Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

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TinkerBell
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Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

Messaggio da TinkerBell »

Eccomi qua tornata, mi ritaglio questo angolino fuori luogo in cui lasciare un'altra delle mie inteminabili dissertazioni, neanche ne avessi scritte ottanta, poiché siccome in quanto di recente ho letto parecchie volte l'espressione "odio essere uomo", mi è venuto in mente di fermarmi un po' a meditare su questa faccenda, non con intento polemico è chiaro, poiché io stessa mi identifico in questa frase. E siccome il carattere femminile mi ha portato in dote anche una certa dispettosità, ho pensato bene di aggiungere qualche espressione barocca alla mia prosa già di per sé prolissa.

Venendo al punto, la mia domanda è che cosa mi ha portato a odiare essere un uomo e questa storia inizia trenta anni fa dopo una operazione chirurgica che coinvolgeva il mio carattere di genere. L'andrologo mi disse che era importante non avere un'erezione per almeno un mese, nemmeno quella spontanea che avviene al risveglio e per fare ciò era necessario prendere un farmaco con regolarità ferrea.
Questo trattamento fu la mia illuminazione per tutto quello che riguarda la sfera sessuale della vita. Perché vedete, durante quel mese del tutto privo di ormoni sessuali ho goduto di una pace interiore come quella che si attribuirebbe a un monaco buddista di centodieci anni seduto sulla scalinata del suo tempio a contemplare il mistero dorato di un caldo tramonto sul mare in lontananza.
Voi direte, oh che bello, voglio vivere così e sarebbe piaciuto anche a me ma purtroppo la natura, che è più saggia di noi, ci ha imposto questa spinta alla riproduzione da cui non possiamo svincolarci, perché se non lo avesse fatto, non saremmo sopravvissuti a quei due milioni di anni di vita primitiva che costituiscono in buona sostanza la quasi totalità della nostra storia. Se per un breve periodo l'assenza degli ormoni non ha nessun effetto negativo, già il fatto che mi facevo la barba una volta ogni due settimane era un segnale che il mio corpo rallentava. Purtroppo quando il corpo rallenta, non rallenta solo nel pelo, rallenta in tutto, anche nella voglia di fare. Ero sì sereno e felice, ma gli amici mi dicevano che avevo una espressione vacua e idiota.

Quello che davvero mi aprì gli occhi in quel periodo fu che non ero più in grado di distinguere gli uomini dalle donne. Una scoperta che mi raggiunse all'improvviso, quasi non me ne ero accorta, semplicemente non me ne curavo.

Quando camminate lungo una via in città, non avete bisogno di esaminare le persone che incontrate, esse passano via ma avete sempre coscienza se quella che è passata è una donna o è un uomo. Pare una cosa ovvia, il riconoscimento di genere sembra avvenire in diversi modi, il modo di vestire, i colori, i tratti somatici, i capelli, il portamento anche, eppure nessuna di queste parole è risolutiva, se una donna si maschera da uomo riuscirete sempre a capire che non si tratta di un uomo, e viceversa naturalmente (che è il nostro cruccio). In quel periodo senza ormoni, io non riuscivo a distinguere, punto. Certo, se mi fermavo a osservare una persona, ci facevo sopra un ragionamento, attraverso lo strumento razionale riuscivo a capire chi avevo davanti ma era un processo ben diverso da quell'automatismo quasi immediato cui invece siamo abituati, automatismo che manca del tutto verso gli appena nati, proprio perché ancora non emettono segnali ormonali, diciamo alla mamma, uh che bel bambino, è maschio o femmina?, una domanda che diventa inutile quando il bambino ha raggiunto i tre anni.
E' stato in quel mese che ho capito che il nostro comportamento è più condizionato dagli ormoni di quanto crediamo. Insomma noi pensiamo di avere libertà di scelta ma le nostre azioni sono molto più programmate di quanto sembra.

Ora perché vi racconto tutto questo? Perché nella mia visione generale delle cose imparata da tale esperienza, la maggior parte delle nostre azioni è diretta dagli ormoni e questo vuole anche dire che la maggior parte delle cose che noi facciamo e diciamo, sono una derivazione diretta della nostra sfera sessuale. C'è per esempio chi impara a usare Linux solo per fare colpo sulle ragazze, illuso lui, il modo di fare colpo sulle ragazze è il segreto meglio custodito dell'Universo, ed è quasi sicuro che ha a che fare con gli ormoni.

E qui arriva il busillis: perché mai, posto che il mio corpo sta funzionando a chimica maschile, io desidero sentirmi femminile? (nel mio caso per esempio vorrei essere un'eroina futanari, tanto per citare una di quelle parole giapponesi che fanno tanto perversa). Che sia una compensazione a una qualche contorsione del mio inconscio che si percepisce come maschio non adeguato? Che sia una cosciente presa di posizione contro il mondo maschile, quello italiano in questo caso, fatto di eccessivamente arrapati che parlano sempre di calcio o di f... (stereotipi non lontani dal vero)? Che sia per insofferenza alle regole canoniche giacca e cravatta imposte al mondo maschile, o che addirittura sia perché mi affascina il pensiero di essere davvero donna?
Ognuna avrà la propria ragione, conscia o inconscia che sia (per parte mia, io cerco di allontanarmi il più possibile dallo stereotipo del maschio italiano in cui non mi riconosco, o perlomeno così credo), ma sono convinta che il cross-dressing non può essere solo un vezzo estetico. Sono convinta che c'è in gioco anche l'identità di genere. Già, ma quale genere? Ahi ahi ahi, il mistero si infittisce. In realtà il mondo non è mai stato bianco o nero; maschio o femmina è una visione che ci hanno propinato nel diciottesimo secolo, il mondo è una sorta di arco costituzionale dove per passare dal fascista al comunista bisogna incontrare il liberale, il socialista, il social democratico e avanti di questo passo con tante sfumature quanto quelle dei colori nell'arcobaleno, ci si domanda se ognuna di queste identità ha un suo diritto di esistere, perché è certo che la natura non ci ha programmati in questo modo (d'altra parte la natura ci ha fatti nudi, mica vestiti).

Viviamo in un periodo in cui sembra quasi scontato che ogni genere ha un suo diritto di esistere eppure quando leggo, mi vesto da donna ma sono etero, come dire non darmi del cu..., a me sembra un implicito giudizio di genere ed ecco che alla fine i richiedenti tolleranza non sono poi così tolleranti, mi viene in mente una barzelletta di genere, un cavallo chiede a un toro, perché ti dà fastidio quando ti sventolano un panno rosso davanti agli occhi, e il toro risponde, non mi dà fastidio, sono le vacche quelle che si infastidiscono, e allora perché ti arrabbi, chiede ancora il cavallo, perché mi secca essere preso per una vacca.

E' tutto un "pour parlez", si tratta di argomenti molto difficili ai quali dovremmo aggiungere la sfera affettiva, io sono quel che sono, eppure alcune purtroppo brevissime esperienze omosessuali mi hanno dato un enorme regalo affettivo, una volta su una spiaggia naturista mi sono sentita letteralmente adorata da un uomo ed è stata una sensazione enorme, gigantesca, che ha riempito la mia anima per giorni e giorni, ed ero nuda, era chiaro ciò che ero, ero per l'appunto

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Re: Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

Messaggio da AnnaSettantatre »

Ci sono quelli che odiano essere uomini e quelli a cui, semplicemente, non basta.

Tu mi sembri più appartenere alla seconda categoria che alla prima.

Forse per questo mi pare di capirti o, meglio, credo.
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Re: Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

Messaggio da Steffi Ritzka »

TinkerBell ha scritto: giovedì 3 febbraio 2022, 17:50
Ognuna avrà la propria ragione, conscia o inconscia che sia (per parte mia, io cerco di allontanarmi il più possibile dallo stereotipo del maschio italiano in cui non mi riconosco, o perlomeno così credo), ma sono convinta che il cross-dressing non può essere solo un vezzo estetico. Sono convinta che c'è in gioco anche l'identità di genere. Già, ma quale genere? Ahi ahi ahi, il mistero si infittisce. In realtà il mondo non è mai stato bianco o nero; maschio o femmina è una visione che ci hanno propinato nel diciottesimo secolo, il mondo è una sorta di arco costituzionale dove per passare dal fascista al comunista bisogna incontrare il liberale, il socialista, il social democratico e avanti di questo passo con tante sfumature quanto quelle dei colori nell'arcobaleno, ci si domanda se ognuna di queste identità ha un suo diritto di esistere, perché è certo che la natura non ci ha programmati in questo modo (d'altra parte la natura ci ha fatti nudi, mica vestiti).

Viviamo in un periodo in cui sembra quasi scontato che ogni genere ha un suo diritto di esistere eppure quando leggo, mi vesto da donna ma sono etero, come dire non darmi del cu..., a me sembra un implicito giudizio di genere ed ecco che alla fine i richiedenti tolleranza non sono poi così tolleranti, mi viene in mente una barzelletta di genere, un cavallo chiede a un toro, perché ti dà fastidio quando ti sventolano un panno rosso davanti agli occhi, e il toro risponde, non mi dà fastidio, sono le vacche quelle che si infastidiscono, e allora perché ti arrabbi, chiede ancora il cavallo, perché mi secca essere preso per una vacca.

E' tutto un "pour parlez", si tratta di argomenti molto difficili ai quali dovremmo aggiungere la sfera affettiva, io sono quel che sono, eppure alcune purtroppo brevissime esperienze omosessuali mi hanno dato un enorme regalo affettivo, una volta su una spiaggia naturista mi sono sentita letteralmente adorata da un uomo ed è stata una sensazione enorme, gigantesca, che ha riempito la mia anima per giorni e giorni, ed ero nuda, era chiaro ciò che ero, ero per l'appunto.

TinkerBell
Ciao Tinker Bell
È molto interessante ciò che scrivi, e mi trovo d'accordo con la tua opinione, soprattutto quando affermi che chi è in cerca di tolleranza per la propria stravaganza, poi diventa a sua volta intollerante con chi, in perfetta coerenza e consapevolezza di sé, ammette di non essere un maschio per i limiti imposti da una femminilità evidentemente molto sviluppata...
Anch'io sono convinta che il crossdressing non possa essere un semplice vezzo che non coinvolge l'identità di genere, solo per un orientamento sessuale rivolto verso le donne.
Spesso ci si dimentica che identità di genere e orientamento sessuale non sono dipendenti uno dall'altra...
Basterebbe pensare ad un fatto inconfutabile, e cioè che un maschio vero, proverebbe ribrezzo a parlare di sé al femminile anche se fosse per gioco...
Un soggetto che pratica il crossdressing per il bisogno di sentirsi femminile, può essere un marito, un padre o un uomo...ma sicuramente non è un maschio come lo è chi non lo pratica.
E poi certo... si fa per parlare, come tu stessa dici, sono argomenti molto complessi, ed il massimo che si può fare, è esprimere la propria opinione...
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Re: Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

Messaggio da TinkerBell »

Steffi Ritzka ha scritto: domenica 6 febbraio 2022, 15:33

Spesso ci si dimentica che identità di genere e orientamento sessuale non sono dipendenti uno dall'altra...
Basterebbe pensare ad un fatto inconfutabile, e cioè che un maschio vero, proverebbe ribrezzo a parlare di sé al femminile anche se fosse per gioco...
perdincibacco, hai coniato un nuovo genere, il maschio vero!
La prima cosa che mi è passata per la mente leggendo questa espressione è stata una frase di Tomas Millian in quei suoi film del commissario "monnezza", che diceva "l'omo pé esse omo ha da ruttà e ha da puzzà!" restando poi lì con la bocca spalancata alla fine della frase.
Gretto e certo non bello come personaggio, era tutto sommato divertente quando avevi il momento "trucido", per dirla alla romana.

A me questa cosa che identità di genere e orientamento sessuale sono indipendenti, o comunque non necessariamente dipendenti, mi era sfuggita. In effetti ci dovrò pensare sopra. Ecco un esempio di come una discussione possa aprire finestre su campi nuovi, grazie per questo tuo pensiero, mi sembra davvero un tema che vale la pena di esplorare.

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Re: Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

Messaggio da LauraB »

Domande "pesanti", servirebbe un esperto preparato per chiarirsi bene.
da parte mia non credo nel potere degli ormoni, la disforia, il voler essere donna, non è volersi vestire da donna. E' un fattore sociale, una strada lunga. E ovviamente nemmeno legata all'orientamento.

Credo vada valutato con interesse il discorso "uomo". non piacere certe cose non vuol dire non essere uomo, vuol dire avere gusti diversi. spesso anche migliori.
Non esiste che l'uomo "deve puzza" e cose simili, siete 4 miliardi al mondo, non siete tutti uguali. Non deve piacere per forza il calcio..
Bisogna uscire da stereotipi e a volte da schemi maschilisti interiorizzati inconsapevolmente (succede anche a me), farsi le domande è gia un buon passo per trovare le risposte : Wink :
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Re: Ma tu, di che sesso sei... Io?... sì tu.... ah!... beh? ...boh!

Messaggio da Steffi Ritzka »

[quote=TinkerBell post_id=140778 time=1644162159

perdincibacco, hai coniato un nuovo genere, il maschio vero!
La prima cosa che mi è passata per la mente leggendo questa espressione è stata una frase di Tomas Millian in quei suoi film del commissario "monnezza", che diceva "l'omo pé esse omo ha da ruttà e ha da puzzà!" restando poi lì con la bocca spalancata alla fine della frase.
Gretto e certo non bello come personaggio, era tutto sommato divertente quando avevi il momento "trucido", per dirla alla romana.

A me questa cosa che identità di genere e orientamento sessuale sono indipendenti, o comunque non necessariamente dipendenti, mi era sfuggita. In effetti ci dovrò pensare sopra. Ecco un esempio di come una discussione possa aprire finestre su campi nuovi, grazie per questo tuo pensiero, mi sembra davvero un tema che vale la pena di esplorare.

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[/quote]

Che la logica binaria non tenga conto delle varie sfumature è un dato di fatto.
Non intendevo coniare nulla nuovo...comunque.
Ho usato quella definizione semplicemente per differenziare un maschio che si veste da donna da uno che non lo fa....
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Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...

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