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Celeste
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Messaggio da Celeste »

Ok, ma per piacere potreste spiegare o esemplificare che cosa intendete voi per bisogno difensivo dalla realtà?

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Frida

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Messaggio da Frida »

Celeste ha scritto:Ok, ma per piacere potreste spiegare o esemplificare che cosa intendete voi per bisogno difensivo dalla realtà?

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La realtà potrebbe essere esemplificata come la presenza di un difetto fisico mentre la "fantasia" (realtà psichica) diventa necessaria a distogliere l'attenzione da qualcosa di preoccupante.

Questo tipo di persona non è catturato dalla propria “realtà”, né più né meno che il resto di noi, ma cerca di evaderla, per difendere una sua "fantasia". (ognuno ha la sua). Ad esempio, immagina che i vestiti, accessori, tacchi, capelli sono cose che le donne hanno per nascondere un qualche "difetto fisico". Focalizzando la sua attenzione su dettagli periferici cerca di distanziarsi dalla percezione reale che lo preoccupa, agendo come se l'immagine femminile fosse solo un illusione.

Teme le conseguenze reali se volesse rinunciare alla sua fantasia. Spesso alla base di certe fantasie c'è un problema concreto che non si vuole affrontare.

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Chicca.love
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Messaggio da Chicca.love »

Ognivolta che entriamo in questi temi “caldi” provo due immediate emozioni : la prima cercare i messaggi di Frida leggerlo con calma ( diciamo non sono di facile comprensione :) ;) ) e dirmi “ anche a sto giro la penso come lei” . Due mi sento salire un piccolo fastidio leggendo in tanti commenti un tentativo di trovare una giustificazione “di sostegno alla propria eterosessualità o mascolinità) in pratica il cercare sempre di trovare un appiglio alla normalità. Mi piace tanto che...... per essere me stessa io dovrei uscire di casa vestita da donna , ovviamente solo vestita di viola ( io amo la fiorentina), con delle gli stivaletti da moto di valentino rossi ( amo pure lui) e un cappello a forma di pizza.
Oppure dovremmo tutte insieme sforzarci di tirare il cuore oltre l ostacolo e affrontare queste tematiche con una certa sincerità.

Celeste

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Messaggio da Celeste »

Frida ha scritto:La realtà potrebbe essere esemplificata come la presenza di un difetto fisico mentre la "fantasia" (realtà psichica) diventa necessaria a distogliere l'attenzione da qualcosa di preoccupante.

Questo tipo di persona non è catturato dalla propria “realtà”, né più né meno che il resto di noi, ma cerca di evaderla, per difendere una sua "fantasia". (ognuno ha la sua). Ad esempio, immagina che i vestiti, accessori, tacchi, capelli sono cose che le donne hanno per nascondere un qualche "difetto fisico". Focalizzando la sua attenzione su dettagli periferici cerca di distanziarsi dalla percezione reale che lo preoccupa, agendo come se l'immagine femminile fosse solo un illusione.

Teme le conseguenze reali se volesse rinunciare alla sua fantasia. Spesso alla base di certe fantasie c'è un problema concreto che non si vuole affrontare.
Secondo me questa può essere un'interessantissima spiegazione per il lato negativo... cioè di negazione di importanti aspetti di sè.

Però ci può essere anche un aspetto di ricerca attiva. Io posso scegliere l'aspetto con cui mi vedo meglio... in questo senso posso dire che io amo le donne e voglio vestirmi come loro... come se esprimessi una mia preferenza per una data apparenza (amo nel senso che mi piace) che la cultura accetta in loro, ma disdegna in me in quanto uomo.

Certo io penso che la ricerca attiva di qualcosa NON dovrebbe far perdere di vista il contatto con la profondità di sè stessi. È un'arma a doppio taglio, perchè senza dubbio desiderare qualcosa può nascondere una negazione (anche violenta o subdola) verso parti o la totalità di sé. Il livello di soddisfazione nel vero contatto con sé stessi credo che sia impagabile. Tra l'altro quando io mi travesto mi piace soffermarmi su una sensazione di accoglimento e di dolcezza, e la negazione di parti di me sarebbe anche contraria a ciò.

Un'altra cosa: nell'immagine di partenza si fa riferimento anche all'orientamento sessuale e questo secondo me può avere una certa rilevanza nel modo in cui si vive il travestimento. L'ultima volta che mi sono travestita completamente mi sono guardata allo specchio e ho provato attrazione per l'immagine che ho visto. Se non fossi etero immagino che non avrei provato attrazione. Però devo ancora capire che importanza possa avere questa cosa, è un aspetto di cui mi sono stupita e dovrò farne i conti se migliorerò la mia passabilità.

Concludo il mio intervento dicendo che per me la consapevolezza è di vitale importanza, e penso che ci siano vari modi per essere consapevoli. Non significa necessariamente applicare dei ragionamenti verbali al proprio vissuto. Se non piace chiedersi "perché" si può concentrarsi sul "come". Oppure si può ascoltare il proprio corpo o le sensazioni. Esprimere se stessi (in qualsiasi modo anche senza essere Picasso) o provare a fare una data cosa e vedere cosa succede... insomma di metodi per far luce, anche in modo delicato, ce ne sono tanti. Un ulteriore metodo consiste nel porsi delle domande senza sforzarsi di cercare una risposta... magari la risposta può arrivare a distanza come un lampo di genio o un' immagine, per intuizione spontanea. Oppure ancora leggere tante storie e punti di vista diversi e ascoltare come risuonano in noi, notare somiglianze o differenze. Un'immagine come quella di partenza in questa discussione può far venire in mente tante cose.

Celeste

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Messaggio da Celeste »

Chicca.love ha scritto:Due mi sento salire un piccolo fastidio leggendo in tanti commenti un tentativo di trovare una giustificazione “di sostegno alla propria eterosessualità o mascolinità) in pratica il cercare sempre di trovare un appiglio alla normalità. Mi piace tanto che...... per essere me stessa io dovrei uscire di casa vestita da donna , ovviamente solo vestita di viola ( io amo la fiorentina), con delle gli stivaletti da moto di valentino rossi ( amo pure lui) e un cappello a forma di pizza.
Oppure dovremmo tutte insieme sforzarci di tirare il cuore oltre l ostacolo e affrontare queste tematiche con una certa sincerità.
Non ti invidio il piccolo fastidio che senti per ciò che gli altri dicono di fare nella LORO vita. Quanto alle parole "...DOVREMMO TUTTE"... no mi dispiace, io credo nel libero arbitrio, nella libera consapevolezza, nella libera discussione e nel libero pensiero.

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Messaggio da Chicca.love »

Celeste ha scritto:
Chicca.love ha scritto:Due mi sento salire un piccolo fastidio leggendo in tanti commenti un tentativo di trovare una giustificazione “di sostegno alla propria eterosessualità o mascolinità) in pratica il cercare sempre di trovare un appiglio alla normalità. Mi piace tanto che...... per essere me stessa io dovrei uscire di casa vestita da donna , ovviamente solo vestita di viola ( io amo la fiorentina), con delle gli stivaletti da moto di valentino rossi ( amo pure lui) e un cappello a forma di pizza.
Oppure dovremmo tutte insieme sforzarci di tirare il cuore oltre l ostacolo e affrontare queste tematiche con una certa sincerità.
Non ti invidio il piccolo fastidio che senti per ciò che gli altri dicono di fare nella LORO vita. Quanto alle parole "...DOVREMMO TUTTE"... no mi dispiace, io credo nel libero arbitrio, nella libera consapevolezza, nella libera discussione e nel libero pensiero.


Perdonami se le mie parole ti sono sembrate arroganti , non sono portatrice della verità assoluta questo è certo. Visto la necessità di trasparenza e sincerità trovo spesso che l ipocrisia regni sovrana.

Celeste

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Chicca.love ha scritto:non sono portatrice della verità assoluta questo è certo.
Neppure io sono portatrice della verità assoluta : Love : : Love : : Love :

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Messaggio da Lilychanel »

Sometimes
Appunto qualche volta.
Mi viene sempre difficile riconoscermi nel mondo cosi detto normale, figuriamoci nel CD.
Eppure in qualche modo cerchiamo sempre uno stampo che possa metterci al riparo.
Ognuna di noi ha, sente, esperisce, un proprio vissuto interiore, e lo manifesta in modo personale. Piuttosto quel sometimes mi fa pensare a vibrazioni, tratti di pennello che sfumano un colore, modulazioni armoniche.
Un suono che si diffonde e che pur mantenendo la sua tonica, ha in se tutte le altre note che lo compongono.
Per quanto mi riguarda, non sono più la stessa lily di quando mi sono iscritta, ma posso scrivere la stessa identica cosa, rispetto a tutto ciò che mi rende come essere umano.
Cambiamento continuo e in questo cambiamento percepisco me stessa, ogni giorno diversa.
Sometimes appunto.
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.

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Messaggio da spioncino. »

AliceBianconiglio ha scritto:
Frida ha scritto:Non riesco a comprendere fino in fondo, ad essere sincera neanche il manifesto mi è chiaro. "amo così tanto le donne che vorrei vestire come loro", potete spiegarmelo come se avessi sei anni : Smile :
Non so, a me piacciono tanto i ragazzi ma non vorrei vestirmi come loro... : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
mai banale Alice
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Messaggio da Alyssa »

Frida ha scritto:La metafora della nutella per me descrive la relazione (topografica) tra contenente, contenuto e contenitore (contesto parentale, io psichico, io corporeo). che non approfondiremo qui, tranquilla.
Tranquillissima, figurati. Ma se un bambino di sei anni mi rispondesse così lo troverei un po' inquietante... : Lol :
Frida ha scritto:La metafora della maglietta di Ronaldo per me esprime il bisogno di riconoscimento di una determinata qualità, così come il bisogno di appartenere a una squadra, (bisogno di essere supportati dal contesto parentale).
E fin qui ci siamo più o meno. Indossare quella maglietta esprime per me anche un senso di appartenenza (Ehi, guarda! Sono dei vostri!) che altrimenti non sarebbe visibile.
Frida ha scritto:Il poster della foto mette in relazione, a mio avviso, erroneamente l'orientamento sessuale con il crossdressing.
Certamente, non solo a tuo avviso.
Di manifestini più o meno simili è pieno il web, e giocano sullo stereotipo comunque diffuso (ma che ve lo dico a fare) travestito=omosessuale, cercando di smontarlo affermando l'idea opposta.
E non mi vergogno a dire di essere cascata anch'io, in passato, in quel tranello, di aver usato frasi simili per tranquillizzare sia me e che gli altri.
Del resto, se aveva funzionato per me...

Chiedo scusa infine perché nel cercare di prestarmi al "gioco della metafora" ho messo in secondo piano il nocciolo del topic che era appunto il manifesto.



Inviato dal mio spettegolefono usando i miei polpastrelli
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Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
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