Strano, credevo si parlasse di auto da strada, di quelle che vedi al semaforo e non le monoposto all'autodromo con un numero sulla fiancata.Sofia ha scritto:Quale auto da corsa non lo è?angelaingrid ha scritto:troppo tamarre e troppo ostentate.
ESISTONO AUTO DA DONNA ?
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Le auto sopramenzionate sono tutte "auto da corsa" omologate per la strada, altrimenti parlavamo della Ferrari FXX-K Evo et similia.angelaingrid ha scritto:Strano, credevo si parlasse di auto da strada, di quelle che vedi al semaforo e non le monoposto all'autodromo con un numero sulla fiancata.
Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Per come la vedo io, l'auto, come una bella donna, dev'essere sinuosa, armonica e ricca di curve... la DB9 risponde perfettamente a questi requisiti (le ultimissime Aston un pochino meno in effetti) così come questa Dino 246 GT ad esempio:
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
mi piaci perche' sei una che ti accontenti dell'essenzialeEva ha scritto:Per come la vedo io, l'auto, come una bella donna, dev'essere sinuosa, armonica e ricca di curve... la DB9 risponde perfettamente a questi requisiti (le ultimissime Aston un pochino meno in effetti) così come questa Dino 246 GT ad esempio:
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Difatti, come ho scritto in precedenza, il mio lato femminile è attratto dalle linee Maserati di alcuni modelli; è il mio lato maschile a mettere in secondo piano il design e ad ammirare auto come la GTO dell’84.Eva ha scritto:Per come la vedo io, l'auto, come una bella donna, dev'essere sinuosa, armonica e ricca di curve...
Indubbiamente una bella auto a cavallo – è proprio il caso di dirlo – fra gli anni ’60 e i ’70.Eva ha scritto:così come questa Dino 246 GT ad esempio
Parlando del tuo futuro acquisto, invece, hai preso qualche decisione?
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Dato che il discorso si e' riaperto, ne riparlo volentieri.
Contando che siamo uomini (che si vestono da donna, e alcuni che sentono di essere piu' che un uomo e basta, oppure ben altro, eccetera) le automobili sono senz'altro un argomento importante.
Se si parla di eleganza, proprio come Angelaingrid amo pescare dal passato. Il mio "imprinting" e' stato scoprire l'esistenza di un'auto "da gentiluomini" come la DBS; ovvero la progenitrice delle successive AMV8 e Vantage.
http://www.astonmartin.com/heritage/past-models/dbs" onclick="window.open(this.href);return false;
Nei tanto "commerciali" anni Ottanta, poi, mi sono invaghito di un modello sconosciuto da noi ma noto agli appassionati, perche' nato dalla volonta' dei Giapponesi di dare seguito ad un esemplare unico del "solito" Giugiaro: l'Asso di Fiori, in produzione diventata l'Isuzu Piazza.
http://www.complexmania.com/wp-content/ ... f0c5c3.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;
Salvo successivamente rivolgere le mie attenzioni ad un altro modello oggi classico, la Maserati 228, una delle incarnazioni piu' signorili della famiglia Biturbo. http://media.fastestlaps.com/durn1ssuc1ge" onclick="window.open(this.href);return false;
Se vi capitera' di fare ricerche su Internet, scoprirete che gli appassionati d'auto americani hanno inventato il termine "ricers" (storpiatura di "racers", corridori) per sfottere lo stile kitsch di certe auto stradali modificate, in particolare quelle preparate per le corse illegali. Per ovvie ragioni, il concetto e il termine stanno diventando internazionali.
Contando che siamo uomini (che si vestono da donna, e alcuni che sentono di essere piu' che un uomo e basta, oppure ben altro, eccetera) le automobili sono senz'altro un argomento importante.
Se si parla di eleganza, proprio come Angelaingrid amo pescare dal passato. Il mio "imprinting" e' stato scoprire l'esistenza di un'auto "da gentiluomini" come la DBS; ovvero la progenitrice delle successive AMV8 e Vantage.
http://www.astonmartin.com/heritage/past-models/dbs" onclick="window.open(this.href);return false;
Nei tanto "commerciali" anni Ottanta, poi, mi sono invaghito di un modello sconosciuto da noi ma noto agli appassionati, perche' nato dalla volonta' dei Giapponesi di dare seguito ad un esemplare unico del "solito" Giugiaro: l'Asso di Fiori, in produzione diventata l'Isuzu Piazza.
http://www.complexmania.com/wp-content/ ... f0c5c3.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;
Salvo successivamente rivolgere le mie attenzioni ad un altro modello oggi classico, la Maserati 228, una delle incarnazioni piu' signorili della famiglia Biturbo. http://media.fastestlaps.com/durn1ssuc1ge" onclick="window.open(this.href);return false;
Se vi capitera' di fare ricerche su Internet, scoprirete che gli appassionati d'auto americani hanno inventato il termine "ricers" (storpiatura di "racers", corridori) per sfottere lo stile kitsch di certe auto stradali modificate, in particolare quelle preparate per le corse illegali. Per ovvie ragioni, il concetto e il termine stanno diventando internazionali.
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Pensate possa esserci relazione semantica tra i termini Dragster (veicolo da competizione utilizzato per gare di accelerazione con potenze fino a 10.000 cavalli) e Drag Queen? In entrambi i casi “l’esagerazione” sembra essere il punto d’incontro.strano72 ha scritto:Se vi capitera' di fare ricerche su Internet, scoprirete che gli appassionati d'auto americani hanno inventato il termine "ricers" (storpiatura di "racers", corridori) per sfottere lo stile kitsch di certe auto stradali modificate, in particolare quelle preparate per le corse illegali. Per ovvie ragioni, il concetto e il termine stanno diventando internazionali.
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
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Questa?
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
il biturbo, bellissimo esteticamente, dava problemi anche da nuovo: ce l'aveva un mio amico ed era fisso dal meccanico, per non parlare degli interni di cartone che cadevano a pezzi.strano72 ha scritto:Se si parla di eleganza, proprio come Angelaingrid amo pescare dal passato. Il mio "imprinting" e' stato scoprire l'esistenza di un'auto "da gentiluomini" come la DBS; ovvero la progenitrice delle successive AMV8 e Vantage.
http://www.astonmartin.com/heritage/past-models/dbs" onclick="window.open(this.href);return false;
Salvo successivamente rivolgere le mie attenzioni ad un altro modello oggi classico, la Maserati 228, una delle incarnazioni piu' signorili della famiglia Biturbo.
le macchine d'epoca in genere, sono idonee per chi ha tempo da dedicarci e voglia di sporcarsi le mani per sistemare i casini che escono fuori giornalmente: è bello vederle in strada, ma possederle, con il senno del poi, è solo una grande rottura di palle :)
drag sta per travestito, "being in drag" sarebbe quacosa come essere in tiro, riferito all'eccentricità dell'abbigliamento :) e il dragster sarebbe una specie di travone, nell'accezione automobilistica :)sofia ha scritto: Pensate possa esserci relazione semantica tra i termini Dragster (veicolo da competizione utilizzato per gare di accelerazione con potenze fino a 10.000 cavalli) e Drag Queen? In entrambi i casi “l’esagerazione” sembra essere il punto d’incontro.
comunque per vedere delle macchine assurde basta andare in germania, anche se il fenomeno è un po' calato negli ultimi tempi.
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Re: ESISTONO AUTO DA DONNA ?
Su Wiki leggo che: «Un altro significato del verbo "to drag" è: "trascinare"; un'altra linea di pensiero vuole per questo che Drag queen derivi dall'espressione "regina dello strascico", per i vestiti lunghi che le Drag portavano originariamente.»sylvix ha scritto:drag sta per travestito, "being in drag" sarebbe quacosa come essere in tiro, riferito all'eccentricità dell'abbigliamento :)
La controparte inglese è più completa sull’etimologia del termine: «The etymology of the term "drag queen" is disputed. The term drag queen occurred in Polari, a subset of English slang that was popular in some gay communities in the early part of the 20th century. The first recorded use of "drag" to refer to actors dressed in women's clothing is from 1870.
A folk etymology is that drag is an acronym of "Dressed Resembling A Girl" in description of male theatrical transvestism. The film Connie and Carla also made a reference to this, though the acronym was slightly altered to men "Dressed as Girls."
Queen may refer to the trait of affected royalty found in the personalities of many who do drag (whether this is their normal personality or a character created for the stage). It is also related to the Old English word quean or cwene, which originally simply meant "woman", then was later used as a label both for promiscuous women and gay men. The Old English word appears derived from Middle Dutch quene ("old woman"), ultimately from Proto-Germanic *kwenǭ ("woman"), from Proto-Indo-European *gʷḗn ("woman").»
Che ne pensi? Sembra che non ci sia un’unica linea di pensiero.
Edit: Ho l’impressione di essere andata leggermente OT: credo che queste discussioni sia meglio farle nei threads aperti da Katymakeup…