Vabbè, ragazze, lo so anche io che ci sono le uniformi scolastiche ed alcune sono anche molto belle. Ed è molto probabile che gli adolescenti transgender desiderino essere nell'uniforme che "non gli tocca". E vai di commedie e manga-stories...
Ma il punto qui non è questo.
È che non puoi farti un film, da direttrice di scuola, in cui vedi il bambino che, paternalisticamente e con un'autorità che non gli compete e non dobbiamo insegnargli a rivendicare, dica alla bambina "Rrrosaliaaa copreete! Che c'è viento!" Ma manco negli anni '50 a momenti.
Poi, per dirla tutta, non dobbiamo mica copiare sempre, da buoni provincialotti, da paesi che su pruderie e bigottismo hanno da insegnare. Il grembiule unisex, di antichissima memoria (45 anni fa lo usavo e 70 anni fa lo usavano i miei) ci poneva e ci pone all'avanguardia nel contesto dei dress code scolastici. Economico, discretamente copriva i vestiti rattoppati dei più poveri come qualche esuberanza alla moda dei ricchi. L'aspetto positivo che non creasse disagio ai bimbi o ragazzini disforici era marginale per la percezione della numerosità degli interessati, oggi forse pure (ma la sensibilità è cambiata).
E secondo me c'è proprio uno zampino o di ideologia, di fanatismo o bigottaggine in tutto questo. Perché si introduce una cosa inutile, dispendiosa, fortemente stereotipizzante, sapendo di indottrinare i bimbi subliminalmente e di arrecare sofferenza a quella sia pure sparutissima minoranza che sarà a disagio per questo e si sentirà sbagliata.
Ma non è solo questo. Una delle principali obiezioni (farneticanti) che vengono poste da chi si oppone all'educazione anti-discriminazione nelle scuole (di solito portata avanti da associazioni lgbt) è che si vorrebbero indottrinare ad una fantomatica teoria gender, e (accusa ancora più ingiusta) "sessualizzare precocemente"
E poi loro che fanno? Gli mettono a forza la gonna, tanto per scoprire pelle e caratterizzare marcatamente il sesso di appartenenza. Così potrebbe continuare degnamente il filmino mentale della dirigente.
Ma solo io ravviso un'ingenua morbosità alla Tommaseo (giudice comico, nella saga di Montalbano, che non indovina una sola ipotesi), nel far mettere la gonna alle bimbe desiderando che, in una giornata ventosa, i bimbi ne diventino tutori?
Seriamente ora. C'era un'epoca in cui si usava la stessa uniforme (senza intenti omologatori), in cui i bimbi giocavano da maschi e le bimbe potevano giocare sia da maschi che da femmine (a pallone, per esempio, a volte mischiati. E le scorribande con le bici? Ricordiamocele!). E se qualche bimbo voleva giocare con le femminucce pazienza. Si beccava sfottò e qualche scherzo cretino, ma almeno non lo pestavano in gruppo come oggi, " che tanto poi lo scimpanzè genitore del bullo va a ruttare in faccia al preside"