yep!Mari-dany ha scritto:Non credo infatti. Se qualcuno lo ha apprezzato, non aveva però la minima infarinatura scientifica.
Leggi qui, tanto per inquadrare la cosa :
https://www.ilpost.it/2014/11/09/problemi-interstellar/" onclick="window.open(this.href);return false;
e anche qui :
https://www.borborigmi.org/2014/11/11/i ... -problema/" onclick="window.open(this.href);return false;
e non è nemmeno tutto
la chiamano fantascienza proprio perchè non è scienza.
i modelli fisici a cui si rifanno gli autori sono i soliti ipoteticismi relativistico-quantisticheggianti, abusati e violentati già nei rudimenti teorici che ne accennano i concetti.
la realtà, che negherebbe ogni futuribile estro, è che nel 2020 incontriamo difficoltà ad atterrare con la nebbia a linate, figuriamoci ad attraversare un cunicolo spaziotemporale o costruire una sfera di dyson... o, molto più semplicemente, fare londra-new york in mezz'ora (cosa utilissima per me).
ma più che l'applicazione della fisica, inesistente nel 99.9% dei casi, trovo -nella fantascienza in genere- ridicoli gli elementi d'interfaccia, pesantemente inadeguati, frutto immaturo della tecnologia in essere al momento del ciak; si pensi ai film degli anni 60, dove gli onniscienti supercomputers erano ispirati al classici ibm 1401 e pdp1, con schede perforate e improbabili, per l'epoca, comandi vocali, o, nelle pellicole più moderne, agli elementi 3d a guisa d'ologramma.
le storie, svincolate dalle banalità pseudotecnologiche, possono essere invece coivolgenti.
se poi c'è un attore che piace, diventa tutto irresistibilmente vero.