Sai..quelle sere..
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Sai..quelle sere..
Sai, quelle sere in cui sei sola e basta una canzone per farti viaggiare via, lontano..tra mille pensieri che ti portano a ripercorrere mille momenti di questa vita che a tratti non senti tua, ma che la è, e bene o male l'hai vissuta, la stai vivendo.
Nella penombra le parole di quella canzone squarciano il vuoto che hai attorno, come una lama che taglia una tela che era destinata a ospitare un'opera d'arte ed è rimasta bianca, troppo tempo appoggiata sul cavalletto, fino a consumarsi, di polvere, di umidità, di mancanza di idee.
La voce arriva dritta al cuore come una freccia incandescente e non puoi fare a meno di domandarti se fino ad ora hai agito bene, se fino ad ora tutti gli sbagli, i sorrisi, le lacrime, le parole, quelle dette e quelle non dette, quelle gridate e quelle che hai soffocato in gola, abbiano avuto un senso.
E non sai darti una risposta, solamente come una stupida scrivi rapidamente queste parole mentre le lacrime rigano il tuo viso.
Rivedi i volti che avevi visto la prima volta ascoltando proprio questa canzone, che vuoi tenere per te per quanto è preziosa e al tempo stesso devastante.
Volti di persone che avevano creduto in te e che ora sono lontane anni luce, abbracci che una volta erano caldi come la lava di un vulcano, e che ora sono solamente pietra, fredda e priva di vita.
Non hai piu vent'anni eppure ti senti ancora la ragazzina che sognava ad occhi aperti guardando il mare, immaginando una vita felice.
L'hai anche sfiorata quella felicità, forse non hai saputo apprezzarla, o forse i fantasmi che nascondi nel tuo animo sono riusciti a renderla la vita bellissima a cui tu non eri destinata.
E ti chiedi ancora se sia tutto un errore, o se sia tutto un brutto sogno dal quale un giorno ti sveglierai spostando i tuoi capelli lunghi dal viso, liberando i tuoi occhi azzurri verso il cielo, e verso il sole, mentre ora c'è solamente tanto buio.
Tu..tu sei l'unica che ha saputo vedersi, l'unica che ha saputo capirsi, ma che è rinchiusa li dentro, dove da troppo tempo ci sono solo nuvole ed un cielo grigio carico di pioggia e non può fare altro che asciugarsi per l'ultima volta quelle lacrime, e implorarti con l'ultimo filo di voce, lasciami tornare a casa...
Nella penombra le parole di quella canzone squarciano il vuoto che hai attorno, come una lama che taglia una tela che era destinata a ospitare un'opera d'arte ed è rimasta bianca, troppo tempo appoggiata sul cavalletto, fino a consumarsi, di polvere, di umidità, di mancanza di idee.
La voce arriva dritta al cuore come una freccia incandescente e non puoi fare a meno di domandarti se fino ad ora hai agito bene, se fino ad ora tutti gli sbagli, i sorrisi, le lacrime, le parole, quelle dette e quelle non dette, quelle gridate e quelle che hai soffocato in gola, abbiano avuto un senso.
E non sai darti una risposta, solamente come una stupida scrivi rapidamente queste parole mentre le lacrime rigano il tuo viso.
Rivedi i volti che avevi visto la prima volta ascoltando proprio questa canzone, che vuoi tenere per te per quanto è preziosa e al tempo stesso devastante.
Volti di persone che avevano creduto in te e che ora sono lontane anni luce, abbracci che una volta erano caldi come la lava di un vulcano, e che ora sono solamente pietra, fredda e priva di vita.
Non hai piu vent'anni eppure ti senti ancora la ragazzina che sognava ad occhi aperti guardando il mare, immaginando una vita felice.
L'hai anche sfiorata quella felicità, forse non hai saputo apprezzarla, o forse i fantasmi che nascondi nel tuo animo sono riusciti a renderla la vita bellissima a cui tu non eri destinata.
E ti chiedi ancora se sia tutto un errore, o se sia tutto un brutto sogno dal quale un giorno ti sveglierai spostando i tuoi capelli lunghi dal viso, liberando i tuoi occhi azzurri verso il cielo, e verso il sole, mentre ora c'è solamente tanto buio.
Tu..tu sei l'unica che ha saputo vedersi, l'unica che ha saputo capirsi, ma che è rinchiusa li dentro, dove da troppo tempo ci sono solo nuvole ed un cielo grigio carico di pioggia e non può fare altro che asciugarsi per l'ultima volta quelle lacrime, e implorarti con l'ultimo filo di voce, lasciami tornare a casa...
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "
- Steffi Ritzka
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Utente incontrata
Re: Sai..quelle sere..
Cara Ely,
Ho riflettuto a lungo sull'opportunità di rispondere a questo tuo grido di dolore talmente intimo, da far temere che qualsiasi risposta potesse alla fine rivelarsi inappropriata... ma non potevo tacere me ne sarei fatta una colpa, non ti conosco ma ti sento come una sorella, che in questo momento soffre, perciò ho deciso di comunicarti la mia comprensione. Certo che le conosco quelle sere le conosco bene, fin troppo bene... ma il bilancio di una vita è comune a tutti gli esseri umani, non solo a noi... sebbene la nostra sia una vita molto difficile, molto complicata e le domande che ti poni non sempre hanno una risposta perché dipendono dalle infinite variabili che la vita propone ad ogni individuo... quella tela la devi riempire tu con quello che hai e con quello che puoi fare, e sono certa che non è vuota come sembra, ma contiene tutta la sensibilità e la delicatezza di quella ragazzina che sogno ad occhi aperti. Sii felice di ciò che sei perché ne hai di che esserlo... credici!
Un abbraccio forte
Ho riflettuto a lungo sull'opportunità di rispondere a questo tuo grido di dolore talmente intimo, da far temere che qualsiasi risposta potesse alla fine rivelarsi inappropriata... ma non potevo tacere me ne sarei fatta una colpa, non ti conosco ma ti sento come una sorella, che in questo momento soffre, perciò ho deciso di comunicarti la mia comprensione. Certo che le conosco quelle sere le conosco bene, fin troppo bene... ma il bilancio di una vita è comune a tutti gli esseri umani, non solo a noi... sebbene la nostra sia una vita molto difficile, molto complicata e le domande che ti poni non sempre hanno una risposta perché dipendono dalle infinite variabili che la vita propone ad ogni individuo... quella tela la devi riempire tu con quello che hai e con quello che puoi fare, e sono certa che non è vuota come sembra, ma contiene tutta la sensibilità e la delicatezza di quella ragazzina che sogno ad occhi aperti. Sii felice di ciò che sei perché ne hai di che esserlo... credici!
Un abbraccio forte
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...
Elle s'en fout
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Re: Sai..quelle sere..
Grazie Steffi, le tue risposte non sono mai inappropriate, a volte vorrei essere un po' meno sensibile, perché in alcuni momenti basta davvero nulla per farmi "cadere" come stasera..Steffi Ritzka ha scritto: ↑martedì 22 febbraio 2022, 22:21 Cara Ely,
Ho riflettuto a lungo sull'opportunità di rispondere a questo tuo grido di dolore talmente intimo, da far temere che qualsiasi risposta potesse alla fine rivelarsi inappropriata... ma non potevo tacere me ne sarei fatta una colpa, non ti conosco ma ti sento come una sorella, che in questo momento soffre, perciò ho deciso di comunicarti la mia comprensione. Certo che le conosco quelle sere le conosco bene, fin troppo bene... ma il bilancio di una vita è comune a tutti gli esseri umani, non solo a noi... sebbene la nostra sia una vita molto difficile, molto complicata e le domande che ti poni non sempre hanno una risposta perché dipendono dalle infinite variabili che la vita propone ad ogni individuo... quella tela la devi riempire tu con quello che hai e con quello che puoi fare, e sono certa che non è vuota come sembra, ma contiene tutta la sensibilità e la delicatezza di quella ragazzina che sogno ad occhi aperti. Sii felice di ciò che sei perché ne hai di che esserlo... credici!
Un abbraccio forte
Grazie per le tue come sempre belle parole, ricambio l'abbraccio di cuore
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "
- Anna
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Utente incontrata
Re: Sai..quelle sere..
...tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
E Anna verrà
Col suo modo di guardarci dentro
Di sorridere di questa libertà
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- LorenaTizianaV
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Utente incontrata
Re: Sai..quelle sere..
Non aggiungo altro a quello che hanno più sapientemente scritto Steffi e Anna.
So che non possiamo fare molto; ma qualcosa possiamo fare per farti sentire meno sola
Lorena
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- indecisa
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Re: Sai..quelle sere..
Ely cara, non abbatterti mai.
E ricordati (ricordiamoci) che alla fine del tunnel c'è sempre il sole.
Non abbattiamoci mai.
Un abbraccione forte forte
E ricordati (ricordiamoci) che alla fine del tunnel c'è sempre il sole.
Non abbattiamoci mai.
Un abbraccione forte forte
Re: Sai..quelle sere..
Grazie a tutte siete sempre tanto care
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "
- LellaB
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Utente incontrata
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Re: Sai..quelle sere..
Ti sono accanto anch’io, non sei sola…
Ti abbraccio forte
Ti abbraccio forte
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
Re: Sai..quelle sere..
Grazie Lella, apprezzo tanto
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "
- sylvix
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Re: Sai..quelle sere..
stranger, stranger, lover of unreachable heights, why dwell you among the summits where eagles build their nests?
why seek you the unattainable?
what storms would you trap in your net, and what vaporous birds do you hunt in the sky?
come and be one of us, descend and appease your hunger with our bread and quench your thirst with our wine
'the prophet', kahlil gibran
why seek you the unattainable?
what storms would you trap in your net, and what vaporous birds do you hunt in the sky?
come and be one of us, descend and appease your hunger with our bread and quench your thirst with our wine
'the prophet', kahlil gibran
jeg taler ikke dansk!