Dove il CD è iniziato...
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Re: Dove il CD è iniziato...
Per me è facile ricordare, avevo 3 anni e mezzo, quando mi sono immaginata come una bambina. A 5 anni mi sono truccata per la prima volta. Poi il vuoto fino a 45 anni, quando ho cominciato.
- roby_rm
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Re: Dove il CD è iniziato...
Due occasioni: a 5 anni una recita. Dovevo fare il s. Giuseppe in una specie di Presepe vivente, e mi affascinò la tunica lunga che mi misero ( mi sa che non ho mai avuto le idee troppo chiare) però quella "gonna" lunghissima fino ai piedi mi affascinò e fu la prima volta che percepii l' inutilità delle brache! (Portavo i pantaloni corti e sotto la tunica potevo strusciare i polpacci senza che nessuno mi vedesse!)
Seconda e decisiva volta verso gli 11, quando ho "incontrato" per caso un paio di zoccoli estivi di mia mamma: in legno, tacchi ed una bellissima fascia con i lustrini... ma quello che mi ha conquistata è stato come mi sono sentita quando, dopo averli indossati, ho provato ad alzarmi e camminare. Stupendo!
Kiss
P.s. gli Evzones li ho visti a 18, già "piena" del greco della scuola. Mi ricordo che me li sono immaginati con le lance, l' oplon e l' elmo crestato... Seeking Leonidas! Se avessero detto il vecchio, classico Molon labe' non mi sarei stupita.
Dato che crescendo ho continuato a non avere le idee chiare, mi è sempre sembrato che siano più effeminati "gli altri", che sembrano persiane in brache e minigonna che se ne vanno in giro inquadrati sculettando quando marciano.
Almeno gli Evzones prendono a calci i turchi, e questo ha senso!
Dopodiché per me la Grecia è il posto dove tutto è possibile, anche quello che altrove sarebbe riprovevole o strano. 30 secoli di Storia sono 30 secoli!
Ri-kiss
Seconda e decisiva volta verso gli 11, quando ho "incontrato" per caso un paio di zoccoli estivi di mia mamma: in legno, tacchi ed una bellissima fascia con i lustrini... ma quello che mi ha conquistata è stato come mi sono sentita quando, dopo averli indossati, ho provato ad alzarmi e camminare. Stupendo!
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P.s. gli Evzones li ho visti a 18, già "piena" del greco della scuola. Mi ricordo che me li sono immaginati con le lance, l' oplon e l' elmo crestato... Seeking Leonidas! Se avessero detto il vecchio, classico Molon labe' non mi sarei stupita.
Dato che crescendo ho continuato a non avere le idee chiare, mi è sempre sembrato che siano più effeminati "gli altri", che sembrano persiane in brache e minigonna che se ne vanno in giro inquadrati sculettando quando marciano.
Almeno gli Evzones prendono a calci i turchi, e questo ha senso!
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I'm not so bad! They just draw me that way!
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Re: Dove il CD è iniziato...
Delle calze della mamma ricordo il dubbio su cosa fare dopo averle rotte: “le butto o le rimetto nel cassetto facendo finta di niente??”silviacross ha scritto:Anche a me il ricordo della mia prima volta mi porta a quando da bambino a 6 - 7 anni, aspettavo che uscisse la mia mamma per indossare le sue calze... poi la cosa si è aggravata quandole mie tre sorelle sono diventate piu grandicelle e li non ho potuto più resistere erosempre circontato da gonnelle calze e scarpe alte... mamma che bello ricordo ancora alcuni loro indumenti ed il reggicalze di mia mamma...
Silvietta
Ancora non ho una soluzione...
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Re: Dove il CD è iniziato...
non credo di poter dire che quella sia stato quando è inziato, comunque. Avrò avuto cinque anni nemmeno sei. Un giorno andai in camera dei miei, vedendo il rossetto e lo smalto, mia madre non usava truccarsi, e quando si metterva il rossetto era poco e giusto forse per la festa e anche lo smalto poche volte, ma si vede che a me bambino aveva divertito vederla, come divertiva vedere altri di casa fare altre cose e che imitavo nel cercare di farle come un grande.
Comunque quel pomeriggio mi misiun po' di rossetto e pasticciai con lo smalto. Visto il mio capolavoro, mi venne detto che non era da bambini farlo e che non dovevo.
Da allora sino alla pubertà non ebbi nessun pensiero di trucco o altro.
Con la pubertà, una volta che ero in bagno, trovai un collant nelle cose da lavare. E lo infilai, mentre sfogliavo una rivista femminile, eccitandomi dal nulla a vedere alcune belle donne. Quello fu forse il primo momento. Si ripetè alcune volte, sempre in relazione alla masturbazione o a pensare a qualche ragazzina che mi piaceva. Divenne episodica, non sempre come cosa, alcune volte, si un 0,001 % per il resto non accadeva ne ero tentato. Alcune volte accrebbe con altre cose, un body, un po' di trucco fatto con le tempere, le scarpe, anche qualche vestito. Era puro e semplice modo per vivere l'eccitazione che già c'era e portarla anche a essere forse l'immagine tattile delle donne che vedevo su rivista.
Non avvenne per un po'. Riprese con un po' verso i 27 anni, con l'acquisto di qualcosa, ma era sempre legato in fondo all'eccitazione. Poi calma lunga .. per molto, poi dopo un po' divenne cercare di rifinire il tutto, accrebbe con stati di depressione e di abbandono, era un crescere e sperimentare il perferzionarsi, mano a mano che cresceva il perfezionarsi, e che anche acquisivo cose "bramate" come per essere più bella, e come venivano da me acquisite e conosciute nella loro reale dimensione di trucco, di vestito addosso a me, la cosa si ridimensionava. Questo con lunghi momenti di non pensarci nemmeno per l'anticamera del cervello. Tali momenti erano quando ero fidanzato, anche solo innamorato o avevo una compagna che anche se non ci vivevo assieme, mi amava e amavo e forse mi sentivo completato da lei.
Oggi ... qualche prova tecnica su cose nuove es. le tette, lo stringivita, qualche tentazione di quel genere lì, molta pulizia fatta nell'"armadio" essendomi liberata di tanto "ciarpame" o cose che mi stavano strette o che erano assurde come un paio di scarpe dal tacco alto e un po' da zoccola (secondo me), la parrucca, qualche altre parrucca che mi vorrei comperare per vedermi come sto, il pensiero sulla MUA e poi anche la constatazione che è solo noia, fuga, non soluzione di una mia solitudine interiore che non mi colmerà certo la gonna .. e forse nemmeno una donna (se non trovo quella della mia vita che cerchi di capire me e io lei) e la costazione triste che forse mi rivestirò, mi truccherò, magari spenderò ancora soldi in tante cazzate, ma sarà solo una fuga, un cercare rifugio in una sorta di "droga" dell'immagine giusto per sopravvivere, ma la felicità, per me so, ne sono consapevole che sta in qualcosa d'altro che mi deve far essere sereno veramente e non solo in un istante di "trip" di confort dressing... o magari mi sbaglio e dico e scrivo tante cazzate, lo saprò solo vivendo giorno per giorno e guardandomi avanti nella mia vita.
Comunque quel pomeriggio mi misiun po' di rossetto e pasticciai con lo smalto. Visto il mio capolavoro, mi venne detto che non era da bambini farlo e che non dovevo.
Da allora sino alla pubertà non ebbi nessun pensiero di trucco o altro.
Con la pubertà, una volta che ero in bagno, trovai un collant nelle cose da lavare. E lo infilai, mentre sfogliavo una rivista femminile, eccitandomi dal nulla a vedere alcune belle donne. Quello fu forse il primo momento. Si ripetè alcune volte, sempre in relazione alla masturbazione o a pensare a qualche ragazzina che mi piaceva. Divenne episodica, non sempre come cosa, alcune volte, si un 0,001 % per il resto non accadeva ne ero tentato. Alcune volte accrebbe con altre cose, un body, un po' di trucco fatto con le tempere, le scarpe, anche qualche vestito. Era puro e semplice modo per vivere l'eccitazione che già c'era e portarla anche a essere forse l'immagine tattile delle donne che vedevo su rivista.
Non avvenne per un po'. Riprese con un po' verso i 27 anni, con l'acquisto di qualcosa, ma era sempre legato in fondo all'eccitazione. Poi calma lunga .. per molto, poi dopo un po' divenne cercare di rifinire il tutto, accrebbe con stati di depressione e di abbandono, era un crescere e sperimentare il perferzionarsi, mano a mano che cresceva il perfezionarsi, e che anche acquisivo cose "bramate" come per essere più bella, e come venivano da me acquisite e conosciute nella loro reale dimensione di trucco, di vestito addosso a me, la cosa si ridimensionava. Questo con lunghi momenti di non pensarci nemmeno per l'anticamera del cervello. Tali momenti erano quando ero fidanzato, anche solo innamorato o avevo una compagna che anche se non ci vivevo assieme, mi amava e amavo e forse mi sentivo completato da lei.
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Re: Dove il CD è iniziato...
La prima volta 5-6 anni la mia amichetta che mi vesti cin i suoi vestiti, rossetto, collant bianche, reggiseno costume e mutandine, mancava parrucca, ma sembravo una bambina. Di lì in poi, chiedevo i collant a mia zia, o li fruga o da mia madre dalla biancheria da lavare.
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Re: Dove il CD è iniziato...
Mi sa che sono strana, i miei ricordi più remoti risalgono ai miei tentativi di fuga dal gruppo dei bambini verso quello delle bambine all'asilo delle suore, sempre occupate a riportarmi al mio posto prima di una nuova fuga.
Gli anni seguenti mi hanno vista quasi sempre tra amiche a condividere pensieri ed attività.
Quando per le feste si organizzavano cene tipo sera di capodanno, ero con le fidanzate degli amici e con la mia, ad organizzare cose ed a preparare in cucina.
Ho sempre sentito un'appartenenza, una vicinanza a quel gruppo, li ero al mio posto, non come ospite, ma parte dello stesso, con le partite a pallone non avevo nulla a che fare.
Abbigliamento e makeup, sono arrivati dopo, come espressione di qualcosa che mi completava esteticamente.
Cristina
Gli anni seguenti mi hanno vista quasi sempre tra amiche a condividere pensieri ed attività.
Quando per le feste si organizzavano cene tipo sera di capodanno, ero con le fidanzate degli amici e con la mia, ad organizzare cose ed a preparare in cucina.
Ho sempre sentito un'appartenenza, una vicinanza a quel gruppo, li ero al mio posto, non come ospite, ma parte dello stesso, con le partite a pallone non avevo nulla a che fare.
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Re: Dove il CD è iniziato...
il mio primo ricordo come cd avrò avuto 5 anni circa e non so come ho fatto ma ho indossato un paio di calze di nylon di mia mamma di color nero!!!! lei nel vedermi rimase stupita della cosa !!! Io invece quella sensazione di piacevolezza che mi dava la calza di nylon non e piu andata via poi nella adolescenza ho riscoperto i collant sempre di mia mamma ma li in quel caso ero abbastanza consapevole di cosa facevo .... ed eccomi qua nel forum a raccontare cosa combino!!!! Un grosso abbraccio andy
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Re: Dove il CD è iniziato...
Addirittura avevi già una complice!AmbraAngio ha scritto:La prima volta 5-6 anni la mia amichetta che mi vesti cin i suoi vestiti, rossetto, collant bianche, reggiseno costume e mutandine, mancava parrucca, ma sembravo una bambina. Di lì in poi, chiedevo i collant a mia zia, o li fruga o da mia madre dalla biancheria da lavare.
Da piccoli poi basta pochissimo per non capire più se si è maschi o femmine
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Re: Dove il CD è iniziato...
La mia prima volta è un ricordo molto ma molto sfumato ero piuttosto piccola avrò avuto forse 5 o 6 anni e provai a mettermi le calze con reggicalze color carne di mia mamma .
Poi il buio fitto..... e ricordi tornano più nitidi con l’adolescenza in cui posso dire che Michela tra alti e bassi,tra fughe e ritorni non mi ha più abbandonato.
Poi il buio fitto..... e ricordi tornano più nitidi con l’adolescenza in cui posso dire che Michela tra alti e bassi,tra fughe e ritorni non mi ha più abbandonato.
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Re: Dove il CD è iniziato...
Credo verso i 2 o 3 anni con gli orecchini di mia nonna, il rossetto di mia mamma e le sue calze.
Poi verso i 6-7 con i vestiti, gli 11 con i trucchi e poi via via sempre di più.
In mezzo c'ero io che giocavo con le mie cugine a Barbie e Barbie (odiavo Ken), a Sfilata di moda oppure con la fabbrica dei gioielli.
Ad un certo punto ho mollato tutto perchè avevo paura di non essere accettata dai miei amici anche se, adesso, si sono rivelati molto più comprensivi di quanto non sospettassi.
Poi verso i 6-7 con i vestiti, gli 11 con i trucchi e poi via via sempre di più.
In mezzo c'ero io che giocavo con le mie cugine a Barbie e Barbie (odiavo Ken), a Sfilata di moda oppure con la fabbrica dei gioielli.
Ad un certo punto ho mollato tutto perchè avevo paura di non essere accettata dai miei amici anche se, adesso, si sono rivelati molto più comprensivi di quanto non sospettassi.
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato