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LauraB
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Messaggio da LauraB »

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E' un articolo di febbraio 2019, ma ogni tanto esce su varie testate.

Riguarda i giovani, ma nell'insieme pensiamo anche agli adulti..

In sostanza, ogni tanto esce "qualcosa" di "allarmante" che di allarmante non ha nulla.

I numeri.. partiamo da quelli: è indubbio che la maggiore presenza di centri Lgbt e l uso del web oggi permettono a piu persone di uscire allo scoperto rispetto al passato. Anche le terapie medicalizzanti hanno fatto passi avanti..

Quello su cui vorrei puntare il dito, però, è sempre il domandarsi sul "quanti sono"? come se fosse una categoria come i rapinatori.

La vera domanda è invece cosa fare, e qui le soluzioni sono tante. Con un solo denominatore comune: aiutare le persone a capirsi, aiutare la società ad aiutare, ad accettare, a partire dalle famiglie
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roby_rm
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Re: Esperienze

Messaggio da roby_rm »

Non è che l' innocente domanda "quanti sono" va letta come: quanto renderebbe una x-dress tax?
Se è così mi tengo i miei spilli, ma nego! : Smile : e mi tengo anche la gonna!
Se tassano il.makeup sono finta! : Sad :

Kiss

Seriamente: conosco almeno due casi e mezzo in cui società si sono interrogate e sono corse ai ripari di fronte al dilagare di fenomeni che oggi si definirebbero LGBT: Sparta, Venezia medioevale e di recente la Russia di Putin. Il mezzo è quest' ultima, dato che non si sono trovati di fronte ad un calo demografico, ma gli servivano un po' di scuse politiche.
Non è strano che in un paese che ha problemi demografici ci si interroghi sui numeri.
Lo strano è che come al solito, in Italia i numeri non siano nella media, e nemmeno si avvicinano. Vuoi vedere che il nostro "genio" ci porta a vivere le esperienze LGBT in modo non iscrivibile nelle statistiche?

Ri- kiss
Ultima modifica di roby_rm il sabato 14 dicembre 2019, 17:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Esperienze

Messaggio da sylvix »

Quello su cui vorrei puntare il dito, però, è sempre il domandarsi sul "quanti sono"? come se fosse una categoria come i rapinatori.
i numeri sono parte costituente dei processi pseudodemocratici su cui si fonda il neo-occidente.
maneggiando i numeri razionali, prima o poi, escono fuori gli irrazionali e le grandezze incommensurabili.
i pitagorici andarono in crisi, il nostro mondo pure.
ma quanto è blu il blu?
e quanto è trasparente il vetro?
bisognerebbe far capire a quelle teste di cazzo che, anche qualora fossimo macchine(probabilmente lo siamo), funzioniamo meglio senza numeri.
jeg taler ikke dansk!

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Re: Esperienze

Messaggio da roby_rm »

sylvix ha scritto:
Quello su cui vorrei puntare il dito, però, è sempre il domandarsi sul "quanti sono"? come se fosse una categoria come i rapinatori.
i numeri sono parte costituente dei processi pseudodemocratici su cui si fonda il neo-occidente.
maneggiando i numeri razionali, prima o poi, escono fuori gli irrazionali e le grandezze incommensurabili.
i pitagorici andarono in crisi, il nostro mondo pure.
ma quanto è blu il blu?
e quanto è trasparente il vetro?
bisognerebbe far capire a quelle teste di cazzo che, anche qualora fossimo macchine(probabilmente lo siamo), funzioniamo meglio senza numeri.
Be a me non dispiacerebbe essere una

e^(i π)=1

Me! Sarei così trascendente! Ovviamente con gli spilli interi!

Per i più fisici consiglierei E=m c^2. La massa può anche essere piccola. Non si deve ingrassare! : Smile :

Kiss
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Celeste

Re: Esperienze

Messaggio da Celeste »

La statistica e i numeri fanno parte del Diagnostic and STATISTICAL Manual of Mental Disorders... che quest'ultimo e le sue diagnosi aiutino veramente le persone chi lo sa.

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angelaingrid
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Re: Esperienze

Messaggio da angelaingrid »

roby_rm ha scritto: conosco almeno due casi e mezzo in cui società si sono interrogate e sono corse ai ripari di fronte al dilagare di fenomeni che oggi si definirebbero LGBT: Sparta, Venezia medioevale e di recente la Russia di Putin.
Ehm, scusa... Iran & Company, gran parte dell'India, il Giappone pre bellico, la Cina maoista e la sodale Corea del Nord con gli Khmer Rossi di Pol Pot... loro no?
Guarda che se andava bene ti ritrovavi in un lager per la rieducazione. Se andava male, lapidazione e anche peggio: non ti scorticavano viva e poi ti immergevano nell'aceto solo perché sarebbe costato troppo.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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Re: Esperienze

Messaggio da roby_rm »

angelaingrid ha scritto:
roby_rm ha scritto: conosco almeno due casi e mezzo in cui società si sono interrogate e sono corse ai ripari di fronte al dilagare di fenomeni che oggi si definirebbero LGBT: Sparta, Venezia medioevale e di recente la Russia di Putin.
Ehm, scusa... Iran & Company, gran parte dell'India, il Giappone pre bellico, la Cina maoista e la sodale Corea del Nord con gli Khmer Rossi di Pol Pot... loro no?
Guarda che se andava bene ti ritrovavi in un lager per la rieducazione. Se andava male, lapidazione e anche peggio: non ti scorticavano viva e poi ti immergevano nell'aceto solo perché sarebbe costato troppo.
Ciao ngr-ngr! Come al solito non mi sono espressa bene! Sorry!
Non mi riferivo a società troppo occupate a fare superuomini che fossero in accordo con qualche cervellotica teoria sociale o religiosa. Comunque già che ci siamo noi europei ci rientriamo 2 volte: la prima per la religione e la seconda per la creazione dei superuomini ariani dapprima e comunisti poi.

Nei due casi a cui mi sono riferita la "necessità" si manifestò in modo "naturale" e fu gestita in modo intelligente.
Primo caso: Sparta.
L' esercito più efficace prima di quello dei romani aveva una leva basata su 6.000 famiglie di spartiati, che dovevano controllare 40.000 perieci (servi bianchi) e 120.000 iloti (schiavi neri). Oltre a questi piccoli problemi di ordine pubblico dovevano sobbarcarsi una guerra all' anno. Soluzione: leva totale dai 16 ai 60 anni ed eliminazione in età tenerissima di coloro che non potevano combattere. Problema "di ritorno": se qualcuno dei 6.000 moriva prima di aver generato un discendente almeno, la leva si interrompeva. Soluzione: finché non avevi generato, non combattevi, ma ti negavano gli onori dovuti al rango, anche se ti distinguervi in altro modo.
D' altronde puoi immaginare che combattendo contro altri greci, di occasioni per fare dei sani stupri di guerra ne avevano poche, ed i persiani non vennero in Grecia con le donne. Quindi dopo averli vinti, si divertirono, ma "alla greca". (Documentato su vasi del periodo. Per altre informazioni vedi i libri di v.m.manfredi)
Secondo caso: Venezia. Numeri paragonabili a quelli di Sparta, almeno per i cittadini che contavano. Problema: gestire una flotta che dava dei punti a quella araba dapprima e turca poi, avendo imbarcati su ciascuna nave 3 o 400 rematori in genere non ben disposti verso chi comandava, dato che si usavano molto i prigionieri di guerra. Aggiungi una rete commerciale che arrivava in Cina, e che per andare e tornare servivano 3 anni. I risultati erano tali per cui i 3 anni erano ben spesi, MA i tartari di cui attraversavi le terre non erano molto disposti a condividere donne ed i cinesi (almeno quelli di alto rango) si lavavano molto più dei corrispondenti veneziani. Risultato: soldi tanti e donne poche! Oltre a questo le migliori menti si esaurivano facendo soldi, diplomazia per tenere aperte le rotte e magari comandando qualche esercito... Insomma, tempo per fare zin zin poco e rischio di scomparsa delle grandi famiglie.
Soluzione: come puoi convincere un mercante? Tassa sul celibato! Rende più che ammazzarlo! : Smile :

Come vedi pura logica e tentativo di risolvere problemi pressanti da parte di società evolute, ma il cui punto debole era mantenere l' equilibrio demografico. Ti ricorda qualcosa questo?

Kiss
roby_rm

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Re: Esperienze

Messaggio da LauraB »

vi seguo un po a fatica... il sottotitolo dell'articolo parla chiaro: "NON CI SONO NUMERI PREOCCUPANTI".

Non ci sono nemmeno
roby_rm ha scritto: dilagare di fenomeni
semplicemente una società piu aperta, maggiori fonti di informazione, legislazioni finalmente non repressive permettono alle persone di uscire allo scoperto.

E vale sia per chi sente una disforia sia chi semplicemente non vuole allinearsi a binarismi di genere o semplicemente a consuetudini (penso all abbigliamento).

Eppure la risposta, non sempre è assertiva, non sempre la gente vuole capire. Spesso preferisce ignorare, negare, oppure fermarsi al vecchio pensiero " è malato".
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Re: Esperienze

Messaggio da Frida »

LauraB ha scritto:vi seguo un po a fatica... il sottotitolo dell'articolo parla chiaro: "NON CI SONO NUMERI PREOCCUPANTI".
Chiarisco subito la mia posizione come genitore. La somministrazione di bloccanti della pubertà nei bambini è una barbarità.

Tutto il sistema è orientato a favorire la transizione di genere. E ora si punta ai bambini, iniziando con la triptorelina, perché su di loro la transizione è più efficace.

Calma, ci vuole calma, crescere richiede tempo. I bambini sono facilmente influenzabili ma non sono tabula rasa. in generale, c’è un’alta percentuale che abbandona la transizione e risolve in altro il proprio problema, quindi bisogna dirlo che se un minore indossa abiti del sesso opposto e si vuole far chiamare col nome del sesso opposto non significa che ci sia la disforia di genere. Ma vi pare che un genitore possa fare leva sul fatto che un maschio somiglierà meno a una femmina e viceversa per bloccare la pubertà di un minore?

Quando la motivazione langue entra in gioco la storia di chi c'è l'ha fatta con successo (più o meno il mantra di tutte le associazioni) Perchè non fornire anche dei numeri specie se ti chiami Osservatorio Nazionale Identità di Genere?

Per gli piscologi cognitivo comportamentali di queste associazioni il genere è acquisito per input culturale e quindi è logico far crescere un bambino come una bambina e viceversa. Tuttavia considerare il comportamento umano come un modello informatico non funziona sempre specie se il prezzo da pagare è sacrificare la coscienza. Io rifiuto una società che accetta di medicalizzare i bambini somministrando bloccanti, ormoni e antidepressivi per sedare l'angoscia esistenziale dei genitori.

Un dato che rilevo dall'articolo è che l'ambulatorio del Niguarda è stato sospeso.

Nel dubbio bisognerà pagare il biglietto di prima classe per andare nel paese dei balocchi; infatti tutto questo bel transificio mica è gratis! e siccome costa allora invece che 5 incontri per indagare sulla disforia di genere del minore ne bastano 2 e si parte con i bloccanti che male non fanno; se un cervello adolescente si svilupperà dentro il corpo di un bambino senza conseguenze però nessuno lo sa e il genitore intanto ha già firmato.

Comunque non preoccupiamoci, non contano i numeri ma le storie.

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Re: Esperienze

Messaggio da roby_rm »

LauraB ha scritto:... "NON CI SONO NUMERI PREOCCUPANTI". ...
.
Meglio che non ci hai seguite! : Smile : per quanto mi riguarda forse è stato un fuori tema, innescato dall' osservazione di Sylvix. Forse in modo maldestro (volevo scherzare un po') ho cercato di dire che non è strano che la società si interroghi su come si evolve, ed ho osservato che in almeno due casi problemi di sbilanciamento sociale hanno necessitato di interventi abbastanza pesanti da parte degli stati.
L' osservazione di Angela mi ha portato all' ultima sdottorata. Volevo solo dire che sono fenomeni che possono manifestarsi e che possono richiedere interventi di ingegneria sociale che non deve essere necessariamente cruenta come nei casi segnalati da Angela.

Riguardo all' articolo, mi piacerebbe sapere, ma non sembra sia espresso esplicitamente:
- quanto il dato italiano differisce dalla media
- come la percentuale dei bambini disforici si "proietta" sulla popolazione adulta
- qual è il trend. I numeri citati sono: 31-48-64. Raddoppio in 2 anni. Esponenziale.

Kiss
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