Abbinamenti azzardati

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Valeria
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Re: Abbinamenti azzardati

Messaggio da Valeria »

penso e credo nel buon gusto, l'azzardo sta bene se una donna ragazza o cross ecc è veramente bella e può permettersi l'azzardo senza risultare grottesca, volgare, ridicola o assomigliare ad un pagliaccio puttanesco.
Vale lo stesso per come ci si veste da uomini. Molti uomini oggi sono ridicoli per come vestono e sembrano delle vere meretrici nei confronti delle donne.

Il buon gusto vale per ogni eta' poi.
Certo a 13 anni puoi anche essere leggera e permetterti alcune cose: dopo sei da ricovero nel reparto neuro psichiatrico perchè quelle tue tare che riveli nel vestire sono problemi seri a livello emotivo interiore e se le hai lavoraci su è meglio se vuoi evitare di dare importanza a ciò che appare piuttosto a ciò che è e se ha 50 anni sei ancora lì ... non è che sei giovane, sei solo con grossi problemi irrisolti a livello di ego e nell'essere in relazione alla vita.

Queste cose me le sono dette sino dai miei primi "travestimenti" di ragazzino o dal primo smalto messo o dal primo rossetto messo in età "primordiale" crescendo i pensieri sono maturati e se mai oggi dovessi azzardare un qualcosa di azzardato lo farei solo per gioco esteriore rivolto a me stessa ... così come prova per dire vediamo che esce da questa combianzione a livello esteriore .. ma mai e poi mai sarebbe il mio abito, non rispecchiando nella sua forma esteriore le mie volontà interiori e non ponendomi verso me interiore o verso l'esterno per ... azzardare o sbalordire o colpire ma semplicemente per stare e essere.
Valeria

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Alyssa
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Re: Abbinamenti azzardati

Messaggio da Alyssa »

Non ero ancora intervenuta nella discussione perché, in tutta sincerità, non ho idea di quali siano le "regole" del buon gusto nell'abbigliamento.
Cioè, cos'è il "buon gusto"?
Dov'è che la "bellezza" finisce di essere soggettiva e diventa oggettiva?

Mi è capitato non molto tempo fa di incrociare una donna, sulla cinquantina, in abbigliamento casual, di qualità, e l'occhio mi è cascato sulle sue sneakers bianche con scritte, disegnini, cuoricini (le ho anche viste in negozio successivamente e non erano proprio economiche).
Si vedeva che erano stampati, non le aveva "pasticciate" lei come una tredicenne, erano state create volutamente così.
Beh, la sensazione che ho avuto è stata di avere di fronte una donna spiritosa, capace di non prendersi troppo sul serio.
Qualcun altro invece avrebbe potuto pensare che fosse solo un vezzo infantile, una nota stonata.

Altro esempio.
Ho un'amica a cui piace vestire "colorata".
Un giorno aveva un paio di collant giallo senape con fiori ricamati, blu o pavone se non ricordo male, ma comunque perfettamente abbinati nei colori al resto dell'abbigliamento.
Eppure non si contavano gli sguardi straniti della gente che sembrava aver visto un'aliena.

A me riesce molto difficile stabilire cos'è di buon gusto da cosa non lo è "a priori", in base all'età, a regole astratte tipo quella di non abbinare due fantasie diverse.
Quando scelgo un outfit, sia al maschile che al femminile, guardo il risultato finale, se mi sembra armonico, che cosa "comunica", se ci può stare un tocco "trasgressivo", ma è un processo molto istintivo di cui ammetto di non conoscere le regole.

Inviato dal mio spettegolefono usando i miei polpastrelli
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Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
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Frida

Re: Abbinamenti azzardati

Messaggio da Frida »

Il tema resta capire cosa per noi può sembare una scelta azzardata. Ad esempio adesso sta andando il reggiseno a vista, come se fosse un capo di abbigliamento qualunque. SJP, 54 anni, è stata testimonial di intimissimi sfoggiando un "deepcleaveage" per strada. Non mi è sembrata una cosa di cattivo gusto anzi dimostra una certa classe ed eleganza per una signora agée. Adesso mi pare che tezenis propone lo stesso messaggio al suo target più giovane. Ho visto qualche esempio dal vivo solo in disco dove si sa che ci sono meno remore. Forse ci sono più regole morali di quelle estetiche che influenzano l'abbigliamento. La nostra cultura è molto conservativa nonostante la moda italiana sia nota in tutto il mondo. Qui una persona eccentrica viene vista con sospetto mentre in altri paesi diventa una influencer.

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