Breve ma intenso

[Caterina]

Ciao a tutte, discussione molto interessante... E credo per molti delicata. Grazie a la Roby per il suo suggerimento di pensarsi in una situazione intima. È la stessa cosa che ho immaginato io quando ho iniziato a pormi queste domande. Ha funzionato e mi sono sentito (ora parlo al maschile) molto più libero... Come molte hanno detto qui e in altre discussioni la cosa più "liberatoria" è affrancarsi dalle etichette, dai muri e dalle definizioni. Io sono attratto dalle donne (di cui a volte sono invidiosa ahah) e le mie esperienze sono sempre state sotto l'etichetta etero... Tuttavia ora sono più libero e sincero con me stesso di poter ammettere che si, ci si può girare per guardare "uno" e magari, quando vestita da Caterina, pensare di sedurre un lui... Un esempio... Diversi anni fa al mare con la mia compagna non riuscivo a smettere di guardare un uomo sulla quarantina davvero bello... Mi sono tormentato (che significa, oh no sono gay!). Invece era semplicemente davvero bello, come altri a cui mi può capitare di riconoscere il loro essere attraenti... Una stupida domanda da "eterobasico" con cui sono sempre cresciuto con i miei amici era: meglio una donna brutta o un bel ragazzo... Guai a rispondere davanti a tutti la seconda... Quindi Cicci rilassati e sentiti attratta da chi vuoi e quando vuoi! E poi magari fai la simulazione de la Roby (nella tua mente o nella realtà!). Caterina

[Liliana]

Se quello che conta è stare bene, allora bisogna anche vedere se eventuali eccessi di fantasia poi facciano realmente stare bene. Non è detto che l'emozione o l'esaltazione momentanea siano ciò che si vuole veramente, è tutto da scoprire quello che si preferisce davvero. Credo che più ci si chiarisce con se stessi e più sia probabile trovare la propria strada, a volte però ci si può distrarre pompando la fantasia. Nel mio caso ormai mi dicono poco eventuali attenzioni da parte di uomini o cose simili, ma c'è stato un periodo che effettivamente riuscivano a stimolare miei voli acrobatici d'immaginazione. Anche per questo non voglio mai esagerare con le finzioni estetiche, e non voglio nemmeno illudere nessuno.

[TanyaButtery]

Non la metterei sul piano "è normale o no". Fossi in te mi interrogherei sul perchè ti concedi certi pensieri solo in queste circostanze, mentre in altre non ti passano per la testa. Come se essere in abbigliamento femminile in qualche modo ti autorizzasse a poterti pensare insieme a un uomo, mentre quando sei al maschile no. Ma l'attrazione verso qualcuno non è dettata da ciò che indossi.

[virgolette]

Non la metterei sul piano "è normale o no". Fossi in te mi interrogherei sul perchè ti concedi certi pensieri solo in queste circostanze, mentre in altre non ti passano per la testa. Come se essere in abbigliamento femminile in qualche modo ti autorizzasse a poterti pensare insieme a un uomo, mentre quando sei al maschile no. Ma l'attrazione verso qualcuno non è dettata da ciò che indossi.

Ecco, questa è una riflessione molto interessante ed io vorrei che tutti vi facessero un pensiero.
Ho sempre avuto l'impressione che l'essere enfemme per molti degli iscritti a questo forum, sia un comodo alibi per dire a se stessi "sei vestito da donna, è normale che tu desideri un uomo"
Io ero e rimango convinto che molte di queste persone semplicemente siano incapaci o si rifiutino di ammettere di essere gay.
Sia chiaro: essere gay non è una malattia e nemmeno un reato, ma voglio dire a queste persone che tutto il tempo che passeranno ad autoilludersi, autocensurarsi, autogiustificarsi e rifiutare questa possibilità, sarà tempo perso.
In bocca al lupo, siate sereni, il resto è fuffa.

[TanyaButtery]

@virgolette perdonami ma anche qui mi sembra una conclusione un po'... riduttiva.
"Un'omosessualità latente" può certamente essere una chiave di lettura ma non l'unica.
Potrebbe essere che quando enfemme un rapporto con un uomo completi la fantasia di vedersi e sentirsi al femminile e, quindi, essere attratti dalla situazione può che dalla persona. Come potrebbe anche essere qualcos'altro. Insomma, resta comunque qualcosa di soggettivo.
Mi viene da pensare, ad esempio, a quando qualcuna racconta di travestirsi e così fare faccende domestiche, o altre attività considerate femminili, per sentirsi di più "nella parte", ma ovviamente (retaggio culturale a parte) non c'è una reale correlazione tra abbigliamento e attività. Si tratta solo di un qualcosa di mentale

[virgolette]

Si Tanya, hai ragione, io infatti sostengo che per MOLTI sia un autoinganno, non per tutti.

[Coffee]

[...] non so se sia normale o meno ma quando sono en femme sono attratta dagli uomini e quando ne passa uno inizio a fantasticarmi mano nella mano o magari a una cena al ristorante e poi chissà … a voi succede lo stesso?

Buongiorno! Non sai se sia normale o no? Non lo so nemmeno io, ma posso affermare che con qualsiasi accrocchio io mi vesta non bramo assolutamente "una cena e poi chissà" con qualsiasi maschietto.

Per ora sono stato violato solo da tre persone:
-Medico militare alla visita di leva.
-Medico civile che conduceva la colonscopia.
-La mia azienda.
Le tre situazioni mi hanno regalato tre differenti sensazioni. L'ultima, a sorpresa, é stata di granlunga la più dolorosa, chissà perché.
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