fortissimamente Wolford

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virgolette
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fortissimamente Wolford

Messaggio da virgolette »

Come ogni crossdresser che si rispetti, negli anni ho accumulato una bella quantità di indumenti, principalmente gonne ma anche abitini, collant, scarpe però mi sono sempre mancati giacche e giubbotti.
Cioè giacche e giubbotti da uomo ne ho diversi, ma abbinati ad una minigonna sono davvero inguardabili e così da diversi mesi stavo meditando l’acquisto di un piumino di taglio più femminile per poter fare qualche uscita anche col freddo.
Alla fine, dopo un’accurata ricerca dell’articolo tramite la rete, poco prima di Natale sono riuscito a recarmi allo spaccio Robe di Kappa, vicino alla pizzeria dei Fratelli La Cozza a Torino ed a portare a termine l’acquisto di ben due piumini neri da donna uno con cappuccio ed uno senza.
Li ho potuti scegliere e provare accuratamente e mi sono giusti sia di spalle che in vita, ma come previsto le maniche sono corte. Che fare ? Semplice: li porto da un sarto e faccio aggiungere dei polsini in maglia.
Così è deciso e mi porto a casa i miei deliziosi piumini, ed il giorno successivo li porto da un sarto. Questo però mi chiede di procurargli i polsini perché lui non li ha. Ma dove trovarli ? Per fortuna lui conosce una merceria poco lontano che dovrebbe averli. Ok, andiamo a prenderli così velocizziamo al massimo le cose. In pochi minuti, a piedi io e la mia fidanzata raggiungiamo il posto ed acquistiamo per pochi euro i polsini e mentre facciamo la strada a ritroso per portarli al sarto, i miei occhi vengono catturati da due vetrine piene di collant di tutte le marche e tutte le fogge !
Non sapevo dell’esistenza di questo negozio ed ora che l’ho scoperto, ci tornerò SICURAMENTE.

Sabato 22 dicembre i giubbotti sono pronti ed andiamo a ritirarli ed il sarto mi chiede in tutto 20 euro per il lavoro…una cifra ridicola. Mi permetto di lasciargli qualcosa in più ed esco gongolando, finalmente con due giubbotti belli aderenti da indossare con le minigonne in inverno.

28 dicembre 2018, sono le 15:30 e sono pronto:
stivaletti rossi in similpelle, minigonna rossa con spacco, collant coprenti 40 den in microfibra, lupetto nero e maglioncino nero dolcevita aderentissimo e per finire il mio nuovo giubbotto della kappa.
Sono pronto, imbraccio il borsello e parto, vado a caccia di collant "speciali”.
Il nuovo negozio che ho scoperto è in una zona dove tutti i giorni fanno il mercato ed è un quartiere pieno di extracomunitari, quindi devo andarci cauto e possibilmente fare tutto finché è giorno, non me la sento di girare in minigonna in un posto simile col buio.
Fortunatamente il pomeriggio si circola bene e ci sono diversi posti auto liberi e mi posso perfino permettere di scegliere.
Lascio la macchina e mi dirigo al negozio, mentre la nettezza urbana è ancora indaffarata a ripulire e diversi negozi stanno aprendo solo ora. Arrivo a destinazione che sono le 15:50 e con sorpresa vedo che il negozio è ancora chiuso ed aprirà alle 16:00. Peccato, mi tocca aspettare; non fa freddo, ma mi scoccia un po’ stare qui fuori con certe facce che girano.
Il tempo passa e le poche persone che transitano fanno le solite facce stranite quando mi vedono, ma nessuno viene a darmi fastidio, per fortuna, ma il camioncino che spazza la strada fa avanti e indietro di continuo ed ogni tanto mi devo spostare per non essere bagnato. Una signora si ferma anche lei al negozio, pensando che fosse aperto e visto che ormai manca poco aspetta con me, ma non mi azzardo ad iniziare una conversazione. Finalmente, alle 16:15 la proprietaria arriva, con la bambina in braccio e con qualche difficoltà accompagnata anche dalla seconda figlia, un po’ più grande e dalla nonna, entriamo nel negozio e lei va ad accendere le luci ed un paio di stufette.
Nel frattempo entra un’altra cliente e poi un signore e dopo qualche minuto iniziamo ad essere serviti. Io sarei il primo, ma siccome ho intenzione di farmi mostrare diverse cose e ci vorrà del tempo, lascio il posto prima agli altri ed aspetto, esplorando quel deposito di bellezze.
Quando finalmente tocca a me chiedo di poter vedere dei collant adatti alla stagione, di denaratura alta, magari addirittura in lana o in cotone e di vedere anche qualche collant con disegni particolari, da indossare in occasioni speciali o nelle feste.
La signora è gentilissima e preparatissima e benché non disponga esattamente di quello che stavo cercando, mi mostra dei modelli bellissimi ed alla fine raccogliamo 4 paia di calze tutte particolari e di ottima qualità.
Però parlando del più e del meno salta fuori che i collant Omsa che indosso, color marrone scuro, fanno un po’ a pugni con la gonna e gli stivaletti rossi e secondo lei ed un’altra cliente, starei meglio con delle calze nere. Punto sul vivo prendo una decisione: vado a cambiarmi ed indosserò un paio dei collant appena acquistati.
Così avviene ed accomodatomi in camerino, tolgo le mie Omsa ed indosso le nuove Philippe Matignon nere da 20 den (fa un po’ freddo, ma non dovrò stare fuori molto) con disegnati dei cuoricini rossi e torno al bancone, dove ricevo l’approvazione di tutte ed i complimenti per le gambe.
Pago una cifra accettabile ed esco con un buono sconto da 5 euro per la prossima volta ed un calendario del nuovo anno. Raggiungo velocemente la macchina e torno a casa soddisfatto, ora ho un nuovo negozio dove trovare ogni ben di Dio.

Posso cenare sereno e prepararmi per domani………

Ed è domani: 29 dicembre 2018;
sono sveglio dalle 8, ho ripassato la barba, le gambe sono già lisce, il lupetto nero ed il maglioncino sono gli stessi di ieri ed anche la minigonna rossa e gli stivaletti, ma oggi non metterò le Omsa marroni, ho imparato la lezione ed ho tirato fuori il meglio del meglio dei collant che ho nella scatola/cassaforte.
Sul letto ci sono quattro paia, ma alla fine scelgo un modello da 30 den di Trasparenze con applicata dietro al polpaccio una Ruche in tulle simile ad una pinna, una cosa da pazzi, che solo io posso mettere.
Le infilo ed allineo con cura la pinna, verifico di avere documenti contanti e chiavi, metto il nuovo piumino ed esco trionfante verso la mia méta.
Salgo in macchina e parto, farò la solita strada ed arriverò in un baleno. Infatti dopo solo 20 minuti sono già nel parcheggio di piazza Bodoni, sono solo le 9:30, ho tutta la mattina davanti.
Chiudo la macchina e faccio le scale per raggiungere il piano stradale ed esco all’aperto in una splendida giornata di sole, l’aria è molto fresca ma sono coperto a sufficienza e m’incammino trotterellando sui miei tacchi da 10, comodissimi ed eleganti. Raggiungo presto il negozio ma come già è successo ieri lo trovo ancora chiuso !!!
Diamine, apre alle 10:00
Dovevo verificare prima di partire, ma non importa: vuol dire che farò la passeggiata prima dello shopping anziché dopo. Così, con passo tranquillo percorro via Lagrange, guardandomi in giro come un turista, osservando alcune vetrine e godendomi soprattutto l’aria fresca e pulita, raggiungo Piazza San Carlo e percorro per intero il portico est, fino a finire in via Roma. Qui però comincia ad esserci troppa gente, ma soprattutto troppe facce che non mi piacciono e decido di tornare indietro, passando però stavolta da via Carlo Alberto, per guardare vetrine diverse. Non c’è ancora tanta gente: i negozi stanno aprendo solo ora ma qualcuno vedendomi rimane sorpreso e magari mi segue con lo sguardo. Nessuno smartphone molesto.
La passeggiata ha raggiunto lo scopo: sono passate le dieci ed infatti quando arrivo al negozio stavolta è aperto ed entro senza indugio: sono di nuovo da Sary calze, il tempio delle Wolford.
Stavolta non è tempo di saldi e temo che mi farò male, ma ci sono alcune cose che ho visto sul catalogo e che mi sono piaciute ed almeno un paio le voglio ad ogni costo.
Appena entrato ecco la signorina che mi ha servito l’altra volta che immediatamente mi riconosce e mi saluta con un sorriso abbagliante aggiungendo: “ma lei è sempre più alto?”
Io rispondo che probabilmente la volta precedente avevo dei tacchi più bassi e lei dopo aver annuito rivolge lo sguardo verso il caveau (la stanza delle Wolford) e facendomi un cenno per avere conferma……si si, hai capito bene: andiamo !!!
La scena di ieri si ripete ed anche oggi gli articoli che avevo adocchiato non sono disponibili, ma dopo qualche consultazione e spiegazione proviamo a vedere qualcosa di simile ed alla fine trovo due collant abbastanza coprenti per la stagione, ma usabili anche con climi più temperati, nonché un avanzo dei saldi di quest’estate che prendo al volo per 5 euro.
In capo a pochi minuti l’acquisto è concluso, la cassiera mi da una bellissima borsa con il logo del negozio ed aggiunge una manciata di CRI-CRI come omaggio ed auspicio di buone feste e ci salutiamo con la massima cordialità.
Ora posso tornare a casa felice, ho acquistato delle meravigliose calze fashion, con disegni unici ed intriganti, presentandomi con un look degno di una sfilata di moda.
Chiudo il giubbotto e riprendo la strada verso la mia macchina tutto felice come un bambino, con la mia borsa con dentro il tesoro, e con i miei stivaletti che trotterellano sul selciato e una volta raggiunto il parcheggio pago direttamente al custode e ritorno verso casa.
Il traffico è aumentato, ma essendo periodo di feste, molta gente è fuori città e si circola molto bene così prima di mezzogiorno sono già al calduccio di casa mia.
Però non ho fatto la spesa e di certo non la faccio ora, la farò stasera con la mia fidanzata, che oggi aveva da fare.
Allora è deciso, poso le calze, mi do una sistemata e torno in macchina: oggi si pranza in minigonna ! Via, verso il bar del Gigante di Via Cigna.
In tre minuti sono a destinazione, chiudo la macchina e salgo dalla scala secondaria che porta direttamente in strada, assomiglia un po’ agli ascensori della metropolitana.
Mi piace fare le scale e quando arrivo in superficie esco direttamente davanti alla porta del Bar, che si trova esattamente all’angolo tra via Cigna e corso Vigevano, dove c’è anche un semaforo. Inutile dire che qualcuno si è girato con aria sorpresa, ma io non me ne curo e mi dirigo a testa alta verso la porta automatica che si apre appena mi avvicino e faccio il mio ingresso trionfale in mezzo a diverse persone, forse una quindicina.
E’ da poco passato mezzogiorno e ci sono diverse persone al banco e qualcuna anche ai tavoli, ma ci sono ancora parecchi posti liberi, per cui mi avvicino al bancone salutando per fare la mia ordinazione e mi accoglie la procace signorina che ho già descritto in un altro racconto.
Chiedo un panino, una piadina ed una birra media e mi vado a sedere, togliendo il giubbotto ed adagiandolo su una delle sedie. Accavallo le gambe ed assumo la posizione più elegante che mi viene, iniziando con calma e serenità a sbocconcellare il mio panino alla mortadella.
Poco dopo arriva la birra, una fresca e deliziosa Menabrea alla spina ed infine la piadina, scaldata a dovere.
Mi godo il mio pasto in questo ambiente accogliente ed amico, facendo di tanto in tanto una pausa, guardandomi attorno per cogliere gli eventuali sguardi indagatori e per verificare di essere tutto in ordine e non avere macchie o briciole sugli abiti.
Sto bene, mi sento tranquillo, finalmente un po’ di vita reale, semplice e quotidiana. Ogni tanto mi ricordo che indosso dei bellissimi collant e con garbo li accarezzo, facendo ben attenzione a non creare strappi o smagliature.
A pasto finito ordino ancora un caffè e dopo qualche minuto mi alzo per pagare , raccolgo borsello e giubbotto e mi avvio verso l’uscita, stavolta passando davanti alle casse del supermercato ma non per tornare a casa: voglio fare ancora un giro alla Facit per vedere se trovo qualcosa di interessante. Così rieccomi all’aperto, attraverso via Cigna e mi dirigo al magazzino Facit, dove trovo quasi sempre capi d’abbigliamento che mi calzano alla perfezione.
Al piano terra c’è il reparto donna e ne approfitto per fare due passi sbirciando in cerca di qualcosa di sfizioso, ma stranamente nulla attrae la mia attenzione e così mi dirigo al primo piano, dove c’è il reparto uomo.
Ecco ritornare qualche sguardo stranito ma stavolta è più comprensibile: un uomo parzialmente vestito da donna nel reparto uomo !!!! Per alcuni dev’essere spiazzante .
Però ho fatto bene a salire perché stavo cercando ancora un lupetto da uomo bianco e siccome non so bene dove li hanno messi chiedo aiuto alla commessa. All’inizio mi guarda con aria quasi infastidita, poi quando le spiego bene cosa sto cercando mi dice di seguirla perché forse è rimasto qualcosa. Tiriamo giù dallo scaffale gli ultimi tre capi e sono esattamente quelli che volevo. Sono tre lupetti in cotone elastico bianchi di cui due misura L, che è la mia.
Perfetto, li prendo entrambi. La bella sorpresa è che con la tessera Facit c’è lo sconto del 50 %.
Diamine, è sicuramente il momento buono per fare la tessera, poiché ogni anno acquisto qualcosa.
Così anche qui ho fatto un bel bottino e con la mia borsa me ne esco felice e torno alla macchina, stavolta per rientrare a casa e rimanerci giusto il tempo per cambiarmi ed uscire a prendere la mia ragazza, con la quale torneremo al Gigante a fare la spesa !!!!

Che giornata intensa e proficua !!!
Spero solo che non dovrà passare un intero anno prima di poterne trascorrere un’altra simile.

Ecco una foto scattata dalla mia fidanzata dove potete vedere l’outfit col quale sono uscito. Magari ne faccio poi anche una col giubbotto.
DSCN3141-crop.jpg
Un abbraccio ed un sereno 2019 a tutti.

Davide
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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da Julie »

Sei sempre un grande, Davide!

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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da CristinaV »

Davide, sei una forza della natura! (Inarrestabile)

Baci.

Cristina
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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da ccinzia61 »

Bellissimo il tuo racconto Davide!!! Anch'io mi associo collant nero perfetto!!! : Smile :

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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da bluejack »

Parafrasando una vecchia pubblicità: Con quelle gambe puoi fare ciò che vuoi : Smile :

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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da Max »

Grande Davide!
Bel racconto, come sempre scorrevole e ricco di particolari. Complimenti per l'uscita e per la trasposizione.
Simpatiche anche le calze con la "pinna"... non sono il mio genere, come sai, ma le trovo davvero originali.
Ormai chi ti ferma più : Chessygrin :

Frida

Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da Frida »

Leggo molto volentieri i tuoi racconti e mi farebbe piacere essere lì con te un giorno. Grazie ai tuoi racconti ho scoperto il marchio Wolford. Immagino il tuo ingresso trionfale al tempio della maglieria proprio come lo hai descritto. T'immagino superelegante con il tuo nuovo piumino e ti faccio i miei sinceri complimenti per la tua foto. : Love :

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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da LellaB »

Cronache di giornate coccolose, dedicate alla ricerca di cose che ti facciano stare bene. Bello e come sempre scritto benissimo... : Yahooo :
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da Andrea »

Sentito il racconto come testimonianza orale, ma è bellissimo leggere e degustare con calma lo scritto per farsi coinvolgere dalla felicità di Davide per queste uscite di shopping e non solo.

Very
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)

La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)

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Re: fortissimamente Wolford

Messaggio da sylvix »

e che te lo dico a fare??? : Chessygrin :
è nei dettagli, fra le pause e le anse semantiche, che la semplicità diventa sublime.
jeg taler ikke dansk!

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