ESISTONO AUTO DA DONNA ?
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Per unificare le discussioni possiamo allargare la domanda: esistono auto da DragQueen?
Tornando alle auto -femminili- di tutti i giorni, se non fosse che probabilmente la classica incidenza guasti delle Fiat non te la lascerebbe usare molto, la 500 con le cigliona è simpaticissima (giusto un gradino sotto l'auto da Drag) ma ci vorrebbe un comando motorizzato di rientro delle stesse per quando la usa il nostro fratellino...
Tornando alle auto -femminili- di tutti i giorni, se non fosse che probabilmente la classica incidenza guasti delle Fiat non te la lascerebbe usare molto, la 500 con le cigliona è simpaticissima (giusto un gradino sotto l'auto da Drag) ma ci vorrebbe un comando motorizzato di rientro delle stesse per quando la usa il nostro fratellino...
- LauraB
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
La 500 rosa coi ciglioni l ho beccata in un parcheggio a Brescia... NON passa inosservata..
Laura Bianchi
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
si, drag significa anche tirare o strascicare, anche rottura di palle-cosa che annoia, in altri contesti drag è anche la slitta (perchè si tira) e altre cose che adesso non mi vengono in mente.Sofia ha scritto: Che ne pensi? Sembra che non ci sia un’unica linea di pensiero.
Edit: Ho l’impressione di essere andata leggermente OT: credo che queste discussioni sia meglio farle nei threads aperti da Katymakeup…
l'inglese è micidiale sotto questo punto di vista, molte parole hanno significati completamente differenti a seconda del contesto o della posizione all'interno della frase, e l'americano è ancora peggio!
è il motivo per cui spesso, nonostante viva da anni con i britannici, non capisco pienamente il senso di certe frasi che possono intercorrere in un discorso non formale.
l'etimologia (e la relativa spiegazione) è plausibile :)
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Strascico, e "rottura" nel senso appunto di cosa che si trascina: "What a drag!" è la classica espressione che sta per la nostra "Che palle!" in risposta magari al solito call center che cerca di appiopparci il contratto.sylvix ha scritto:si, drag significa anche tirare o strascicare, anche rottura di palle-cosa che annoia, in altri contesti drag è anche la slitta (perchè si tira) e altre cose che adesso non mi vengono in mente.
Molto più banalmente e pure anche più comprensibile: drag vuol dire draga, sapete quella che draga e perlustra i corsi d'acqua... una volta tanto la parola è la stessa.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Sicuramente e non solo! Durante la bella stagione farei un giro anche su quella magnifica décolleté rossa a tre ruote…!!Eva ha scritto:Per unificare le discussioni possiamo allargare la domanda: esistono auto da DragQueen?
Già, è proprio carina. ^_^ Comunque, non per essere pignola, ma quel colore è fucsia e non rosa.LauraB ha scritto:La 500 rosa coi ciglioni l ho beccata in un parcheggio a Brescia... NON passa inosservata..
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
mi era sfuggita!Eva ha scritto:Per come la vedo io, l'auto, come una bella donna, dev'essere sinuosa, armonica e ricca di curve... la DB9 risponde perfettamente a questi requisiti (le ultimissime Aston un pochino meno in effetti) così come questa Dino 246 GT ad esempio:
verissimo, la db9 è l'ultima aston sinuosa, quelle più recenti risentono troppo dello stile trans-world correntemente in uso, che appiattisce le differenze fra le varie marche :D
per trovare qualcosa di pulito, nella produzione attuale, bisogna andare sulle bentley continental, che però di femminile hanno praticamente... zero :)
altimenti il sempreverde mercedes sl, che però reputo troppo da zozzona, per dirla alla romana :)
tuttavia, a confermare la regola, c'è sempre l'eccezione, come tantissimi anni fa, quando vidi una tipa incredibile scendere da una delta integrale evo gialla :)
non fossi stato timido, le avrei proposto una garetta nei posti che -noi del luogo- conoscevamo fin troppo bene... :D
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Eva ha scritto:Il 2.2 da 150 CV della Mazda è di produzione PSA come tutti i TD di Ford e Volvo...
MODE: “Mamma mia quanto sono pignola”: ONSofia ha scritto:Un tempo era così, ma adesso? I nuovi Skyactiv-D assemblati in Germania li produce sempre il gruppo PSA? Io per sicurezza ho chiesto sia a Mazda che a Peugeot, vediamo cosa rispondono.
Di seguito la risposta che ieri pomeriggio Mazda Motor Italia mi ha dato: «La ringraziamo per l'interesse mostrato nei confronti del mondo Mazda. Relativamente alla sua richiesta, la informiamo che le nostre vetture hanno motori prodotti direttamente dalla nostra Casa Madre.»
Dunque non vi è alcuna partnership né col gruppo PSA né con altre case costruttrici.
MODE: “Mamma mia quanto sono pignola”: OFF
Edit: Anche Peugeot Italia conferma: «nel ringraziarla per averci contattato, la informiamo che il nuovo 2.2 Diesel da 150 CV della Mazda 3 non è di produzione PSA.»
Ultima modifica di Sofia il giovedì 22 febbraio 2018, 11:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Dipende da "quale" Biturbo. La prima (a memoria 1982, mi pare) era esattamente come la descrivi: con addirittura il foglietto di istruzioni speciali per l'accensione a motore caldo, aggiunta volante al libretto di uso e manutenzione. Voce di corridoio di ambienti apparentemente informati narra che l'ingegnere con l'incombenza di metterci la firma finale per mandarla in produzione, dopo averla provata, fosse veramente contrariato e non ne volesse proprio sapere. Al che, pare che qualcuno dall'alto avesse detto: "o firmi, o ti cerchi un altro lavoro"; ed usci' cosi' com'era.sylvix ha scritto:il biturbo, bellissimo esteticamente, dava problemi anche da nuovo: ce l'aveva un mio amico ed era fisso dal meccanico, per non parlare degli interni di cartone che cadevano a pezzi.
Delle derivazioni successive, la 420 piuttosto che la 422 piuttosto che altre a mio avviso gia' meno guardabili come la Karif (gia' meglio la Shamal, anche se un po' estrema per i miei gusti), non ho sentito parlare tanto male. Essendo la 228 di quel periodo (tardi '80 / inizi '90), mi aspetto fosse gia' sufficientemente "rodata" come prodotto; per non parlare, poi, degli interni stralussuosi <fantozzi>in pelle umana...</fantozzi>
Dipende molto anche dall'epoca; puo' essere senz'altro vero per la DBS che ho gia' citato, e per la Dino Pininfarina che e' circa di quegli anni (strano come sono, le preferisco da sempre la Dino 2+2 di Bertone, una delle poche Ferrari con quella firma). Per un prodotto come la 228 gia' si parla, negli ambienti del collezionismo, di "uso quotidiano"; al pari di una Quattroporte della stessa epoca (la numerazione di quest'ultima e' controversa, alcuni la indicano come II e altri come III). L'affidabilita', insomma, mi pare fosse diventata un'altra cosa perfino su prodotti di costo inferiore. Rimane il fatto che, a possedere gioiellini del genere, ci sono anche altre categorie di persone, cioe' quelle con tanti tanti bei $oldini e in grado di comprarsi l'assistenza dei rari specialisti capaci di metterci le mani dentro. Un giorno anch'io; ma prima deve capitarmi uno di quei solenni colpi di fortuna che rimbombano fin nei mass-media. Forse in un'altra vita: in questa, probabilmente no.sylvix ha scritto:le macchine d'epoca in genere, sono idonee per chi ha tempo da dedicarci e voglia di sporcarsi le mani per sistemare i casini che escono fuori giornalmente: è bello vederle in strada, ma possederle, con il senno del poi, è solo una grande rottura di palle :)
--I'm a man, a woman, a lesbian, a genderless human, a pansexual, a cat, a positronic robot, whatever!