il coraggio alle prime uscite

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Sabrinasexy69
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il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Sabrinasexy69 »

Come trovare il coraggio di uscire?

Se non lo hai mai fatto uscire en femme e' un bel passettino. In pochi casi rari ti svegli un giorno e decidi che vuoi uscire, studi 2 minuti, ti organizzi e voila' esci in strada vai in un bel localino, pubblichi 2 foto e poi diventi amica di Sabrina. Ok in questo caso sei Frida e hai culo (non perche' hai conosciuto Sabrina, c'hai proprio culo e basta! : Chessygrin : )

Pero' per quelle "normali" non e' mica una cosa da poco. Silvia risponde ammaliata al posto mio e di Frida dando evidenza che le piacerebbe ma facendosi mille seghe mentali (che e' normale e corretto farsi). SaraB cerca una CD esperta che la accompagni in un centro commerciale. Solo per citare 2 casi in cui "inesperte" CD si stanno chiedendo come fare a realizzare un loro sogno: quello di uscire.

Ho pensato quindi di raccontare un poco delle mie prime uscite e nel mezzo dare alcuni consigli secondo la mia esperienza. (lo ho messo nella sezione racconti perche' racconta di me....ma in realta' ci sono miei consigli che starebbero anche in una sezione diversa..comunque)

Quando ho iniziato ad uscire io internet era ancora bella giovane (parliamo degli anni 2000), non si trovavano siti come questo. Non sapevo neanche che ci fosse una comunita' cosi grande di persone come me, ne' tantomeno le migliaia di tutorial che oggi ci sono su youtube.
Ho iniziato ad uscire perche' il mio desiderio di farlo era troppo forte per fermarmi.
Erano gia' un paio di anni che passavo tutto il tempo che avevo da sola a vestirmi e truccarmi, spesso ero in una camera di albergo, la sera, dopo il lavoro....ricorda qualcosa?

la prima "uscita" che si possa dire tale e' stata a Roma. Sono uscita dall'albergo di notte, senza trucco e parrucca, con una buona parte dei vestiti sotto pantaloni e un maglione largo, con me avevo uno zainetto con dentro vari accessori. Sono salita in macchina, mi sono levata i vestiti, o imbottito con le calze il reggiseno (allora le protesi erano ancora lungi da venire) mi sono messa scarpe col tacco, parrucca...data un filo di rossetto e poi ho acceso il motore e ho girato un ora per le strade di roma. Per rientrare ovviamente mi sono rivestita da uomo, pulita la bocca alla bella e meglio.

Dopo per qualche mese ci ho ragionato bene e ho deciso che volevo scendere dalla macchina e fare qualche passo. Inoltre volevo uscire truccata. Ma come fare? Un giorno passando sul raccordo vedo un insegna di un motel. Mi informo e scopro che e' proprio un motel, cioe' puoi entrare ed uscire in macchina e posteggiare davanti alla camera (piu' o meno). Presto si forma nella mia testa un bel piano. Una sera prenoto li, mi cambio, mi trucco, mi ritrovo davanti alla porta...e dopo mezz'ora sono ancora li : Chessygrin : Poi pero' la mia "praticita'" maschile mi dice "cioe' ti sei preparata, hai fatto tu sto' casino e ora te la conigli?". No. Sono uscita dalla porta, sono saltata in macchina e mi sono diretta per la seconda fase del mio piano. Una pazzia a ripensarci. L'idea era di andare in un parcheggio che conoscevo e che spesso era deserto posteggiare nel bel centro. Scendere e farsi un bel "giro" intorno alla macchina. Stando ad una distanza di sicurezza che se vedessi avvicinarsi qualcuno potessi correre in auto e sparire. Cosi' feci. Fu molto emozionante e NON LO CONSIGLIO A NESSUNA.
Comunque quella sera poi sono tornata in albergo e ho scoperto che pur essendo quasi motel, non era proprio tale e i parcheggi davanti alla mia camera erano pieni, inoltre c'era un gruppo di signori che si godeva una sigaretta proprio nei pressi della mia porta. e adesso? : Eeek : parcheggio li vicino, aspetto un po', ma quelli se la stavano proprio godendo. Ad un certo punto preso tutto il mio coraggio sono uscita dalla macchina e guardando in basso di passo veloce gli sono passata davanti e mi sono infilata in camera. Distrutta ma felice.

Infatti anche se l'idea del "non mi vede nessuno" e' attraente spesso il fatto di essere in un posto deserto e' molto piu' pericoloso rispetto ad essere in un centro commerciale dove magari sorrisetti e risatine ci inseguono ma almeno nessuno osera' "toccarci".

Il dado era tratto. I miei viaggi di lavoro sono cambiati ed ora ero in zona Padova e Mestre. Ho trovato un paio di alberghi che avevano una caratteristica fondamentale. L'ascensore garage - "camere" non obbligava a fermarsi al piano reception. Nel frattempo il mio esercizio col trucco era migliorato...diciamo cosi'. Avevo trovato qualche sito americano che "dava consigli" so come fare "shaping" e avevo lavorato duramente per quella che diventera' la mia "firma": il cleavage realistico. Comprai delle protesi.
Non avevo tantissima liberta'. Tutte le mie cose stavano accuratamente ripiegate in una borsa da lavoro poco piu' grande di una "cartella". Un paio di scarpe col tacco, uno di calze, un vestito, un paio di mutandine e un reggiseno. le protesi. la parrucca. Un minimo di trucchi, ma proprio un minimo.
La mia uscita classica era il centro commerciale o il cinema. Mi preparavo, uscivo dall'albergo sperando di non incontrare nessuno usando l'ascensore diretto dal piano al parcheggio. Saltavo in macchina raggiungevo il parcheggio del centro commerciale o del cinema (biglietto comprato online) e mi facevo il mio giretto sperando che nessuno mi rivolgesse parola.

Ecco le seghe mentali.
Ho passato mesi, o anche anni, a farmi le seghe mentali sulla mia voce.
Ora cara Silvia questa e' in risposta ai tuoi dubbi espressi nel post della uscita mia e di Frida, e care tutte che avete la stessa preoccupazione. Vi rivelo un segreto che ho appreso: Quando siete abbastanza vicine a qualcuno da doverci parlare, quello vi ha gia' sgamato da mezz'ora!! : Chessygrin :
Potete essere "stupende" ma vi assicuro che nonostante esperienze e "presenza" come quella delle foto che potete vedere di alcune di noi su questo sito CHIUNQUE si accorge che siamo "uomini" non dico al primo sguardo ma sicuramente al secondo e con certezza se e' nel raggio di 5 metri da noi o se ci guarda in faccia.
Mi e' capitato parecchie volte dopo aver sviluppato le mie movenze femminili di essere "superata" mentre camminavo sola da un tipo che si girava a darmi una occhiata interessata....e l'espressione di delusione che immediatamente ne seguiva mi ha sempre dato un perverso piacere: got ya! (te la ho fatta caro!).

Sono pochissime quelle che non vengono sgamate subito. Nelle mie uscite ne ho conosciuto un paio. CD veramente incredibili da fisico molto femminile (sopratutto le spalle e le braccia) e da visi di una dolcezza incredibile...ma a parte queste rarita' tutti gli altri, me compresa devono fare i conti con i loro geni.

Quindi la voce? e chi se ne fotte. Se tutti quelli a cui parli sanno cosa sei....si aspettano che la tua voce sia cavernosa. Quindi usala senza problemi. Fare la voce da femmina e' ridicolo! Sussurrare indica insicurezza. Bisogna parlare con un tono normale. Guardare negli occhi l'interlocutore (non fisso, ma come fanno le signore: lo guardi negli occhi poi sposti lo sguardo abbassandolo e sbattendo le ciglia, poi lo riguardi negli occhi..), sorridendo quando parla lui e cercando di essere piu' sicure e naturali e tranquille possibili. Vedendo questo TUTTI uomini e donne reagiranno come se foste donne. Saranno gentili e vi riconosceranno il ruolo che state interpretando.

Per finire la mia parabola di esperienza vale la pena citare, per chi mi leggesse la prima volta, che ho speso anche un sacco di soldi per andare in dressing services a londra, barcellona e madrid. In particolare a Londra nel 2012 ho fatto una esperienza memorabile che ha "upgradato" di brutto la mia capacita' di truccarmi.

Altra sega mentale. Come esco dall'hotel! sopra vi ho raccontato che me le facevo anche io! Ora, prima cosa. Gli hotel hanno visto TUTTO. Credete di essere le prime? credete che non ci sia gente piu' strana di noi? state tranquille, qualunque consierge cone almeno un anno di esperienza ha visto ben di peggio.
Poi concordo che se si puo' perche' stressarsi? nel milanese ci sono vari motel, puliti e piuttosto comodi con camere belle e grandi dove si puo' parcheggiare davanti alla propria camere e in alcuni persino uscire e rientrare senza fermarsi alla "finestra" con la macchina.

Finisco con alcuni consigli su come uscire al giorno d'oggi.
1) preparatevi bene. Ci sono mille fonti per imparare a vestirsi e truccarsi. Fate esercizio, provate a seguire i tutorial e trovate un trucco che sapete fare e che: nasconda la barba!; valorizzi gli occhi senza farli diventare 2 buchi neri nella faccia (il mio errore maggiore, e l'errore che fanno molte cd inesperte e' truccarli troppo pesantemente e invece di valorizzarli farli diventare due impiastri ridicoli), imparate a disegnare la bocca. Usate le ciglia finte. Curate le sopracciglia e niente peli nel naso e orecchie...insomma dovete mantenere una toeletta del viso! (comunque risulterete piu' curati anche come uomini....e quindi fatelo!).Comprate una parrucca che costi piu' di 100 euro. Le mani! curate le mani, niente pelazzi sulle mani e unghie laccate o finte e ben curate. Ogni centimetro di pelle non coperta deve essere accuratamente depilata.
2) scegliete abiti che vi potete permettere. Dipende dal vostro fisico e dalla vostra abilita'. Se non sapete camminare sui tacchi inutile mettersi un tacco 11, scegliete un tacco basso e iniziate da li. Gonne corte e abiti attillati non sono per tutti, e certamente non per chi esce alle prime armi. In caso ci sara' tempo per provare look piu' aggressivi.
3) Fate esercizio su come vi muovete. Se riuscite a camminare leggermente in modo piu' femminile attirate meno l'attenzione da "lontano" e quindi la gente vi guardera' meno da vicino. Quando noi vediamo qualcosa di strano anche se siamo distratti e sovrappensiero lo sguardo laterale lo nota e incuriositi ci giriamo ad approfondire. Se vestito da donna cammini come un maschio tutti approfondiranno. Se cammini muovendoti femminile molti non ti degneranno di uno sguardo perche' intenti nelle loro cose non avrai acceso il loro interesse (ovvio che i vestiti sobri vanno di pari discorso). si chiama "passare" che contrariamente a quello che molti credono non significa che "nessuno si accorge che sono un uomo" significa che "non suscito l'interesse di approfondimento di tutti quelli che sono nei miei dintorni".
4) aggregatevi ad un gruppo. Io sono decisamente contrariata e sorpresa da quante poche "novizie" si aggregano all'ultimo venerdi sera di milano. Volete uscire???? cazzo! aggregatevi ad un gruppo esperto che e' a disposizione per aiutarvi! e non mi dite che e' lontano! io faccio 150km per uscire a milano. nel raggio di 2 ore di macchina chiunque viva a Torino, Genova, Piacenza, Verona e a nord di milano fino al confine puo' regalarsi una serata a milano! Quindi se e' un problema economico capisco, ma ho una brutta notizia: uscire en femme, costa. parecchio. Se e' un problema di famiglia, capisco pure...ma un po' meno...vedi Maxima che esce sola il giovedi perche' il venerdi non puo'...ma mica viene da Milano!
5) Andate ad un dressing service. Ahime' in italia niente di speciale. Pero' se potete (qui i costi sono in effetti rilevanti tra voli, albergo e dressing service con meno di 500 euro non ve la cavate....) organizzatevi. Posso suggerirne vari a chi interessato.
6) Trovate una di noi che voglia farvi da chaperone, come sta provando a fare SaraB...pero' qui una piccola nota. Difficilmente io mi proporrei ad un post come quello di Sara. Non la conosco. Esprime piu' una fantasia che altro (non me ne volere, ti capisco). Non racconta nulla del suo livello di preparazione. Insomma forse sarebbe il caso di raccontare un po' di se', di spiegare a che punto si e', cosa si sa fare e cosa no. Fare "amicizia" online e' fondamentale prima di poter proporre una uscita insieme.
7) Prepararsi ed uscire. Si puo' fare. Andate in un centro commerciale se posso dare un suggerimento. Ora ideale dalle 20 alle 22 in quelli che chiudono alle 22. C'e' poca gente, ma i negozi sono aperti e i commessi presenti. Piuttosto sicuro. Non parcheggiate al buio o lontano dall'ingresso! Cercate di avere una immagine decorosa.


Ho finito, sperando che sia utile e ...divertente. Un bacio a tutte. : Love :

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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da virgolette »

Brava Sabrina,


per la prima volta in un unico messaggio leggo le cose come stanno, senza giri di parole e senza tanta diplomazia.

Aggiungo che ognuno è diverso dagli altri ed ha motivazioni e paure diverse, si fa seghe diverse e trova scuse diverse, il succo però rimane quello che avete letto.
Se volete uscire prima o poi lo farete, in questo caso meglio farlo come vi ha spiegato Sabrina.

A chi periodicamente mi chiede "ma perché non ti trucchi e non metti la parrucca?" rispondo che io non mi sento donna e non desidero sembrare una donna e non intendo mascherarmi da donna solo per avere la scusa per indosare una gonna ed i itacchi.
A chi chiede ma come fai ad avere un simile coraggio? rispondo che non si tratta di coraggio, ma di semplice diritto di esistere al pari degli altri. Non commetto reato e non sono sconcio; a queste condizioni non vedo perché devo farmi problemi ad uscire.

Grazie ancora Sabrina, hai condensato un sacco di materiale in poche righe e se chi leggerà ha un po' di cervello ne farà tesoro.

A presto.

Davide
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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da roby_rm »

G R E A T!

lo sapevo che sei in gamba! (Anzi, in tacchi e...)

Sto studiando quanto hai scritto. Bellissima idea!
Grazie.

KISS!
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Valeria
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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Valeria »

Grazie per la generosità della condivisione di esperienze e di consigli.
Da crossdresser, o meglio uomo che si veste e trucca, che mai ha messo il naso fuori, a meno che non conti un poggiolino di un albergo, alle 4 di notte, quando nessuno (si spera) ti veda .. e meno di non citare un acquisto (però fatto da uomo) in cui ho praticamente detto della mia "mania" .........e in cui sarei scomparso per il colasso dell'emozione nel dirlo (si trattava di una parrucca) ... a parte queste due .. "uscite non uscite" ...ho apprezzato molto i consigli e alcune idee.
Personalmente, non so, davvero, non lo so se mai farò questo passo.
Sono tentata, come ho scritto. Penso che sia per il fatto che "sto male" ora come mi sento dentro e non parlo di problemi di genere, sessuale o crossdressing varii, ma di depressione, ansia ecc e cose così, insomma un momento di mia crisi di uomo che sta rigenerandosi.
Quando ho questi momenti si accellera il mio vestirmi e truccarmi e le mie "follie" ... acquisti maggiori, ricerca di perfezione, parrucca ecc.
Per questo ho pensato... mi trovo una MUA, le chiedo di fare il minor danno possibile su questa "facciata" e se ne esce un lavoro di restauro carino, magari, dico, forse, forse, mi decido di vestirmi (non so come) e uscire da lì, come Valeria. Poi pensavo eventualmente di fare qualche passo, in una via affollata, dove passare inosservata, infilarmi in un negozio, fare la signora che curiosa e acqusta (forse) e poi tornare alla mia camera o luogo dove smontare i miei pezzi del bricolage per tornare ad essere l'omaccione che sono. Tutto questo in una sorta di "tranquillità" in cui le premesse sono, trovare la Mua, trovare il giorno, trovare un appartamento o hotel dove non mi guardino male e tranquillo, ma non postaccio (insomma non mothel per robe di sesso o altro) ma posto da persone che vanno in una città per vederla, da persone che sono in visita o lavoro, poi trovare un equilibrio di abito e insieme (non so se mettere un vestito o dei pantaloni ecc ecc e ho una certa stazza e non vorrei mai che appena uscita vestita tutti dicessero eccoloooooooooooooooooo il travestito ... e che palle ... ) e poi non ultimo come mi porto dietro sta roba per vestirmi dalla mua ... mi ci vuole una valigia ... e poi? come ci vado a passeggio? e poi ... ultimo pensiero di oggi ... a cui mai avevo pensato ... ma con cosa esco? mi ci vorrà anche una borsa una giacca da mettermi addoso ... quanti casini insomma.
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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Soniia »

[quote="Sabrinasexy69"]Come trovare il coraggio di uscire?

È interessante oltrechè utile quello che scrivi ma vorrei provare ad aprire una riflessione, diciamo una visione diversa del crossdressing in pubblico. Assodato quello che dici tu, e cioè che per quanto bravi, per quanto allenati e per quanto predisposti, passare per donna bio è praticamente impossibile anzi come dici tu, il 99% delle persone, donne e uomini, dopo 5 secondi ha già individuato la nostra particolarità. Credo sia una questione naturale atavica, di sopravvivenza della specie ed il cervello inconsciamente è attratto dalla persona del sesso opposto per fini riproduttivi e riconosce in un nanosecondo l'inadeguatezza del soggetto osservato. Solo dopo subentrano le influenze culrurali su quello che il cervello ha individuato.
Quindi perchè esaurisi mentalnente, fisicamente ed economicamente per avvicinarsi il più possibile ad un traguardo che comunque sarà sempre un metro più in la?
Nella nostra accettazione di ciò che siamo non dovrebbe esserci un'operazione di mimetizzazione. Che cosa siamo? Siamo crossdresser, uomini a cui piace vestirsi da donna. E questo dovremmo essere anche in pubblico. Uomini vestiti da donna. Se siamo uomini che si sentono donna, che vorrebbero essere donna è un altra cosa. Rientra in un'altra categoria. Nelle mie non poche uscite o raid enfemme ho sempre mantenuto la mia natura mascolina. A me cosa piace? Indossare la gonna, i tacchi le calze e tutto il resto, per il piacere che mi danno non per quello che mi fanno sembrare, anzi, non sembrare. Alla gente farai ridere sia tu ti presenti come uomo con vestiti da donna che come non donna. Nel primo caso ti rideranno in faccia e tu lo potrai fare con loro, nel secondo ti rideranno alle spalle e tu ne sarai ferita. Basta solo un po di stile nel farlo, ma certe cose se non sono geneticamente predisposte appaiono, per quanto ben fatte, come innaturali. Caricature più che emulazuoni.

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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Serena Crossdresser »

Concisa efficace: vera ! : Love :
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"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."

cit. da " Il tè nel deserto "

... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.

cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )

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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da dream62 »

Brava Sabrina, per il racconto delle tue avventure <all'esterno> come crossdresser e per i consigli concreti e razionali senza dilungarti troppo nel merito delle particolarità.
Sicuramente sarà utile per le <debuttanti>, e credo bello da leggere per le <esperte> perchè rivivono momenti della loro storia.
Stefy : Thumbup :

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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Sabrinasexy69 »

dele ha scritto:
Sabrinasexy69 ha scritto:Come trovare il coraggio di uscire?

È interessante oltrechè utile quello che scrivi ma vorrei provare ad aprire una riflessione, diciamo una visione diversa del crossdressing in pubblico. Assodato quello che dici tu, e cioè che per quanto bravi, per quanto allenati e per quanto predisposti, passare per donna bio è praticamente impossibile anzi come dici tu, il 99% delle persone, donne e uomini, dopo 5 secondi ha già individuato la nostra particolarità. Credo sia una questione naturale atavica, di sopravvivenza della specie ed il cervello inconsciamente è attratto dalla persona del sesso opposto per fini riproduttivi e riconosce in un nanosecondo l'inadeguatezza del soggetto osservato. Solo dopo subentrano le influenze culrurali su quello che il cervello ha individuato.
Quindi perchè esaurisi mentalnente, fisicamente ed economicamente per avvicinarsi il più possibile ad un traguardo che comunque sarà sempre un metro più in la?
Nella nostra accettazione di ciò che siamo non dovrebbe esserci un'operazione di mimetizzazione. Che cosa siamo? Siamo crossdresser, uomini a cui piace vestirsi da donna. E questo dovremmo essere anche in pubblico. Uomini vestiti da donna. Se siamo uomini che si sentono donna, che vorrebbero essere donna è un altra cosa. Rientra in un'altra categoria. Nelle mie non poche uscite o raid enfemme ho sempre mantenuto la mia natura mascolina. A me cosa piace? Indossare la gonna, i tacchi le calze e tutto il resto, per il piacere che mi danno non per quello che mi fanno sembrare, anzi, non sembrare. Alla gente farai ridere sia tu ti presenti come uomo con vestiti da donna che come non donna. Nel primo caso ti rideranno in faccia e tu lo potrai fare con loro, nel secondo ti rideranno alle spalle e tu ne sarai ferita. Basta solo un po di stile nel farlo, ma certe cose se non sono geneticamente predisposte appaiono, per quanto ben fatte, come innaturali. Caricature più che emulazuoni.

La mia posizione su quanto esprimi e' la seguente. Massimo rispetto per chi come dici tu si veste da donna pur continuando a mostrare la sua natura mascolina. Uno dei massimi rappresentanti in questo forum di questa filosofia e' Davide ("virgolette") di cui leggi un posto poco sopra il tuo. Questo approccio dimostra una coerenza ed una sicurezza di quello che si pensa e sopratutto una forza interiore pazzesca. Vi ammiro.

Pero' la mia filosofia e' leggermente diversa, inoltre si e' evoluta nel tempo facendomi scoprire qualcosa a cui non miravo quando ho iniziato ad uscire. Quando ho iniziato avevo un solo obiettivo:"uscire cercando di suscitare il minor scalpore possibile e di essere notata il meno possibile". Per ottenerlo ho dovuto lavorare moltissimo sui particolari. Le movenze, i dettagli del trucco e dell'abbigliamento. Ho passato e passo ancora tantissimo tempo a guardare le donne (devo fare attenzione che sembro un maniaco ...ed in un certo senso lo sono : Chessygrin : ) per studiare i loro look, ogni dettaglio, come si muovono, come parlano.
Questa imitazione ti permette di uscire e passare come "invisibile" nella folla. Se non sei vestita in modo aggressivo (e talvolta come l'altra notte anche se lo sei, perche' lo sono tutte) nessuno si gira per una seconda occhiata. Nessuno ti nota. Gli altri quasi si sorprendono quando rivolendogli parola ti guardano e si accorgono. Tanti uomini si sono girati a guardarmi e poi "hanno capito". Il punto e' che si sono girati a guardarmi aspettandosi una bella ragazza.

Ora pero' da qualche anno ho ampliato l'emozione di vestire trasformandola in una emozione di "essere Sabrina". Mi piace essere sabrina perche' posso essere "femminile", mi piace camminare leggiadra per strada, mi piacciono i movimenti morbidi delle mie mani. Mi piace cambiare l'espressione del mio viso e della mia voce, come guardo gli altri mentre ci parlo. In alcuni casi devo fare attenzione mentre sono en homme, mi sono accorta una volta facendomi fare una foto (cosa che en homme faccio molto di meno che en femme) che ero in una posa con testa piegata e gambe raccolte che non si addiceva proprio al mio look : Eeek :
Mi piace da matti andare in discoteca e ballare muovendomi il piu' femminilmente possibile. Ogni tanto a casa ci lavoro per migliorare. Io ho sempre odiato andare in discoteca da uomo e non lo farei mai neanche ora! En femme e' una delle cose che mi diverte e mi appaga di piu'.
Adoro fare shopping. Ok anche en homme mi piace accompagnare le mie compagne a fare shopping (ma solo perche' posso avvicinarmi a tutti quei vestiti essendo con loro). en femme potrei stare ore dentro un centro commerciale a provare vestiti.

Insomma, perche' darsi tanto da fare? ecco...perche' non tutti sono pronti a mostrarsi al mondo per quello che sono (e quindi scelgono la strada della mimetizzazione), ma anche perche' ci puo' essere tanto tanto piacere nel giocare ad "essere" "donna" e scoprire che ci sono attivita' che fatte en femme ti danno un piacere che altrimenti non proveresti, anche se poi sei un uomo etero che non vuole essere una donna.

In altri post, chi mi legge da piu' tempo lo sa, ho detto mille volte che alla fine se vivessi in un mondo fantastico futuro totalmente fluido io mi vestirei, mi truccherei e avrei un look totalmente da donna eppure sarei un uomo cui piacciono le donne. Attenzione questo non significa che andrei in giro come un uomo vestito da donna. No, probabilmente avrei fatto qualche trattamento per barba e peli e poi andrei in giro come quando sono en femme. Sempre. Ciononostante sarei attratto dalle donne.

Sabrinasexy69
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Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Sabrinasexy69 »

virgolette ha scritto:Brava Sabrina,
Grazie ancora Sabrina, hai condensato un sacco di materiale in poche righe e se chi leggerà ha un po' di cervello ne farà tesoro.

A presto.

Davide

Davide che piacere sentirti, era un sacco che non vedevo un tuo post. Ti ringrazio!
Spero che un giorno possa capitare di incontrarsi. Mi piacerebbe proprio.
Un saluto
: Love :

Eva

Re: il coraggio alle prime uscite

Messaggio da Eva »

Non c’è altro da aggiungere, hai appena scritto Crossdresser for Dummies o il Manuale delle Giovani Crossdresser secondo l’approccio. : Thumbup :
Diretto, preciso (cir)conciso. : Chessygrin :

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