Nel medioevo le fonti del diritto canonico forniscono prove per una prospettiva alternativa basata sulle indicazioni visive prevalenti e sull'esecuzione di ruoli di genere. Il Decretum Gratiani del XII secolo afferma che "Un ermafrodita può testimoniare a un testamento, dipende da quale sesso prevale"

Ultimamente sto rivalutando il pensiero medievale.

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