ATTRAZIONE

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cuoredimenta
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Re: ATTRAZIONE

Messaggio da cuoredimenta »

Spero di non mancare di rispetto a nessuno, se dovesse succedere sappiate che non era mia intenzione che capitasse... So che si tratta di un pour parler, solo che probabilmente il discorso lascia meno spazio a generalizzazioni o etichette di quanto si possa pensare.

Potrei essere stata disforica da quando sono nata o da ieri, e la stessa cosa vale per la mia attrazione per gli uomini (che, approfitto per dire, ho accettato relativamente tardi rispetto al mio sviluppo)... Ma i miei sentimenti e le mie emozioni potrebbero essere state influenzate dal contesto sociale in cui sono nata e cresciuta, che avrebbe considerato ciò che sento come poco inclini alla mia apparente natura, costringendomi a reprimerle, per poi "liberarle" in un secondo momento, quando mi sarei sentita pronta ad ammettere a me stessa che fanno parte della mia identità ed è sbagliato fare finta che non sia così. Dunque mi chiedo... E' importante cosa viene prima? E anche se fosse, come dovrei sentirmi se non cado in una delle voci della schematica divisione teorizzata da questo o quell'esperto?

Io penso che, in quanto persone, la razionalità sia solo spinta dal bisogno di controllo, mentre dovremmo tener presente anche l'irrazionale.
Giada

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Monica Poli
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Re: ATTRAZIONE

Messaggio da Monica Poli »

Sabrinasexy69 ha scritto: Ecco...qui si parla di storia d'amore, ma e' una storia di amore per l'altro, cioe' verso l'altro o di amore con se stessi e verso la propria immagine di donna che si sta realizzando?
Essere attratti da un uomo non e' desiderare che ci tratti come donna, e' provare una irresistibile attrazione fisica e mentale.
Ripongo una domanda che puo' aiutare a fare un po' di luce, quella persona ora e' inesorabilmente attratta dai maschi o ancora dalle donne?
Intanto non è una persona, ma sono diverse persone a vivere queste situazioni.
A mio parere non sono attratte né dai maschi né dalle donne, ma esclusivamente da sé stesse. Le attenzioni di un uomo sono cercate perché in grado come null'altro di alimentare ed esaltare la sensazione e il piacere di percepirsi donne.
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

MARINA65

Re: ATTRAZIONE

Messaggio da MARINA65 »

Monica ok la liberta' di espressione , ok criticare ma dare dell'egocentriche a persone che si sono messe in gioco per seguire un percorso che non e' facile e che molte per paura di cio a cui andavano incontro non hanno provato neanche ad intraprendere mi sembra un filo eccessivo e te lo scrive una di quelle che a suo tempo lo avevano intrapreso e si sono fermate a meta' del guado o forse molto prima della meta' , che provano affetto per una donna ma non amore perche' attratte dall'altro sesso insomma una di quelle che secondo te' poi pensano a cercarsi un'uomo per sentirsi donne ....

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Monica Poli
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Re: ATTRAZIONE

Messaggio da Monica Poli »

MARINA65 ha scritto:Monica ok la liberta' di espressione , ok criticare ma dare dell'egocentriche a persone che si sono messe in gioco per seguire un percorso che non e' facile e che molte per paura di cio a cui andavano incontro non hanno provato neanche ad intraprendere mi sembra un filo eccessivo e te lo scrive una di quelle che a suo tempo lo avevano intrapreso e si sono fermate a meta' del guado o forse molto prima della meta' , che provano affetto per una donna ma non amore perche' attratte dall'altro sesso insomma una di quelle che secondo te' poi pensano a cercarsi un'uomo per sentirsi donne ....
Ma che dici!!??
Intanto sono cose che entro una certa misura ho fatto anch'io, e quindi io sarei il primo egocentrico.
E poi ho scritto che chi lo fa, fa bene a farlo (ci mancherebbe) e quindi non ho certo criticato nessuno.
Cercare di capire la ragione per cui certe cose avvengono non significa criticarle o non rispettare chi le fa. Non ti pare?
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

MARINA65

Re: ATTRAZIONE

Messaggio da MARINA65 »

Monica cercare di ridurre certe problematiche che affondano la loro radice nell'io piu' profondo di ciascuna di noi al proprio egocentrismo , come hai scritto Tu' , lo trovo una tesi alquanto superficiale e fra l'altro e' una delle tesi che ho sentito sostenere da chi ci attacca sentendosi in dovere di poterci dare lezioni di vita leggasi i vari movimenti No gender ecc.ecc. quindi ammetterai che non fa' piacere leggerla su questo Forum. Tesi scritta fra l'altro da una persona che sostiene essere una di noi , poi se cerchi la compagnia di un'umo per soddisfare il tuo egocentrismo bon per te' qui vige la liberta' di pensiero e sei libera di fare come ti pare ma non fare di tutta un'erba un fascio e non estendere cio che va' bene per te' come condizione standard per tutte , che poi scrivi che chi lo fa' lo fa' fa' bene a farlo non sposta di una virgola il succo del tuo intervento il cui nocciolo e' la tesi che si vada a cercare di conquistare gli uomini per soddisfare il proprio egocentrismo .

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Re: ATTRAZIONE

Messaggio da roby_rm »

cuoredimenta ha scritto:Spero di non mancare di rispetto a nessuno, se dovesse succedere sappiate che non era mia intenzione che capitasse... So che si tratta di un pour parler, solo che probabilmente il discorso lascia meno spazio a generalizzazioni o etichette di quanto si possa pensare.

Potrei essere stata disforica da quando sono nata o da ieri, e la stessa cosa vale per la mia attrazione per gli uomini (che, approfitto per dire, ho accettato relativamente tardi rispetto al mio sviluppo)... Ma i miei sentimenti e le mie emozioni potrebbero essere state influenzate dal contesto sociale in cui sono nata e cresciuta, che avrebbe considerato ciò che sento come poco inclini alla mia apparente natura, costringendomi a reprimerle, per poi "liberarle" in un secondo momento, quando mi sarei sentita pronta ad ammettere a me stessa che fanno parte della mia identità ed è sbagliato fare finta che non sia così. Dunque mi chiedo... E' importante cosa viene prima? E anche se fosse, come dovrei sentirmi se non cado in una delle voci della schematica divisione teorizzata da questo o quell'esperto?

Io penso che, in quanto persone, la razionalità sia solo spinta dal bisogno di controllo, mentre dovremmo tener presente anche l'irrazionale.
: Smile : forse sarebbe il caso di fare un po' di credito alla razionalità : Smile : per esempio concedendo che più di bisogno di controllo, lo scopo sia quello di costruire dei modelli, che per definizione devono essere razionali, per poi verificare se sono aderenti alla realtà, cioè se spiegano ciò per cui sono stati costruiti.
Purtroppo mi sembra che, come in tutte le scienze, il modello dei modelli, quello che spiega tutto, non sia ancora vicinissimo, sennò non staremmo qui a parlarne : Smile :
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Frida

Re: ATTRAZIONE

Messaggio da Frida »

Roby ha scritto:
Frida ha scritto:
Dalla mia personale esperienza si può dedurre che chi è eterosessuale lo è sempre in ogni istante della sua vita compreso il momento in cui si concede un'esperienza omosessuale. Questa persona è sempre cosciente della sua eterosessualità. L'atto sessuale non determina il suo orientamento. In definitiva non si preoccupa, non teme, non ha ansie sul suo orientamento neanche dopo aver fatto sesso con una persona del suo stesso sesso. È eterosessuale e basta.
[...]
Cara Frida, lo so che con questa domanda che sto per fare, spalanco il cancello del ginepraio.
Ma la faccio lo stesso.
Se uno di questi "eterosessuali e basta" arriva ad avere rapporti omosessuali, allora mi chiedo cosa vuol dire essere eterosessuale?
E cosa bisogna fare per essere omosessuale o al limite bisessuale?

Roberta
Cara Roberta, sono felice di leggerti qui, su temi spinosi, come solo la nostra amica Monica sa confezionare. Sono certa che ogni tanto serva spalancare qualche cancello.

Finora ho capito che solo gli omosessuali non credono di essere se stessi in ogni momento della loro vita. Credono che sia possibile essere qualcos'altro fuori dal proprio letto. Le persone eterosessuali non affettano la loro sessualità. Gli eterosessuali, credono di essere sempre se stessi, ne hanno sempre coscienza, in ogni momento, anche quando si stanno facendo (...) da un frocio come me.

Frida

Re: ATTRAZIONE

Messaggio da Frida »

Sabrinasexy69 ha scritto:
Frida ha scritto: Gli scienziati sono d'accordo nel definire la disforia di genere partendo dall'orientamento sessuale. Chi è omosessuale da subito inizia un percorso di transizione "saltando" la fase del travestimento. Chi è eterosessuale inizia il percorso di transizione, passando dal travestimento, in una fase matura. Kernberg descrive casi di omosessualità "fasulla" in persone affette da disforia di genere. Chi ha praticato il travestimento è "abituato" a recitare, pur senza saperlo, un ruolo di genere. In presenza di disforia di genere potrebbe, come dice Claudio, avere un comportamento eteronormativo per soddisfare il suo bisogno di essere percepita donna.
Me la rispieghi? cioe' vuoi dire che io che sono etero e mi travesto e mi piace farmi percepire come donna, potrei decidere di fare un altro passo e "transizionare" e poi eventualmente diventare omosessuale, o meglio "etero" rispetto al mio essere diventata donna?
ma a quel punto avrei cambiato il mio orientamento sessuale...o no?
La persona che transiziona tardivamente affronta sempre lo stesso dilemma: sono più attratta dagli uomini o dalle donne? Il caso noto è quello di Caitlyn Jenner, sposata n volte, oggi, afferma che l'essere trangender e l'orientamento sessuale sono aspetti della sua vita completamente scollegati. Lei stessa non è più sicura di essere eterosessuale e dunque tiene separati i due temi. La mia opinione personale è che chi è attratto da se stesso come donna tende a separare il proprio orientamento dalla propria identità. In realtà non cambia il proprio orientamento sessuale perchè l'attrazione prevalente è verso se stesso come donna e dunque il sesso del partner passa in secondo piano.

Chi si traveste, separa l'io dal sé, lo abbiamo letto infinite volte; quando ci si traveste affiora il desiderio di concedersi a un uomo. È possibile cedere alle avance di un maschio solo per il momento in cui ci si traveste, dopo tutto ritorna come prima. La transizione può essere vista come un travestimento stabile, facendo salve tutte le ragioni intime e individuali, prima o poi però la scelta del partner si fa urgente e allora bisogna adattarsi.

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Re: ATTRAZIONE

Messaggio da cuoredimenta »

roby_rm ha scritto:
: Smile : forse sarebbe il caso di fare un po' di credito alla razionalità : Smile : per esempio concedendo che più di bisogno di controllo, lo scopo sia quello di costruire dei modelli, che per definizione devono essere razionali, per poi verificare se sono aderenti alla realtà, cioè se spiegano ciò per cui sono stati costruiti.
Purtroppo mi sembra che, come in tutte le scienze, il modello dei modelli, quello che spiega tutto, non sia ancora vicinissimo, sennò non staremmo qui a parlarne : Smile :
Cara Roby, come saprai non sono certo una cima, ma mi sfugge il senso di costruire di questi modelli. Forse è che, come al solito, ho un’idea troppo romantica delle cose, ma pensavo che il bello di questo mondo fosse che non si deve per forza appartenere ad una categoria, come invece è richiesto là fuori. È vero, ci siamo identificate in certe direzioni, su più livelli, ma credevo fosse esclusivamente per il bisogno di una certa trasparenza e come indice di identificazione delle nostre buone intenzioni. C’è davvero bisogno di creare modelli e far partire così la corsa a chi possiede il profilo che più si identifica con questi? :)

Un bacione, Roby, mi mancano i tuoi pizzichi! :)
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Re: ATTRAZIONE

Messaggio da roby_rm »

Frida ha scritto:
Sabrinasexy69 ha scritto:
Frida ha scritto: Gli scienziati sono d'accordo nel definire la disforia di genere partendo dall'orientamento sessuale. Chi è omosessuale da subito inizia un percorso di transizione "saltando" la fase del travestimento. Chi è eterosessuale inizia il percorso di transizione, passando dal travestimento, in una fase matura. Kernberg descrive casi di omosessualità "fasulla" in persone affette da disforia di genere. Chi ha praticato il travestimento è "abituato" a recitare, pur senza saperlo, un ruolo di genere. In presenza di disforia di genere potrebbe, come dice Claudio, avere un comportamento eteronormativo per soddisfare il suo bisogno di essere percepita donna.
Me la rispieghi? cioe' vuoi dire che io che sono etero e mi travesto e mi piace farmi percepire come donna, potrei decidere di fare un altro passo e "transizionare" e poi eventualmente diventare omosessuale, o meglio "etero" rispetto al mio essere diventata donna?
ma a quel punto avrei cambiato il mio orientamento sessuale...o no?
La persona che transiziona tardivamente affronta sempre lo stesso dilemma: sono più attratta dagli uomini o dalle donne? Il caso noto è quello di Caitlyn Jenner, sposata n volte, oggi, afferma che l'essere trangender e l'orientamento sessuale sono aspetti della sua vita completamente scollegati. Lei stessa non è più sicura di essere eterosessuale e dunque tiene separati i due temi. La mia opinione personale è che chi è attratto da se stesso come donna tende a separare il proprio orientamento dalla propria identità. In realtà non cambia il proprio orientamento sessuale perchè l'attrazione prevalente è verso se stesso come donna e dunque il sesso del partner passa in secondo piano.

Chi si traveste, separa l'io dal sé, lo abbiamo letto infinite volte; quando ci si traveste affiora il desiderio di concedersi a un uomo. È possibile cedere alle avance di un maschio solo per il momento in cui ci si traveste, dopo tutto ritorna come prima. La transizione può essere vista come un travestimento stabile, facendo salve tutte le ragioni intime e individuali, prima o poi però la scelta del partner si fa urgente e allora bisogna adattarsi.
Domanda: ma se quando sono en homme il rapporto con un uomo proprio non mi interessa, mentre lo accetto (o lo cerco) quando mi travesto, diresti che sto separando l' io dal se.
Se sto vestita il 70% del mio tempo, separo il mio io dal se per il 70% della mia giornata? A questo punto qual è l' io e quale il se? (Variazione della percentuale a piacere)

Kiss
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