! | Messaggio da: LauraB |
l invito a superare vale per tutti quindi elimino benevolmente questo messaggio |
Fuori dal coro
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Re: Fuori dal coro
Buongiorno,
questo post mi piace poichè mi ha movimentato la poca materia grigia in mio possesso, il soggetto del thread "Fuori dal Coro" è intrigante.
Sono quasi sempre stato fuori dal coro fin da ragazzo, mal digerivo vestirmi alla moda come gli altri e quando lo facevo ero sempre alla ricerca di un qualcosa che mi contraddistinguesse. La cosa si ripetè anche più in là, con automobili e motocilclette e perfino con le ferie.
La cosa puntualmente era replicata anche nell'ambito sessuale, tutti che guardavano lati A - B - C e io il solo che guardava le calzature! Ma come si fa?
Ma ero proprio stampato male oppure ero semplicemente fuori dal coro?
Il feticista e il crossdresser hanno un comune denominatore nel mondo dei "normali", sono persone strane da prendere con le pinze e solo a piccole dosi. Naturalmente non tutti i "normali" hanno il cervello con gravi ristrettezze mentali, come se esser feticista fosse una malattia contagiosa al contatto, ma hanno paura a dimostrarsi tolleranti per vari motivi. Il mondo normalcomune considera strano anche chi semplicemente fraternizza o si dimostra tollerante.
Ma perchè è così? Ognuno ha una reazione di fronte a qualcosa di diverso e generalmente esprime una valutazione o un giudizio, invece di cercare di comprendere.
Se quello che vede è molto fuori dai canoni egli non vuole 'capire' esattamente cos'ha di fronte e pensa subito "è stupido", "è anormale", "è malato", ecc.
A tutti sentirsi giudicati dà fastidio, soprattutto a chi è relegato nel mondo del mulino bianco.
Molto spesso sono le persone che apparentemente appaiono più pulite che avendo il timore d'esser additate sono quelle che giudicano di rimando e puntano il dito per distogliere l'opinione pubblica dal propio essere insignificante.
La paura, legittima, che i propri figli e parenti vengano additati a vita a causa nostra è un freno non da poco. Noi siamo ciò che vogliamo essere, ciò che crediamo di essere. Ma in realtà noi siamo anche il riflesso di quello che le altre persone percepiscono di noi.
Molti perdono un sacco di se stessi e di tempo per apparire come gli altri. Ma se un giorno qualcuno scoprisse il tuo "alter" poichè sei andato a cambiare una lampadina in Purgatorio? Peggio per lui, non avrà mai conosciuto un lato interessante del tuo mondo.
questo post mi piace poichè mi ha movimentato la poca materia grigia in mio possesso, il soggetto del thread "Fuori dal Coro" è intrigante.
Sono quasi sempre stato fuori dal coro fin da ragazzo, mal digerivo vestirmi alla moda come gli altri e quando lo facevo ero sempre alla ricerca di un qualcosa che mi contraddistinguesse. La cosa si ripetè anche più in là, con automobili e motocilclette e perfino con le ferie.
La cosa puntualmente era replicata anche nell'ambito sessuale, tutti che guardavano lati A - B - C e io il solo che guardava le calzature! Ma come si fa?
Ma ero proprio stampato male oppure ero semplicemente fuori dal coro?
Il feticista e il crossdresser hanno un comune denominatore nel mondo dei "normali", sono persone strane da prendere con le pinze e solo a piccole dosi. Naturalmente non tutti i "normali" hanno il cervello con gravi ristrettezze mentali, come se esser feticista fosse una malattia contagiosa al contatto, ma hanno paura a dimostrarsi tolleranti per vari motivi. Il mondo normalcomune considera strano anche chi semplicemente fraternizza o si dimostra tollerante.
Ma perchè è così? Ognuno ha una reazione di fronte a qualcosa di diverso e generalmente esprime una valutazione o un giudizio, invece di cercare di comprendere.
Se quello che vede è molto fuori dai canoni egli non vuole 'capire' esattamente cos'ha di fronte e pensa subito "è stupido", "è anormale", "è malato", ecc.
A tutti sentirsi giudicati dà fastidio, soprattutto a chi è relegato nel mondo del mulino bianco.
Molto spesso sono le persone che apparentemente appaiono più pulite che avendo il timore d'esser additate sono quelle che giudicano di rimando e puntano il dito per distogliere l'opinione pubblica dal propio essere insignificante.
La paura, legittima, che i propri figli e parenti vengano additati a vita a causa nostra è un freno non da poco. Noi siamo ciò che vogliamo essere, ciò che crediamo di essere. Ma in realtà noi siamo anche il riflesso di quello che le altre persone percepiscono di noi.
Molti perdono un sacco di se stessi e di tempo per apparire come gli altri. Ma se un giorno qualcuno scoprisse il tuo "alter" poichè sei andato a cambiare una lampadina in Purgatorio? Peggio per lui, non avrà mai conosciuto un lato interessante del tuo mondo.
- simona 71
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Re: Fuori dal coro
tranquilla anche io sono stata costretta più volte a buttare tutto obbligata dalla mia compagna , che mettendomi con le spalle al muro mi chiede se si può buttare tutto per un capriccio . la decisione di salvare il nostro rapporto non è sufficiente a rasserenarmi , non c è notte che non sogni abiti calze seni generosi e fianchi abbondanti .Di giorno mi viene un nodo allo stomaco a vedere ciò che le donne indossano e calzano normalmente e che a me è negato .baci e abbracci vostra simona
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Re: Fuori dal coro
I post contro corrente o polemici qui vanno per la maggiore, quanto amiamo arrabbiarci e dire la nostra convinte di portare con noi la verità. Nessuna esclusa o forse solo poche. Qui c’è un mondo diverso di persone con un unione di fondo ma molto diverse nelle sfaccettature. Cd per hobby, cd per desiderio sessuale, cd con famiglia , cd etero e cd omo, trav , mtf , donne bio e feticisti tutti diversi e anche molto. Fingiamo di essere uniti per la base di partenza ma il problema e che la metà e molto diversa e cercare di trovare una visione similare mi sembra quanto meno assurdo.
Ma forse alcune parole andrvbero moderate perché capire l ironia nello scritto risulta difficilissimo.
Io per dire la mia delle asticelle me ne sbatto allegramente e qui però grazie alle esperienze di tutte sono riuscita nella cosa più difficile fatta in vita mia accettarmi per come sono e poter affrontare il mondo e i pregiudizi esterni un pochino meglio.
E da ultimo stimo e rispetto profondamente chi le asticelle della vita le affronta giornalmente mettendoci la faccia per prendersi la propria vita.
Ma forse alcune parole andrvbero moderate perché capire l ironia nello scritto risulta difficilissimo.
Io per dire la mia delle asticelle me ne sbatto allegramente e qui però grazie alle esperienze di tutte sono riuscita nella cosa più difficile fatta in vita mia accettarmi per come sono e poter affrontare il mondo e i pregiudizi esterni un pochino meglio.
E da ultimo stimo e rispetto profondamente chi le asticelle della vita le affronta giornalmente mettendoci la faccia per prendersi la propria vita.
- manuelakiss
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Re: Fuori dal coro
Che ognuna di noi abbia la sua storia, il suo percorso e le sue motivazioni è fuor di dubbio, ma sono sicura che una cosa in comune ce l'abbiamo,
ed è la consapevolezza di fare una cosa che ci fa stare bene a prescindere dal motivo per cui cio' accada.
Da quando ho realizzato che il benessere e la serenita' che mi dona l'indossare supera di gran lunga l'imbarazzo, l'inadeguatezza e il senso di ridicolo,
molte remore ( non tutte ), sono scomparse.
In questo periodo la ricerca di un immagine migliore ( alzare l'asticella? ) la lego piu' ad un fattore estetico che dovrebbe servire ad allontanare
il piu' possibile quel senso di ridicolo che comunque avverto quando mi guardo. Che poi ci riesca, è tutt'altra questione.
Manu
ed è la consapevolezza di fare una cosa che ci fa stare bene a prescindere dal motivo per cui cio' accada.
Da quando ho realizzato che il benessere e la serenita' che mi dona l'indossare supera di gran lunga l'imbarazzo, l'inadeguatezza e il senso di ridicolo,
molte remore ( non tutte ), sono scomparse.
In questo periodo la ricerca di un immagine migliore ( alzare l'asticella? ) la lego piu' ad un fattore estetico che dovrebbe servire ad allontanare
il piu' possibile quel senso di ridicolo che comunque avverto quando mi guardo. Che poi ci riesca, è tutt'altra questione.
Manu
La libertà è innanzitutto il diritto alla disuguaglianza
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Re: Fuori dal coro
Vorrei riprendere questo topic, se mi è consentito, perchè mi sono pentito di avere trasmesso a chi leggeva un tono troppo provocatorio e fraintendibile; non erano le mie intenzioni e mi scuso col forum.
Volevo raccogliere testimonianze e sensazioni da chi si è trovato/a (come me) ad un certo punto della sua vita a dovere decidere se andare avanti nel coltivare, ed eventualmente evolvere, il proprio lato femminile oppure rinunciare (almeno in parte) per spirito di sacrificio nei confronti di persone amate o per constatazione di essere arrivate ad un immaginario capolinea.
Probabilmente trasmetto anche un senso di rassegnazione e sofferenza, ma ogni sacrificio ed ogni rinuncia, anche ponderata razionalmente, sono contrassegnati dagli effetti collaterali sopracitati.
Non denigro assolutamente chi continua il suo percorso, che sia evolutivo o stativo; ognuno/a di noi si regola in base a priorità e libertà di azione, ma alla base di tutto e per tutti c'è comunque un'attrazione per il crossdressing (praticato o no). Anzi, nonostante io sia riuscito a non farmene una impellente necessità e controllarne gli impulsi ossessivi, rimane in me un cordone ombellicale che mi lega alla passione del travestimento, anche se fatto con altre modalità (vedi cosplay negli eventi di Cinzia) rispetto al passato.... e chissà che un giorno non mi torni la voglia di partecipare a qualche apericena.
Credo comunque fermamente che il forum abbia bisogno di voci 'fuori dal coro', per mantenere una visione più ampia e democratica, e credo anche che siano utili per coloro che da esterno vogliano farsi un idea del crossdressing e di questo luogo di discussioni.
Concludo ringraziandovi della vostra pazienza.
Stefy
Volevo raccogliere testimonianze e sensazioni da chi si è trovato/a (come me) ad un certo punto della sua vita a dovere decidere se andare avanti nel coltivare, ed eventualmente evolvere, il proprio lato femminile oppure rinunciare (almeno in parte) per spirito di sacrificio nei confronti di persone amate o per constatazione di essere arrivate ad un immaginario capolinea.
Probabilmente trasmetto anche un senso di rassegnazione e sofferenza, ma ogni sacrificio ed ogni rinuncia, anche ponderata razionalmente, sono contrassegnati dagli effetti collaterali sopracitati.
Non denigro assolutamente chi continua il suo percorso, che sia evolutivo o stativo; ognuno/a di noi si regola in base a priorità e libertà di azione, ma alla base di tutto e per tutti c'è comunque un'attrazione per il crossdressing (praticato o no). Anzi, nonostante io sia riuscito a non farmene una impellente necessità e controllarne gli impulsi ossessivi, rimane in me un cordone ombellicale che mi lega alla passione del travestimento, anche se fatto con altre modalità (vedi cosplay negli eventi di Cinzia) rispetto al passato.... e chissà che un giorno non mi torni la voglia di partecipare a qualche apericena.
Credo comunque fermamente che il forum abbia bisogno di voci 'fuori dal coro', per mantenere una visione più ampia e democratica, e credo anche che siano utili per coloro che da esterno vogliano farsi un idea del crossdressing e di questo luogo di discussioni.
Concludo ringraziandovi della vostra pazienza.
Stefy
Ultima modifica di dream62 il domenica 20 ottobre 2019, 11:16, modificato 1 volta in totale.
- Cucciola
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Re: Fuori dal coro
Ciao Stefy,
volevo solo dirti grazie, perché adesso riconosco la mia CAZZARONA
Cucciola
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Re: Fuori dal coro
Car* Stefy,
devo dirti che apprezzo molto questo post che spiega ed in parte corregge il tono della discussione iniziata all'insegna della "sottile polemica" (parole tue).
Ti confesso che mi ero sentita ferita dalle tue parole: come se il fatto di alimentare la mia parte femminile (diciamo così) a costo di mettere a rischio l'unità della mia famiglia, fosse una scelta scellerata al confronto della tua saggezza e spirito di sacrificio di immolarti per il bene supremo della famiglia.
Le parole che hai appena scritto hanno cancellato tutto questo e te ne sono grata.
Ti mando il più grande e sincero abbraccio
Roberta
Inviato dal mio SM-A530F utilizzando Tapatalk
devo dirti che apprezzo molto questo post che spiega ed in parte corregge il tono della discussione iniziata all'insegna della "sottile polemica" (parole tue).
Ti confesso che mi ero sentita ferita dalle tue parole: come se il fatto di alimentare la mia parte femminile (diciamo così) a costo di mettere a rischio l'unità della mia famiglia, fosse una scelta scellerata al confronto della tua saggezza e spirito di sacrificio di immolarti per il bene supremo della famiglia.
Le parole che hai appena scritto hanno cancellato tutto questo e te ne sono grata.
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Re: Fuori dal coro
No Roby, non mi sono mai ritenuta saggia, e tu mi conosci bene.
Aggiustando il tono, rendendolo più diplomatico, spero di essermi fatta capire meglio.
Ma già nel primo post non avevo nessuna intenzione di offendere o sminuire nessuno/a.
Se ho fatto un passo indietro è anche per la poca convinzione di farne uno avanti, ma sono orgogliosa della scelta fatta.
Grazie per il tuo post
Stefy
Aggiustando il tono, rendendolo più diplomatico, spero di essermi fatta capire meglio.
Ma già nel primo post non avevo nessuna intenzione di offendere o sminuire nessuno/a.
Se ho fatto un passo indietro è anche per la poca convinzione di farne uno avanti, ma sono orgogliosa della scelta fatta.
Grazie per il tuo post
Stefy
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Re: Fuori dal coro
:-) Infatti la bellezza di noi tutti è che siamo ognuno differente e in quanto tale ognuno ha un suo modo di sentire, di vivere, vissuto e nessuno di noi è tutti.
E' decisamente brutto quando veniamo tutti messi in una categoria che ci trasforma, quello si, da persone e persona, a un etichetta che altri ci danno.
Quanto di più antidemocratico, dittatoriale, violento oso dire ci sia. Il guaio è che è un modo di etichettare che viene fatto da molte persone.
Lo stesso motivo per cui non siamo libere di dire ecco mi piace travestirmi e non sono una persona non bella o strana ecc.
Non pensavo che dal travestimento di poter arrivare a un discorso sociale e politico così.
Si parla di tolleranza e rispetto e poi la cosa principale è rispettare e avere tolleranza per chi non fa male a nessuno.
p.s. avevo compreso il tono delle tue parole, anche perchè ci sono molto vicino essendo pure in un certo senso mie, se pur nella mia diversità di vita e se pur ora sono in una fase di femminte sporadica con punte medie di tentazione a fare la mia apparizione giusto per provare a me stesso ... che sono un uomo e ho gli attributi di farlo ... buffo vero? :-) Finirà che non lo faccio, penso ... sono quindi meno uomo e donna veramnete? :-) E poi l'uomo è coraggioso o è la donna ad esserlo? A volte vedo la mia (LEI_IO) più coraggiosa del mio (LUI_IO) e a volte l'opposto. In fondo l'accettazione e sapere questo mi da la forza di esserre ed esserci per chi amo e a cui darò sempre il mio amore più che a me stesso-a.
E' decisamente brutto quando veniamo tutti messi in una categoria che ci trasforma, quello si, da persone e persona, a un etichetta che altri ci danno.
Quanto di più antidemocratico, dittatoriale, violento oso dire ci sia. Il guaio è che è un modo di etichettare che viene fatto da molte persone.
Lo stesso motivo per cui non siamo libere di dire ecco mi piace travestirmi e non sono una persona non bella o strana ecc.
Non pensavo che dal travestimento di poter arrivare a un discorso sociale e politico così.
Si parla di tolleranza e rispetto e poi la cosa principale è rispettare e avere tolleranza per chi non fa male a nessuno.
p.s. avevo compreso il tono delle tue parole, anche perchè ci sono molto vicino essendo pure in un certo senso mie, se pur nella mia diversità di vita e se pur ora sono in una fase di femminte sporadica con punte medie di tentazione a fare la mia apparizione giusto per provare a me stesso ... che sono un uomo e ho gli attributi di farlo ... buffo vero? :-) Finirà che non lo faccio, penso ... sono quindi meno uomo e donna veramnete? :-) E poi l'uomo è coraggioso o è la donna ad esserlo? A volte vedo la mia (LEI_IO) più coraggiosa del mio (LUI_IO) e a volte l'opposto. In fondo l'accettazione e sapere questo mi da la forza di esserre ed esserci per chi amo e a cui darò sempre il mio amore più che a me stesso-a.
Valeria