Pur interessandomi da sempre la spiritualità, non saprei proprio rispondere, perché a me hanno sempre coinvolto i principi interiori e sono totalmente ignorante sulle regole esteriori (quello che decidono, prescrivono o condannano le varie istituzioni religiose anche a distanza di secoli o millenni dagli insegnamenti originali).Eva ha scritto:Sbaglio o nella Bibbia c’è un passo del genere -e l’uomo non si vestirà da donna e la donna non si vestirà da uomo- ammesso che non sia una delle numerose modifiche fatte nelle traduzioni e manipolazioni, il “problema” (dal punto di vista religioso) ha ovviamente radici lontane...
Curiosità mia: dato che riconosco il buddismo come unica religione (so che è riduttivo definirla tale ma concedetemelo per brevità) che non rompe il ca... a chi non la pensa come loro e che non ha scatenato guerre negli ultimi 2000 anni, c’è qualcuna che ne sa abbastanza riguardo l’approccio verso chi nasce nel corpo sbagliato?
Della spiritualità interiore invece mi interessano fondamentalmente tre cose (che tra l'altro non sono di proprietà esclusiva di una sola religione): il libero arbitrio, l'amore e la sincerità con se stessi. Di conseguenza penso che ciascuno possa (se vuole) liberamente sapere se fa una data cosa con amore o con odio e se davvero crede sia vero quello che dice o che pensa (senza idealizzare o sminuire arbitrariamente qualcuno o qualcosa). Comunque questa è una mia libera interpretazione, magari "religione" significa tutt'altro: proibizioni, prescrizioni, usi e costumi, ecc... in fin dei conti quando ero ragazzina e mi rifiutai categoricamente di fare la cresima il prete venne a cercarmi a casa, perché riteneva di dover insistere per mettermi sulla buona strada... ma io proprio non capivo che diavolo volesse da me, ero per la libertà di scelta.