Le avventure di Sabrina (Quinto e ultimo giorno a Londra)

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Sabrinasexy69
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Le avventure di Sabrina (Quinto e ultimo giorno a Londra)

Messaggio da Sabrinasexy69 »

Ciao, ho deciso di cambiare il nome del post, in coda ho aggiunto un'altra avventura...anzi la prima parte di un altra avventura!


Qualche anno fa, Un giorno a Padova

Quel venerdi mattina in un hotel di Padova mi preparo, partendo da una buona base visto che nei giorni precedenti avevo provveduto a totale depilazione e smalto alle unghie dei piedi.
E' maggio inoltrato, fa piuttosto caldo e quindi il mio abbigliamento e' ben “ridotto”. E' la prima volta che esco di mattina, la prima volta in stagione "calda", alla sera e in mesi piu' freddi c'e' comunque la possibilita' di essere piu' coperte, ma esporre tanta pelle oltre che molto sexy e' molto diverso!

Mi metto una gonna di voile a fiori molto leggera che mi arriva poco sopra il ginocchio, un top di cotone molto scollato che enfatizza il mio decollete' e un paio di sandali rosa tacco 10 aperti in punta (senza lacci dietro tipo “ciabatte” ma col tacco...). Indosso una parrucca che e' una cascata di ricci neri lunga fin quasi al sedere, trucco con rossetto rosso, unghie lunghe rosse, borsetta con tutto il necessario mi ammiro allo specchio e ancora un po' svengo notando le mie unghie dei piedi che spuntano dall'apertura dei sandali.
Sono le 10 di mattina e sono pronta, esco dalla stanza, raggiungo la mia macchina in garage e mi dirigo verso Padova centro. Trovo parcheggio come pianificato vicino a Piazza Prato della Valle.
Quando scendo dall'auto il mio cuore sta andando a mille, c'e' un sole pazzesco, tantissimi turisti che stanno parcheggiando, ma nessuno mi guarda strano. Mi incammino verso la Piazza e decido di attraversarla. Quando arrivo dall'altra parte sono gia' distrutta, la piazza era soleggiatissima e molto piu' grande di quanto pensassi su quel tacco 10. Mi infilo in una via in direzione di Piazza dei Signori. Uscendo dalla Piazza un tipo mi apostrofa con un fischio e aggiunge “Che roba che sei!”.
Sgambetto felice ancora per un po' poi per fortuna trovo alcune panchine e mi siedo a riposarmi. Mentre i miei piedi si riposano mi guardo in giro felice perche' nessuno mi guarda male, nessuno mi nota, pare sia riuscita a “mescolarmi” completamente con il resto delle persone nonostante il mio aspetto non sia proprio minimalista.
Riprendo per Piazza dei Signori e quando arrivo mi devo sedere di nuovo, si e' alzata un po' di arietta che oltre a darmi un gran sollievo alla calura (mi rendo conto che con la parrucca il caldo si sente proprio tanto e se sei emozionata puo' essere tremendo) mi fa impazzire i sensi alzando la mia gonna voile e facendola svolazzare mentre cammino tanto che mi sembra di essere nuda, la devo tenere bassa con una mano in alcuni momenti e trovo il tutto terribilmente sexy.
Quale miglior posto per sedermi nuovamente che un bel gradino della Loggia del Consiglio? Mi siedo li con la gonna che scivola lungo le mie cosce e dopo un po' sento un signore dietro di me che dice ad un ragazzino “Tanta bella roba eh? Ma non per te! Forse fra qualche anno...”

Riprendo e mi dirigo verso l'Orto Botanico. Non ci arrivero' mai. Ben presto i miei piedi iniziano a fare veramente male.Sono un po' prima della Basilica di Sant'Antonio quando sono costretta a dare un'occhiata a mi accorgo che ho varie ciocche su entrambi i piedi, sui lati superiori del piedi, dove la scarpa sfrega. Faccio per dirigermi verso la macchina ma e' ancora troppo lontana. Non ce la faccio, alzo lo sguardo e vedo una farmacia. Esito. Mi chiedo se ce la posso fare? Ho il coraggio di entrare? Devo. Entro, chiedo dei cerotti per ciocche da sfregamento per i piedi. Il tipo non fa una piega (nonostante non possa aver notato la mia voce) e mi vende quello che cerco. Esco e alla prima panchina mi siedo per metterli. Mentre sto completando l'opera una Signora che passa mi apostrofa con: “Come la capisco! Belle scarpe ma bisogna soffrire eh!”. Le sorrido, mi rialzo e con i cerotti mi sento meglio.
Solo che ora ho una fame bestiale, sono quasi le 14.
Mentre mi dirigo verso Piazza Prato della Valle in una strada con porticato noto dei tavolini di un bar, e uno e' libero. D'impulso mi siedo. 30 secondi dopo sto pensando di rialzarmi e fuggire ma la cameriera e' gia' li e mi chiede cosa voglio. Le dico che voglio un panino al prosciutto crudo e un acqua frizzante gelata. I passanti non mi degnano di uno sguardo, il portico e' fresco e quando arriva l'acqua gelata rinasco. Mentre mi mangio il panino passa un uomo di colore che vende bracciali e collane. Mi chiede se voglio qualcosa, dico di no ma gli offro il mio resto. Mi ringrazia e poi prima di andarsene mi dice “Sei molto bella, cosa fai tutta sola?” io lo guardo pensando <<mi prende per il culo o sta cercando un avventura piccante?>>. Gli rispondo “Sono in vacanza.” lui mi dice:” io se avessi una donna come te non la manderei in vacanza da sola, sei sposata?” mi prende talmente di sorpresa che ancora un po' scoppio in una risata roboante! Per fortuna mi trattengo e gli rispondo “non piu'!”, Lui mi sorride con cento denti bianchi e dice “fortunato chi ti riprende, grazie per l'offerta!” e se ne va.
Finendo il panino mi rendo conto le persone di colore (e poi dopo ho capito in generare chi di etnia "differente") non colgono appieno in chi di altra etnia quei segnali che rendono evidente a chi ci guarda che sotto il trucco e i vestiti c'e un uomo. Lo stesso vale anche a parti invertite.

Finisco il panino e uso il coraggio che mi ha dato questo incontro per entrare nel bar e chiedere il conto.
E' il momento di tornare al parcheggio. Ci vogliono 10 minuti buoni e dopo aver riattraversato piazza Prato della Valle i miei piedi stanno di nuovo facendomi un male cane. Alla macchina mi accorgo che i cerotti si sono staccati. Pero' e' presto e dopo aver mangiato sono ancora piena di energie, cosi' decido che ho bisogno di un paio di scarpe basse che battano in un posto diverso da dove ho le ciocche. Mi dirigo verso un Centro commerciale dove so che posso trovare un Deichmann (che ho imparato hanno i numeri sopra 41). Arrivo al centro ed entro, sono le 4 di pomeriggio, c'e' molta piu' gente di quando lo frequento dalle 20 in poi, ma dopo Padova centro non me ne accorgo neanche.
Trovo e compro un paio di ciabattine bianche molto femminile ma rigorosamente senza tacco, appena esco dal negozio mi siedo su una panchina del centro e me le metto ai piedi infilando nel sacchetto le bellissime ma dolorosissime scarpe con tacco 10.
Mi faccio un giro per il centro ma presto mi accorgo che sono spossata, decido di tornare in albergo. Mentre rientro penso che a Londra, il mese prossimo, di giorno usero' sempre scarpe basse, la sera si vedra'. In quel momento ho fatto un passo importante, quando esci en femme tutta tirata con tacco e vestito fico, e' emozionante e ti fa sentire molto sexy, ma quando ti infili una gonna di jeans, una maglietta ed un paio di ciabatte basse allora sei donna e basta...e sopratutto puoi camminare molto piu' a lungo!


Una piccola nota: ho scritto questo racconto dopo l'uscita che ho fatto a Padova nel Maggio del 2013. Lo ho pubblicato cosi' come lo ho ritrovato nel diario delle mie avventure. Alla data avevo gia' prenotato la mia prima vacanza a Londra per luglio, 6 gg en femme H24. Fino a questo giorno non ero uscita mai di giorno, al massimo tardo pomeriggio al calar del sole. Non ero uscita mai per piu' di 2 o 3 ore. Avevo avuto varie esperienze, una anche prendendo un autobus e camminando per le strade di Venezia (magari pubblico le righe che avevo scritto un altra volta), ma questa era una sorta di prova generale per dimostrarmi che potevo farcela, che Londra non era solo un sogno irrealizzabile destinato al fallimento. Nei giorni successivi quando ho scritto queste righe ero ancora emozionata e orgogliosa, mi sentivo pronta per Londra. Mai avrei pensato che la mia esperienza a Londra (che non ho mai raccontato integralmente anche se ho scritto un diario giornaliero che mi rileggo ogni tanto) mi avrebbe cambiato cosi' profondamente.
Lo scambio di sguardi sinceri e parole incredibili con l'uomo che mi ha approcciata e' tuttora una delle gioie piu' grandi che porto nel cuore di Sabrina.
Ultima modifica di Sabrinasexy69 il sabato 4 aprile 2020, 13:56, modificato 5 volte in totale.

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da Dany66 »

Sempre bellissimi i tuoi racconti ma mi farai prendere un attacco di invidiite acuta : Love :

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da jessicaP »

Racconto bellissimo, davvero complimenti. Sono dei piccoli passi che compiamo e che ci fanno capire che ce la possiamo fare. Sopratutto ci fanno anche capire che la mentalità della gente, anche se non di tutti, è cambiata e questa è una cosa positiva. In bocca al lupo per tutto.
Vorrei davvero essere quella del mio avatar.

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da AnnaSettantatre »

Mi hai fatto emozionare, Sabrina.

Quello che tu descrivi e' per me un sogno ad occhi aperti, ti ammiro tanto per averlo realizzato, e per tutto quello che hai fatto dopo.

Grazie per averlo condiviso e aver dato un esempio da seguire.

Grazie, davvero.

Ti abbraccio
Enjoy life, every second, every minute, every day, the in between moments, rain, wind and sunshine, everything will be ok.

"La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia." (E. Flaiano)

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da Serena Crossdresser »

grande sogno anche per me ...
Serena


"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."

cit. da " Il tè nel deserto "

... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.

cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da roby_rm »

: Smile : fortunata chi ti ha ripreso! : Smile : : Smile : : Smile :

Spero che poi hai fatto pace con i tacchi!
Mentre leggevo ho iniziato a sentire i muscoli dei polpacci protestare e qualche doloretto alle dita : Chessygrin :

Però dovevi essere uno schianto, e forse hai fatto girare più di una testa, ma immagino che quanto dici che accada agli stranieri - non riconoscere le sfumature - valga anche per noi CD, almeno alle prime uscite: siamo così prese da quello che facciamo e che proviamo che quasi non ci accorgiamo di quello che accade ....
: Smile : il costo psicologico dell' x-dressing! : Smile :
ci vuole un cuore da leoni di montagna! : Chessygrin : : Chessygrin :

Non so se hai un cuore da leone, ma da leonessa certamente! E mi sa che il tipo lo ha riconosciuto!.... ;-)

Kiss
roby_rm

I'm not so bad! They just draw me that way!

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da Novella »

Meraviglioso racconto, che ho letto solo ora. È un insieme di sensazioni fantastiche, mi ha fatto sognare di emulare un'uscita così completa, se solo il mio viso potesse essere più credibile.
Sabrinasexy69 ha scritto: Lo scambio di sguardi sinceri e parole incredibili con l'uomo che mi ha approcciata e' tuttora una delle gioie piu' grandi che porto nel cuore di Sabrina.
Sinceramente se mi fossi sentita dire quelle frasi meravigliose mi sarei sentita leggera come una piuma. Non so perché ma credo che da sola al ritorno avrei pianto, forse di gioia, forse di mille cose.
~ N o v e l l a ~

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da patriziacross »

Grazie Sabrina
Anche perché dopo il fallimento della nostra serata a Milano di venerdì scorso mi sono molto rattristata sebbene alcune di voi, dopo avermi letto hanno
mandato solidarietà e affetto.
Quindi ho preso il toro per le corna e mi sono permessa un giro a Roma, anche se ci vado ogni due settimane.
Ma questo saràdiverso : mi sono permessa un albergo quattro stelle con vista e terrazza che è friendly ( ho comunicato con loro e avuta conferma) e cenere enfemme sulla terrazza con una amica lesbica che mi è vicinissima. Domenica sera festa della donna enfemme con amiche lsb ,,,,,,,,
Se sopravvivo, e se vi interessasse vi racconterò!
Sto anche meditando il volo in quasi enfemme, malgrado i controlli "antivirali" che faranno.
Baci
Pat

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da maxima »

Sono felicissima che tu abbia deciso di pubblicare in queste pagine il tuo racconto: l'ho letto tutto di un fiato provando a immaginarmi l'immagine di sabrina vestita come hai descritto e con ai piedi quelle splendide calzature. Ho rivissuto una per una le emozioni a cui hai fatto riferimento e posso immaginare la tua immensa gioia di quel giorno. Quello che hai fatto non è certo da tutti, ma è di sicuro un grandissimo incoraggiamento per tutte noi.
Un abbraccio,
Maxima

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Re: Qualche anno fa, Un giorno a Padova.

Messaggio da Eleonora »

Grazie Sabrina del tuo racconto ed ora aspettiamo quello di Pat......
siete grandi!!!

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