fantascienza e dintorni...

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LauraB
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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da LauraB »

Un bravo scrittore riesce a trasmettere le sensazioni con poche parole ben calibrate. Se i personaggi "usano" parolacce, non è necessario ne obbligatorio riportarle pari pari . Basta un "e John imprecò" per rendere l idea.
Io leggo per rilassarmi, di parolacce ne sento gia troppe in giro... Un libro con una parolaccia lo tollero, alla seconda finisce nel cestino della carta usata. Nessuna pietà in questo caso.
Nessuno dei grandi capolavori contiene parolacce, eppure sono dei monumenti lo stesso.
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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da vernica71 »

C'entra un po' poco, ma solo per dire che la mia lettura attuale è un volume
parecchio corposo... StarTrek:La via delle stelle... 1500 pagine con i racconti originali da
cui sono state tratte le sceneggiature di tutti gli episodi delle prime tre stagioni della serie classica... (TOS)

Me l'ha regalato Bubi per l'anniversario... Li conosco praticamente tutti a memoria, ma è comunque divertente
leggere la storia così come era stata immaginata da James Bilsh prima di essere adattata per la realizzazione dell'episodio...

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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da Mari-dany »

vernica71 ha scritto:C'entra un po' poco, ma solo per dire che la mia lettura attuale è un volume
parecchio corposo... StarTrek:La via delle stelle... 1500 pagine con i racconti originali da
cui sono state tratte le sceneggiature di tutti gli episodi delle prime tre stagioni della serie classica... Veronica
C'entra sì, l'origine della discussione era la fantascienza, non la fantasy !
Però dissento. I racconti di Blish sono tratti dalle sceneggiature e non l'inverso. Anche da altri film sono stati tratti libri, come Guerre stellari ad esempio.
LauraB ha scritto:Un bravo scrittore riesce a trasmettere le sensazioni con poche parole ben calibrate. Se i personaggi "usano" parolacce, non è necessario ne obbligatorio riportarle pari pari . Basta un "e John imprecò" per rendere l idea.
Io leggo per rilassarmi, di parolacce ne sento gia troppe in giro... Un libro con una parolaccia lo tollero, alla seconda finisce nel cestino della carta usata. Nessuna pietà in questo caso.
Nessuno dei grandi capolavori contiene parolacce, eppure sono dei monumenti lo stesso.
Verissimo. Ti dirò che la cosa mi ha dato veramente fastidio. Tra l'altro a memoria mi pare l'unico autore di fantasy così volgare. Ma ormai è di moda dappertutto. Non ci si salva.

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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da vernica71 »

Mari-dany ha scritto: Però dissento. I racconti di Blish sono tratti dalle sceneggiature e non l'inverso. Anche da altri film sono stati tratti libri, come Guerre stellari ad esempio.
Nella prefazione del libro si dice che Blish collaborò alla stesura dei rcconti che poi vennero tradotti in sceneggiatura... infatti i racconti differiscono nei particolari dalle sceneggiature degli episodi, sia per le descrizioni e nei nomi
dei vari strumenti e apparati, sia per alcuni dettagli dei pesonaggi...
In ogni dopo la realizzazione degli episodi, e il successo della serie, vennero raccolti, rieditati e ripubblicati sottoforma di libretti (uno per episodio) periodici qualche anno dopo la trasmissione della serie TV...
Inoltre Blish non vide subito la trasliterazione dei racconti in episodi perché all'epoca della prima messa in onda non
era negli USA ma in Inghilterra... Li vide solo dopo due anni (mi pare di ricordare...)...
Inoltre la ristesura degli episodi della seconda e terza serie originali furono realizzate con l'aiuto della moglie di Blish.

In effetti i libri sono successivi di ben 2 anni dalla trasmissione degli episodi... così racconta la prefazione del libro...

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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da Mari-dany »

Se devo dire la verità, non ho letto il libro. Come ho già scritto, non è che Star trek mi piaccia molto, anzi...
Di Blish ho letto qualche opera molto tempo fa, tra cui il ciclo delle Città volanti, una space opera vecchio stile.
Non è stato sicuramente uno dei massimi della SF.

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vernica71
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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da vernica71 »

All'epoca Blish era piuttosto coinvolto con le produzioni della Paramount...

Certo che se si pensa al successo di una serie a basso costo nata per riempire un buco nel palinsesto TV...

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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da angelaingrid »

Devio leggermente e ritorno a Tolkien, autocitandomi:
angelaingrid ha scritto: Noi in Italia Tolkien lo conoscevamo poco e abbiamo dovuto attendere colpevolmente che arrivasse Peter Jackson (ma non io, che lo lessi la prima volta nel '77), ma all'estero e nei paesi anglosassoni era conosciutissimo, come da noi Pinocchio.
Sapete perché Tolkien era poco conosciuto? Il motivo è assolutamente demenziale e denota certa fondamentale idiozia di certa Italia dei decenni passati (decenni per molti versi stupendi, ma per altri versi discutibilissimi).
Ok allora.
Tolkien era considerato in Italia, vallo a sapere perché, fascista e filo nazista, e quindi era ostracizzato dall'intellighenzia culturale e dal grande giro editoriale. Non solo, ma chi veniva sorpreso a leggerlo veniva bollato come fascista, nemmeno fosse un reduce di Salò.
Il motivo? mi fu detto "perché il cattivo (sic! immagino Sauron) risiede in una posizione geografica che ricorda Mosca, e poi perché parla di superuomini ariani alti e biondi".
Ecco: premesso che la geografia di un mondo fantastico non va necessariamente sovrapposta a quella vera, avete letto / visto di "superuomini alti e biondi"? Sul libro non ce n'è traccia e, anzi, il protagonista è un omino alto un metro scarso, probabilmente bruttino, e con i piedi pelosi. Gli unici "alti e biondi" sono gli elfi di Peter Jackson. Ecco il presunto nazismo di Tolkien: il quale era probabilmente un conservatore, ma da qui a definirlo nazista ce ne corre. Insomma, nemmeno si erano presi il disturbo di iniziare a leggerlo.
Ma in quegli anni era così: anche nel campo della musica. Se nei tuoi testi non si parlava di "proletariato" e di "compagni", eri automaticamente bollato come reazionario e filo fascista, anche se avevi la tessera del PCI in tasca...
Il fatto che poi la Feltrinelli vendesse tranquillamente Lo Hobbit edito da Adelphi pare che l'abbiano notato in pochi.

Questo mio post, sia chiaro, non ha assolutamente nulla di politico: è solo una puntualizzazione di come era vista, un tempo, la letteratura fantastica. E pure la fantascienza: leggere Urania voleva dire "disinteressarsi della coscienza sociale e quindi favorire i padroni" (sic e arisic!). Dimenticandosi poi che Oreste Del Buono era un grande cultore.
Ultima modifica di angelaingrid il sabato 12 maggio 2018, 19:54, modificato 1 volta in totale.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da sylvix »

angelaingrid ha scritto: Ma in quegli anni era così: anche nel campo della musica. Se nei tuoi testi non si parlava di "proletariato" e di "compagni", eri automaticamente bollato come reazionario e filo fascista, anche se avevi la tessera del PCI in tasca...
è verissimo, era così -e anche oggi non è che sia cambiato molto, in italia- : Chessygrin :

l'hobbit, almeno in ambito informatico-giocoso- venne alla luce in italia nei primissimi anni 80 grazie all'adventure omonima che girava un po' su tutti i computer dell'epoca, io avevo l'apple II.
il noiosissimo gioco tuttavia mi spinse ad approfondire, e così mi procurai un'edizione in lingua originale, ma la curiosità venne mal ripagata perchè il fantasy non è proprio il mio genere!
ci riprovai anni dopo con il signore degli anelli, questa volta tradotto in italiano, con lo stesso mesto risultato.
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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da ccinzia61 »

angelaingrid ha scritto:Devio leggermente e ritorno a Tolkien, autocitandomi:
angelaingrid ha scritto: Noi in Italia Tolkien lo conoscevamo poco e abbiamo dovuto attendere colpevolmente che arrivasse Peter Jackson (ma non io, che lo lessi la prima volta nel '77), ma all'estero e nei paesi anglosassoni era conosciutissimo, come da noi Pinocchio.
Sapete perché Tolkien era poco conosciuto? Il motivo è assolutamente demenziale e denota certa fondamentale idiozia di certa Italia dei decenni passati (decenni per molti versi stupendi, ma per atre versi discutibilissimi).
Ok allora.
Tolkien era considerato in Italia, vallo a sapere perché, fascista e filo nazista, e quindi era ostracizzato dall'intellighenzia culturale e dal grande giro editoriale. Non solo, ma chi veniva sorpreso a leggerlo veniva bollato come fascista, nemmeno fosse un reduce di Salò.
Il motivo? mi fu detto "perché il cattivo (sic! immagino Sauron) risiede in una posizione geografica che ricorda Mosca, e poi perché parla di superuomini ariani alti e biondi".
Ecco: premesso che la geografia di un mondo fantastico non va necessariamente sovrapposta a quella vera, avete letto / visto di "superuomini alti e biondi"? Sul libro non ce n'è traccia e, anzi, il protagonista è un omino alto un metro scarso, probabilmente bruttino, e con i piedi pelosi. Gli unici "alti e biondi" sono gli elfi di Peter Jackson. Ecco il presunto nazismo di Tolkien: il quale era probabilmente un conservatore, ma da qui a definirlo nazista ce ne corre. Insomma, nemmeno si erano presi il disturbo di iniziare a leggerlo.
Ma in quegli anni era così: anche nel campo della musica. Se nei tuoi testi non si parlava di "proletariato" e di "compagni", eri automaticamente bollato come reazionario e filo fascista, anche se avevi la tessera del PCI in tasca...
Il fatto che poi la Feltrinelli vendesse tranquillamente Lo Hobbit edito da Adelphi pare che l'abbiano notato in pochi.

Questo mio post, sia chiaro, non ha assolutamente nulla di politico: è solo una puntualizzazione di come era vista, un tempo, la letteratura fantastica. E pure la fantascienza: leggere Urania voleva dire "disinteressarsi della coscienza sociale e quindi favorire i padroni" (sic e arisic!). Dimenticandosi poi che Oreste Del Buono era un grande cultore.
QUOTO..IN TOTO.. : Smile :

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Mari-dany
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Re: fantascienza e dintorni...

Messaggio da Mari-dany »

angelaingrid ha scritto:Questo mio post, sia chiaro, non ha assolutamente nulla di politico: è solo una puntualizzazione di come era vista, un tempo, la letteratura fantastica. E pure la fantascienza: leggere Urania voleva dire "disinteressarsi della coscienza sociale e quindi favorire i padroni" (sic e arisic!). Dimenticandosi poi che Oreste Del Buono era un grande cultore.
Hai ragione. Ricordo ancora perfettamente quando comprai il mio primo Urania, "Il piccolo popolo" di Henry Beam Piper, e mio padre lo lesse prima lui, per controllare che i contenuti fossero accettabili. Eravamo nel 1962 .
sylvix ha scritto:mi procurai un'edizione in lingua originale, ma la curiosità venne mal ripagata perchè il fantasy non è proprio il mio genere! ci riprovai anni dopo con il signore degli anelli, questa volta tradotto in italiano, con lo stesso mesto risultato.
Strano che non ti piaccia la fantasy. Nemmeno io ne vado matta a dire il vero, però di solito è una lettura rilassante, che non ti fa pensare, ti porta in mondi dove la fantasia non ha limiti e tutto può succedere.

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