Voi siete drag queen?

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Frida
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Voi siete drag queen?

Messaggio da Frida »

Riporto qui un episodio dalla cronaca di Abby. Dopo l'apericena siamo andate in discoteca, ed ecco il fatto:

insomma, nemmeno facciamo in tempo a entrare e a avvicinarci al bancone del bar che ci avvicina una ragazzina e ci chiede: "voi siete drag queen?"

A domanda semplice risposta semplice; invece ho esitato a rispondere. Solitamente ho un approccio pragmatico nel senso che qualsiasi percezione altrui mi va bene. Ma si, drag queen, va benissimo, è come intendo il mio travestimento parodistico; poi però la presenza di Abby mi ha frenata un po', non ero sicura di come avrebbe potuto rispondere alla domanda che ci accomunava in quel momento.

.. poi ha aggiunto: "io vorrei essere come voi"; ci guardava con ammirazione, era emozionata, sentiva il bisogno di farci sentire la sua stima.

Dunque una ragazza bio che si emoziona per aver conosciuto due "drag queen". Caspita ma non dovrei essere io a emozionarmi per aver richiamato la sua attenzione, per l'apprezzamento e la stima ricevuta?

Non entro nel merito del dibattito sulle definizioni, quanto sul fatto che il crossdressing resta un tema poco conosciuto. Il che non è una sorpresa. Il crossdressing è sempre stata un attività privata. Nessuno sente il bisogno di diffondere in pubblico uno stato emotivo così intimo. La ragazza ha visto delle drag queen in discoteca, ne ha sentito parlare, segue dei programmi in tv, youtube, etc, noi rientravamo semplicemente in ciò che lei conosce di quegli uomini che assumono sembianze femminili in pubblico.

Ma perchè tutta questa ammirazione? Penso che il travestimento stia evolvendo in una sorta di "divismo", di cui anche noi siamo state partecipi inconsapevoli in questo episodio e non solo. Mi vengono in mente i divi dei primi anni trenta molto conturbanti e trasgressivi, oggi hanno un'immagine del tutto separata dalla persona, come noi, si ha la percezione di essere "attrici" di una vita non propria; i divi hanno sempre suscitato deliri di folla feticista, forse siamo state percepite come personaggi da collezione. In realtà il divo tende, in quanto protagonista, ad avere il punto di vista che si trasmette allo spettatore, in una sorta di identificazione gratificante, cioè la ragazza, a mio avviso, non era veramente interessata a cosa noi fossimo ma al nostro protagonismo. Per quanto lei fosse giovane e carina sentiva di non riuscire a catturare la scena come avevamo fatto noi in quel momento. Boh, godiamoci allora questi momenti di "divismo". Tuttavia la mia percezione è che le "star", ammesso che si possa parlare di "star del crossdressing", non possono avere presa se non sono sostenute anche dalle immagini della vita reale.

Può il crossdressing ambire a brillare di luce propria o sarà sempre nascosto?

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Sara80
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Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Sara80 »

Nel caso delle drag queen, il fenomeno a mio avviso è dovuto anche a programmi come "Ru Paul Drag Race", che un po' a contribuito ad accrescerne la visibiltà (capita di vedere delle drag queen anche in film non a tema), facendolo diventare un fenomeno di costume

Il crossdressing, per diventare "popolare", a mio avviso dovrebbe trovare un personaggio famoso, che lo pratichi pubblicamente, come sostieni tu, altrimenti verrebbe considerato solamente come un qualcosa finalizzato solo allo spettacolo o a far parlare di sé.
Sinceramente, però, tutta questa popolarità, questo essere considerati come un elemento bizzarro (io non penso che le drag queen lo siano, ma per molti è così), non è che mi interessi più di tanto, a me basterebbe che la gente mi considerasse una persona normale e che non faccia la facile associazione trav/trans = persona che ci sta.

Frida

Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Frida »

Sara80 ha scritto:.. a me basterebbe che la gente mi considerasse una persona normale e che non faccia la facile associazione trav/trans = persona che ci sta.
condivido le tue riflessioni; temo invece che questa associazione sia popolare tanto quanto: bio estroversa = persona che ci sta.

Eva mi ha fatto notare che io ho un'aria del tipo "guardatemi ma state alla larga". In effetti non ci avevo mai pensato, ma c'è del vero, le donne più belle le vediamo sempre in cornici situazionali (riviste, internet..) che ce le fanno percepire come intoccabili;
Credo che sia stata una conquista personale molto importante, in mancanza di un modello pubblico di crossdresser, essere riuscita a svincolare il mio modo di fare crossdressing dalla disponibilità sessuale. Lo conferma il fatto che in pubblico sono a mio agio, non provo eccitazione, non dipendo emotivamente dagli altri.
"fare la donna", passatemi il termine, significa interagire con gli altri su un piano di confronto inesplorato per chi è biologicamente uomo; significa dover guardare le relazioni con il prossimo anche da una prospettiva sessuale irrituale. Per me significa aver imparato a non regalare sguardi ammiccanti, a conquistare "l'autorevolezza" sul campo creando una distanza dagli altri; pure troppo : Chessygrin :

Forse il tema sta cambiando, se in passato il crossdressing era ostaggio della "sessualità terapeutica", oggi sembra essere maturato; mi trucco mi parrucco e poi che faccio? mi butto nella mischia, il che impone di trasformare la propria immagine da privata a pubblica con tutte le conseguenze. Ciò che funziona in privato non funziona in pubblico. La considerazione che gli altri hanno di me dipende dalla mia individuale capacità d'interagire cioè se si vuole che la gente eviti associazioni impietose allora aiuta mettersi in gioco.

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Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Roby »

Alla ragazza che vi ha detto "vorrei essere come voi" avrei risposto "vorrei io essere come te" (cioè una ragazza bio).

Ma credo che Frida abbia bene interpretato il desiderio di quella ragazza: lei voleva essere uno sfavillante personaggio dello spettacolo, una maschera da sogno, non un maschio che (per proprie .motivazioni) si veste e si atteggia da femmina.

Voi, noi, siamo CD ma la ragazza non ha colto la differenza; spesso noi stesse fatichiamo a definirci e trovare i confini di questa definizione.



Sara80 ha scritto: [...]
Sinceramente, però, tutta questa popolarità, questo essere considerati come un elemento bizzarro (io non penso che le drag queen lo siano, ma per molti è così), non è che mi interessi più di tanto, a me basterebbe che la gente mi considerasse una persona normale e che non faccia la facile associazione trav/trans = persona che ci sta.

Si è parlato più volte di una società in cui il CDressing sia considerato "normale" ma ho paura che quella in cui viviamo non sia pronta a farlo.
Poi dipende molto da come ci poniamo e come lasciamo trasparire le nostre motivazioni.
Se mostriamo un aspetto autentico di noi, il fatto che l'essere al femminile è l'espressione che meglio ci rappresenta e ci da "comfort" nelle relazioni con le persone allora credo che sia più facile essere accettate e considerate "normali" .

Se al contrario è evidente che siamo e ci sentiamo uomini i quali si vestono e comportano da donne, possiamo indubbiamente rivendicare per noi considerazione e rispetto, ma sarà difficile toglierci quell'aura di "sttanezza", soprattutto se agiamo in circostanze di vita di tutti i giorni e non su un palcoscenico.
Ahimè ho paura che la nostra società sia ancora lontana dal considerare il CDressing "normale".

Baci

Roberta

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Celeste

Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Celeste »

Io sono un uomo, che sa di essere uomo, e sono cosciente di immaginarmi di essere una donna... spero che questa autenticità valga lo stesso, per non sembrare troppo strana se un giorno uscirò. Travestirmi è un'espressione di me uomo che cerca di conoscersi anche (e non solo) attraverso il crossdressing, magari un giorno lo abbandonerò ma per ora ogni tanto mi serve.
Per quanto riguarda la ragazza sicuramente sarà stata attirata dal protagonismo, ma secondo me ci può anche essere un'altra cosa stuzzicante... e cioè che l'erba del vicino è sempre più bella... specie se non si è in grado o non si vuole valorizzare la propria.

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Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Novella »

Frida ha scritto: Non entro nel merito del dibattito sulle definizioni, quanto sul fatto che il crossdressing resta un tema poco conosciuto. Il che non è una sorpresa. Il crossdressing è sempre stata un attività privata. Nessuno sente il bisogno di diffondere in pubblico uno stato emotivo così intimo.
Forse sono io a non aver capito tutto il senso, ma mi sembra che non sia proprio così. Forse si poteva essere così categorici una volta. Ovviamente non ci sono stuoli di crossdresser in giro, ma quello del travestito in privato sta lentamente assumendo l'aspetto di uno stereotipo, lasciando invece al posto ad una maggiore voglia di migliorarsi e mostrarsi (non di esibirsi). Quando vado a curiosare nei siti di incontri erotici, vedo anche richieste pubbliche (quasi una richiesta di aiuto) di uscire en-femme da parte di crossdresser (che nell'ambito si chiamano trav), con altre sorelline. Non solo tra le giovanissime, immaginando fuoco e fiamme di seduzioni ed una "vita di vantaggi", ma anche tra le più grandi, tra le più tranquille quarantenni ed oltre.
~ N o v e l l a ~

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Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Serena Crossdresser »

la Drag Queen è un personaggio mitologico ... e come tutti i miti come di deve ha emulatori o emulatrici !
Serena


"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."

cit. da " Il tè nel deserto "

... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.

cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )

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Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da dream62 »

L'avervi scambiate per drag queen da parte della ragazzina non la ritengo una <offesa>, ma una generalizzazione del travestitismo.
La differenza tra drag queen e crossdresser? Nessuna, per le persone che non hanno a che fare o non conoscono questi due mondi.
E' come chiedere la differenza tra uno sci da discesa e uno da slalom: stesso articolo per un <profano>, diversissimi (agli antipodi oserei dire) per chi li conosce.

Io, una volta, denigravo le drag queen perchè non tolleravo l'idea della spettacolarizzazione pacchiana del vestirsi al femminile. Nel momento in cui sono entrato nel mondo del make-up per una nota marca (crucchi di mer.... : Andry : ) ed ho fatto pure un corso specifico per il trucco drag queen, ho cominciato ad avere ammirazione per questi artisti del travestimento: ho capito quanta passione e quanta cura per i minimi dettagli ci mettono nella loro trasformazione.

Ecco, credo che la ragazza fosse attratta dall'estetica, dal trucco ben fatto di Frida (che la conosco bene e la apprezzo) e probabilmente di Abby (che non conosco), non certo da tutte quelle filosofie, trite e ritrite in questo forum, che accompagnano un crossdresser.

Negli eventi di Cinzia, dove ho partecipato nei panni femminili, ciò che incuriosiva le altre modelle(bio) di me non era certo ciò che sentivo dentro, ma la capacità di trasformare un volto maschile (perchè in tal modo mi presentavo) in un volto femminile.

L'occhio è il primo sensore , il primo accessorio che 'scannerizza' chi abbiamo davanti: da lì partono i primi giudizi.

Io credo che il crossdressing sia in una zona di border-line tra le spettacolari drag queen e il transgendering: da una parte l'espressione artistica, dall'altra l'esigenza e la necessità di allineamento corpo-mente....senza dimenticare, però, che la maggior parte delle drag queen sono trangender.

Stef...?

Eva

Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Eva »

Credo che Frida abbia centrato il punto. Quando siamo andate a teatro a vedere lo spettacolo delle drag del RuPaul, io ero probabilmente l’unica che non aveva mai visto nemmeno un minuto della trasmissione TV, l’intera platea invece ne conosceva le protagoniste, i numeri, le canzoni e i balletti, e impazzivano letteralmente. Per quelle dive.
Da un certo punto di vista, ciò ha sicuramente allargato il parterre dell’accettazione dell’uomo travestito, da un’altra, almeno con le generazioni più giovani, alquanto superficiali e pronte ad assorbire quanto passa sui media, sta probabilmente passando il messaggio che Travestito = Drag Queen.
Che forse è meglio di Travestito = Travone. Però ancora non ci siamo. Nelle mie uscite pomeridiane in solitaria, da tre anni sto spiegando alle persone con cui interagisco, principalmente commesse, la differenza tra crossdresser e trav. D’ora in poi citerò anche le drag. Per la precisione.

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Re: Voi siete drag queen?

Messaggio da Coffee »

Buongiorno
Frida ha scritto: insomma, nemmeno facciamo in tempo a entrare e a avvicinarci al bancone del bar che ci avvicina una ragazzina e ci chiede: "voi siete drag queen?"...

... poi ha aggiunto: "io vorrei essere come voi"; ci guardava con ammirazione, era emozionata, sentiva il bisogno di farci sentire la sua stima.
...
Io mi fermo qui.
Conoscere significa constatare le differenze tra le proprie idee e il mondo che ci circonda. Ottima cosa.

Piuttosto rimango basito dall'età di chi ha posto la domanda. Pensavo che i ragazzi di oggi fossero più all'avanguardia socialmente e culturalmente. Mah... forse lo sono o forse no. -Coffee si gratta il mento-

Ma non facciamo di un'erba un fascio. Casomai hai trovato l'unica cariatide che non ha perso tempo ad esternare la propria aridità mentale. -.^

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