Rigetto o quasi

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LauraB
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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da LauraB »

io ho avuto una pausa di 4 anni, in cui bene o male ho fatto uomo. Con tanto di compagna. ma non ha funzionato e a posteriori capisco il perchè.

E mi ero lanciata pure nel capire cosa volesse dire vero uomo. Stavo anche per comprarmi la pipa.. : Wink : , ho letto un po di internet, insomma, ho cercato di rientrare in una visione maschile un po alla Clooney, forse.

Quello che intendo dire è che noi siamo sempre in costruzione e in evoluzione. In questa società si resta bamboccioni fino a 35 anni e si matura solo a 45 ( piu o meno).
Qualcuno non si pone domande e vive bene, qualcuno, come me, se ne pone troppe e sarà sempre alla ricerca.
Chi siamo, dove andiamo, sono domande impegnative.
Forse il punto non è solo una presenza accanto, ma amare prima di tutto se stess, sapere che si vale, che si hanno delle doti, e quelle doti svilupparle.
Poi ci si incastrerà col resto del mondo.
Laura Bianchi

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Marcela
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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da Marcela »

IO penso che non si debba patologicizzare troppo questa cosa. Ci si stufa degli hobby, ci si stufa dei partner, ci si stufa del lavoro, ci si stufa di una posizione sessuale.
Quando non ho voglia nè ispirazione per suonare mi irrito, ma non metto in dubbio l'immagine che ho di me stesso. Quando sono frustrato dal lavoro il mio umore è certo pessimo ma non metto in discussione chi e cosa sono nè le mie scelte.
A tutte noi è capitato di sentirci miserabili, penso, a me sicuramente. Quante volte a crossdressing (e masturbazione) terminata mi sono domandato cosa diavolo stessi facendo, cosa mai potesse darmi quella cosa assurda e vergognosa.
Tuttavia, al di là di persone che abbiano problemi di identità di genere (che è una cosa ben più profonda), negli anni ho maturato l'idea che questo senso di tedio e di orrore verso se stessi sia solamente il frutto di anni di inconscio indottrinamento su cosa è giusto e cosa è sbagliato, moralmente parlando.
Sei solo? lo sei anche se ti vesti da biker, forse ti senti meno solo perchè sai che la società ti accetta più come biker che non come donna. Cionondimeno, privarti di un piccolo piacere, una gratificazione, potrebbe addirittura farti patire di più questa solitudine.

Celeste

Re: Rigetto o quasi

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:Qualcuno non si pone domande e vive bene
Io non ho mai invidiato chi non si pone domande anzi secondo me l'evoluzione deriva dal migliorare la qualità delle domande che ci si pone. Usare il cervello in modo ossessivo invece è bloccante, d'altronde se una persona si mettesse a pensare a come muovere ogni singolo muscolo, non riuscirebbe nemmeno a camminare... ma se una persona non si pone domande su dove sta andando allora può anche perdersi, infatti non abbiamo un istinto che ci dice tutto come gli altri animali. Come specie animale siamo dotati di una notevole massa cerebrale, però a fermare i propri pensieri secondo me ci può riuscire una persona con un livello meditativo pari a Buddha (cioè massima consapevolezza e non repressione), spesso invece le persone hanno pensieri di cui non si rendono conto, non per niente esiste il termine inconscio... e possono esserci stereotipi inconsapevoli mai messi in discussione ad esempio. La mente umana tende ad automatizzare le cose ma ciò non significa che sotto il livello della consapevolezza non ci siano pensieri... ci sono ma non vengono più messi in discussione, perché sono diventati automatici. Il tutto secondo me.

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Valeria
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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da Valeria »

Allora vorrei chiarire, quel che mi riguarda.
Non ricerco di essere vera donna, mai cercato, non ho tale aspirazione, nè bisogno o necessessità, non essendo donna, ne' sentendo alcun bisogno di esserlo o diverntarlo. Non ho tale percorso in me.
Vestirmi e truccarmi ha avuto diverse fasi nella vita e tempi.
Marginali per lo più, episodici come tempi.
Come valenze, all'inizio come noto, legate alla sessualità dell'autoerotismo. Posso anche descriverlo. Guardavo riviste di moda, con belle donne, con cui il ragazzino proiettava la propria libido e, in alcune volte, anche avere qualcosa addosso o di trucco, era un procurarsi la stessa libido. Era il profondo desiderio della donna, la scoperta della propria sessualità e libidine, accrescerla, sfogarla, era cosa naturale, in cui da ragazzino desideravo la donna, le donne, non avevo mai fatto sesso con nessuna dal vero, era quindi solo puro e mero desiderio e sfogo di bisogni sessuali dell'età.

Questa la prima fase.
Terminò questo collegamento con la sfera sessuale. Che non c'è nella mia esperienza di poi.

E' ritornato il bisogno di vestirmi e truccarmi legato agli stati che io chiamo di abbandono, solitudine, ansia, depressione.

Quindi da una prima fase di scoperta del mio essere di uomo e dei suoi bisogni sessuali e desideri, normalissimi di ragazzino, tra l'altro innamorato cotto di una ragazzina, con cui mai ebbi storia e nemmeno un bacio.

Da questa, si passa al nulla e ad alcuni momenti di crisi in cui vestirmi e truccarmi non è "dar di matto" ma proprio l'opposto, calmare il mio animo per avere tranquillità e calma. Oso dire una "terapia psicologica individuale auto costruita"

Questo si è ripetuto in diverse fasi.

Se amavo, non avveniva, mai. Se abbandonato o solo, avveniva anche magari legato a stress particolari del momento.

Via a via, è maturata anche un'altra cosa, in parte dovuta ad una maggiore facilità di "normalizzarsi e rendersi migliori come aspetto" una ricerca di avere una migliore cura di se stesse, ricercare un'immagine meno grezza, più raffinata, fine, estetica, anche narcisistica e vanitosa, come se nel perfezionarsi ci fosse anche acquisire una maggiore calma e controllo di tutto.

Per lo più è sempre avvenuto ... momento di crisi, stress, ecc ... vestizioni trucco .... ricerca di migliorarsi .. pace e calma interiore .. recupero delle forze ed energie ... calma anche nella solitudine senza dover ricorrere poi per forza all'espediente trucco e vestirsi, una volta tornato nella calma.

In questo forse c'è stato un momento eccessivo. Una ricerca un po' "maniacale perfezionista" di testare la propria immagine migliore attraverso abito, trucco, accorgimenti vari di cammuffarsi il che forse è stato un tantino eccessivo, ma sta nell'imparare sbagliare prodotti, vestiti, un po' come nel bricolage che per imparare si sbaglia anche.

Per farla breve poi la ricerca ultima di dire, forse perchè ispirato dalle letture, ecco perchè non vai da una MUA e poi provi a vedere che si prova ad uscire eventualmente,

Quindi il test fatto su me stesso, sempre alimentato però da uno stato che posso definire di depressione e di stress, se no non ci sarei cascato.
Quindi il dirmi, prova due giorni, due sere in albergo, in camera tua ad essere valeria senza seghe mentali, senza nessuno che ti interrompa o ti possa scocciare e senza aver il limite di orari o altri che ti trovi in casa ecc. Due giorni o meglio due sere e un giorno per farti i cazzi tuoi.
Fatto. La prima sera, c'era curiosità come detto, del provare anche qualcosa di nuovo che avevo e anche il trucco.
Mi sono proposta di rimanere tutta la notte così, poi, come una vera signora, mi sono struccata per andare a letto, e anche tolta vestito ecc, e messa per dormire come una signora, lasciandomi tuttavia calze, intimo e tette finte e sottoveste.
Mi metto a dormire. Provo a dormire, bello peraltro sentirsi libere. Ma non dormo. Alla fine mi son dovuta togliere tutto e rimettermi in intimo maschile per riposare. Non ci riuscivo, come Valeria, non ci riuscivo.
Giorno dopo, dopo aver fatto le cose che dovevo fare uscendo ecc. avevo del tempo, le classiche tentazioni di entrare in un negozio e comperarmi qualcosa per Valeria, insomma, o un trucco o un paio di calze ecc.
Avevo optato per un collant .... mi dico ci vado va ... giro giro giro ... alla fine qualcosa in me si è rivoltato e mi sono praticamente detto .. ma sei scemo? ne hai già che te ne fai , li hai già, e mi sono senza una particolare decisione, distolto dal mio intento e ho indirizzato il mio percorso in altro fare.
Per la prima volta ho negato al mio narcisismo vanitoso o voglia di sperimentare un regalo di farlo, sapendo che era una mera voglia e non mi serviva.. a nulla.
Sera, camera, non ne avevo voglia di vestirmi e truccarmi, e praticamente mi ci sono costretta, sapendo che non mi ricapita domani l'occasione e perchè era per me una prova per poi provare l'esperienza MUA di cui avevo in testa.

Fatto tutto con calma trucco, anche non malvagio, a parte le ciglia finte che non so mai mettermi e a cui ho rinunciato.
Tutto abbastanza ben riuscito. Anche l'abito non stava male, ora con qualche accorgimento che ho imparato, meglio di prima.
Una signora abbastanza ben vestita, forse un po' formale. Mancavano qualcosa da mettersi sopra giaccone o qualcosa per l'inverno, e la borsa. Per il resto non una immagine casual, ma di signora elegantina.
Positiva immagine, magari non facile da portare essendo un po' da sera e non certo da supermercato. Ma gradevole.
Magiato e sgranocchiato qualcosa, giusto per passarsi una serata con se stesse guardando la tv in hotel.
Poi un vero sentimento di sconforto dentro. Non mi calmavo. Ero agitata. Mi guardavo e per quanto fossi riuscita a far da sola una Valeria non male anche se goffa, cicciona ecc.anche se troppo raffinata con il suo abito forse malgrado tutto questo mi guardo e mi sento vuoto dentro, un vuoto immenso, colossate, senza senso che mi fa rendere conto guardandomi come non aveva senso pensare ad altro, che se pure lo facessi, non sarebbe che solo che un desiderio da bambino viziato di provare ad avere ancora un perfezionamento esteriore, ma che non serve al mio vuoto e al mio bisogno di uomo.

Quindi un vero e proprio rigetto, un togliermi tutto con disillusione e "sverniciarmi" togliendo parrucca trucco accessori vestiti ...struccarmi, docciarmi stando parecchio sotto quella doccia .... piangendo ... e sentendo la mia completa solitudine e pensando a ... lei ... si l'ho pensata anche se ormai non la sento più da tanto .... a lei e ad altre poche che ho amato ... e dirmi e chiedermi perchè mi è andata sempre male, da quando mi sono lasciato andare ad innamorarmi un po' più di fortuna non me la merito? ... che cazzo! e al tempo stesso mi sono anche detto ma ... fanculo loro ! fanculo a me stesso! fanculo anche al me valeria, che in fondo è il mix di loro (stupide) e di me (stupido) e fanculo quindi a tutti questi qua in cui ci sono sempre io poi alla fine, perchè anche nelle donne che si amano ci sei te stesso, sempre e viceversa ... e quindi ecco che appare questo nulla grande immane che è li presente dentro e davanti a me sotto la doccia e che capisco che devo risolvere come individuo con un nuovo me più positivo ecc e che perdonandosi provi a vivere meglio.

Poi mi sono sfogato, scirvendo qui e vi chiedo scusa, sono ancora le mie seghe mentali di cui vi ho reso partecipi, pensando che tuttavia possano essere anche utili ad altri, perchè credo di avere il coraggio di buttare fuori anche queste cose.

Ho effettivamente tolto alcune cose eliminandole. Magari saranno utili a donne vere.
Altre cose le ho lasciate, consapevole che prima o poi magari ci ricado, forse per noia e poi perchè sono costate e ricomperare tutto, per quanto l'abbia già fatto una volta per minori cose mi farebbe sentire stupido ancora di più.

Quindi ad oggi so che forse mi ricapiterà di ricorrrere allo stratagemma del vestirmi e truccarmi.
So che al momento attuale ne ho completo rigetto, anzi mi limito se no butterei via tutto tutto, con disgusto non per quello che faccio, non essendovi nulla di male, ma perchè so, che è stupido e non mi serve e in questo momento mi procura non pace, non calma, ma dolore e se per colmare un vuoto o curarti da un dolore, aggiungi altro dolore e altro vuoto ... avrai ... più dolore e due vuoti ... il che praticamente è autolesionismo allo stato patologico e devo solo cercare di stare bene con me stesso per far star bene gli altri e le persone che amo e quelle che mi ameranno o amerò se avrò un briciolo di fortuna.

... notazione sul me uomo.

Il me uomo non è un uomo che si cura molto, è moderato, non vanitoso, non particolarmente maniaco dell'apparire, modesto, ma essenziale.
Non si concede lussi, non ama fronzoli.
E' pacato, veste casual, semplice, ordinato, non altro.
Essenziale.
Non è narcisista, nè vanitoso. La sua immagine di virilità, c'è anche in alcuni atteggiamenti da pseudo duro di uomo che controlla tutto e ha sempre sotto controllo ogni cosa e da sicurezze e sicurezza e forza. Sembra strano eh? Ma è così.
Se poi si danno valori maschili ad alcuni modi di fare, alcuni li ho eccome ed anche molto sviluppati per es. il buon bere, sempre con buon senso e controllo.
Se poi essere uomini è avere una pipa e fumarla a volte. Ne ho diverse e a volte le fumo.
Per esempio sere fa ... prima di Valeria ... fumavo la pipa mentre parlavo camminavo o sorridevo ad una bella commessa.

Quindi ... non sono certo una parrucca o una pipa a far di me ... me stesso, sono solo cazzate quelle (almeno per me) ... paliativi che utilizzo come un cerotto su una ferita o un po' di acqua ossigenata.

Devo solo lavorarci ancora molto su me stesso e spero di trovare prima o poi un po' più di felicità nel vivere (senza parrucca e senza pipa) ma in qualcosa di più.
Valeria

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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da LauraB »

Valeria ha scritto:Devo solo lavorarci ancora molto su me stesso e spero di trovare prima o poi un po' più di felicità nel vivere (senza parrucca e senza pipa) ma in qualcosa di più.
è un buon inizio, non ho condiviso tutto, ma mi piace, è un seme gettato, prima o poi germoglierà.
Laura Bianchi

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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da claudiapc »

posso solo dire che ti capisco completamente
claudiapc
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Frida

Re: Rigetto o quasi

Messaggio da Frida »

Valeria scrive così bene che non lascia dubbi sul suo stato psichico caratterizzato da una profonda melanconia.
Ad esempio, l'idealizzazione della "donna perduta", connessa all'auto-rimprovero e al senso di colpa, spesso cela un'aggressività inconscia verso chi non c'è più. Bisogna che tu ti faccia aiutare da qualcuno perchè riempire il forum di post su certi temi non ti servirà a molto, per quanto ognuno pensi di essere attrezzato a contenere e aiutare gli altri. L'unico consiglio che mi sento di dare è cercare seriamente un aiuto psicotereapeutico. Io mi basto, mi curo, mi auto-ascolto non sempre funziona.

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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da dream62 »

Frida ha scritto:Valeria scrive così bene che non lascia dubbi sul suo stato psichico caratterizzato da una profonda melanconia.
Ad esempio, l'idealizzazione della "donna perduta", connessa all'auto-rimprovero e al senso di colpa, spesso cela un'aggressività inconscia verso chi non c'è più. Bisogna che tu ti faccia aiutare da qualcuno perchè riempire il forum di post su certi temi non ti servirà a molto, per quanto ognuno pensi di essere attrezzato a contenere e aiutare gli altri. L'unico consiglio che mi sento di dare è cercare seriamente un aiuto psicotereapeutico. Io mi basto, mi curo, mi auto-ascolto non sempre funziona.
Sicuramente, Valeria, non è assolutamente ermetica : Chessygrin :

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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da LauraB »

Frida ha scritto:Bisogna che tu ti faccia aiutare da qualcuno perchè riempire il forum di post su certi temi non ti servirà a molto, per quanto ognuno pensi di essere attrezzato a contenere e aiutare gli altri.
analisi perfetta.
Noi facciamo quello che possiamo.
Il fatto di farsi aiutare era uno dei suggerimenti che ho dato al inizio, spero che due voci siano piu convincenti.
Laura Bianchi

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Re: Rigetto o quasi

Messaggio da sylvix »

l'intimità è un mondo senza centro dal quale non si può uscire.
è fondamentalmente irrilevante cercare le cause dell'azione palesemente incompleta; l'introduzione di altri condizionali (e condizionamenti) condurrà puntualmente in altre aree con altre verità differentemente inutili.
jeg taler ikke dansk!

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