I due lati
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Re: I due lati
Così al volo...
Oggi, per fortuna, non siamo più 'disturbate', nel senso che nel DSM V si parla di disforia.
Sulla certificazione che mi ha rilasciato la psicologa si parla di Disforia e di Real Life Experience e non più di Real Life Test.
La situazione è in realtà molto in divenire perché, oltre alle sottigliezze semantiche tra disturbo e disforia, il discorso serio è sulla depatologizzazione della DIG.
C'è sempre un abisso tra l'approccio 'scientifico', comprensibile e necessario, nel classificare, nell'indagare, nel modellare tassonomie e poi la vita reale, quella di ognun* di noi, quella in cui, credo giustamente, solo la persona interessata possa sapere come si sente, il chi si sente è secondario. Lo specialista, nel caso, deve essere un supporto, uno stimolo per trovare noi stess*.
:-) in medicina si usano anche sostanze 'tossiche' o velenose ma si conosce questa proprietà e in funzione di questa conoscenza, o della percentuale di confidenza su questa conoscenza, si usano o meno. L'attenzione sulla prescrizione di ormoni è essenzialmente dovuta al fatto che non si conosce, ancora, l'eventuale incidenza su patologie degenerative a carico degli organi interni che si troverebbero a lavorarli in dosaggi non previsti e per periodi di tempo non certi. Quello che invece è certo è l'effetto sulla coagulazione del sangue, da cui lo spaccare il pelo in quattro sullo screening emofiliaco
Insomma, non è una passeggiata ma, con attenzione e buon senso... ce la pozziamo fa' :-)
Oggi, per fortuna, non siamo più 'disturbate', nel senso che nel DSM V si parla di disforia.
Sulla certificazione che mi ha rilasciato la psicologa si parla di Disforia e di Real Life Experience e non più di Real Life Test.
La situazione è in realtà molto in divenire perché, oltre alle sottigliezze semantiche tra disturbo e disforia, il discorso serio è sulla depatologizzazione della DIG.
C'è sempre un abisso tra l'approccio 'scientifico', comprensibile e necessario, nel classificare, nell'indagare, nel modellare tassonomie e poi la vita reale, quella di ognun* di noi, quella in cui, credo giustamente, solo la persona interessata possa sapere come si sente, il chi si sente è secondario. Lo specialista, nel caso, deve essere un supporto, uno stimolo per trovare noi stess*.
:-) in medicina si usano anche sostanze 'tossiche' o velenose ma si conosce questa proprietà e in funzione di questa conoscenza, o della percentuale di confidenza su questa conoscenza, si usano o meno. L'attenzione sulla prescrizione di ormoni è essenzialmente dovuta al fatto che non si conosce, ancora, l'eventuale incidenza su patologie degenerative a carico degli organi interni che si troverebbero a lavorarli in dosaggi non previsti e per periodi di tempo non certi. Quello che invece è certo è l'effetto sulla coagulazione del sangue, da cui lo spaccare il pelo in quattro sullo screening emofiliaco
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Ci pensa la vita mi han detto così (cit.)
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Re: I due lati
Una disamina scientifica e psicosomatica (l'ho buttata li perchè mi piaceva) di tutto rispetto, chiara e neutra.tgmizia ha scritto:Così al volo...
Oggi, per fortuna, non siamo più 'disturbate', nel senso che nel DSM V si parla di disforia.
Sulla certificazione che mi ha rilasciato la psicologa si parla di Disforia e di Real Life Experience e non più di Real Life Test.
La situazione è in realtà molto in divenire perché, oltre alle sottigliezze semantiche tra disturbo e disforia, il discorso serio è sulla depatologizzazione della DIG.
C'è sempre un abisso tra l'approccio 'scientifico', comprensibile e necessario, nel classificare, nell'indagare, nel modellare tassonomie e poi la vita reale, quella di ognun* di noi, quella in cui, credo giustamente, solo la persona interessata possa sapere come si sente, il chi si sente è secondario. Lo specialista, nel caso, deve essere un supporto, uno stimolo per trovare noi stess*.
:-) in medicina si usano anche sostanze 'tossiche' o velenose ma si conosce questa proprietà e in funzione di questa conoscenza, o della percentuale di confidenza su questa conoscenza, si usano o meno. L'attenzione sulla prescrizione di ormoni è essenzialmente dovuta al fatto che non si conosce, ancora, l'eventuale incidenza su patologie degenerative a carico degli organi interni che si troverebbero a lavorarli in dosaggi non previsti e per periodi di tempo non certi. Quello che invece è certo è l'effetto sulla coagulazione del sangue, da cui lo spaccare il pelo in quattro sullo screening emofiliaco
Insomma, non è una passeggiata ma, con attenzione e buon senso... ce la pozziamo fa' :-)
Chapeau!!
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Re: I due lati
Sono d'accordo Laura, bisogna guardarsi bene dentro cercando di evitare i condizionamenti.LauraB ha scritto:una mia teoria è che da questo aspetto bisogna accettare che un corpo umano maschile risponda in modo "maschile" e non ci si scappa. Poi pero siccome si dice che il sesso sia in mezzo alle orecchie, bisogna guardarsi un po e capire se oltre alla risposta eccitante esistano aspetti diversi, magari appunto rimossi per vari motivi ( sii uomo, quante volte lo abbiamo sentito e perciò almeno in parte assimilato) , quelli appunto ricordati nei 5 punti sopra esposti.Monica Poli ha scritto:che fanno quel che fanno semplicemente perché trovano la cosa "maschilmente" eccitante?
Ma nel mio caso è successo esattamente il contrario, ed è questo che vorrei si comprendesse.
Io ho trascorso una fetta importante della mia vita nel fermo convincimento di essere in realtà una donna.
Praticamente, proiettando la situazione di allora alle attuali conoscenze, io avrei messo la mano sul fuoco di essere PER FORZA un soggetto disforico. Avevo la certezza di essere nato - come s'usa dire - in un corpo sbagliato e, confesso, per un periodo non lunghissimo ho persino pensato all'eventualità di una transizione.
In seguito, quando mi sono reso conto che alcuni miei convincimenti stridevano con le realtà oggettive, quando ho realizzato che ben pochi pezzi collimavano, ho iniziato un minuzioso processo di introspezione, cercando di considerare altre possibilità, di giungere a spiegazioni alternative che fossero in grado di comporre un puzzle che non voleva saperne di mostrarmi un'immagine definita.
Tutto questo processo mi ha portato a definire con una certa precisione il mio stato, e a comprendere che tutti i miei passati convincimenti non avevano alcun senso logico.
Ecco perché oggi sono così certo di quel che affermo di me stesso.
Ora mi fa davvero strano leggere che io dovrei cercare di comprendere se oltre a quello eccitante e trasgressivo ci siano altri aspetti, diversi e più profondi... Anni ed anni fa ho dovuto fare l'esatto opposto: ho dovuto cercare di capire se invece di disforia e disturbo d'identità, nel mio caso non si trattasse - hai visto mai - di semplice feticismo e desiderio di trasgredire...
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.
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Re: I due lati
quando le due cose sono mescolate, non importa quale viene più in superficie, bisogna per forza , nel momento in cui si inizia a vivere male, a sentire che "cosi non si puo andare avanti", dicevo, bisogna per forza fare chiarezza.Monica Poli ha scritto:ho dovuto fare l'esatto opposto: ho dovuto cercare di capire se invece di disforia e disturbo d'identità, nel mio caso non si trattasse - hai visto mai - di semplice feticismo e desiderio di trasgredire...
non so se capisco bene il senso di "conoscenze", ma secondo me si tratta più di un problema di come ci si sente. Quando la pentola bolle, bisogna dargli uno sfogo. Poi i sistemi, le soluzioni possono essere più di uno. L importante è trovarla, la soluzione.Monica Poli ha scritto:proiettando la situazione di allora alle attuali conoscenze, io avrei messo la mano sul fuoco di essere PER FORZA un soggetto disforico.
Se è quella giusta, reggerà alla prova del tempo, altrimenti sarà solo altra acqua che bolle per altro vapore.
Laura Bianchi
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Re: I due lati
Sottoscrivo in pieno, semplicemente perche' questo combacia in modo molto preciso con la mia esperienza.LauraB ha scritto:[...] nel momento in cui si inizia a vivere male, a sentire che "cosi non si puo andare avanti", dicevo, bisogna per forza fare chiarezza. [...] Quando la pentola bolle, bisogna dargli uno sfogo. Poi i sistemi, le soluzioni possono essere più di uno. L importante è trovarla, la soluzione.
Se è quella giusta, reggerà alla prova del tempo, altrimenti sarà solo altra acqua che bolle per altro vapore.
Sul DSM IV o V, non ho piu' gran che da dire, non per competenze che peraltro non saprei millantare, ma semplicemente perche' lo ritengo un non-problema, specialmente dove siamo noi e in pieno XXI Secolo. Bastano pochi secondi per rifletterci e concludere che "da fuori" si sara' costantemente giudicati, e anche etichettati e trattati male; ovviamente a sproposito, se chi e' chiamato a giudicare non sa capire. La liberta' e', dato che non siamo in Arabia Saudita o posti cosi', un dato di fatto.
Ebbene: essendo comunque provvisto di una coscienza, quella degli altri e' un ingombrante sovrappiu', una inutile zavorra.
"Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me." (Immanuel Kant)
Di piu' non occorre. O no?
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Re: I due lati
Sì e no, cara.
Non siamo in Arabia Saudita ma potremmo essere anche in una situazione peggiore se, per legge, ad alcune persone è precluso l'uso di un istituto giuridico solo per questioni attinenti l'orientamento sessuale. La farsa delle unioni civili è un dato di fatto che ti rende un posto migliore dell'Arabia Saudita o posti così?
Neanche a me interessa particolarmente che cosa ci sia scritto nel DSM XX, non è uno strumento per il mio lavoro, né mi interessa particolarmente se a qualcuno possa servire per giudicarmi per la mia realtà fenomenica o noumenica.
Mi interessa invece per quelle che possono essere le conseguenze pratiche sulla mia qualità di vita e sulle possibilità di realizzarla godendo di diritti che l'ordinamento mi riconosce, così come a te garantisce la libertà di non avvalertene.
Non siamo in Arabia Saudita ma potremmo essere anche in una situazione peggiore se, per legge, ad alcune persone è precluso l'uso di un istituto giuridico solo per questioni attinenti l'orientamento sessuale. La farsa delle unioni civili è un dato di fatto che ti rende un posto migliore dell'Arabia Saudita o posti così?
Neanche a me interessa particolarmente che cosa ci sia scritto nel DSM XX, non è uno strumento per il mio lavoro, né mi interessa particolarmente se a qualcuno possa servire per giudicarmi per la mia realtà fenomenica o noumenica.
Mi interessa invece per quelle che possono essere le conseguenze pratiche sulla mia qualità di vita e sulle possibilità di realizzarla godendo di diritti che l'ordinamento mi riconosce, così come a te garantisce la libertà di non avvalertene.
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Re: I due lati
Per "conoscenze" intendo quel che oggi si sa di DIG, disforie, parafilie ecc.LauraB ha scritto:non so se capisco bene il senso di "conoscenze", ma secondo me si tratta più di un problema di come ci si sente. Quando la pentola bolle, bisogna dargli uno sfogo. Poi i sistemi, le soluzioni possono essere più di uno. L importante è trovarla, la soluzione.Monica Poli ha scritto:proiettando la situazione di allora alle attuali conoscenze, io avrei messo la mano sul fuoco di essere PER FORZA un soggetto disforico.
Se è quella giusta, reggerà alla prova del tempo, altrimenti sarà solo altra acqua che bolle per altro vapore.
Negli anni 70/80 si era ben lontani da queste conoscenze, tutto era molto più primitivo e superficiale.
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Re: I due lati
Discorso oltremodo gradito e condivisibile.tgmizia ha scritto:Così al volo...
Oggi, per fortuna, non siamo più 'disturbate', nel senso che nel DSM V si parla di disforia.
Sulla certificazione che mi ha rilasciato la psicologa si parla di Disforia e di Real Life Experience e non più di Real Life Test.
La situazione è in realtà molto in divenire perché, oltre alle sottigliezze semantiche tra disturbo e disforia, il discorso serio è sulla depatologizzazione della DIG.
C'è sempre un abisso tra l'approccio 'scientifico', comprensibile e necessario, nel classificare, nell'indagare, nel modellare tassonomie e poi la vita reale, quella di ognun* di noi, quella in cui, credo giustamente, solo la persona interessata possa sapere come si sente, il chi si sente è secondario. Lo specialista, nel caso, deve essere un supporto, uno stimolo per trovare noi stess*.
:-) in medicina si usano anche sostanze 'tossiche' o velenose ma si conosce questa proprietà e in funzione di questa conoscenza, o della percentuale di confidenza su questa conoscenza, si usano o meno. L'attenzione sulla prescrizione di ormoni è essenzialmente dovuta al fatto che non si conosce, ancora, l'eventuale incidenza su patologie degenerative a carico degli organi interni che si troverebbero a lavorarli in dosaggi non previsti e per periodi di tempo non certi. Quello che invece è certo è l'effetto sulla coagulazione del sangue, da cui lo spaccare il pelo in quattro sullo screening emofiliaco
Insomma, non è una passeggiata ma, con attenzione e buon senso... ce la pozziamo fa' :-)
Vedo con piacere che tu sei di Bologna,quindi siamo quasi vicine,come funziona adesso per la transizione bisogna sempre fare capo al MIT di Bologna o in questi 10 anni le cose sono cambiate?hai una terapeuta da consigliarmi che ne sappia un minimo di dig che in ogni caso devo riprendere al più presto la terapia psicologica,dalla mia vecchia terapeuta non ci torno manco morta,e si che me l aveva consigliata l arcigay...
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Re: I due lati
Perdona l'esercizio di dialettica: qui provo per un momento a riformulare il "ma"; soltanto per capire se ho capito bene.tgmizia ha scritto:Non siamo in Arabia Saudita ma[...]
"Ma" eravamo e siamo ancora (un po') governati dai preti: un po' come se ci fossero dei residui di Papa Re e di Stato Pontificio ancora sparsi per tutta l'Italia.
Forse su questo c'e' abbastanza poco da discutere, semplicemente perche' la situazione e' quella che e'; cioe' semplicemente perche' in una certa misura e' vero. Dopo i fattacci del Bataclan a Parigi, del resto, ho letto quasi subito una critica molto intelligente di un giornalista italiano, il cui senso ultimo era "col cavolo che siete Charlie", e in cui mi sono riconosciuto in meno di un attimo.
Provo a buttare li' cosi' una esperienza personale: ho fatto parte per anni di una Associazione, con statuto eccetera. Pensavamo, "costituendoci" e discutendo per quasi un anno intero di cosa avremmo dovuto scrivere oppure no nello statuto, che la cosa avrebbe fatto qualche differenza nel rapporto con lo Stato, che ci avrebbe dotato di una identita' riconosciuta ed un rapporto di collaborazione meno problematico con lo Stato stesso. Ora che quella particolare Associazione e' praticamente morta, ti posso raccontare che non e' andata cosi', e che altri gruppi molto piu' informali hanno fatto quanto "noi", e a volte anche molto di piu', senza tutto cio'. Cioe' senza aspettarsi nulla dallo Stato.tgmizia ha scritto:[...]se, per legge, ad alcune persone è precluso l'uso di un istituto giuridico solo per questioni attinenti l'orientamento sessuale. La farsa delle unioni civili è un dato di fatto che ti rende un posto migliore dell'Arabia Saudita o posti così?
Questo mi fa molto piacere, e' qualcosa che abbiamo in comune.tgmizia ha scritto:[...]Neanche a me interessa particolarmente che cosa ci sia scritto nel DSM XX, non è uno strumento per il mio lavoro, né mi interessa particolarmente se a qualcuno possa servire per giudicarmi per la mia realtà fenomenica o noumenica.
Non ho capito gran che l'ultimo comma.tgmizia ha scritto:[...]Mi interessa invece per quelle che possono essere le conseguenze pratiche sulla mia qualità di vita e sulle possibilità di realizzarla godendo di diritti che l'ordinamento mi riconosce, così come a te garantisce la libertà di non avvalertene.
Che, peraltro, i tempi siano quelli che sono, e che NOI, cioe' i QUI presenti rispetto al resto del mondo, siamo l'avanguardia per cambiarli, temo sia un dato di fatto.
Sul modo di riuscire a cambiare i tempi, discuto comunque volentieri. Possono nascerne idee praticabili da ciascun* di noi.
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Re: I due lati
Discorsi estremamente interessanti, li dico seriamente.
Ma nessuno fa notare che sono OT e che per questi argomenti esiste un'apposita sezione?
Ma nessuno fa notare che sono OT e che per questi argomenti esiste un'apposita sezione?
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