All'inizio siamo tutte femmine

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Celeste
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da Celeste »

Sonja-40 ha scritto:Alla fine, in mia opinione, il senso del post è che il sesso privilegiato dalla Natura sia quello femminile
Il sesso privilegiato dalla natura??? Oddio io credo nella parità tra i sessi e prendo le distanze nella maniera più assoluta!

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violet_sand
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da violet_sand »

Ritengo importante separare le questioni di genere, come tutte le questioni che riguardano cultura, intelligenza, talento, potenziale, sia dalla genetica sia dalla nuova frenologia (neuroscienze) che tentano di definire misure oggettive in ambiti dove la libertà personale è fondamentale
mi son fatta un cappello, con le formiche ombrello
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Roby
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da Roby »

violet_sand ha scritto:Ritengo importante separare le questioni di genere, come tutte le questioni che riguardano cultura, intelligenza, talento, potenziale, sia dalla genetica sia dalla nuova frenologia (neuroscienze) che tentano di definire misure oggettive in ambiti dove la libertà personale è fondamentale
?????

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violet_sand
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da violet_sand »

Io mi sento di dire che all'inizio siamo tutte e tutti umani, parola che descrive non al 100 % cosa siamo e le potenzialità che abbiamo, ma che ci deve ricordare che la maggior parte delle condizioni fisiologiche non legate alla riproduzione sono le stesse per chiunque. Su questa base poi il ventaglio delle varianti è grande, ricco, sorprendente, tragico, a tratti epico se parliamo di record sportivi per i quali non si è ancora potuto definire dove finisce un sesso e comincia l'altro (emblematico il caso di chi ha triplo cromosona XXY).
La Natura non opera tramite privilegi, offre a ogni variante le sue possibilità, e il rischio più alto è per quelle forme di vita che non hanno abbastanza variazioni.
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Johana
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da Johana »

Buongiorno a tutte.
Mi permetto di esporre anche la mia idea in proposito, anche se non sono esperta in questioni genetiche, ma so bene quello che è successo a me.
Sul fatto che "nasciamo tutte donne", a me è sono successe un paio di cose che potrebbero confermare questa affermazione.
La prima è stata all'inizio dello "sviluppo": ad un certo punto è cominciato a crescermi il petto. Roba da poco, ma che ha messo in allarme i miei genitori che mi hanno fatto vedere dal medico. Egli ci ha detto di non allarmarci, che era una cosa normale. A sentire lui, all'inizio dello sviuppo fisico, inizia a lavorare la parte femminile, poi la parte maschile prende il sopravvento e tutto torna "normale". Ed in effetti così è stato. Il petto è calato e hanno comiciato a crescermi i peli, anche se quelli della barba non sono mai stati foltissimi.
Il secondo evento è capitato mentre andavo all'università. Sull'autobus incontravo spesso un ragazzo che veniva dal sud america e, senza che me ne spiegassi la ragione, ho sentito una forte attrazione fisica nei suoi confronti, Siccome non mi era mai capitato prima e allora ero ancor più timido di ora, non ho fatto nulla, ho solo subito tale attrazione, senza prendere alcuna iniziativa. Solo dopo i 55 anni e per un caso abbastanza "strano" ho riprovato attrazione verso il mio stesso sesso, dopo una vita completamente etero. MI sono spesso interrogato su quanto mi era capitato allora e l'unica spiegazione che sono riuscito a trovare è stata che, probabilmente, in quel caso ci fu una particolare "combinazione chimica" fra me e quel ragazzo che aveva fatto nascere quell'attrazione.
Per quanto mi riguarda, io vedo la questione con un'analogia: siamo come una superfice che nasce colorata di bianco (cromosoma X), poi, ad un certo punto, si comincia a colorare di nero (cromosoma Y) o si rafforza il colore bianco (altro cromosoma X). Se il colore nero non si distribuisce uniformemente, restano zone in cui emerge ancora il colore bianco oppure il colore nero ha uno strato molto sottile, al punto che, prima o poi il bianco viene ancora fuori. In questi casi, pur essendo venuti fuori neri (maschi), a volte traspare ancora il colore bianco (femmina). Comwe è capitato a me in occasione di quell'incontro di gioventù e dopo i 55 anni.
Certo questa analogia non spiega il perché alla nascita, comunque ci distinguiamo fra maschi e femmine, per via dell'apparato genitale che abbiamo, ma penso che, in questi casi non si debba considerare solo l'aspetto fisico, ma anche quello mentale. In testa, è risaputo, si diventa maschi o femmime nell'età dello sviluppo, quando emergono anche le problematiche sessuali. Dal punto di vista mentale l'analogia mi pare calzante.
Poi, sempre partendo da quello che è successo a me, direi che non è neppure trascurabile, anzi, l'aspetto psicologico. Ma qui entriamo in altro discorso.

Frida

Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da Frida »

Al momento non mi è chiaro il senso di questo articolo.

Bisogna ricordare che la differenziazione sessuale non riguarda solo i genitali, ma anche tutte le cellule somatiche, i tessuti e tutti gli organi compreso il cervello.

La mascolinizzazione e la femminilizzazione della struttura e delle funzioni del cervello è indotta epigeneticamente prima della nascita.

Oggi la scienza riconosce che per la permanente mascolinizzazione del comportamento sessuale, ad esempio, gli ormoni sessuali non bastano, è essenziale, una modificazione epigenetica cioè determinata dall'attivazione anomala di quei geni contenuti nei cromosomi sessuali, come nel caso della femminilizzazione testicolare della sindrome di morris.

"All'inizio siamo tutte femmine" significa anche che è sufficiente una X per la manifestazione della vita (con genitali di tipo femminile) mentre sarà indispensabile la presenza di X+Y per la manifestazione della vita e del sesso maschile.

In alcuni casi quei marcatori epigenetici si attivano per il dimorfismo sessuale cerebrale e non per quello genitale. Questo potrebbe avere influenza sul comportamento (sessuale) di un individuo ma non sul suo orientamento.

Affermare di non essere "del tutto maschi" per dare una base epigenetica al crossdressing però lo trovo fuori tema.

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patriziacross
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da patriziacross »

Carissime.
Mi occupo di neuroscienze da molti anni.
Ritengo pericoloso pensare che siano "la nuova frenologia".
Vorrei introdurre solo il concetto di genetica evolutiva, vale a dire le modificazioni della nostra genetica di base che so ADATTANO alle richieste e alle necessità dell'ambiente, in senso evolutivo.
Si chiama, come sollecita la straordinaria Frida ( grazie per le tue provocazioni) , EPIGENETICA.
Probabilmente la soluzione sta nella nostra capacità di adattarci e di crescerci in sintonia con l'ambiente.
Un bacio
Patrizia

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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da manuelakiss »

Pat
Vorresti dire che potrebbe esserci la possibilita di trovarci agli albori di un nuovo sviluppo evolutivo nel quale, in nome del darwinismo, le differenze si assottiglieranno sempre di più e si assistera' ad una omogeneizzaxione dei caratteri?
P.s
Speriamo
Manu
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da gisella.31 »

Beh beh,

la riproduzione basata sul sesso si presume favorisca nuove combinazioni genetiche in modo 'ordinato'.
Ogni individuo combina il patrimonio genetico dei propri genitori sviluppando una nuova unica combinazione che, esposta all'ambiente, si confronta con gli altri suoi simili.
È un modo per favorire l'evoluzione ed adattarsi "senza strappi".

Pensare che stiamo andando verso un unico sesso non credo abbia molto senso.
Pensare che si stiano annullando le differenze anche.. forse l'ambiente cambia e il maschio con la clava non ha piú molto sex appeal...Il testosterone non é tutto.
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patriziacross
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Re: All'inizio siamo tutte femmine

Messaggio da patriziacross »

Gisella ha preso in mano le redini del discorso con sapienza.
Noi non abbiamo idea delle variazioni che avverranno perché prima che si possa incidere sulla genetica basa occorrono secoli...Ma ciò non toglie che le variazioni fenomenologie incidono sul sociale e quindi le variazioni sono lievemente più rapide.
Rimangono alcune stigma "morali" che ogni tanto insorgono come fisiologico freno alla rapidità caotica ma credo che il segreto, sia individuale che a livello macroscopico sia la flessibilità dell'adattamento che richiede anche la pazienza individuale.
Grazie a Manu della stima ottimistica che mi attribuisce.
Adattiamoci e abbiamo pazienza!
Pat

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