Festa dimenticata ........

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MARINA65
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Festa dimenticata ........

Messaggio da MARINA65 »

Oggi e' il 20 settembre , ora in molte Citta' c'e' via 20 Settembre ma nessuno sa perche' e' una data importante e cmq passa sotto silenzio , ma nella Storia dell'Unita' d'Italia il 20 Settembre e' importante perche' il 20 /09 /1870 le Cannonate dell'Esercito Italiano aprirono la breccia di Porta Pia ponendo fine al potere temporale dei Papi e portando a compimento con la proclamazione di Roma quale Capitale d'Italia il primo importante tassello dell'Unita' d'Italia che verra' completato al termine della I GM ..... Ora quando i padri Fondatori della Repubblica stilarono la lista delle feste nazionali visto che la maggioranza era Cattolica e la cosa bruciacchiava ancora un pochino se ne "scordarono" come se ne sono "scordati" nelle varie revisioni delle Feste Nazionali , mai stuzzicare quelli di Oltretevere possono sempre essere utili , di conseguenza in Italia viene dato risalto a ricorrenze molto meno significative nella Storia d'Italia ma non a questa .......

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LellaB
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Re: Festa dimenticata ........

Messaggio da LellaB »

MARINA65 ha scritto:Oggi e' il 20 settembre , ora in molte Citta' c'e' via 20 Settembre ma nessuno sa perche' e' una data importante e cmq passa sotto silenzio , ma nella Storia dell'Unita' d'Italia il 20 Settembre e' importante perche' il 20 /09 /1870 le Cannonate dell'Esercito Italiano aprirono la breccia di Porta Pia ponendo fine al potere temporale dei Papi e portando a compimento con la proclamazione di Roma quale Capitale d'Italia il primo importante tassello dell'Unita' d'Italia che verra' completato al termine della I GM ..... Ora quando i padri Fondatori della Repubblica stilarono la lista delle feste nazionali visto che la maggioranza era Cattolica e la cosa bruciacchiava ancora un pochino se ne "scordarono" come se ne sono "scordati" nelle varie revisioni delle Feste Nazionali , mai stuzzicare quelli di Oltretevere possono sempre essere utili , di conseguenza in Italia viene dato risalto a ricorrenze molto meno significative nella Storia d'Italia ma non a questa .......
Grazie per avercelo ricordato.
Vero, a Castelgandolfo hanno ancora un po' la papalina di traverso... ma meno male che l'evento ci fu, altrimenti, nonostante le due GM, saremmo ancora divisi. Comunque, visto che la storia insegna solo se la si studia, abbiamo dei personaggioni che vorrebbero tornare al passato con finte autonomie, o peggio con l'aiuto delle divinità... : Blink :
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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Re: Festa dimenticata ........

Messaggio da alexa70 »

Mi sono sempre chiesta perche' quella data fosse cosi' importante da avere una via intestata praticamente in ogni citta', ripromettendomi e rimandando una ricerca per scoprirlo ...
Grazie Marina !!

P.S. : si, lo so, in storia a scuola avevo 4 ... : Chessygrin : : Chessygrin :
Alexa

Alla nascita ciascuno di noi ha ricevuto un biglietto.
Un biglietto di sola andata, che non prevede rimborso, che non concede una seconda corsa, che scade solo quando raggiungeremo la destinazione finale, l'unica certa di questo viaggio.
Che non sappiamo quanto dura.
L'unica cosa che possiamo fare e' quella di godercelo nel modo migliore e piu' completo che possiamo immaginare, cercando di toccare tutte le destinazioni che desideriamo. ...
Abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di sfruttare al meglio ogni istante che il viaggio ci mette a disposizione, perche', alla fine, non possiamo pensare di andarcene con troppi rimpianti ....

MARINA65

Re: Festa dimenticata ........

Messaggio da MARINA65 »

Per curiosita' delle non Romane , la Via che parte da Porta Pia e va' verso largo Susanna , si chiama Via XX Settembre ed ospita il Museo dei Bersaglieri, che furono coloro che entrarono dalla breccia di Porta Pia , il Ministero della Difesa oltre che il Ministero dell'Economia e finanza , infatti se sentite spesso quando si parla del MEF ci si riferisce al dicastero di Via XX Settembre ..... Il motivo per cui in maniera sempre piu' desueta a Roma ci si riferisce al Papa come all'Inquilino di Oltretevere e che tutti i Palazzi del potere Romano (Parlamento/Quirinale/Palazzo Chigi e quasi tutti i Ministeri ) sono concentrati nella Riva Sinistra e quelli del Papato sulla riva Destra appunto Oltretevere .....

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Giulia_M
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Re: Festa dimenticata ........

Messaggio da Giulia_M »

Proprio perché amo tantissimo la nostra Patria e la nostra cultura italiana, vorrei spiegare perché secondo me l'unificazione italiana sotto i Savoia non sia stata affatto una cosa positiva.
Innanzitutto, l'unità d'Italia non è mai stata completa, tanto che oggi sul territorio della regione fisica italiana insistono diversi stati: oltre alla Repubblica Italiana, altri due stati indipendenti italofoni (San Marino e Città del Vaticano), uno stato italofono parte della Confederazione Elvetica (il Canton Ticino), uno stato indipendente già italofono ed ora completamente francesizzato (Monaco) e uno stato non italofono ma un tempo nell'orbita culturale italiana (Malta); in più ci sono propaggini di altri stati il cui profilo etnico e culturale è stato stravolto, francesizzandole (la Corsica e la zona di Nizza) o slavizzandole (l'Istria). D'altronde, nel territorio della Repubblica Italiana c'è anche il Sudtirolo, la cui popolazione originaria era in massima parte germanofona.
Le Guerre d'Indipendenza italiane nacquero dalla volontà di Casa Savoia di estendere i propri domini; attorno al 1850, molti patrioti italiani, allora attivi negli altri stati della Penisola, guardavano con favore all'annessione ai domini sabaudi anche perché il Regno di Sardegna era rimasto, dopo i moti del 1848, l'unica monarchia costituzionale che garantiva una certa libertà, tramite lo Statuto Albertino, e una rappresentanza parlamentare (anche se limitata in base al censo ed escludente le donne). Non nego che dal punto di vista dei diritti politici e della libertà di pensiero si sia trattato di un miglioramento, però conquistato a prezzo durissimo.
Con gli accordi di Plombières del 1858, Cavour decise con l'imperatore francese Napoleone III la spartizione dell'Italia: in particolare, i Savoia avrebbero ottenuto il Regno Lombardo-Veneto, allora parte dell'Impero d'Austria, in cambio della cessione alla Francia della regione della Savoia e della Contea di Nizza. Però questo fece sì che Nizza (e per influsso l'adiacente Monaco) siano state perse all'italianità per sempre, mentre il Lombardo-Veneto col tempo avrebbe sicuramente ottenuto l'indipendenza o per lo meno un'ampia autonomia all'interno dell'Impero d'Austria.
Il Regno delle Due Sicilie, dopo l'annessione allo stato sabaudo, si vide prosciugare le casse e imporre una pesante fiscalità per rimpinguare le finanze del nuovo Regno d'Italia, provate dalle guerre; inoltre i suoi ex sudditi in età dovettero fare l'esperienza del servizio militare di cinque anni! Questo fece sì che si sviluppasse negli anni successivi un enorme fenomeno di brigantaggio, che riceveva l'appoggio di molti contadini impoveriti, e che l'esercito italiano represse nel sangue, spesso infierendo anche sulla popolazione civile con azioni che avevano poco da invidiare alla stragi nazifasciste della Seconda Guerra Mondiale. Per di più ciò provocò un brusco arresto della nascente industrializzazione del Sud, le cui manifatture non poterono reggere la concorrenza di quelle, meglio insediate, del Nord, e favorì lo sviluppo della mafia e della camorra, che si configurarono progressivamente come uno "stato nello stato", sopperendo a ciò che lo stato centrale non era in grado di fornire.
Ed ora veniamo all'annessione di Roma al Regno d'Italia: anche in questo caso, poiché lo Stato Pontificio era ancora sostanzialmente assolutistico (dato che Pio IX aveva annullato molte delle riforme dell'inizio del suo pontificato) il cambio di regime portò più libertà, in particolare per gli ebrei che furono equiparati agli altri cittadini e poterono godere dei diritti politici. La reazione papale portò però il "non expedit", cioè il divieto per i cattolici (rispettato da quelli più osservanti) di partecipare alle elezioni legislative del Regno d'Italia, cosa che avrebbe alterato la rappresentatività delle successive legislature.
Il sentimento irredentista per il mancato completamento dell'unità italiana provocò l'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, che portò 600.000 morti. Il trattato di pace di Versailles portò nei confini del Regno centinaia di migliaia di sudtirolesi di lingua tedesca, di croati e di sloveni che non avevano alcuna intenzione di identificarsi con l'Italia. Il fatto che comunque non tutti i territori che erano stati promessi all'Italia col Patto di Londra del 1915 le fossero stati concessi portò al mito della "Vittoria mutilata", che contribuì all'ascesa del fascismo, che volle attuare un'opera di italianizzazione forzata delle minoranze tedesche e slave: nel Secondo Dopoguerra, a parti invertite, il risentimento provocato dalle violenze fasciste, per di più fomentato dagli jugoslavi di Tito, provocò le stragi delle foibe e altre violenze anti-italiane, con l'esodo di dalmati e giuliani di etnia italiana. Anche il desiderio dell'Italia di riprendersi Trieste nel 1954, anziché pretendere la costituzione del Territorio Libero come stato indipendente facendo sì che la Jugoslavia rinunciasse alla Zona B (da Capodistria a Cittanova) fece sì che la presenza italiana nella Zona B si riducesse ulteriormente, dopo che i suoi abitanti si videro definitivamente in balìa degli jugoslavi.
Quindi l'unificazione italiana ha paradossalmente provocato una riduzione dell'area di lingua e di cultura italiana.
"Come puoi essere così maschilista quando hai delle tette così grosse?"
- da Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar

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Melissa_chan
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Re: Festa dimenticata ........

Messaggio da Melissa_chan »

Beh Giulia, niente da dire, sei una vera enciclopedia, e, avendoti conosciuta dal vivo, non dubito minimamente delle tue parole : Love :
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato

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