In base al tuo racconto, secondo me sei passata.Marinatravoi ha scritto: ↑venerdì 19 febbraio 2021, 23:51 ma sarò passata con la commessa? Voi che ne pensate in base al mio racconto?
Le persone con cui interagiamo hanno reazioni e modi di porsi differenti che dipendono solo in parte da come ci presentiamo noi, così capita di andare ad esempio da Sephora al maschile e sentirsi parlare al femminile (per abitudine, credo) o trovare un cameriere al ristorante che, nonostante siamo tutte belle vestite ed agghindate di tutto punto, usi il maschile (esperienza personale).
Ma cosa è successo nel secondo caso? Non eravamo "passabili"?
La capacità di riconoscere e distinguere i nostri simili è un processo talmente complesso e talmente radicato (si impara dai primi mesi di vita e comprende tutti e cinque i sensi), che è difficilissima da ingannare.
È possibile, ma non è matematico che riesca.
Un particolare potrebbe tradirti con una persona e non con un'altra.
Da lì in poi entra anche tutto il bagaglio di esperienza e la situazione in cui si trova l'altra persona: c'è chi è più abituato a pensare e costruire mentalmente le frasi più a lungo (parliamo di millisecondi) prima di parlare e quindi ha il "tempo" di scegliere come rivolgersi al prossimo e chi ha una sorta di "filo diretto" per cui parla quasi contemporaneamente alla formulazione mentale della frase.
Probabilmente come il cameriere di cui sopra che, in una situazione di "stress" (è sul lavoro, il locale è pieno, è un po' imbarazzato dall'inaspettata allegra combriccola di travoni che si è presentata per una pizza), dopo che il suo "sistema di riconoscimento" ha capito a quale sesso biologico appartiene l'interlocutore, costruisce le frasi al maschile e difficilmente riesce anche dopo nel corso della serata a cambiare registro mentre nella stessa sera, stesso locale, uscendo dal bagno degli uomini, mi sono trovata di fronte un altro cliente che pensava di aver sbagliato bagno.
Il passing è un problema tutto nostro, dove il "noi" è inteso in senso lato come chiunque tra trans, trav, trans ecc. intenda apparire ed essere percepita in un certo modo.
Quindi, riprendendo i concetti già espressi da Monica e Roby, direi che non è tanto importante cosa avrà percepito la commessa (cosa che non possiamo sapere a meno di chiderlo direttamente a lei ed avere una risposta sincera), è importante come ti sei sentita tu.
E se provi soddisfazione quando si rivolgono a te al femminile (per me è sempre emozionante), ben venga!
Solo non avvilirti se non succede, non fartene mai una colpa. Perché non è una cosa che dipende solo da te ed oltre un certo limite non c'é niente che si possa fare.