Frida ha scritto:Cara Roberta, sono felice di leggerti qui, su temi spinosi, come solo la nostra amica Monica sa confezionare. Sono certa che ogni tanto serva spalancare qualche cancello.Roby ha scritto:Cara Frida, lo so che con questa domanda che sto per fare, spalanco il cancello del ginepraio.Frida ha scritto:
Dalla mia personale esperienza si può dedurre che chi è eterosessuale lo è sempre in ogni istante della sua vita compreso il momento in cui si concede un'esperienza omosessuale. Questa persona è sempre cosciente della sua eterosessualità. L'atto sessuale non determina il suo orientamento. In definitiva non si preoccupa, non teme, non ha ansie sul suo orientamento neanche dopo aver fatto sesso con una persona del suo stesso sesso. È eterosessuale e basta.
[...]
Ma la faccio lo stesso.
Se uno di questi "eterosessuali e basta" arriva ad avere rapporti omosessuali, allora mi chiedo cosa vuol dire essere eterosessuale?
E cosa bisogna fare per essere omosessuale o al limite bisessuale?
Roberta
Finora ho capito che solo gli omosessuali non credono di essere se stessi in ogni momento della loro vita. Credono che sia possibile essere qualcos'altro fuori dal proprio letto. Le persone eterosessuali non affettano la loro sessualità. Gli eterosessuali, credono di essere sempre se stessi, ne hanno sempre coscienza, in ogni momento, anche quando si stanno facendo (...) da un frocio come me.
Qui Frida dici proprio una cosa vera. Chi si ritiene etero sessuale non si sente omo solo perche' si sta facendo (...) da un CD, tantomeno da una trans dotata, neppure se sono passivi.
Grazie per la tua risposta di chiarimento, ora e' piu chiaro.