Ci siamo capite benissimo, nel 2020 ha molto senso parlare di eterosessualità e omosessualità. Rifiutare l'"etichetta" di omosessuale ha un unico scopo: rifiutare una cosa di cui si ha vergogna e paura.AVolteVanessa ha scritto:Forse non ci siamo capite. Io dico che nel 2020 non ha molto senso di parlare di etro o omosessualità.
Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
Vabbeh! Risolviamo i problemi!Frida ha scritto:Ci siamo capite benissimo, nel 2020 ha molto senso parlare di eterosessualità e omosessualità. Rifiutare l'"etichetta" di omosessuale ha un unico scopo: rifiutare una cosa di cui si ha vergogna e paura.AVolteVanessa ha scritto:Forse non ci siamo capite. Io dico che nel 2020 non ha molto senso di parlare di etro o omosessualità.
C'è dell' altro, oltre al desiderio di indossare? Direi... Chi fa mai qualcosa senza una ragione? E se non sei masoch fino ai capelli, se lo fai non ti spiace!
Cos'è che ti piace? Quello che ci trovi, come ti senti, che dipende da come sei in quel momento, e che cambia secondo per secondo.
Potresti accorgerti che dopo anni di vita etero ti potrebbe interessare qualcosa di diverso? Si, se hai sufficiente fantasia per cambiare e sua Maestà il Caso ti organizza la situazione giusta!
A quel punto cosa sei? Etero --, bi, omo , pan? Come ti senti?
Va bene dire che sei una persona che vive, che si mette in discussione e si fa i fatti suoi seguendo il suo sentimento o il suo sentire, magari abbastanza da poter dire a chi deve catalogare: fai pure il Linneo, io vivo! : Smile :quando ci sei ammuffito per trovare la parola giusta, mandami una cartolina. In quel momento io potrei essere già cambiato o cambiatA
Oltre a questo, se cambi le tue abitudini, sai perché lo fai, e quello che ti spinge è più forte delle convenzioni. Te ne freghi di quello che pensano, se ciò che ti spinge è sufficientemente forte.
A qualcuno accade ed a qualcunaltro no... Non mi sembra grave in nessuno dei due casi, anche perché se non lo metti in piazza tu, o non mandi partecipazioni, come fa ad essere noto a tutti il mondo quello che ti piace in quel momento?
Infine.. presente il cv19 ed i suoi amici!? si muta per adattarsi, sopravvivere e per quanto ci riguarda,, per provare piacere, di qualsiasi tipo esso sia. Vi pare poco?
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
non sono del tutto certa ma credo che uno dei motivi per cui amo indossare abiti femminili sia perché mi piacciono talmente tanto le donne da voler somigliare loro il più possibile, ma senza nessuna attrazione fisica per gli uomini.....riconosco però un bell'uomo se capita di vederne
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
Ho già vestito da donna la mia mente! E' già un grosso traguardo! E la mente mi fa fantasticare parecchio trasportandomi in un mondo dove io sono femmina e come tale un pensierino agli uomini lo faccio. Per gioco e per interrogarsi su cosa, alla fine della fiera, si è veramente anche nella vita reale.
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
Buongiorno,
non é il mio campo di battaglia ;-) ma ogni tanto leggo per cercare di ampliare il mio pensiero.
Personalmente non capisco questo patema sulla etero-omosessualità.
AVolteVanessa si pone il dubbio sul senso delle "semplici etichette" sull'orientamento sessuale.
Frida afferma che rifiutare l'etichetta omosessuale é il rifiutare una cosa di cui si ha vergogna e paura.
Roby_rm sottolinea che una persona che si mette in discussione e si fa i fatti suoi seguendo il suo sentimento o il suo sentire, semplicemente vive.
Sei un paio di scarpe o un vestito é in grado di sconvolgere nel profondo la vostra persona, probabilmente, non siete del tutto etero-omosessuali. Se così fosse perché averne timore e vivere male autoconvincendosi d'essere quello che si é in parte?
Coffee é un semplice feticista, con le sue etichette, ma é concorde con Roby_rm.
Vivete e non guardate gli altri vivere.
Coffee
-piove,piove,piove-
non é il mio campo di battaglia ;-) ma ogni tanto leggo per cercare di ampliare il mio pensiero.
Personalmente non capisco questo patema sulla etero-omosessualità.
AVolteVanessa si pone il dubbio sul senso delle "semplici etichette" sull'orientamento sessuale.
Frida afferma che rifiutare l'etichetta omosessuale é il rifiutare una cosa di cui si ha vergogna e paura.
Roby_rm sottolinea che una persona che si mette in discussione e si fa i fatti suoi seguendo il suo sentimento o il suo sentire, semplicemente vive.
Sei un paio di scarpe o un vestito é in grado di sconvolgere nel profondo la vostra persona, probabilmente, non siete del tutto etero-omosessuali. Se così fosse perché averne timore e vivere male autoconvincendosi d'essere quello che si é in parte?
Coffee é un semplice feticista, con le sue etichette, ma é concorde con Roby_rm.
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Coffee
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
ahhahahahahargh! no! ti prego, no! Si può cambiare la nazionalità, il codice fiscale, ... ma non l'orientamento sessuale. È come il mancinismo, non è che diventi destrimane se afferri un piatto con la destra. Mettere e togliere le etichette a nostro piacimento non aiuta a evitare il giudizio altrui. Il ragionamento essenzialista (nel senso nazista del termine), alla base dei tanti "disetichettatori", parte dall'idea di eliminare le etichette, uomo, donna, etero, bi, omo per creare una sorta di "sensibilità" in cui ognuno è soggetto contenitore di ciò che ama e sente di essere non la solita ermetica scatola sigillata in cui tutto è già socialmente prestabilito e pronto all’uso per imporci un’esistenza che non ci appartiene: il "Camp"! È uno stile anzi è una sensibilità, un atteggiamento estetico che fa un uso deliberato dell'esagerazione, dell'eccentricità, dell'eccessivo, della stravaganza in cui "tutto appare senza mai essere". La vita diventa un'intera recita in cui tutti vivono sorridenti senza etichette. Ma dove?roby_rm ha scritto:Vabbeh! Risolviamo i problemi!Frida ha scritto:Ci siamo capite benissimo, nel 2020 ha molto senso parlare di eterosessualità e omosessualità. Rifiutare l'"etichetta" di omosessuale ha un unico scopo: rifiutare una cosa di cui si ha vergogna e paura.AVolteVanessa ha scritto:Forse non ci siamo capite. Io dico che nel 2020 non ha molto senso di parlare di etro o omosessualità.
C'è dell' altro, oltre al desiderio di indossare? Direi... Chi fa mai qualcosa senza una ragione? E se non sei masoch fino ai capelli, se lo fai non ti spiace!
Cos'è che ti piace? Quello che ci trovi, come ti senti, che dipende da come sei in quel momento, e che cambia secondo per secondo.
Potresti accorgerti che dopo anni di vita etero ti potrebbe interessare qualcosa di diverso? Si, se hai sufficiente fantasia per cambiare e sua Maestà il Caso ti organizza la situazione giusta!
A quel punto cosa sei? Etero --, bi, omo , pan? Come ti senti?
Va bene dire che sei una persona che vive, che si mette in discussione e si fa i fatti suoi seguendo il suo sentimento o il suo sentire, magari abbastanza da poter dire a chi deve catalogare: fai pure il Linneo, io vivo! : Smile :quando ci sei ammuffito per trovare la parola giusta, mandami una cartolina. In quel momento io potrei essere già cambiato o cambiatA
Oltre a questo, se cambi le tue abitudini, sai perché lo fai, e quello che ti spinge è più forte delle convenzioni. Te ne freghi di quello che pensano, se ciò che ti spinge è sufficientemente forte.
A qualcuno accade ed a qualcunaltro no... Non mi sembra grave in nessuno dei due casi, anche perché se non lo metti in piazza tu, o non mandi partecipazioni, come fa ad essere noto a tutti il mondo quello che ti piace in quel momento?
Infine.. presente il cv19 ed i suoi amici!? si muta per adattarsi, sopravvivere e per quanto ci riguarda,, per provare piacere, di qualsiasi tipo esso sia. Vi pare poco?
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Perchè le persone nevrotiche esistono da sempre e scrivono, scrivono, scrivono, sempre sullo stesso tema, perchè sono logorate dal pensiero di svegliarsi un giorno scoprendo di essere diventate omosessuali. Non c'è niente che possa aiutarle se non negando l'esistenza dell'orientamento sessuale, la propria omosessualità, le proprie perversioni...è un martellamento continuo per il quale il confronto dialettico si avvilisce fino a diventare un flebile lamento.Coffee ha scritto: Sei un paio di scarpe o un vestito é in grado di sconvolgere nel profondo la vostra persona, probabilmente, non siete del tutto etero-omosessuali. Se così fosse perché averne timore e vivere male autoconvincendosi d'essere quello che si é in parte?
"Vivete e non guardate gli altri vivere", deve essere una cosa triste, presumo.
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
É una frase che ripeteva sempre mio zio.Frida ha scritto: "Vivete e non guardate gli altri vivere", deve essere una cosa triste, presumo.
É assolutamente triste se fai parte di quelli che non vivono.
É assolutamente triste coloro che vivono la vita altrui poiché non ne hanno una propria puntando il dito.
Ne conosco parecchie di persone così, in parte forse lo sono anch'io. Non sono bravo a vedermi da fuori. Mah?
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
Dirò una cosa semplice e banale ma forse la cosa più importante è arrivare prima o poi spesso con grossi livelli di sofferenza interiore alla certezza sul proprio orientamento sessuale..... se questo tende come talora accade a fluttuare troppo spesso in direzioni opposte allora la confusione si fa totale.
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
Le etichette servono per dare un nome a una cosa. Basta solo non voler esagerare con l etichettare.AVolteVanessa ha scritto:Approvo. Ma soprattutto, ha senso fare le discussioni su semplici etichette?
ogni vasetto del droghiere è etichettato per sapere cosa c'è dentro, da fuori sembrano quasi tutti uguali.. eppure ognuno ha una sua specificità
Credo che 1900, 1950 o 2020 non cambi molto...purtroppoAVolteVanessa ha scritto:Io dico che nel 2020 non ha molto senso di parlare di etro o omosessualità.
intanto sarebbe interessante sapere il perchè si ritiene non abbia senso..
io ritengo invece che ne abbia, e molto. Il problema è proprio che non se ne vuole parlare, che è un discorso che "non si deve fare". ma perchè? Se uno è omosessuale perchè non puo etichettarsi? E' un problema? Per chi? Il punto è che se non lo fai tu ti etichettano gli altri. E per "abitudine" ti etichettano etero. E poi si aspettano che tu faccia l'etero. Quindi se hai un partner non lo puo presentare e cosi via. Bisogna che la società si faccia carico di integrare tutte le varie forme, di permettere a ogni cittadino di vivere come meglio crede la propria vita.
Innegabile che una coppia omo in Italia abbia problemi. Non sto io a dirveli..
Anzi, ne dico uno..
A un sondaggio sulle differenze, l'80% del campione ha risposto che considera gli omosessuali uguali a tutti gli altri. E gia abbiamo perso un 20%.. ma pazienza.
A una successiva domanda solo il 60% del campione si dichiara favorevole al matrimonio omo.
Ergo, un altro 20% prima ti riconosce uguale e poi non ti reputa degno di essere uguale anche nel matrimonio. Non quadra..
E qui entrano in gioco i diritti, che altrettanto conosciamo bene.. l adozione, il riconoscimento del matrimonio, una legge che tuteli dall'omofobia, tutto quanto riguarda la burocrazia..
Nessuno puo negare che nella nostra società verso L e G (e anche B) vi sia una sorta di ostilità, che si sviluppa spesso partendo dalle battute innocenti ( ma innocenti per chi? non certo per chi le subisce) e arrivando alle aggressioni fisiche.
Fino a quando non ci sarà rispetto e uguali diritti per tutti, parlare di etichette non solo è doveroso, ma credo anche necessario.
Non dobbiamo eliminare le diversità, che al contrario arricchiscono, ma serve amalgamare e riconoscere uguaglianza atutti.
Laura Bianchi
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Re: Solo desiderio di indossare abiti femminili o c'è altro?
Periodicamente vedo risalire questa discussione, stasera mi sono tolta la curiosità di andare a vedere se avevo mai risposto e, no, non l'ho mai fatto.
Mi rifaccio quindi alla domanda originale, che mi pare d'aver capito sia se il vestirsi da donna implichi anche un qualche effetto sul proprio orientamento sessuale, o se invece non ci si vesta proprio in virtù di un orientamento sessuale non canonico.
Sono circa quindici anni che mi vesto da donna, e in questo periodo di tempo di cose ne sono successe tante: senza addentrarsi in particolari che esulano dal contesto della discussione e che non sarebbe opportuno citare posso dire di aver provato praticamente di tutto.
Sono omosessuale? Può darsi.
Sono bisessuale? Probabile.
Sono etero? A volte capita.
Sono asessuata? E' successo anche questo, per periodi più o meno lunghi.
Il mio vestirmi da donna ha in qualche modo facilitato tutte queste esperienze? Sicuro, non l'avessi fatto non ci sarebbero state.
Mi sono vestita da donna per avere queste esperienze? Non solo, ma quando sono arrivate sono state bene accette.
Lo sapete che differenza c'e' tra baciare un uomo e baciare una donna?
Nessuna.
E lo sapete che differenza c'e' tra fare sesso con un uomo e farlo con una donna?
A parte le "technicalities", come dicono gli inglesi, nessuna.
Mi e' piaciuto? Assolutamente si.
Lo rifarei? Anche subito.
Perché l'importante non e' farlo con un uomo o con una donna, ma con una persona con la quale ci si sente bene, a proprio agio, un persona con la quale valga la pena farlo. Certo non sempre e' andata cosi', a volte ci sono state esperienze tutt'altro che memorabili, ma le poche volte che e' successo che invece ne valesse davvero la pena guarda caso e' stato con persone con le quali, forse, non ci sarebbe stato neppure bisogno di farlo perché si stava bene comunque.
Perché amare qualcuno non e' questione di genere.
E' questione di cuore.
Per me, almeno.
Mi rifaccio quindi alla domanda originale, che mi pare d'aver capito sia se il vestirsi da donna implichi anche un qualche effetto sul proprio orientamento sessuale, o se invece non ci si vesta proprio in virtù di un orientamento sessuale non canonico.
Sono circa quindici anni che mi vesto da donna, e in questo periodo di tempo di cose ne sono successe tante: senza addentrarsi in particolari che esulano dal contesto della discussione e che non sarebbe opportuno citare posso dire di aver provato praticamente di tutto.
Sono omosessuale? Può darsi.
Sono bisessuale? Probabile.
Sono etero? A volte capita.
Sono asessuata? E' successo anche questo, per periodi più o meno lunghi.
Il mio vestirmi da donna ha in qualche modo facilitato tutte queste esperienze? Sicuro, non l'avessi fatto non ci sarebbero state.
Mi sono vestita da donna per avere queste esperienze? Non solo, ma quando sono arrivate sono state bene accette.
Lo sapete che differenza c'e' tra baciare un uomo e baciare una donna?
Nessuna.
E lo sapete che differenza c'e' tra fare sesso con un uomo e farlo con una donna?
A parte le "technicalities", come dicono gli inglesi, nessuna.
Mi e' piaciuto? Assolutamente si.
Lo rifarei? Anche subito.
Perché l'importante non e' farlo con un uomo o con una donna, ma con una persona con la quale ci si sente bene, a proprio agio, un persona con la quale valga la pena farlo. Certo non sempre e' andata cosi', a volte ci sono state esperienze tutt'altro che memorabili, ma le poche volte che e' successo che invece ne valesse davvero la pena guarda caso e' stato con persone con le quali, forse, non ci sarebbe stato neppure bisogno di farlo perché si stava bene comunque.
Perché amare qualcuno non e' questione di genere.
E' questione di cuore.
Per me, almeno.
Enjoy life, every second, every minute, every day, the in between moments, rain, wind and sunshine, everything will be ok.
"La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia." (E. Flaiano)
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