Perché desiderare la castrazione?

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Monica Poli
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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da Monica Poli »

Alyssa ha scritto:
Mizia ha scritto:Trovare un nesso tra feticismo e RCS mi risulta difficile
Infatti non credo riguardi il "feticismo" in senso stretto.
Quanti crossdresser, avendo mezzi e possibilità (lasciamo stare per un attimo mogli, lavoro, ecc.), non vorrebbe avere due belle tette e una vagina?
Si può desiderare non solo di indossare abiti femminili, ma anche di avere un corpo femminile?
Per me la risposta è sì.
Ma resta il problema che se volessi realizzare questo desiderio dovrei privarmi (castrarmi per l'appunto) di una parte di me non solo a livello fisico.
È esattamente ciò che intendevo e intendo. Avevo anche aggiunto che, probabilmente, nel mondo ci sono molte persone che, avendone i mezzi economici e non solo, arrivano anche a modificare completamente il proprio corpo in modo femminile spingendosi fino alla castrazione, considerando che - come pare - anche il piacere fisico può essere conservato.
Se questo è vero si tratterebbe non di "donne nate in un corpo sbagliato che devono far collimare la propria identità psichica con quella fisica" ma di uomini che si sentono completamente appagati e realizzati all'interno di un corpo interamente femminile senza però esserlo "nella testa", la quale conserva il piacere maschile del percepirsi ed essere percepiti come donne.
Io li chiamerei "feticisti estremi".
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

Frida

Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da Frida »

Monica Poli ha scritto: Se questo è vero si tratterebbe non di "donne nate in un corpo sbagliato che devono far collimare la propria identità psichica con quella fisica" ma di uomini che si sentono completamente appagati e realizzati all'interno di un corpo interamente femminile senza però esserlo "nella testa", la quale conserva il piacere maschile del percepirsi ed essere percepiti come donne.
Io li chiamerei "feticisti estremi".
Non è proprio così secondo l'opinione di Michael Bailey, professore di psicologia alla Northwestern University :"If the anatomical fantasies predominate, then gender dysphoria is most likely to be intense. Males who eroticize the fantasy of having women’s bodies are most likely to get sex changes, for obvious reasons."

s'intende che la disforia è più intensa nei casi in cui il cambio di sesso diventa una necessità. Si tratta di distinguere l'autoginefilia dal "feticismo estremo". la scienza suggerisce che ci sono due ragioni completamente diverse per cui i nati maschi diventano donne: perché sono "femminili androfili" (amanti degli uomini) o perché sono autoginefili (amanti delle donne).

Il desiderio di avere un corpo femminile è diverso dall'urgenza di averlo. Travestitismo e transessualismo restano due condizioni diverse.

I media amano la storia di "è sempre stata una donna intrappolata nel corpo di un uomo" e in molti casi diventa più difficile affrontare il confronto sulla base dell'intensa eccitazione sessuale sperimentata durante il crossdressing. Credo che tu sia tra le poche persone che ancora si definisce "affetta da feticismo da travestimento". Forse anche tu potresti aggiornare la tua posizione in termini postmoderni e meno medicalizzanti : Chessygrin :

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LauraB
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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Però qui mi sento in dubbio, voglio dire se la disforia non è una malattia mentale come mai si può CURARE solo con la chirurgia? Se non è una malattia allora perché poi parlare di cura? A me piuttosto viene in mente la parola intervenire più che curare. E poi ci sono anche quelle persone che pur identificandosi con l'altro genere scelgono di non fare modifiche al corpo...
Concordo, non è che le persone T si sentono "malate", è la società (sempre quella cattivona) che agisce per "guarirle". Si usava l'internamento, i farmaci, l elettroschock.. sinceramente una persona T non è che sia molto contenta di cio. Bastava andarefuori dall ordinario per essere deviate, e di conseguenza un pericolo.

Oggi il termine malattia consente l accesso alle strutture pubbliche a prezzi contenuti, e la stessa disforia di genere è passata da malattia mentale a malattia sessuale. E' gia meglio.. o meno peggio.. : Chessygrin : : Blink :

In quanto alla "guarigione" (quella si reale) con degli interventi chirurgici, puo suonare strana, e in effetti è un affermazione volutamente contrastante, ma vera. Funziona...

Se poi, l a società fosse più aperta, forse, secondo me, salterebbero molte differenze tra i generi, ma è da vedere se calma la disforia. magari non servire modificare il proprio corpo. PS modificare il proprio corpo puo comprendere anche solo far crescere i capelli e depilarsi.. senza andare lontano..
Celeste ha scritto:Però in realtà io non sono fortemente ossessionata dal mio pene come se fosse un difetto, un vizio o un disturbo rispetto a ciò che sono interiormente.
cambio il termine ossessione in ripulsione.. se nonc è ripulsione forse non c è disforia.. ma non metto la mano sul fuoco, è una mia ipotesi.

In quanto all altra mia ipotesi, che un corpo maschile genera un evento fisico (eccitazione) maschile, io credo che se ne puo discutere, ma la mia teoria finisce qui. Per me, a questo punto, non potendo cambiare cio che si è, al di la di affermarlo non ho vantaggi pratici.
Laura Bianchi

Celeste

Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:Se poi, l a società fosse più aperta, forse, secondo me, salterebbero molte differenze tra i generi, ma è da vedere se calma la disforia. magari non servire modificare il proprio corpo. PS modificare il proprio corpo puo comprendere anche solo far crescere i capelli e depilarsi.. senza andare lontano..
Sono convintissima di questo, io sento inequivocabilmente di aver assorbito delle influenze sociali, che mi creano qualche difficoltà a trovare una mia armonia. Poi la cosa è complicata perché le influenze sociali passano anche attraverso il rapporto con le persone significative che ci sono, o ci sono state, nella propria vita. Proprio ieri sera mi sono soffermata per degli attimi ad immaginarmi senza pene (e lo faccio sempre visualizzandomi più effeminata e più bella di quello che sono) e mi è successa una cosa che mi ha stupito, mi sono sentita vicina al ricordo di mio padre. Siccome egli tendeva ad imporre con sicurezza un suo modo di vedere il mondo, e siccome aveva una fisicità abbastanza mascolina, per la prima volta mi è venuto il pensiero che, per poter amarlo, potevo accogliere il suo ricordo più facilmente vedendomi come donna. Come uomo infatti mi veniva di contrastarlo (sono abbastanza ribelle se non si è capito : Chessygrin : ) con conseguenti sensi di colpa. Ma questo è solo una squarcio di tante sensazioni che ho e che ancora non riesco a distinguere bene nell'immaginarmi tutta quanta femminile, anche lì. In genere questa mia immaginazione punta idealmente verso la bellezza, l'amore e un'accoglienza più grande di tutte le incomprensioni e gli attriti con le persone presenti o passate.

Frida

Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da Frida »

Leggendo vari articoli durante le mie ricerche sul tema ho trovato questo. (temo bisogna registarsi per leggerlo)

Riporto una frase che è stata molto contestata anche sui social: "La dissociazione tra il dato corporeo e la rappresentazione psichica del proprio sesso interferisce con lo sviluppo del corpo erotico e limita seriamente la profondità del coinvolgimento e della soddisfazione sessuale".

Per conto mio l'articolista sublimando la posizione di Lacan nella sua piccata controrisposta non aiuta a capire il tema. Tralasciando il fatto che isolare la psicanalisi dal contesto, dichiarandogli guerra, non serve a molto, mi piacerebbe che il punto si sviluppasse senza liquidarsi con una facile abnegazione.

Essendo il "posta e riposta" pubblico a firma di chi è anche iscritto a questo forum riporto in particolare la replica sul punto che mi sembra in linea con questo argomento: "Il riferimento alla nostra soddisfazione sessuale, inoltre, ha un sapore paternalista e voyeuristico davvero sconfortante".

La replica in sostanza edifica un muro tra il presunto "psiconazi" e gli attivisti, tuttavia il punto non viene confutato in maniera da capire. Resta l'urgenza di sottolineare che il trangenderismo non è una malattia mentale specie dopo la derubricazione dell'OMS (finanziata da privati). Anche l'omosessualità non è una malattia mentale eppure tra i giovani il rischio di suicidio è di oltre tre volte superiore rispetto ai coetanei eterosessuali e per i transgender di oltre cinque volte superiore; lo afferma uno studio dell’Università di Milano-Bicocca; oltre che potrei testimoniare un triste caso vissuto da vicino.

La soddisfazione sessuale non è un optional perchè fa parte di ogni essere umano, quindi non mi sembra il caso di limitarlo al voyerismo. Se il tema non è affrontabile in termini psicanalitici allora, per capire, che se ne parli in qualsiasi altro termine.

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LauraB
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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da LauraB »

Frida ha scritto:Anche l'omosessualità non è una malattia mentale eppure tra i giovani il rischio di suicidio è di oltre tre volte superiore rispetto ai coetanei eterosessuali e per i transgender di oltre cinque volte superiore; lo afferma uno studio dell’Università di Milano-Bicocca; oltre che potrei testimoniare un triste caso vissuto da vicino.
purtroppo vero, lo dicono tante statistiche e anche sul campo si puo toccare, se non proprio il suicidio, la depressione profonda. Depressione e suicidi che ad esempio a occhio sono maggiori tra chi ha perso il lavoro piuttosto che chi un lavoro ce l'ha.
Di per se non è quindi tanto ( o solo) l'essere transgender o omosessuale, ma il contorno di omofobia, sia come peso morale (battute, derisioni..) che nella pratica: essere emarginati, perdere il lavoro, non trovare lavoro, essere buttati fuori di casa.. : Sad :
Laura Bianchi

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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da Frida »

LauraB ha scritto:
Frida ha scritto:Anche l'omosessualità non è una malattia mentale eppure tra i giovani il rischio di suicidio è di oltre tre volte superiore rispetto ai coetanei eterosessuali e per i transgender di oltre cinque volte superiore; lo afferma uno studio dell’Università di Milano-Bicocca; oltre che potrei testimoniare un triste caso vissuto da vicino.
purtroppo vero, lo dicono tante statistiche e anche sul campo si puo toccare, se non proprio il suicidio, la depressione profonda. Depressione e suicidi che ad esempio a occhio sono maggiori tra chi ha perso il lavoro piuttosto che chi un lavoro ce l'ha.
Di per se non è quindi tanto ( o solo) l'essere transgender o omosessuale, ma il contorno di omofobia, sia come peso morale (battute, derisioni..) che nella pratica: essere emarginati, perdere il lavoro, non trovare lavoro, essere buttati fuori di casa.. : Sad :
Per carità l'omofobia, la transfobia esiste, ma proprio perchè ci sono cause ambientali sfavorevoli che c'è più bisogno di un maggior sostegno psicologico.

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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da LauraB »

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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da Violea »

Ho letto molte opinioni precedenti (non tutte perché sono veramente tante) e vorrei dare anche il mio modesto contributo personale, molto opinabile.
Io ho quell'idea in testa e che forse difficilmente la realizzerò, però mai dire mai: lo farei per togliere, è vero, una piccola parte di me, ma anche e soprattutto per togliere la parte maschile che tanto aborro e poi avrei anche la possibilità di dare al mio corpo il modo di non creare quel testosterone tanto detestato.
Non mi interessa il fatto sessuale e la perdita della libido.
Ho espresso il mio punto di vista: siate brave non accanitevi troppo!!!

Un bacione a tutte

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Re: Perché desiderare la castrazione?

Messaggio da angelaingrid »

Questo topic m'era sempre sfuggito... e ora che l'ho letto capisco il perché.
Castrazione?!? : Eeek : : Eeek : : Eeek : : Eeek : : Eeek : : Eeek : : Eeek :

Ma anche no.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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