Al cinema

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virgolette
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Messaggio da virgolette »

In questi giorni è nelle sale un docufilm sulla vita di Franco Battiato.
Io possiedo un solo disco di Battiato, quello che lo ha reso celebre: La voce del padrone.
Lo adoro e sto aspettando che venga finalmente pubblicata una versione ad alta risoluzione, per godere di questo capolavoro come merita.

Siccome la proiezione durerà solo fino al 4 dicembre, decido di andarci e dopo aver consultato l'elenco delle sale che lo propongono mi organizzo per la sera del 2 dicembre.
Mi rado per bene, mi sistemo al meglio e vado prima alla sede ACI di Ciriè, perché devo fare le pratiche (urgenti) per il rinnovo della patente che mi scade il 4 dicembre.
Finito all'ACI vedo che sono solo le 17:50, per cui mi avvio verso Torino con la massima flemma, risparmiando anche stress e gasolio.
Arrivo al cinema "The space" in via Orvieto, annesso al centro commerciale Parco Dora, che sono le 18:30.
é davvero troppo presto: lo spettacolo inizia alle 20:10, che faccio ?
Intanto compro il biglietto, così prendo uno dei posti migliori, poi mi faccio una bella vasca al centro commerciale.
Perfetto, sono le 18:39 ed ho il mio biglietto, ora scendo al centro commerciale.
Sembra una banalità, ma non lo è! Il primo piano è facile: c'è una scala mobile ed in pochi secondi sono al piano inferiore, ma per raggiungere il piano zero devo fare tutto un percorso su passerelle e scale. Qual'è il problema ? Il problema è che ho dei tacchi a spillo da 9 cm e le passerelle sono realizzate con assi di legno da 13 cm distanziate tra loro di 1 cm. Pensate che sia possibile percorrere l'intera passerella di 15 metri senza che un tacco s'infili tra due assi adiacenti ?
No, non è possibile.
Lo dicono le leggi della statistica, lo dice la legge di Murphy e ve lo dicevo anch'io senza scomodare la statistica e Murphy.
Quindi? L'alternativa è tornare sulla scala mobile ed aspettare le 20:10 girovagando come un imbecille nell'androne del cinema.
Non mi va, affrontiamo questa prova e vediamo il da farsi sul momento. Sembra di essere a giochi senza frontiere...... bisogna attraversare la passerella senza rimanere incastrati. Se non fossi così contrariato mi verrebbe da ridere, ma me la sono cercata ed ora sono fatti miei.
Comincio la traversata cercando di mantenere un'andatura lenta e costante, seguendo con la coda dell'occhio le fessure tra le assi e tentando di fare dei passi di lunghezza adeguata ad evitare il disastro, ma è impresa molto ardua. Quando sono praticamente a metà percorso, finora incolume, un gruppo di tre ragazzi dalla passerella più sotto si accorge di me e, come previsto, partono i risolini ed i commenti intelligenti. Non so se sia stato questo a deconcentrarmi, ma i passi successivi a questo momento evidentemente avevano una lunghezza diversa dai primi e dopo pochi secondi mi trovo con entrambi i tacchi infilati in due diverse fessure.
Non c'è molto da fare: o ti togli le scarpe e prosegui scalzo oppure ti accovacci, estrai i tacchi dalla fessura e riparti.
Ho scelto questa soluzione e con molto disappunto sono riuscito a guadagnare la sponda opposta del piazzale, ma non saprei dire quanti hanno assistito alle mie acrobazie. Non ho idea di cosa abbiano fatto i tre ragazzi e tutti gli altri sotto: ho solo badato a risolvere in fretta e proseguire il mio cammino.
Non ho nemmeno sudato, ero solo determinato a riguadagnare tranquillità e godermi la serata in minigonna e tacchi. Così, appena raggiunta l'altra sponda ho infilato la porta di "Piazza Italia" e mi sono fatto un giro per vedere se c'era qualche capo interessante. Negli anni passati ho fatto un paio di ottimi acquisti e magari trovo qualcosa anche stasera. Invece dopo una decina di minuti mi avvio all'uscita, senza aver notato nulla che valesse la pena di acquistare.
Ora devo ancora scendere un piano, ma di certo non userò l'altra passerella, mi dirigo alle scale.
Arrivo in corrispondenza del punto e mi accorgo che anche quì i pianerottoli sono realizzati con la stessa tecnica delle passerelle !
BASTARDI !!!!!
Ok, non ho scelta, ma almeno quì non sono in bella vista a 10 metri di altezza in mezzo al piazzale, se qualcosa va storto sarà meno drammatico.
Riesco a beccare un altro paio di fessure, ma dopo poco sono al sicuro sul selciato in pietra. Non cubetti in porfido ma lastre lisce di granito, per fortuna.
Da adesso è tutto facile, entro nel centro commerciale, ben riscaldato e faccio la mia passeggiata. Ci sono alcune vetrine interessanti ma non abbastanza da fare degli acquisti e dopo aver esplorato per bene decido di fermarmi alla piadineria e fare un pasto veloce, tanto sono solo le 19:15.
Prendo la mia piadina e me la gusto per bene ad un tavolino, senza fretta e guardando la gente che passa e poi, una volta finito, provo a dirigermi al negozio di fronte che espone in vetrina una minigonna plissettata con disegno scozzese. Non ho intenzione di comprarla, ma voglio vedere se hanno qualcosa di carino. Entro e chiedo se posso guardarmi intorno e la commessa mi dice di accomodarmi. Sono da solo, non ci sono altri clienti e mi aggiro tranquillo per il negozio. Non ci sono capi che attirano la mia attenzione, ma dopo pochi istanti mi raggiunge una donna che non è la commessa (forse è quella che gestisce il negozio) e rivolgendomi un bel sorriso mi dice: "che belle calze che hai: dove le hai prese? "
Io la ringrazio e le spiego che sono della collezione Calzedonia dell'anno scorso e lei, senza aggiungere altro si allontana.
Anche la commessa si complimenta e mi accompagna nel mio giro, commentiamo qualche capo e mi faccio mostrare qualcosa di particolare, come un bel coprispalla a pipistrello. Le spiego che mi piacciono i capi asimmetrici e lei prontamente estrae un bellissimo poncho in lana, color tortora. Lo guardo con attenzione ed è proprio bello; soppesandolo mi rendo conto che è anche molto pesante e di sicuro tiene ben caldo e così provo a chiedere il prezzo. Non è caro, ma oggettivamente penso che non lo userei praticamente mai e con un po' di dispiacere lo rimetto al suo posto.
Ringrazio la signorina e la saluto, si è fatta l'ora di andare al cinema.
Stavolta però non mi fregate più: prendo l'ascensore.
Raggiungo la colonna degli ascensori panoramici e salgo al piano del cinema credendomi in salvo ma...... dall'ascensore al corridoio del cinema c'è una passerella di circa cinque metri !
Ok, va bene, facciamo quest'ultima traversata. Il posto è deserto, ci sono solo io, per cui stavolta prendo la mira ad ogni passo e poso i piedi nei punti giusti, raggiungendo la mèta senza incidenti, ma se qualcuno mi avesse visto avrebbe pensato che ero paraplegico.
Finalmente raggiungo il cinema a posso avviarmi al mio posto, quasi esattamente al centro della sala; le poltrone sono comodissime ed hanno addirittura lo schienale basculante, decisamente sarà un piacere stare accoccolati per un'ora e mezza nel tepore dell'ambiente.
Curiosamente al momento dell'inizio della proiezione la sala era piena circa per metà; la cosa mi ha piacevolmente sorpreso, specialmente perché è giovedì e non si tratta di un film con effetti speciali, ma un documentario di stampo culturale.
Meno male, nel mondo esiste ancora qualcuno con un cervello almeno in parte funzionante.

Mi godo il documentario in un silenzio perfetto, gli spettatori sono tutti educatissimi e rispettosi ed in un baleno è ora di tornare a casa.
Mi rivesto e raggiungo la mia macchina che avevo lasciato in un punto ben illuminato e guido sereno e soddisfatto fino a casa. Sono solo le 23 e sono già arrivato e faccio perfino in tempo a vedere la replica di "Freedom, oltre il confine" su Focus, che domenica mi ero perso.
Una bella serata, sono proprio soddisfatto.
Adesso è tardi, domattina magari faccio una foto per mostrarvi il look che avevo.
Un abbraccio e grazie di avermi letto.

Davide
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Re: Al cinema

Messaggio da LellaB »

Beh, che dire: i tuoi racconti sono sempre belli… Perché non sono sorpresa dai complimenti che fanno alle tue gambe…? : Lol :

Congratulazioni, hai affrontato con coraggio una delle cose che mette in difficoltà anche le bio: le fessure… io stessa ho sbucciato i tacchi su una griglia metallica, ma ho fatto tesoro e ora le affronto in punta di piedi : Chessygrin :
Vedrai che le prossime saranno meno ostiche : Lol :

Un abbraccio
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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Re: Al cinema

Messaggio da maxima »

Grande davide!!!! Però mi chiedo: perché non hai preso l’ascensore anche nel percorso in andata?
Credo che sia stato davvero complesso camminare con un tacco a spillo su delle assi distanziate…
Mi piace molto leggere di quando le donne ti fanno i complimenti per le gambe e ti chiedono del tuo abbigliamento…
Comunque non ci hai detto come era il film!!
P.s. anche io conservo il vinile della voce del padrone…
Maxima

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Re: Al cinema

Messaggio da Marinatravoi »

" Bastardi"... : Lol :
Complimenti per non esserti perso d'animo!
Poi ricevere i complimenti da una donna per il proprio abbigliamento é il top, per me.
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sylvix
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Re: Al cinema

Messaggio da sylvix »

la parte più significativa è l'attrazione per i capi asimmetrici.

battiato è stato il numero uno in italia: per un decennio abbondante, ha rappresentato con continuità l'unico tocco di attuale in un contesto musical-popolare deprimente, dominato dalla rumenta sonora conferita a turno dalla cricca dei soliti noti.
se poi prendiamo i krisma, i primi gaznevada (pre i.c. love affair), diaframma o i decibel, il discorso cambia radicalmente, ma è roba di nicchia, un altro affare.
jeg taler ikke dansk!

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Re: Al cinema

Messaggio da Katymakeup »

L'incubo di tutte le bio il tacco incastrato.
Gli imbecilli cè poco da commentare. Queste cose non le sopporto e mi hanno stufato.
Mi piace molto il rapporto che instauri con le commesse dei negozi.
Tutte affabili e gentili ma mi domando come siano queste stesse persone al di fuori della porta del negozio.

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Steffi Ritzka
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Re: Al cinema

Messaggio da Steffi Ritzka »

virgolette ha scritto: sabato 3 dicembre 2022, 1:29 In questi giorni è nelle sale un docufilm sulla vita di Franco Battiato.
Io possiedo un solo disco di Battiato, quello che lo ha reso celebre: La voce del padrone.
Lo adoro e sto aspettando che venga finalmente pubblicata una versione ad alta risoluzione, per godere di questo capolavoro come merita.

Siccome la proiezione durerà solo fino al 4 dicembre, decido di andarci e dopo aver consultato l'elenco delle sale che lo propongono mi organizzo per la sera del 2 dicembre.
Mi rado per bene, mi sistemo al meglio e vado prima alla sede ACI di Ciriè, perché devo fare le pratiche (urgenti) per il rinnovo della patente che mi scade il 4 dicembre.
Finito all'ACI vedo che sono solo le 17:50, per cui mi avvio verso Torino con la massima flemma, risparmiando anche stress e gasolio.
Arrivo al cinema "The space" in via Orvieto, annesso al centro commerciale Parco Dora, che sono le 18:30.
é davvero troppo presto: lo spettacolo inizia alle 20:10, che faccio ?
Intanto compro il biglietto, così prendo uno dei posti migliori, poi mi faccio una bella vasca al centro commerciale.
Perfetto, sono le 18:39 ed ho il mio biglietto, ora scendo al centro commerciale.
Sembra una banalità, ma non lo è! Il primo piano è facile: c'è una scala mobile ed in pochi secondi sono al piano inferiore, ma per raggiungere il piano zero devo fare tutto un percorso su passerelle e scale. Qual'è il problema ? Il problema è che ho dei tacchi a spillo da 9 cm e le passerelle sono realizzate con assi di legno da 13 cm distanziate tra loro di 1 cm. Pensate che sia possibile percorrere l'intera passerella di 15 metri senza che un tacco s'infili tra due assi adiacenti ?
No, non è possibile.
Lo dicono le leggi della statistica, lo dice la legge di Murphy e ve lo dicevo anch'io senza scomodare la statistica e Murphy.
Quindi? L'alternativa è tornare sulla scala mobile ed aspettare le 20:10 girovagando come un imbecille nell'androne del cinema.
Non mi va, affrontiamo questa prova e vediamo il da farsi sul momento. Sembra di essere a giochi senza frontiere...... bisogna attraversare la passerella senza rimanere incastrati. Se non fossi così contrariato mi verrebbe da ridere, ma me la sono cercata ed ora sono fatti miei.
Comincio la traversata cercando di mantenere un'andatura lenta e costante, seguendo con la coda dell'occhio le fessure tra le assi e tentando di fare dei passi di lunghezza adeguata ad evitare il disastro, ma è impresa molto ardua. Quando sono praticamente a metà percorso, finora incolume, un gruppo di tre ragazzi dalla passerella più sotto si accorge di me e, come previsto, partono i risolini ed i commenti intelligenti. Non so se sia stato questo a deconcentrarmi, ma i passi successivi a questo momento evidentemente avevano una lunghezza diversa dai primi e dopo pochi secondi mi trovo con entrambi i tacchi infilati in due diverse fessure.
Non c'è molto da fare: o ti togli le scarpe e prosegui scalzo oppure ti accovacci, estrai i tacchi dalla fessura e riparti.
Ho scelto questa soluzione e con molto disappunto sono riuscito a guadagnare la sponda opposta del piazzale, ma non saprei dire quanti hanno assistito alle mie acrobazie. Non ho idea di cosa abbiano fatto i tre ragazzi e tutti gli altri sotto: ho solo badato a risolvere in fretta e proseguire il mio cammino.
Non ho nemmeno sudato, ero solo determinato a riguadagnare tranquillità e godermi la serata in minigonna e tacchi. Così, appena raggiunta l'altra sponda ho infilato la porta di "Piazza Italia" e mi sono fatto un giro per vedere se c'era qualche capo interessante. Negli anni passati ho fatto un paio di ottimi acquisti e magari trovo qualcosa anche stasera. Invece dopo una decina di minuti mi avvio all'uscita, senza aver notato nulla che valesse la pena di acquistare.
Ora devo ancora scendere un piano, ma di certo non userò l'altra passerella, mi dirigo alle scale.
Arrivo in corrispondenza del punto e mi accorgo che anche quì i pianerottoli sono realizzati con la stessa tecnica delle passerelle !
BASTARDI !!!!!
Ok, non ho scelta, ma almeno quì non sono in bella vista a 10 metri di altezza in mezzo al piazzale, se qualcosa va storto sarà meno drammatico.
Riesco a beccare un altro paio di fessure, ma dopo poco sono al sicuro sul selciato in pietra. Non cubetti in porfido ma lastre lisce di granito, per fortuna.
Da adesso è tutto facile, entro nel centro commerciale, ben riscaldato e faccio la mia passeggiata. Ci sono alcune vetrine interessanti ma non abbastanza da fare degli acquisti e dopo aver esplorato per bene decido di fermarmi alla piadineria e fare un pasto veloce, tanto sono solo le 19:15.
Prendo la mia piadina e me la gusto per bene ad un tavolino, senza fretta e guardando la gente che passa e poi, una volta finito, provo a dirigermi al negozio di fronte che espone in vetrina una minigonna plissettata con disegno scozzese. Non ho intenzione di comprarla, ma voglio vedere se hanno qualcosa di carino. Entro e chiedo se posso guardarmi intorno e la commessa mi dice di accomodarmi. Sono da solo, non ci sono altri clienti e mi aggiro tranquillo per il negozio. Non ci sono capi che attirano la mia attenzione, ma dopo pochi istanti mi raggiunge una donna che non è la commessa (forse è quella che gestisce il negozio) e rivolgendomi un bel sorriso mi dice: "che belle calze che hai: dove le hai prese? "
Io la ringrazio e le spiego che sono della collezione Calzedonia dell'anno scorso e lei, senza aggiungere altro si allontana.
Anche la commessa si complimenta e mi accompagna nel mio giro, commentiamo qualche capo e mi faccio mostrare qualcosa di particolare, come un bel coprispalla a pipistrello. Le spiego che mi piacciono i capi asimmetrici e lei prontamente estrae un bellissimo poncho in lana, color tortora. Lo guardo con attenzione ed è proprio bello; soppesandolo mi rendo conto che è anche molto pesante e di sicuro tiene ben caldo e così provo a chiedere il prezzo. Non è caro, ma oggettivamente penso che non lo userei praticamente mai e con un po' di dispiacere lo rimetto al suo posto.
Ringrazio la signorina e la saluto, si è fatta l'ora di andare al cinema.
Stavolta però non mi fregate più: prendo l'ascensore.
Raggiungo la colonna degli ascensori panoramici e salgo al piano del cinema credendomi in salvo ma...... dall'ascensore al corridoio del cinema c'è una passerella di circa cinque metri !
Ok, va bene, facciamo quest'ultima traversata. Il posto è deserto, ci sono solo io, per cui stavolta prendo la mira ad ogni passo e poso i piedi nei punti giusti, raggiungendo la mèta senza incidenti, ma se qualcuno mi avesse visto avrebbe pensato che ero paraplegico.
Finalmente raggiungo il cinema a posso avviarmi al mio posto, quasi esattamente al centro della sala; le poltrone sono comodissime ed hanno addirittura lo schienale basculante, decisamente sarà un piacere stare accoccolati per un'ora e mezza nel tepore dell'ambiente.
Curiosamente al momento dell'inizio della proiezione la sala era piena circa per metà; la cosa mi ha piacevolmente sorpreso, specialmente perché è giovedì e non si tratta di un film con effetti speciali, ma un documentario di stampo culturale.
Meno male, nel mondo esiste ancora qualcuno con un cervello almeno in parte funzionante.

Mi godo il documentario in un silenzio perfetto, gli spettatori sono tutti educatissimi e rispettosi ed in un baleno è ora di tornare a casa.
Mi rivesto e raggiungo la mia macchina che avevo lasciato in un punto ben illuminato e guido sereno e soddisfatto fino a casa. Sono solo le 23 e sono già arrivato e faccio perfino in tempo a vedere la replica di "Freedom, oltre il confine" su Focus, che domenica mi ero perso.
Una bella serata, sono proprio soddisfatto.
Adesso è tardi, domattina magari faccio una foto per mostrarvi il look che avevo.
Un abbraccio e grazie di avermi letto.

Davide
Ciao Davide
Gran bella serata! Raccontata con la tua solita Verve capace di farci vivere quei momenti come se fossimo stati lì con te, non ti ringrazierò mai abbastanza per questo. Complimenti per il Self Control che hai dimostrato e la determinazione con cui si ti sei tolto d'impaccio nonostante tutto e tutti sei davvero unico! Stasera andrò anch'io a vedere il film documentario su Battiato, avevo già intenzione di andarci e non ti nascondo che leggendo la tua storia mi è venuta ancora più voglia... per fortuna dove vado io non ci sono passerelle e ponti tibetani da oltrepassare Hahaha e comunque la buona suora non metto i tacchi nemmeno quando fa bello Figuriamoci quando piove come oggi.
Un abbraccio
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...

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Steffi Ritzka
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Re: Al cinema

Messaggio da Steffi Ritzka »

sylvix ha scritto: sabato 3 dicembre 2022, 11:54 la parte più significativa è l'attrazione per i capi asimmetrici.

battiato è stato il numero uno in italia: per un decennio abbondante, ha rappresentato con continuità l'unico tocco di attuale in un contesto musical-popolare deprimente, dominato dalla rumenta sonora conferita a turno dalla cricca dei soliti noti.
se poi prendiamo i krisma, i primi gaznevada (pre i.c. love affair), diaframma o i decibel, il discorso cambia radicalmente, ma è roba di nicchia, un altro affare.
Cosa mi hai ricordato Mannaggia a te! I krisma! Sono andata di corsa a recuperare un vecchio CD e me lo sono sparato a palla Bei tempi davvero Tra l'altro mi è dispiaciuto molto apprendere che pure Cristina Moser da poco ci ha lasciato... Meno male che ancora qualcuno se ne ricorda
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Re: Al cinema

Messaggio da virgolette »

Grazie a tutt* per i vostri interventi;

è stata una bella serata perché ho potuto passare diverse ore e passeggiare a lungo con la mia livrea preferita.
Ieri sera la mia compagna mi ha fatto alcune foto e ve le mostro così vedete com'ero vestito.
IMG_3301.JPG
IMG_3303.JPG

Per la prima volta DOPPIA CAVIGLIERA ! : Smile :


Oggi è il mio compleanno e sono uscito con la mia compagna per andare a portare dei fiori a Santa Barbara e poi vedere la parata dei tram storici in piazza Castello. La bella sorpresa è stata trovare anche i vigili del fuoco, che non avevano pubblicizzato la loro presenza.

Tornando alla serata al cinema, il docufilm è fatto molto bene. Una serie di testimonianze di amici rese con garbo, rispetto e sincero affetto.

Rispondendo a Sylvix: io ho conosciuto i Gaznevada solo dopo I.C. love affair mentre dei Krisma e dei Diaframma non mi ricordavo per nulla. I Decibel sono stati una pietra miliare e mi è dispiaciuto quando Ruggeri se ne è diviso.

Rispondendo a Maxima: gli ascensori non ricordavo che ci fossero, li ho poi visti quando sono uscito dal centro commerciale.

Ringraziando Steffi per il suo grande affetto le faccio una preghiera: se devi citare una frase in particolare ok, fallo senza riserve, tuttavia ti prego di non citare interventi completi perché non è di nessuna utilità ed appesantisce la lettura del forum. Grazie.

Un abbraccio a tutt*.

Davide
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Ultima modifica di virgolette il lunedì 5 dicembre 2022, 0:23, modificato 1 volta in totale.
Le mie discussioni sul forum vecchio 2007 - 2014 https://msg.forumfree.it/?act=Search&CODE=02&MID=2013768&c=185776
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Re: Al cinema

Messaggio da sylvix »

virgolette ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 16:53 Rispondendo a Sylvix: io ho conosciuto i Gaznevada solo dopo I.C. love affair mentre dei Krisma e dei Diaframma non mi ricordavo per nulla. I Decibel sonoi stati una pietra miliare e mi è dispiaciuto quando Ruggieri se ne è diviso.
e le kandeggina gang ?
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