Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
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Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Bè citare Mogol / Battisti e poi iniziare a scrivere, e descrivere un racconto, è talmente presuntuoso da farmi considerare l'idea di smettere immediatamente. Se non altro per la presunzione, o l'arroganza di sapere o potere mettere nero su bianco qualcosa che è talmente impalpabile e introspettivo da essere arduo così come è.
Però la richiesta di Roby è per me come una carota per un cavallo, e sinceramente avevo l'intenzione di farlo, al termine di questa settimana.
In realtà so benissimo che le mie emozioni, sono le vostre.
I miei battiti del cuore suonano e risuonano insieme ai vostri cuori.
E il profumo, il sottile profumo del silenzio, della impossibilità di condividere il nostro vissuto ( qualunque esso sia ) solo perchè è soggettivo e individuale, di fatto si amplifica con i vostri profumi di fiori di prato, di cipria, di fondo tinta, di mascara, di collant e abiti che sfrusciano mentre un suono inconfondibile su tutti risuona nella strada
Il tic tac dei passi sul marciapiede.
Sono passati tre anni da.... e mi sembra una vita.
Una bambina impaurita e piena di sensi di colpa, un adolescente, una ragazza e adesso una donna.
Mi accorgo solo ora che questi tre anni, sono stati un giro di giostra. Un giro che non si ferma mai e che come una clessidra nel tempo, è tempo infinito e infinito mare.
Sabato mattina ho deciso. Vado al lago e mi metto in costume. Ma prima abitino corto sopra le ginocchia, zeppe e poi sarà quel che sarà.
Mi accorgo di essere maturata e più consapevole, nel momento stesso ( con aiutino della mascherina ) che esco di casa già praticamente truccata. A parte gli occhi e il rossetto, il più è fatto.
Ci vuole un ora abbondante in macchina. Ma sono serena, rassicurata, tranquilla.
Consapevole.
So perfettamente che la mia è una sfida all'impossibile.
Cioè un corpo di un uomo, tra l'altro over 50 in costume da bagno rischia di essere un disastro totale. Una macchietta se va bene. Un grottesco e indefinibile scherzo. Un insulto a chi sostiene teorie antiquate, una provocazione al razzismo e alla discriminazione.
Eppure...
Eppure, esco dalla macchina con il mio vestitino nero, e cammino nel porticciolo come se niente fosse, e respiro il profumo della libertà.
Una vetta aulica e impossibile da progettare per non dire addirittura vivere, fino a pochi mesi fa.
Eppure.
Eppure sono disinvolta, donna tra le donne, donna tra gli esseri umani. E non c'è presunzione da parte mia, ne tanto meno mi sento sto cavolo. Sono semplicemente io e la gente.
Già la gente.
Il molo è pieno di famiglie con bambini, coppiette, ragazzi e ragazze e bambini che schiumano giochi dalle loro mani e urla diafane e sottili.
Ma sapete quale è stata la soddisfazione più grande ?
Non mi si è filata nessuno.
Qualche sguardo maschile, ( conosco bene questi sguardi ) ma io guardo le donne e sapete perchè ?
Perchè le donne si accorgono che non sei donna bio, a 10 metri distanza.
Anche qui, completamente ombra tra le ombre, e un senso di meraviglioso stupore che suona come una armonia celeste e argentina.
Arrivo in spiaggia, mi spoglio.
C'è una mamma con figlia e una famiglia.
Mamma e figlia mi osservano, ma penso che lo stiano facendo solo perchè mi sento come una tossica alla ricerca del selfie perfetto.
In effetti ho antipatia per chi si fotografa così a tutto spiano. Una foto va bene, due.....ma 50 foto...sei una narcisista.
Ehm.... si c'è anche questo in me.
Sto al lago due ore. Fa un caldo atroce. Azzardo un mezzo bagno. Lo faccio. Sono felice.
Alle sette sulla via del ritorno, sono una tigre che ruggisce in macchina, atomi di gioia.
Domenica mattina, altra uscita.
Che dire. Una infinità di parole non potrebbero colmare tutto il contenuto delle ore vissute.
Il caffè al bar.
Seduta in quel caffè...
La cameriera che mi chiama signora.
Un uomo che mi guarda ostinato, e decine di turisti che si affollano nella piazza, mentre io sconosciuta al mondo, osservo il mondo con gli occhi di bambina e il cuore di colmo di gratitudine.
Passeggio, dapprima sotto la pioggia, poi sotto un sole cocente. Il centro storico mi accoglie, così come una Chiesa ( non sono cattolica ) ma credente in senso ampio del termine, accoglie una mia preghiera di ringraziamento e amore per quella che sono.
Amore e luce.
Una parte di me vorrebbe andare oltre. Un oltre che non è ancora a passeggio, ma un varcare un confine. E penso che tutte quante voi, sapete di cosa sto parlando.
Ma va bene così.
C'è tutto un mondo intorno. Un mondo di affetti e responsabilità.
Un mondo a volte infame, volgare, crudele, sicuramente ingiusto.
Un mondo a cui sono riconoscente.
Un mondo tondo.
.....
Ed io mi prenderò cura di te.
Lily
Però la richiesta di Roby è per me come una carota per un cavallo, e sinceramente avevo l'intenzione di farlo, al termine di questa settimana.
In realtà so benissimo che le mie emozioni, sono le vostre.
I miei battiti del cuore suonano e risuonano insieme ai vostri cuori.
E il profumo, il sottile profumo del silenzio, della impossibilità di condividere il nostro vissuto ( qualunque esso sia ) solo perchè è soggettivo e individuale, di fatto si amplifica con i vostri profumi di fiori di prato, di cipria, di fondo tinta, di mascara, di collant e abiti che sfrusciano mentre un suono inconfondibile su tutti risuona nella strada
Il tic tac dei passi sul marciapiede.
Sono passati tre anni da.... e mi sembra una vita.
Una bambina impaurita e piena di sensi di colpa, un adolescente, una ragazza e adesso una donna.
Mi accorgo solo ora che questi tre anni, sono stati un giro di giostra. Un giro che non si ferma mai e che come una clessidra nel tempo, è tempo infinito e infinito mare.
Sabato mattina ho deciso. Vado al lago e mi metto in costume. Ma prima abitino corto sopra le ginocchia, zeppe e poi sarà quel che sarà.
Mi accorgo di essere maturata e più consapevole, nel momento stesso ( con aiutino della mascherina ) che esco di casa già praticamente truccata. A parte gli occhi e il rossetto, il più è fatto.
Ci vuole un ora abbondante in macchina. Ma sono serena, rassicurata, tranquilla.
Consapevole.
So perfettamente che la mia è una sfida all'impossibile.
Cioè un corpo di un uomo, tra l'altro over 50 in costume da bagno rischia di essere un disastro totale. Una macchietta se va bene. Un grottesco e indefinibile scherzo. Un insulto a chi sostiene teorie antiquate, una provocazione al razzismo e alla discriminazione.
Eppure...
Eppure, esco dalla macchina con il mio vestitino nero, e cammino nel porticciolo come se niente fosse, e respiro il profumo della libertà.
Una vetta aulica e impossibile da progettare per non dire addirittura vivere, fino a pochi mesi fa.
Eppure.
Eppure sono disinvolta, donna tra le donne, donna tra gli esseri umani. E non c'è presunzione da parte mia, ne tanto meno mi sento sto cavolo. Sono semplicemente io e la gente.
Già la gente.
Il molo è pieno di famiglie con bambini, coppiette, ragazzi e ragazze e bambini che schiumano giochi dalle loro mani e urla diafane e sottili.
Ma sapete quale è stata la soddisfazione più grande ?
Non mi si è filata nessuno.
Qualche sguardo maschile, ( conosco bene questi sguardi ) ma io guardo le donne e sapete perchè ?
Perchè le donne si accorgono che non sei donna bio, a 10 metri distanza.
Anche qui, completamente ombra tra le ombre, e un senso di meraviglioso stupore che suona come una armonia celeste e argentina.
Arrivo in spiaggia, mi spoglio.
C'è una mamma con figlia e una famiglia.
Mamma e figlia mi osservano, ma penso che lo stiano facendo solo perchè mi sento come una tossica alla ricerca del selfie perfetto.
In effetti ho antipatia per chi si fotografa così a tutto spiano. Una foto va bene, due.....ma 50 foto...sei una narcisista.
Ehm.... si c'è anche questo in me.
Sto al lago due ore. Fa un caldo atroce. Azzardo un mezzo bagno. Lo faccio. Sono felice.
Alle sette sulla via del ritorno, sono una tigre che ruggisce in macchina, atomi di gioia.
Domenica mattina, altra uscita.
Che dire. Una infinità di parole non potrebbero colmare tutto il contenuto delle ore vissute.
Il caffè al bar.
Seduta in quel caffè...
La cameriera che mi chiama signora.
Un uomo che mi guarda ostinato, e decine di turisti che si affollano nella piazza, mentre io sconosciuta al mondo, osservo il mondo con gli occhi di bambina e il cuore di colmo di gratitudine.
Passeggio, dapprima sotto la pioggia, poi sotto un sole cocente. Il centro storico mi accoglie, così come una Chiesa ( non sono cattolica ) ma credente in senso ampio del termine, accoglie una mia preghiera di ringraziamento e amore per quella che sono.
Amore e luce.
Una parte di me vorrebbe andare oltre. Un oltre che non è ancora a passeggio, ma un varcare un confine. E penso che tutte quante voi, sapete di cosa sto parlando.
Ma va bene così.
C'è tutto un mondo intorno. Un mondo di affetti e responsabilità.
Un mondo a volte infame, volgare, crudele, sicuramente ingiusto.
Un mondo a cui sono riconoscente.
Un mondo tondo.
.....
Ed io mi prenderò cura di te.
Lily
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.
Simone de Beauvoir
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Re: Ragazze MtF vs Trav?
Tanti anni fa vidi un timido bocciolo, in occasione di una pizzata a Milano.
Ora quel bocciolo.è sbocciato del tutto, è un nuovo fiore, di nome Lily!
Ti voglio bene
Roberta
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La Roby
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Grandi emozioni davvero!
E un grande grazie per avercele regalate.
Perché questa è vita vera, non ricerca di esibizionismo ma voglia di viversi così come si è.
Un abbraccio
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E un grande grazie per avercele regalate.
Perché questa è vita vera, non ricerca di esibizionismo ma voglia di viversi così come si è.
Un abbraccio
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L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)
La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Meravigliosa Lily, emozioni profonde che ci regali ogni volta che decidi di guardarti dentro e di viverle fuori. Ancora una volta resto incantata dalle tue parole, e dal tuo desiderio di vivere donna!
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
- AmbraAngiocd
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Racconto emozionante che da traspirare le tue sensazioni e ciò che hai vissuto in quelle ore magiche. Bravissima.
- Marinatravoi
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Racconto molto coinvolgente!
Sinceramente però, sono molto stupita per la apparente tolleranza da parte della gente, soprattutto le famiglie con bambini...davvero nessuna occhiata di disapprovazione?
Sinceramente però, sono molto stupita per la apparente tolleranza da parte della gente, soprattutto le famiglie con bambini...davvero nessuna occhiata di disapprovazione?
Marina
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Marinatravoi ha scritto:Racconto molto coinvolgente!
Sinceramente però, sono molto stupita per la apparente tolleranza da parte della gente, soprattutto le famiglie con bambini...davvero nessuna occhiata di disapprovazione?
No nessuna occhiata, C'era anche una pattuglia dei carabinieri, e non mi hanno filata di pezza.
Ciao Marina.
Prendo spunto dalla tua riflessione, per esaminare e chiarire alcuni aspetti.
Innanzi tutto, la tua: è una considerazione sana, onesta, sincera, e purtroppo corrisponde al vero. ( fortunatamente non sempre )
Detto ciò, prima di avventurarmi in questa uscita, ho esaminato la cosa in modo razionale.
Sembra strano scritto da me, ma ti assicuro che nonostante sia decisamente romantica ed emozionale, uso la testa pure troppo.
Sai quale è stata la mia prima e forse unica domanda ?
Sono passabile ?
Non dico bella, bonazza, sexy, figona, attraente, seducente...no sono passabile.
Ho fatto prove su prove, sono dimagrita, faccio sport, per mia fortuna non sono un gigante anzi, ho caviglie sottili...alla fine mi sono detta si.
Presunzione ?
Arroganza ?
Follia ?
Forse c'è un pizzico di tutto questo.
Ma c'è anche una sana consapevolezza di sentirmi al 100% quella che mi sento di essere.
Cioè una donna.
Non amo le etichette, non mi definisco, non sono una donna....ma il mio bio topic in fondo al mio profilo, penso che spieghi bene come la penso.
Aggiungo una cosa.
E questo non vuole essere una critica, ma una considerazione.
Io ho sempre detto, e ritenuto che sta a noi, portare nel mondo una immagine che si discosti finalmente dallo stereotipo del travestito o transessuale che sia.
Scrivo travestito proprio per rimarcare una storpiatura, ma è innegabile che a questa definizione, siano legati tutta una serie di comportamenti che spesso sfociano nella pornografia e non solo.
Non si tratta di entrare nella camera da letto delle persone ( dove ognuno sceglie di essere e viversi come si vuole ). Si tratta di passare nel mondo con l'umiltà e l'eleganza di essere sempre, un centro di luce, pace e armonia.
A quel punto, se non si è provocatori, esibizionisti, ma semplicemente se stess... penso che sia difficile ed improbabile non essere tolleranti verso l'altro, ma addirittura essere rispettati per quello che siamo...a prescindere dal genere.
Certo gli imbecilli ci sono e ci saranno sempre, ma la luce vince sempre.
E non è cosa da poco.
Un abbraccio grande
Lily
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
È sempre bello saper condividere certi momenti così importanti e significativi e tu ci sei perfettamente riuscita e a leggerti sembrava di esserti accanto .
Solo noi sappiamo cosa significa affrontare il mondo fuori e quanto coraggio ci voglia prima di varcare la fatidica porta di casa.
Quanto è appropriato il titolo del post che richiama al duo Battisti - Mogol che in fatto di emozioni e sentimenti sono stati tra i più fedeli protagonisti della nostra musica in testi che ancora oggi dopo tanti anni scaldano il cuore.
Solo noi sappiamo cosa significa affrontare il mondo fuori e quanto coraggio ci voglia prima di varcare la fatidica porta di casa.
Quanto è appropriato il titolo del post che richiama al duo Battisti - Mogol che in fatto di emozioni e sentimenti sono stati tra i più fedeli protagonisti della nostra musica in testi che ancora oggi dopo tanti anni scaldano il cuore.
- Melissa_chan
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Accidenti Lily San che emozione
Sono davvero felice che tu abbia passato una così bella giornata
Sono davvero felice che tu abbia passato una così bella giornata
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato
- Lilychanel
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Re: Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi Emozioni
Melissa_chan ha scritto:Accidenti Lily San che emozione
Sono davvero felice che tu abbia passato una così bella giornata
メリッサちゃん
あなたがどこに行き着いたのか、あなたはどうだったのかと思っていました。ハニー、あなたの言葉をありがとう。私はいつもあなたが最高であることを望みます。
リリー・サン
Merissa-chan anata ga doko ni ikitsuita no ka, anata wa dōdatta no ka to omotte imashita. Hanī, anata no kotoba o arigatō. Watashi wa itsumo anata ga saikōdearu koto o nozomimasu. Rirī san
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