Roby ha scritto:Se si è attratti sia da uomini che da donne, tecnicamente si dovrebbe dire di essere bisessuali: personalmente non vedo la necessità di usare un'etichetta. Si è attratti da chi si è attratti punto e basta: questa è semplicemente una nostra caratteristica, nè buona nè cattiva in se.
Non vedo la necessità di "difendere" una situazione e non la vedo neppure una particolare disdetta personale nell'avere questa caratteristica.
Quello che deve essere assolutamente chiaro, come sottolinea anche @Emma0 è che l'attrazione sessuale è altra categoria rispetto all'identità di genere; aggiungo io che l'attrazione sessuale non varia a seconda di come siamo vestiti/e.
Baci
Roberta
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Sottoscrivo. Bisogna stare molto attenti anche a distinguere il possibile eccitamento derivato dal vestirsi - e quindi l'affiorare, in quel momento, di particolari impulsi "sessuali" - dal desiderio di farlo per mostrare la propria femminilità.
Emma
Senza inizio e senza fine, l'anello si estende all'infinito
Data la la rilevanza statistica della tua affermazione, ti chiederei di specificare meglio... intendi:
- presenza di desiderio sessuale (sano)?
- volontà di imporre il proprio desiderio sessuale senza rispetto per la volontà altrui?
- atto concreto dell'imporre il proprio desiderio sessuale senza rispetto per la volontà altrui?
Poi curiosità mia... gli uomini ti fanno paura?
Ultima modifica di Celeste il venerdì 11 settembre 2020, 8:11, modificato 1 volta in totale.
Per curiosità, tra "volontà di imporre" e "atto concreto di imporre" cosa cambia?
Potrei capire, non giustificare, tra pensiero e atto , ma cosi mi sfugge la differenza.
grazie
LauraB ha scritto:Per curiosità, tra "volontà di imporre" e "atto concreto di imporre" cosa cambia?
Potrei capire, non giustificare, tra pensiero e atto , ma cosi mi sfugge la differenza.
grazie
Per me cambia per il fatto che una persona può essere cosciente di avere tali pulsioni e però avere la capacità di non metterle in atto, cosa differente da quelle persone che effettivamente mettono in atto. Le conseguenze dei due casi sono molto diverse per gli altri e anche per la persona stessa.
Io sto frequentando un altro sito in cui viene fuori in modo abbastanza chiaro una certa diatriba tra chi pratica il naturismo e chi il nudismo finalizzato a favorire incontri sessuali (scambi di coppia o tra singoli, poco importa).
Trovo il naturismo uno stile di vita molto rispettabile (contatto intimo con la natura) ed i naturisti generalmente cercano luoghi appartati e riservati a loro, nei limiti di una legge che non definisce chiaramente la materia.
Gli altri a volte si mescolano ai naturisti ma spesso spingono un po' più verso l'esibizionismo, anche perché dovendo "acchiappare" devono necessariamente mettersi in mostra. Ovviamente la convivenza tra loro e chi non condivide queste pratiche a volte è difficile.
Comunque nella stragrande maggioranza dei casi, le zone in cui si pratica il nudismo sono isolate e ben conosciute soprattutto dalla gente del luogo. E trovarsi a passeggiare "casualmente" in mezzo a uomini nudi è facilmente interpretabile come un rendersi disponibile agli incontri.
Per quanto mi riguarda si tratta di gente che pratica la sessualità in maniera un po' particolare, ma contenti loro...
Personalmente mi non mi sento di dare del maniaco, a meno che uno non si metta a girare nudo nel bel mezzo di uno stabilimento balneare affollato di mamme e bambini, allora si il discorso cambia.
LauraB ha scritto:Per curiosità, tra "volontà di imporre" e "atto concreto di imporre" cosa cambia?
Potrei capire, non giustificare, tra pensiero e atto , ma cosi mi sfugge la differenza.
grazie
Per me cambia per il fatto che una persona può essere cosciente di avere tali pulsioni e però avere la capacità di non metterle in atto, cosa differente da quelle persone che effettivamente mettono in atto. Le conseguenze dei due casi sono molto diverse per gli altri e anche per la persona stessa.
può essere differente il livello di consapevolezza a cui si opera e per cui s'impone, ma l'azione vessatoria risultante e la volontà soggiacente che la origina sono di tipo intensivo (intendere arcum in) e quindi dirette sull'oggetto specifico a prescindere.
A me l'argenteria esposta fa kakà qualunque vestito io indossi.
Sono una mosca bianca, lo so.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
trascurando coloro che, soli o in gruppo, sgattaiolano oltre l'ultima duna ove la vegetazione s'infittisce, il nudismo -maschile o femminile che sia- dovrebbe celebrare l'apparente emancipazione dalla concezione tradizionalista del pudore verso un approccio olisticheggiante alla natura.
una forma presumibile di protesta sui generis, ma poi, con un po' di malignintà, si realizza invero che nell'ostentata autosegregazione del manifestare, il ruolo fra attore e spettatore si sovrappone -banalmente- in modo fatale: da finocchio quale sono, pongo questi personaggi su un piano compassivo, tediosamente in bilico fra la farsa e il pietoso, in balia dell'innecessario.