Tutto è nato da un semplice giochino che, tuttavia, apre le porte ad una discussione molto interessante e profonda: se avessimo la possibilità di scegliere tra essere femmine al 100% per un giorno senza poter mai più tornare indietro oppure tra essere femmine al 100% punto e stop, cosa sceglieremmo?Roby ha scritto:Anche se è passato del tempo, ci tengo a portare il mio contributo sul "piccolo gioco".
Ne ho parlato col mio psy, accennando anche all'ipotesi di castrazione portata da Frida (poi parleremo di castrazione in un altra discussione) ed anche il mio Psy non ha mancato di buttare giù la domanda delle domande: "mettendosi nel caso ipotizzato dal giochino, se lei si svegliasse donna, le mancherebbe qualcosa?"
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Bum!!! Azz... difficile...
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Dopo aver riflettuto un po' la mia considerazione è che svegliandomi donna bio a tutti gli effetti nessuno mi avrebbe riconosciuta, le persone che amo, il datore di lavoro ed i colleghi... quindi, la cosa che mi mancherebbe di più è la continuità con la vita precedente.
Al genio della lampada chiederei di fare in modo che dopo la trasformazione. io possa essere amata da chi mi amava prima, continuare a fare il mio lavoro, interagire con gli stessi colleghi, solo essendo donna, che è già un bel cambiamento.
Certo mi rendo conto che quello che chiedo raramente accade nelle più riuscite transizioni e forse è proprio questo aspetto che non mi rende pronta (non ancora?) a lasciare tutto alle spalle per intraprendere una vera transizione.
Tornando a ragionare sulla mancanza, mi mancherebbe il sesso maschile? Il pene? Penso proprio di no, non lo sentirei come castrazione o perdita ma piuttosto una liberazione, ma su questo aspetto vorrei approfondire in altra sede.
Ma insomma, questa domanda è proprio un giochino? Beh insomma, dell'assurdo delle ipotesi proposte, è un bello spunto per approfondire!!
Grazie
Roberta
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Se la domanda la prendiamo come un semplice ed innocente gioco allora ci sta una risposta anche superficiale ma, volendosi addentrare nel lato più serio e terra a terra, che risposte otterremmo? Quali strani e reconditi anfratti della nostra psiche andremmo ad esplorare?
Immagino dipenda principalmente da cosa vuol dire per ognuna di noi essere "enfemme".
Per alcune è un gioco, per altre un modo di esprimere un desiderio di trasgressione, magari per altre è un semplice feticismo non diverso dal collezionare gnomi da giardino ed, infine, per altre è il metodo più naturale di considerare sè stesse.
Da parte mia, al di là della risposta un po' goliardica che ho dato nel topic, sceglierei la 1 proprio perchè il mio corpo lo considero un semplice errore di assemblamento, tantopiù che non ho nessun interesse a tenere il mio attuale apparato riproduttivo.
Ovviamente io parlo solo in base alle idee che mi sono fatta osservando e leggendo e non pretendo siano giuste.