Volevo condivedere con voi un sito nel quale si parla degli stereotipi di genere e sessismo nelle pubblicità. L'autrice analizza punto per punto ogni singolo spot e non si risparmia nel criticare gli elementi negativi dello spot proponendo anche dei consigli e dei suggerimenti. Personalmente trovo molto interessante questo sito.
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Sito contro gli stereotipi di genere nelle pubblicità
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Sito contro gli stereotipi di genere nelle pubblicità
Ruka Urushibara. Nella voce e nei modi sembra una ragazza in tutto e per tutto, anzi: una gran bella ragazza, più femminile di tante altre ... in realtà è un ragazzo. È più alta di Mayuri, ma il suo fisico è molto esile... però è un ragazzo! Sta benissimo con gli abiti da miko, però è un ragazzo. (Okarin)
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Re: Sito contro gli stereotipi di genere nelle pubblicità
Ho letto i primi tre articoli.. che tristezza.. chi fa comunicazione in realtà fa discomunicazione. Il messaggio che passa è subdolo, è limitante.. è offensivo.
Laura Bianchi
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Re: Sito contro gli stereotipi di genere nelle pubblicità
Sembra che i "comunicatori", pur di parlare alla pancia, di stuzzicare gli appetiti dei punter, non si facciano scrupoli di promuovere stereotipi, che poi sono la base per le discriminazioni.
A me da' fastidio la figura da idiota perennemente fatta fare all'uomo, mentre la lei è scaltra o furba (ma la furbizia non era un succedaneo dell'intelligenza?).
Oppure l'adulazione stomachevole verso le donne, spesso donne che truffano altre donne (esempio: creme miracolose per la pelle o dimagranti).
Ma non c'è solo la stereotipizzazione di genere, è che loro campano di stereotipi: lo studioso ha sempre gli occhiali, il dritto è sempre bello ed alto, i bambini sono sempre biondi e con gli occhi azzurri (in un paese mediterraneo!), l'anziana ha solo i capelli bianchi, ma in realtà è una quarantenne da urlo, ecc.
Ma mai una bella pubblicità festosa, che mostri rispetto delle persone, che mostri che tutti con quel prodotto stanno bene e sorridono, che non sia urlata o invadente?
A me da' fastidio la figura da idiota perennemente fatta fare all'uomo, mentre la lei è scaltra o furba (ma la furbizia non era un succedaneo dell'intelligenza?).
Oppure l'adulazione stomachevole verso le donne, spesso donne che truffano altre donne (esempio: creme miracolose per la pelle o dimagranti).
Ma non c'è solo la stereotipizzazione di genere, è che loro campano di stereotipi: lo studioso ha sempre gli occhiali, il dritto è sempre bello ed alto, i bambini sono sempre biondi e con gli occhi azzurri (in un paese mediterraneo!), l'anziana ha solo i capelli bianchi, ma in realtà è una quarantenne da urlo, ecc.
Ma mai una bella pubblicità festosa, che mostri rispetto delle persone, che mostri che tutti con quel prodotto stanno bene e sorridono, che non sia urlata o invadente?
~ N o v e l l a ~
Re: Sito contro gli stereotipi di genere nelle pubblicità
LauraB ha scritto:Ho letto i primi tre articoli.. che tristezza.. chi fa comunicazione in realtà fa discomunicazione. Il messaggio che passa è subdolo, è limitante.. è offensivo.
Sono d'accordo con voi due.Novella ha scritto:Sembra che i "comunicatori", pur di parlare alla pancia, di stuzzicare gli appetiti dei punter, non si facciano scrupoli di promuovere stereotipi, che poi sono la base per le discriminazioni.
A me da' fastidio la figura da idiota perennemente fatta fare all'uomo, mentre la lei è scaltra o furba (ma la furbizia non era un succedaneo dell'intelligenza?).
Oppure l'adulazione stomachevole verso le donne, spesso donne che truffano altre donne (esempio: creme miracolose per la pelle o dimagranti).
Ma non c'è solo la stereotipizzazione di genere, è che loro campano di stereotipi: lo studioso ha sempre gli occhiali, il dritto è sempre bello ed alto, i bambini sono sempre biondi e con gli occhi azzurri (in un paese mediterraneo!), l'anziana ha solo i capelli bianchi, ma in realtà è una quarantenne da urlo, ecc.
Ma mai una bella pubblicità festosa, che mostri rispetto delle persone, che mostri che tutti con quel prodotto stanno bene e sorridono, che non sia urlata o invadente?
Purtroppo i creatori delle pubblicità non ne vogliono sapere di abbandonare gli stereotipi e continuano imperterriti su questa strada creando solo danni e convinzioni errate alla gente comune.
E' anche "grazie" alla pubblicità infarcita di questi luoghi comuni se ancora molti pensano, per esempio, che la donna debba dedicarsi solo alla casa e ai figli (negli spot si vedono solo donne intente a occuparsi della casa e dei figli mentre l'uomo non è mai presente, immaginato sempre fuori per lavoro) mentre l'uomo ha solo l'obbligo di portare a casa lo stipendio lavandosene le mani di tutto il resto (toccherebbe anche ai mariti prendersi cura dei figli e della casa).
Alcuni argomenti come l'igiene intima maschile sono un argomento che non ho mai visto né sentito nella pubblicità come se fosse un tabù, sarà che gli uomini non hanno bisogno di lavarsi le zone intime? Boh.
Ruka Urushibara. Nella voce e nei modi sembra una ragazza in tutto e per tutto, anzi: una gran bella ragazza, più femminile di tante altre ... in realtà è un ragazzo. È più alta di Mayuri, ma il suo fisico è molto esile... però è un ragazzo! Sta benissimo con gli abiti da miko, però è un ragazzo. (Okarin)
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