Vademecum per la perfetta uscita?
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Vademecum per la perfetta uscita?
Care sorelline,
domani sera ho l'occasione per poter uscire enfemme, precisamente in una città medio-grande della Campania. Mi recherò in un albergo di una nota catena in modo tale da potermi con calma truccare e vestire, uscire se mi giudicherò abbastanza passabile e di animo propenso, per poi rientrare a cose fatte senza preoccuparmi troppo delle interazioni con il personale.
Purtroppo sono sola, nonostante i miei accorati appelli alle sorelline campane per condividere l'esperienza.
Premesso che naturalmente il rischio zero non esiste, che gli imprevisti sono sempre in agguato e che puoi trovare il deficiente di turno, come mi è capitato di leggere nel forum tra le vostre testimonianze, anche se fortunatamente sono episodi molto sporadici, sapete darmi, dall'alto delle vostre esperienze, qualche diritta in modo da minimizzare i rischi e fronteggiare situazioni spiacevoli?
E' naturale che prima di tutto valgono le norme di prudenza per una donna bio: evitare abbigliamento e trucco troppo vistoso, non andare in luoghi poco frequentati e bui, non dare confidenza agli sconosciuti, ecc.
Meglio un luogo molto affollato o uno tranquillo? Avere in borsa un paio di scarpe comode. Insomma, ditemi tutto! Grazie
domani sera ho l'occasione per poter uscire enfemme, precisamente in una città medio-grande della Campania. Mi recherò in un albergo di una nota catena in modo tale da potermi con calma truccare e vestire, uscire se mi giudicherò abbastanza passabile e di animo propenso, per poi rientrare a cose fatte senza preoccuparmi troppo delle interazioni con il personale.
Purtroppo sono sola, nonostante i miei accorati appelli alle sorelline campane per condividere l'esperienza.
Premesso che naturalmente il rischio zero non esiste, che gli imprevisti sono sempre in agguato e che puoi trovare il deficiente di turno, come mi è capitato di leggere nel forum tra le vostre testimonianze, anche se fortunatamente sono episodi molto sporadici, sapete darmi, dall'alto delle vostre esperienze, qualche diritta in modo da minimizzare i rischi e fronteggiare situazioni spiacevoli?
E' naturale che prima di tutto valgono le norme di prudenza per una donna bio: evitare abbigliamento e trucco troppo vistoso, non andare in luoghi poco frequentati e bui, non dare confidenza agli sconosciuti, ecc.
Meglio un luogo molto affollato o uno tranquillo? Avere in borsa un paio di scarpe comode. Insomma, ditemi tutto! Grazie
In transizione da bruco a farfalla... stadio di farfalla raggiunto!
Sono convinta che in ogni essere umano siano presenti un lato maschile e uno femminile. In accordo con la propria identità di genere sta a noi poi cercare un equilibrio tra i modi di essere. Polarizzare e reprimere un lato a vantaggio dell'altro non è corretto per noi, per la nostra salute e per chi ci sta vicino.
Sono convinta che in ogni essere umano siano presenti un lato maschile e uno femminile. In accordo con la propria identità di genere sta a noi poi cercare un equilibrio tra i modi di essere. Polarizzare e reprimere un lato a vantaggio dell'altro non è corretto per noi, per la nostra salute e per chi ci sta vicino.
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
1) fatti i fatti tuoi
2) sii discreta
3) non guardare negli occhi i maschietti
4) meglio che il luogo sia con un po' di gente
5) cerca di essere naturale
6) goditela
2) sii discreta
3) non guardare negli occhi i maschietti
4) meglio che il luogo sia con un po' di gente
5) cerca di essere naturale
6) goditela
Serena
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
Provo (devo) essere telegrafica:
Se non conosci la città prendi informazioni su zone e percorsi.
Dato che sei sola, prediligi i centri commerciali. Che sia tutto tranquillo è anche interesse loro.
Per quanto riguarda il proposito di essere cauta come una bio, è perfetto. Ricorda anche di essere decisa, in caso di "abbordaggio" con il no, se non ti interessa. Se c'è necessità ricorda che per un maschietto la negazione non è prevista. Abbi un buon arsenale di scuse.
Direi ok l' idea di scarpe comode da velocità in borsa, e se puoi, uno spray al peperoncino, sperando che non ti debba MAI servire.
Anche nelle uscite, meglio prevenire che curare.
In bocca al lupo!
Kiss
Se non conosci la città prendi informazioni su zone e percorsi.
Dato che sei sola, prediligi i centri commerciali. Che sia tutto tranquillo è anche interesse loro.
Per quanto riguarda il proposito di essere cauta come una bio, è perfetto. Ricorda anche di essere decisa, in caso di "abbordaggio" con il no, se non ti interessa. Se c'è necessità ricorda che per un maschietto la negazione non è prevista. Abbi un buon arsenale di scuse.
Direi ok l' idea di scarpe comode da velocità in borsa, e se puoi, uno spray al peperoncino, sperando che non ti debba MAI servire.
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
Sarà tardi ormai per la tua uscita, ma magari potrebbe valere per le prossime.Sonja-40 ha scritto:Meglio un luogo molto affollato o uno tranquillo? Avere in borsa un paio di scarpe comode. Insomma, ditemi tutto!
"In medio stat virtus"
Le scarpe comode è meglio averle ai piedi che in borsa: una passeggiata coi tacchi a spillo può diventare una tortura anche sul pavimento perfettamente liscio di un centro commerciale.
I tacchi non troppo alti e larghi sono comodi, ma vanno benissimo anche sneakers e anfibi (nonostante a qualcuno non piacciano )
Meglio luoghi tranquilli che affollati, ma non deserti: quando c'è ressa la gente tende ad essere impaziente, scontrosa, antipatica e noi vogliamo gentilezza e disponibilità, no?
Soprattutto se vai in un centro commerciale, fai molta attenzione a dove parcheggi, ovviamente non nell'angolo più buio ed isolato, ma qui intendo che è meglio se sai esattamente in che direzione andare quando vai via.
Più o meno per lo stesso motivo di prima è anche bene "programmarsi" un po' il giro da fare: se non dai l'impressione di esserti persa o di vagare a casaccio sembri meno "vulnerabile".
Porta con te i documenti, testa alta e... non dimenticare lo spazzolino da denti
Inviato dal mio spettegolefono usando i miei polpastrelli
Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
E alla fine, uscita serale fu! Prima di uscire sono passata da una MUA in zona presso la quale ho potuto anche vestirmi. Poi in macchina per la prima volta enfemme. Che bellissima esperienza, sentivo le gambe fasciate dai collant strusciarsi quando cambiavo le marce o frenavo, senza poi contare le rapide occhiate allo specchietto cogliendo il makeup degli occhi. Mi sono diretta in una zona che conosco bene, il centro di Caserta, bello affollato ma tranquillo e pieno di gente di tutte le età. Arrivo al parcheggio, l'inserviente mi indica dove lasciare la macchina, tolgo le ballerine con cui ho guidato per infilarle nella borsa per ogni evenienza e calzo le mie décolleté (quelle che vedete nella mia foto del profilo: molto comode, tacco non esagerato e un plateau che ammorbidisce l'altezza). Primi passi un po' timidi, poi prendo confidenza e comincio a camminare a piccole falcate, come si conviene. Arrivo alla Reggia, mi faccio un selfie, mi si avvicinano due ragazzini... panico... "Scusa, hai una sigaretta?", con un cenno della testa e un accenno di sorriso rispondo no, e si allontanano tranquilli. Riprendo a camminare, nella zona dei negozi e della movida, mi godo le vetrine facendo così riposare i piedi nella sosta tra un negozio e l'altro. Arrivo in una piazza, mi siedo su una panchina e mi si avvicina un bambino con il suo nonno. Il bimbo ha un palloncino con i LED, è tutto felice di mostrarmelo: il nonno gli dice "non importunare la signora". Rispondo a voce bassa "nessun problema", sfodero un bel sorriso, accarezzo il bimbo, lo saluto con un delicato "Ciao" sorridendo, per poi rialzarmi e riprendere la passeggiata. Dopo un'oretta ritorno al parcheggio, piedi stanchissimi (ma non distrutti, stamattina me li sento di nuovo a posto), riprendo le ballerine e ritorno in macchina dalla MUA che mi aveva lasciato la disponibilità del suo studio per svestirmi. Rientro a casa felice.
Vi ringrazio tutte dei consigli che ho messo in pratica:
- sono andata in una zona che conosco bene che si è rivelata tranquilla: città come Caserta secondo me sono ottime, nè troppo caotiché ma nemmeno troppo vuote;
- in borsa avevo i documenti, le ballerine (lo spray no, ma non ho avuto per fortuna sgraditi incontri), ma, ahimé, ho dimenticato lo spazzolino da denti :D ;
- camminavo con lo sguardo sicuro davanti a me, ma evitando di incrociare gli sguardi dei maschi in particolare;
- abbigliamento discreto con cappotto lungo;
- eh sì... me la sono goduta! ;)
Vi ringrazio tutte dei consigli che ho messo in pratica:
- sono andata in una zona che conosco bene che si è rivelata tranquilla: città come Caserta secondo me sono ottime, nè troppo caotiché ma nemmeno troppo vuote;
- in borsa avevo i documenti, le ballerine (lo spray no, ma non ho avuto per fortuna sgraditi incontri), ma, ahimé, ho dimenticato lo spazzolino da denti :D ;
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Sono convinta che in ogni essere umano siano presenti un lato maschile e uno femminile. In accordo con la propria identità di genere sta a noi poi cercare un equilibrio tra i modi di essere. Polarizzare e reprimere un lato a vantaggio dell'altro non è corretto per noi, per la nostra salute e per chi ci sta vicino.
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
mi sa, mi sa, ma secondo me sei molto più farfalla che crisalide!
Un abbraccio!
Kiss
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
Che bel racconto!! Brava!!
Bevo Champagne in sole due occasioni, quando sono innamorata e quando non lo sono.
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
la prima uscita in assoluto capisco bene? che bello, mi porta a decenni fa. Sei stata brava e coraggiosa e chiaramente anche molto passabile. La serata merita un racconto piu' profondo per tutte le nostre amiche che non hanno ancora trovato coraggio per vivere la meravigliosa esperienza!Sonja-40 ha scritto:E alla fine, uscita serale fu! Prima di uscire sono passata da una MUA in zona presso la quale ho potuto anche vestirmi. Poi in macchina per la prima volta enfemme. Che bellissima esperienza, sentivo le gambe fasciate dai collant strusciarsi quando cambiavo le marce o frenavo, senza poi contare le rapide occhiate allo specchietto cogliendo il makeup degli occhi. Mi sono diretta in una zona che conosco bene, il centro di Caserta, bello affollato ma tranquillo e pieno di gente di tutte le età. Arrivo al parcheggio, l'inserviente mi indica dove lasciare la macchina, tolgo le ballerine con cui ho guidato per infilarle nella borsa per ogni evenienza e calzo le mie décolleté (quelle che vedete nella mia foto del profilo: molto comode, tacco non esagerato e un plateau che ammorbidisce l'altezza). Primi passi un po' timidi, poi prendo confidenza e comincio a camminare a piccole falcate, come si conviene. Arrivo alla Reggia, mi faccio un selfie, mi si avvicinano due ragazzini... panico... "Scusa, hai una sigaretta?", con un cenno della testa e un accenno di sorriso rispondo no, e si allontanano tranquilli. Riprendo a camminare, nella zona dei negozi e della movida, mi godo le vetrine facendo così riposare i piedi nella sosta tra un negozio e l'altro. Arrivo in una piazza, mi siedo su una panchina e mi si avvicina un bambino con il suo nonno. Il bimbo ha un palloncino con i LED, è tutto felice di mostrarmelo: il nonno gli dice "non importunare la signora". Rispondo a voce bassa "nessun problema", sfodero un bel sorriso, accarezzo il bimbo, lo saluto con un delicato "Ciao" sorridendo, per poi rialzarmi e riprendere la passeggiata. Dopo un'oretta ritorno al parcheggio, piedi stanchissimi (ma non distrutti, stamattina me li sento di nuovo a posto), riprendo le ballerine e ritorno in macchina dalla MUA che mi aveva lasciato la disponibilità del suo studio per svestirmi. Rientro a casa felice.
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
Per la precisione: la prima da sola, ma non la prima uscita, in quanto ho avuto modo di uscire in compagnia di altre sorelline, ma in Emilia Romagna.Sabrinasexy69 ha scritto: la prima uscita in assoluto capisco bene? che bello, mi porta a decenni fa. Sei stata brava e coraggiosa e chiaramente anche molto passabile. La serata merita un racconto piu' profondo per tutte le nostre amiche che non hanno ancora trovato coraggio per vivere la meravigliosa esperienza!
Ti ringrazio per il coraggio, è vero, lo ho avuto ma anche perché ero sicura di essere passabile con il trucco e di avere un look tranquillo. Dici che dovrei aggiungere altri particolari per rendere il racconto più profondo? Pensavo di aver detto tutto...
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Re: Vademecum per la perfetta uscita?
Hai ragione, è tempo di aggiornare la descrizione nel mio profilo. Risale ai tempi di quando timidamente in casa cominciavo ad indossare i collant su gambe ancora pelose! Se ci ripenso ora lo troverei inconcepibile!roby_rm ha scritto: mi sa, mi sa, ma secondo me sei molto più farfalla che crisalide!
Un abbraccio!
Kiss
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