QUESTIONE ESISTENZIALE
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
siamo delle vecchie amettiamolo e facciamocene una ragione, siamo vecchie e befane :-)
Valeria
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
Mah... forse... magari non più giovanissime, ecco!!!
(non ricordo più dove ho lasciato la scopa... )
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
Grazie a Tutte
ora ho le idee un po più chiare
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
personalmente suppongo sia una questione generazionale, non solo una prevedibile commistione fra abitudine e tempo a disposizione.
mentre il 50/60 enne che magari ha vissuto l'epoca pionieristica dei newsgroup e delle chat in tutte le salse, trova nel forum la dimensione ideale; il più-giovane, per contro, preferisce comunicare su piattaforme più-moderne e consone al proprio formamentis.
il tempo, che implica positivamente anche una certa serenità mentale, è invece la vera spina nel fianco: ho passato gli ultimi mesi ad arginare gli innumerevoli casini causati dal kovid e -scusate la franchezza- scrivere qui è stato probabilmente l'ultimo dei miei pensieri.
curiosamente mi è tornato in mente tutto quando mi sono stati chiesti 200 dollari per un inutile tampone al jfk: ho pensato che sommandovi il costo di quello fatto prima di partire, avrei potuto benissimo comprarmi un paio di ballerine di jimmy choo...
mentre il 50/60 enne che magari ha vissuto l'epoca pionieristica dei newsgroup e delle chat in tutte le salse, trova nel forum la dimensione ideale; il più-giovane, per contro, preferisce comunicare su piattaforme più-moderne e consone al proprio formamentis.
il tempo, che implica positivamente anche una certa serenità mentale, è invece la vera spina nel fianco: ho passato gli ultimi mesi ad arginare gli innumerevoli casini causati dal kovid e -scusate la franchezza- scrivere qui è stato probabilmente l'ultimo dei miei pensieri.
curiosamente mi è tornato in mente tutto quando mi sono stati chiesti 200 dollari per un inutile tampone al jfk: ho pensato che sommandovi il costo di quello fatto prima di partire, avrei potuto benissimo comprarmi un paio di ballerine di jimmy choo...
jeg taler ikke dansk!
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
Sì certo questi controlli inutili e ridondati fanno parte della psicosi che ci è venuta a furia di essere terrorizzate da tutti...sylvix ha scritto: ↑sabato 19 dicembre 2020, 23:24 personalmente suppongo sia una questione generazionale, non solo una prevedibile commistione fra abitudine e tempo a disposizione.
mentre il 50/60 enne che magari ha vissuto l'epoca pionieristica dei newsgroup e delle chat in tutte le salse, trova nel forum la dimensione ideale; il più-giovane, per contro, preferisce comunicare su piattaforme più-moderne e consone al proprio formamentis.
il tempo, che implica positivamente anche una certa serenità mentale, è invece la vera spina nel fianco: ho passato gli ultimi mesi ad arginare gli innumerevoli casini causati dal kovid e -scusate la franchezza- scrivere qui è stato probabilmente l'ultimo dei miei pensieri.
curiosamente mi è tornato in mente tutto quando mi sono stati chiesti 200 dollari per un inutile tampone al jfk: ho pensato che sommandovi il costo di quello fatto prima di partire, avrei potuto benissimo comprarmi un paio di ballerine di jimmy choo...
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
Questione interessante, alla quale anch'io ho cercato di darmi delle spiegazioni visto che ho avuto più o meno lo stesso percorso.
Certamente quel che dice Anna attraverso l'esempio della nube di Oort è convincente: siccome non sappiamo nulla di chi ci osserva dal di fuori e che rappresenta una schiacciante maggioranza, non si può affermare, basandosi solo su chi scrive, che l'età media in cui si intensifica questa "attività" sia intorno ai 55 anni.
Tuttavia, io sono propenso a ritenere che sia cosi per le ragioni che sono state espresse benissimo da Lella e che faccio mie.
Per quanto mi riguarda, aggiungerei che c'è stata nel tempo una lenta ma costante evoluzione positiva del risultato "visivo" e quindi della qualità della trasformazione, che ha in qualche modo incoraggiato e di conseguenza intensificato questa attività in quanto il miglioramento rendeva sempre più intriganti, divertenti e piacevoli le trasformazioni e le conseguenti uscite en femme.
Altro fattore importante è stata la conquista di una certa serenità famigliare avvenuta intorno ai 50 anni, che ha stabilizzato positivamente il tutto.
Insomma, forse non una sola spiegazione ma l'insieme di diverse circostanze e fattori hanno contribuito non a "tirare fuori la donna che c'è in me" come dice Mauro (perché in me non c'è né mai ci sarà alcuna donna) ma a prendermi, intorno a quell'età, le maggiori soddisfazioni di uomo che si diverte ad apparire come una donna.
Certamente quel che dice Anna attraverso l'esempio della nube di Oort è convincente: siccome non sappiamo nulla di chi ci osserva dal di fuori e che rappresenta una schiacciante maggioranza, non si può affermare, basandosi solo su chi scrive, che l'età media in cui si intensifica questa "attività" sia intorno ai 55 anni.
Tuttavia, io sono propenso a ritenere che sia cosi per le ragioni che sono state espresse benissimo da Lella e che faccio mie.
Per quanto mi riguarda, aggiungerei che c'è stata nel tempo una lenta ma costante evoluzione positiva del risultato "visivo" e quindi della qualità della trasformazione, che ha in qualche modo incoraggiato e di conseguenza intensificato questa attività in quanto il miglioramento rendeva sempre più intriganti, divertenti e piacevoli le trasformazioni e le conseguenti uscite en femme.
Altro fattore importante è stata la conquista di una certa serenità famigliare avvenuta intorno ai 50 anni, che ha stabilizzato positivamente il tutto.
Insomma, forse non una sola spiegazione ma l'insieme di diverse circostanze e fattori hanno contribuito non a "tirare fuori la donna che c'è in me" come dice Mauro (perché in me non c'è né mai ci sarà alcuna donna) ma a prendermi, intorno a quell'età, le maggiori soddisfazioni di uomo che si diverte ad apparire come una donna.
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.
- Serena Crossdresser
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Re: QUESTIONE ESISTENZIALE
... paura ? terrore ? confusione ? ... c'è tanta strada da fare per arrivare la consapevolezza ...mauro bruno ha scritto: ↑venerdì 18 dicembre 2020, 21:53 Posso farvi una domanda?
ho notato che tra tutti gli iscritti qui ed in genere tra tutte le Crossdresser....l'età media....e sui 55anni.
Premesso che tutte noi fin da bambine abbiamo iniziato le prime esperienze enGirl...rubando e vestendo l'intimo ed i reggiseni della mamma /sorella/zia ......qual'è la causa scatenante che ,superato il mezzo secolo di vita, ,ci spinge a tirare fuori la donna che c'è in noi ed ad abbattere ogni freno inibitorio per permetterci di uscire enfemme?
Perche, non si palesano 25enni ,30enni CD ?? (salvo rare eccezioni)
Qualcuna ...mi sa dare una spiegazione razionale?
Serena
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )