Circe

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Anna
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Circe

Messaggio da Anna »

Il battito di ciglia di una divinità può conchiudere secoli del nostro tempo.
Mi commuove la storia di Circe, divinità minore, la sua vita che scorre di lato agli eventi di un mondo in cui non verrà mai accolta, pur appartenendo di nascita allo stesso.
Mi commuove il suo tempo infinito e silenzioso sull’isola di Eea, forse il promontorio del Circeo, forse Ponza. La cartografia del mito è spesso incerta!
Tra i suoi silenzi, tra le sue ire, tra il suo struggersi per il desiderio del mondo, c’è la forza di chiunque attraversa i territori della non appartenenza cercando approdo in un porto in cui sia possibile esistere.

“Nacqui quando ancora non esisteva nome per ciò che ero. Mi chiamarono ninfa, presumendo che sarei stata come mia madre, le zie e le migliaia di cugine. Ultime fra le dee minori, i nostri poteri erano così modesti da garantirci a malapena l’immortalità. Parlavamo ai pesci e coltivavamo fiori, distillavamo la pioggia dalle nubi e il sale dalle onde. Quella parola, ninfa, misurava l’estensione e l’ampiezza del nostro futuro. Nella nostra lingua significa non solo dea, ma sposa.”

Madeline Miller, Circe.

Un abbraccio e buon tempo!
Anna.
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LorenaTizianaV
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Re: Circe

Messaggio da LorenaTizianaV »

" Tra i suoi silenzi, tra le sue ire, tra il suo struggersi per il desiderio del mondo, c’è la forza di chiunque attraversa i territori della non appartenenza cercando approdo in un porto in cui sia possibile esistere."

La descrizione corretta di una sensazione valida tutt'oggi.

Sentii parlare di Circe per la prima volta da mia nonna; erano i primi anni 70.
Penso che la sua conoscenza in merito, fosse frutto dello sceneggiato
" Odissea" del 1968, trasmesso dalla Rai.
Comunque ora, per un attimo, ho fatto un tuffo nel passato di quei momenti.

Lorena

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sylvix
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Re: Circe

Messaggio da sylvix »

la circe, semanticamente, mi ricorda la barca di un amico di mio padre, poi il delitto della versilia del 1989 (stava abbastanza vicino casa mia)
è interessante come un semplice nome, possa implicare (e attivare) percorsi mnemonici differenti.
nessuno è uguale di fronte all'esistenza.
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Anna
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Re: Circe

Messaggio da Anna »

LorenaTizianaV ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 15:20 …una sensazione valida tutt'oggi.

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Re: Circe

Messaggio da Anna »

sylvix ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 15:51 …nessuno è uguale di fronte all'esistenza.
La barca, l’ho immaginata a vela,
la carta, è quella del panino!
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Circe

Messaggio da LorenaTizianaV »

Anna ha scritto:
LorenaTizianaV ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 15:20 …una sensazione valida tutt'oggi.

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sylvix
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Re: Circe

Messaggio da sylvix »

Anna ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 19:57
sylvix ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 15:51 …nessuno è uguale di fronte all'esistenza.
La barca, l’ho immaginata a vela,
la carta, è quella del panino!
bel tratto, orlato sul limite dell'indecisione, da cui le righe morbide di una realtà immobile, sottile e decentrata nell'etereo.
la barca era a motore, penso fosse un 54", ma si parla dei primi anni 70.
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Re: Circe

Messaggio da Anna »

sylvix ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 23:19
Anna ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 19:57
sylvix ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 15:51 …nessuno è uguale di fronte all'esistenza.
La barca, l’ho immaginata a vela,
la carta, è quella del panino!
bel tratto, orlato sul limite dell'indecisione, da cui le righe morbide di una realtà immobile, sottile e decentrata nell'etereo.
la barca era a motore, penso fosse un 54", ma si parla dei primi anni 70.
@ Sylvix che belle cose hai scritto, grazie!

P.S. Più la si osserva da vicino più sottile si fa la realtà!
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Re: Circe

Messaggio da Anna »

LorenaTizianaV ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 22:31
Anna ha scritto:
LorenaTizianaV ha scritto: mercoledì 9 marzo 2022, 15:20 …una sensazione valida tutt'oggi.

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Steffi Ritzka
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Re: Circe

Messaggio da Steffi Ritzka »

"C'era qualcosa di femminile, qualcosa di diabolico, nel giovane che è morto...."
Ubertino da Casale Il nome della rosa.

Nella letteratura antica, o in quella moderna che fa riferimento ai tempi antichi, la donna chissà perché viene sempre associata a qualcosa di diabolico, come fosse costretta ad espiare qualche peccato... che sia il peccato originale? Può essere, tuttavia Omero nell'Odissea non ne sapeva nulla, eppure tutte le figure femminili presenti nella sua opera sono schiave, succubi, alla mercé di uomini.
Non fa eccezione La maga Circe alla quale i potenti Dei dell'Olimpo inviano l'eroe Ulisse opportunamente avvisato da Ermete per evitargli di cadere nella trappola del suo Incantesimo che l'avrebbe trasformato in un maiale. Vinta, sbeffeggiata e sopraffatta gli offre anche il suo letto per consolarlo nella mancanza della moglie...
Una divinità minore come dici tu che tuttavia non sfugge alla derisione degli Dei... E nemmeno può lamentarsi troppo, se fosse vissuta nel Medioevo migliaia di anni dopo, femmina e maga... l'avrebbero bruciata sul rogo... ed oggi? Che farebbe la maga Circe? Probabilmente sarebbe ridotta a leggere le carte in qualche emittente locale minore....
Carissima Anna devo farti i complimenti, scegli sempre argomenti molto stimolanti, da cui si può imparare qualcosa... Sarebbe bello commentare tutte insieme un libro di tanto in tanto. Ti ringrazio ancora e ti abbraccio forte
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...

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