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Melissa_chan
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Re: Esperienze

Messaggio da Melissa_chan »

Bene, ora si può tornare a parlare della questione originale senza perdersi in discorsi contorti e contraddittori.

Sono d'accordo con Frida da un lato, i minori sono, in linea di principio, più facilmente suggestionabili quindi bisogna agire con cautela.
D'altro canto però l'articolo parla di numeri, questi rappresentano non tanto un aumento delle persone disforiche quanto una maggior consapevolezza dei diagnosti oltre che un minor timore da parte dei giovani a parlarne.
Ritengo che la percentuale di persone disforiche non sia realmente aumentata, penso sia solo che se ne parli di più.
Storicamente abbiamo varie testimonianze di ciò, il figlio del Plantageneto di Inghilterra è un esempio abbastanza conosciuto, specialmente da chi ha guardato Brave Heart : Chessygrin : .
Inoltre Giulia_M mi raccontò di un imperatore romano che offrì enormi ricchezze a chi gli avrebbe dato un organo femminile funzionante (Scusa Giulia, non ricordo il nome, sono una pessima studentessa : Cry : )
Dunque dovremmo prendere quei numeri per quello che sono, una maggior libertà nel parlarne e, di rimbalzo, una miglior capacità di analizzare il problema e di prendere le giuste decisioni.
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LauraB
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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

Non sono sicura di aver capito tutto il discorso, per cui..

Xdress (qui nella mia persona)non ha fatto altro che riprendere un articolo libero sul web e porlo all'attenzione delle utenti interessate.
Piuttosto a questo punto sarebbe da capire se l area t andrebbe messa in visione ai soli iscritti. Attualmente comunque anche l area sessualità è in chiaro..
presumo che da questo articolo nessun minore possa fare qualcosa di "strano". Sinceramente non vedo come..
O meglio, il "come" lo potrebbe fare su qualsiasi altro sito, a partire da quello da cui proviene l articolo.

Quello che è la (mia) intenzione è informare. Su questo spero che sia servito a qualcosa.

Riguardo ad alcuni passaggi...
Frida ha scritto:Va chiarito che la pubertà inizia a 11 anni e dunque la somministrazione di bloccanti non può avvenire dopo.
abbiamo gia specificato che la pubertà non è uguale per tutti, e che non segue le età legali.

chiaramente la somministrazione dei bloccanti non puo avvenire dopo la fine della pubertà, altrimenti non ha senso.

E somministrarli prima degli 11 non ha altrettanto senso, non c è nulla da bloccare.

Quello su cui forse si è mancato di approfondire è che ( se serve) si segue il ragazzo/a per capire, e poi, se serve, si interviene. Specifichiamo anche che quello che si "potrebbe" definire disforia a tre anni, nella maggioranza di dissolve e tutto rientra nella norma.

L articolo da me pubblicato, divide chiaramente tra bambini e adolescenti, suggerisco di rileggerlo con calma adesso che siamo tornate sui giusti binari.

L articolo differenzia tra "gender variant" e "sofferenza" , e nel secondo caso si parla di possibile disforia.

Riguardo al gender variant l articolo dice: L'incongruenza di genere diventa un problema solo quando viene stigmatizzata come sbagliata.

Ecco, il "problema" viene da fuori, mentre il soggetto in se non percepisce il suo come comportamento atipico.

Pienamente daccorso personalmente sulla tutela dei minori, da qualsiasi influenza.
Poi, come ci insegnano le favole con il loro fondo di verità, puoi nascondere qualsiasi arcolaio ma ne salterà sempre fuori uno , e la principessa si pungerà sempre e comunque.

Visto che stiamo parlando di minori, porto alla vostra attenzione un altro sito, in cui i genitori, dopo essersi trovati spiazzati, hanno deciso di provare a rispondersi
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Laura Bianchi

Frida

Re: Esperienze

Messaggio da Frida »

Melissa_chan ha scritto: Ritengo che la percentuale di persone disforiche non sia realmente aumentata, penso sia solo che se ne parli di più.
Lo ritengo anch'io; è aumentato il numero di genitori che pensano che i figli abbiano la disforia di genere. Dopo i casi mediatici di Willy Smith e la Theron, il triste caso del suicidio di Leelah Alcorn i genitori sono sempre più stressati. Alcuni genitori fanno pressioni sui clinici perchè non saprebbero gestire la situazione altrimenti.

Quando ero giovane fui presa, senza saperlo, dal mio primo attacco di panico, per chi non sa cosa sia mi limito a decriverlo come una forte sensazione di morte imminente con dolore sottosternale improvviso. Corremmo al protosoccorso, feci tutti gli esami e non venne fuori niente, In seguito feci anche una visita specialistica. Il luminare da cui andammo disse ai miei genitori che il dolore fisico che avevo provato poteva essere causato dallo "scoppio di un alveolo polmonare". Trovata la diagnosi convincente tutti vissero felici e contenti, (tranne me). Tutti i genitori vogliono una diagnosi e una cura per i loro figli. (Si è mai sentito di un clinico che abbia detto ai genitori apprensivi: "auguroni, bel bambino, da grande suo figlio farà il travestito").

È positivo che i figli parlino ai genitori, ma non tutti sono pronti ed emotivamente preparati a farlo. Le famiglie richiedono il trattamento quando il bambino comincia a sperimentare conflitti a scuola.

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Re: Esperienze

Messaggio da Vittoria »

Frida ha scritto: Quando si presenta il caso di un minore che chiede assistenza l'unico modo previsto dal sistema è indurre uno stato di malattia per poterlo assistere. Se tu fossi genitore capiresti che non ci sono molte alternative. Dunque dopo i primi due colloqui parte la somministrazione dei bloccanti. Nessun medico può indagare senza il consenso dei genitori. E nessun genitore lascerebbe i propri figli senza adeguata assistenza.
Frida ha scritto: Va chiarito che la pubertà inizia a 11 anni e dunque la somministrazione di bloccanti non può avvenire dopo. Parliamo di bambini con età compresa da i 3 agli 11 e non di adolescenti.
Non capisco dove hai trovato queste informazioni...

Frida

Re: Esperienze

Messaggio da Frida »

Vittoria ha scritto:
Frida ha scritto: Quando si presenta il caso di un minore che chiede assistenza l'unico modo previsto dal sistema è indurre uno stato di malattia per poterlo assistere. Se tu fossi genitore capiresti che non ci sono molte alternative. Dunque dopo i primi due colloqui parte la somministrazione dei bloccanti. Nessun medico può indagare senza il consenso dei genitori. E nessun genitore lascerebbe i propri figli senza adeguata assistenza.
Frida ha scritto: Va chiarito che la pubertà inizia a 11 anni e dunque la somministrazione di bloccanti non può avvenire dopo. Parliamo di bambini con età compresa da i 3 agli 11 e non di adolescenti.
Non capisco dove hai trovato queste informazioni...
..eh non si può solo leggere i sacri testi del "culto trans"; se vuoi ci sono articoli di "altri culti" dove puoi trovare le informazioni di cui parlo. Ho già messo dei link in precedenza anche se sono lunghi e in inglese si possono leggere con calma, se può aiutare puoi leggere anche qualche articolo "sovversivo". Comunque il richiamo "all'opinione" della dott.ssa Cretella mi sembrava fosse chiaro.

Ogni tanto leggo anche cose che non mi piacciono tipo Butler e Preciado; benvenute le mamme blogger. Ho sentito, a titolo personale, un dirigente del SSN per avere conferme e smentite .

Francamente mi sembra assurdo dover discutere quando inizia l'età della pubertà come se fosse un fatto opinabile, comunque chiedete alle ragazze se avete dubbi e se non vi fidate di wikipedia (sinceramente mi è incomprensibile la replica di Laura sul punto) Facciamo così: stabilite voi quando inzia la pubertà che facciamo prima. Poi mi dite definitivamente in che range di età bisognerebbe secondo voi somministarre i bloccanti ipotalamici perchè si possa avere tempo per "osservare" la disforia di genere.

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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

Frida ha scritto:Francamente mi sembra assurdo dover discutere quando inizia l'età della pubertà come se fosse un fatto opinabile, comunque chiedete alle ragazze se avete dubbi e se non vi fidate di wikipedia (sinceramente mi è incomprensibile la replica di Laura sul punto) Facciamo così: stabilite voi quando inzia la pubertà che facciamo prima
rispondo a volo: non ho mai scritto ne pensato che è opinabile.

Ho detto che l inizio ( e la fine) varia da persona a persona, che è diverso..ho detto che la pubertà non guarda in faccia il Codice civile.

sappiamo benissimo poi che la pubertà femminile e quella maschile hanno tempi diversi..

Poi NON è opinabile. si devono vedere i cambiamenti.. che sono reali.. e non opinabili..
Laura Bianchi

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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

Parliamo di "altri culti".

tralasciano le teirie gender alla De mari, che ho avuto il dispiacere di ascoltare una volta, mai piu,
ma esiste una corrente appunte "antigender" che rema ovviamente contro. le motivazioni sono spesso labili.

orendiamo invece questo articolo:

1) la chiusura di niguarda, come fatto notare all inizio del topic potrebbe spiegarsi con quello che è successo, e intal caso bene ha fatto il genitore a tutelare il figlio.
Tuttavia il resto ( a parte un "mi pare" su un altro centro) non ci risulta avere problemi.

2) Piu entità cattoliche avvallano i bloccanti, scritto molto chiaramente.

3) Anche perché, quel pesante trattamento ormonale, per il loro figlio può essere «una bomba ad orologeria»; e cita uno studio svedese che dimostra come a dieci anni dalla riassegnazione di genere la curva della mortalità delle persone transgender abbia un’impennata: suicidi, insufficienza renale, malattie cardio-vascolari, sono le cause di una mortalità così alta.

Purtroppo le persone trans sono piu soggette ai suicidi. E visto che devono combattere con pregiudizi, mancanza di lavoro ( rifiuti infiniti), con una parte della società che li rifiuta, che addirittura afferma che non esistono, vorrei vedere..
Non si sta bene nemmeno nel momento di transizione, tra documenti , spese mediche, medicine che non si trovano piu, lavoro, sia che ce l hai che non ce l hai, la famiglia che non ti supporta, le aggressioni.. e via dicendo.

Anche tra i disoccupati, ex dipendenti ma anche imprenditori falliti, i suicidi sono piu alti.. Vorrei vedere..

Riguardo ad altre malattie, dopo l eliminazione dei genitali, l assunzione di farmaci si riduce o si annulla. Il corpo non produce piu "contro" e quindi non serve piu intervenire.
Restano comunque tutti i controlli, fatti con scrupolo, per prevenire danni.
Su questo ci metto la mano sul fuoco.

E comunque, visto che molte riassegnazioni vengono fatte a una certa età, è normale che appaiano anche altre patologie. Che comunque in generale si viva di meno, lo sappiamo benissimo, ma se questo deve essere un blocco, no grazie.. non baratto la mia serenità con una vita piu lunga ma non come la voglio io.

Abbiamo parlato dei suicidi, ma stranamente non si parla degli omicidi.. 630 nel solo ultimo anno nel mondo. 7000 in dieci anni.
Questi li dobbiamo a una educazione culturale carente, a gruppi che pensano di guarirti... poi magari in questo mondo preferisco suicidarmi anche io, in tal caso mi capirete..

4) in quanto al fatto che: Tutto sembra davvero organizzato per favorire la transizione di genere: i ragazzi che iniziano questo percorso, dal Niguarda vengono indirizzati anche allo Sportello Trans gestito dall’associazione ALA Milano Onlus, dove «c’è un gruppo di auto-aiuto guidato da due transgender. Ho partecipato diverse volte a questi incontri – prosegue Antonio – e posso dire che questi ragazzi hanno paura di farsi male con questi trattamenti, ma lì trovano incoraggiamento.

Conosco bene lo sportello e chi lo gestisce, presumo che "favorire" si intenda aiutare al percorso, anche perche sappiamo benissimo che non tutti poi transizionano. Piu che altro si puo parlare di ricerca di una situazione di equilibrio..in cui la transizione è una opzione forte, ma non unica
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Re: Esperienze

Messaggio da Giulia_M »

Melissa_chan ha scritto:Inoltre Giulia_M mi raccontò di un imperatore romano che offrì enormi ricchezze a chi gli avrebbe dato un organo femminile funzionante (Scusa Giulia, non ricordo il nome, sono una pessima studentessa : Cry : )
Si trattava dell'imperatore Eliogabalo: https://it.wikipedia.org/wiki/Eliogabal ... ll'identit" onclick="window.open(this.href);return false;à_sessuale
"Come puoi essere così maschilista quando hai delle tette così grosse?"
- da Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar

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Re: Esperienze

Messaggio da Melissa_chan »

Giulia_M ha scritto:
Melissa_chan ha scritto:Inoltre Giulia_M mi raccontò di un imperatore romano che offrì enormi ricchezze a chi gli avrebbe dato un organo femminile funzionante (Scusa Giulia, non ricordo il nome, sono una pessima studentessa : Cry : )
Si trattava dell'imperatore Eliogabalo: https://it.wikipedia.org/wiki/Eliogabal ... ll'identit" onclick="window.open(this.href);return false;à_sessuale
Grazie : Love :
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato

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Re: Esperienze

Messaggio da Mizia »

AnimaSalva ha scritto:Celeste, intervengo da donna bio. Io non lo so cosa significhi essere donna/sentirsi donna perché semplicemente non me lo sono mai chiesto. Lo sono e basta. Non m'interrogo se mi sento più donna per le mestruazioni, il seno, il poter indossare una gonna o mostrarmi debole senza che nessuno me lo faccia pesare. Sono donna perché non so parcheggiare in retro o non mi intendo di motori?
Vado per stereotipi, eh.
Con questo non voglio dire che il mio punto di vista sia quello di tutte le donne bio, ma ti assicuro che questo non è un argomento di cui si parla tra donne...

Riguardo al tema trattato, do ragione a Laura. La scelta di inserire anche questo tema è stata discussa e approvata in passato, quindi è giusto che ci sia. Per quello che mi riguarda, dal momento che sull'argomento ho ben poco da dire, solitamente non intervengo. Non comprendo poi perché non si dovrebbe parlare di minori. Qui minori non ce ne dovrebbero essere e se anche ci fossero, non è che automaticamente andrebbero a prendere bloccanti perché Laura dice che va bene (scusate, semplifico molto...). Sappiamo bene che c'è un percorso lungo e che devono svolgere con la famiglia, quindi non provochiamo alcun danno.
Ciao.
"... non me lo sono mai chiesto. Lo sono e basta." Più chiaro di così.
Le stesse parole di un mio collega cis etero e uomo che più uomo non si può a chi gli chiedeva che cosa fosse per lui sentirsi uomo.

"...non me lo sono mai chiesto." Nel momento in cui te lo chiedi, agisci e lasci scorrere la libertà della curiosità. Apri una porta oltre la quale puoi trovare una risposta semplice o un percorso da approfondire.

Per inciso, sottoscrivo la pacata saggezza del resto del post.
Mz
Ci pensa la vita mi han detto così (cit.)

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