Credo che come molte, passo la stragrande maggioranza del mio tempo en homme, e le mie attività le seguo en homme, almeno pubblicamente. Quindi è ovvio che molti momenti felici li ho avuti en homme.
Ciò non toglie che sono stata felice anche en Femme, ma molto più raramente, ed ovviamente in occasioni ed in modi diversi.
Per chiarire: oltre quanto concerne la sfera personale, quello che si può includere nell' espressione "carriera" e le sue soddisfazioni sono gioco-forza arrivate quando ero en homme.
En Femme i momenti di gioia sono quasi esclusivamente di tipo "privato": vanno dalla possibile "passabilita'", al sentirsi di poter uscire e sedere in un bar ad un complimento non atteso...
La domanda potrebbe fare riflettere proprio su questo fatto.
Mi sembra che molte di noi debbano barcamenarsi tra due "vite", anche abbastanza sconnesse tra loro, una delle quali si prende la stragrande maggioranza del tempo e degli avvenimenti, ma che non è necessariamente quella più desiderata, mentre i momenti in cui siamo più predisposte a stare bene sono quelli dell' "altra" vita, quella che viviamo di meno, ed in condizioni di poca "esternalizzazione" e che pertanto risulta priva di molte componenti di "normalità".
Spero di essermi spiegata, ma non ne sono sicura!
Kiss