IL “PACCO” CHE APRIRO’

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Eva2016
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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Eva2016 »

Modi diversi di vivere e vedere le cose, giusti o sbagliati son così..

Ogni uno sceglie per sé ciò che fa bene.. Io il legame che ho con i miei non lo cambierei x niente al mondo perché va al di là delle cose superficiali che sento e vedo girando case tutti i gg..

L'importante è trovare un equilibrio..

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Io, (e) Giulia
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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Io, (e) Giulia »

Eva2016 ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 19:11 Sto x fare questo regalo a mio figlio...

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Eva2016
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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Eva2016 »

Io, (e) Giulia ha scritto:
Eva2016 ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 19:11 Sto x fare questo regalo a mio figlio...

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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Io, (e) Giulia »

Buonasera a tutt* Voi.

Il "pacco" è stato aperto.............ieri sera.

E, finalmente, adesso, mi sento sereno.

Oggi, mio Figlio, è partito e mancherà per più di un mese (.....forse fino a settembre).
Non potevo fare scorrere tutto questo tempo, lasciando in sospeso questa, nostra, importantissima, questione.

Mi ripeto, la mia necessità nulla aveva a che vedere con desideri di condivisione o di portare Giulia allo scoperto con Lui.
Necessità che non sentivo e che non sento.
Il problema scaturiva dalla grande condivisione ed onestà che impronta il nostro rapporto, e, viste le mie ultime scelte, non volevo correre il rischio che lo potesse scoprire non da me, ed in particolare, dopo la mia dipartita; fatto che, in quel momento, a mio giudizio, potrebbe vivere come un grande tradimento da parte mia, da parte di Suo padre.

Quindi, ieri mattina, Gli ho detto che avevo bisogno di parlare con Lui, prima della Sua partenza, di una cosa, mia, personale e riservata, ma di cui, era giusto, Lui ne venisse a conoscenza, personalmente, da me.

Quindi, siamo rimasti di vederci a cena, a casa da me.

Stavolta, non avevo il tempo di preparare una cena "particolare"; quindi, ho preparato solo due costate di entrecôte di scottona, spesse, alla griglia, precedentemente marinate a temperatura ambiente per due ore (Lui impazzisce per questo taglio di carne), accompagnate da ortaggi misti, affettati, sempre alla griglia, e conditi con olio, sale, crema di peperoncino e insaporiti, ulteriormente, con aglio schiacciato (....spiacente, niente foto....); da bere solo acqua e spremuta, fresca, d'arance (...oramai le ultime della stagione).

Quando è arrivato, mi ha dato una mano ad apparecchiare e a finire di cucinare.

Nel frattempo, parlavamo del suo viaggio e delle sue, correlate, aspettative.

A questo punto, Giulia, la cattivella, Vi avrebbe, quantomeno, inserito uno o due caroselli, ma io, sono la "parte" buona, e quindi Vi grazio, da queste, piccole, "strurusarie".

Logicamente, ho iniziato a parlare io, premettendo i motivi che mi spingevano a condividere questa mia cosa con Lui (motivi che Voi conoscete, ma anche altri, di carattere più pratico).

Non ho sentito il bisogno di sottolineargli l'estrema privacy dell'argomento, considerato il nostro tipo di rapporto.

Ho iniziato a raccontare, una piccola parte, della mia adolescenza, di cui Lui, già, conosceva alcune delle grandi difficoltà che incontrai, ma non le evoluzioni, correlate alla nascita di Giulia.

Gli ho spiegato, anche, quanto fosse diventata correlata, nel tempo, l'esistenza di Giulia alla sfera sessuale, e in che modo.

Nel frattempo, mangiando, con molta tranquillità, ogni tanto mi faceva qualche domanda, alle quali, prontamente, rispondevo, con quella che a me sembrava una grande, Sua, serenità, mentre, io, invece, ero in tumulto, paventando una sua qualche non accettazione/rifiuto.

Gli sottolineai, ampliamente, quanto il mio essere ossessivo/compulsivo, mi avesse spinto, negli anni, alla ricerca di risultati il più perfetti possibili e, in quanto, fosse stata d'aiuto, in tutto questo, la mia ex Moglie.

Gli spiegai il mio, odierno, bisogno di condividere Giulia con altre persone come Lei e la mia necessità di confronti sia virtuali (gli parlai della mia recente iscrizione al forum) che concreti e reali.

Gli dissi quanto di Giulia c'era in casa o altrove, dove fosse e come accedervi (necessario avendolo nominato esecutore testamentario).

Gli chiesi, di distruggere il tutto quando io non ci sarò più.

Ho scritto quattro righe, ma il mio discorso durò oltre la cena, penso circa un'ora.

Poi, iniziò a parlare Lui.................

Chock!!!

"Papà, tante cose, le avevo già capite, anche se non chiaramente come adesso. Ho sempre pensato che fosse una "cosa" Tua, afferente la tua sfera personale e privata; per questo motivo non ti ho mai fatto domande.
Ti ringrazio di avermene parlato. Ma stai tranquillo, non hai idea di quanti uomini, giovani, conosco, che si travestono: alcuni perché si sentono donne dentro, altri perché, semplicemente, gli piace farlo. " (ho sintetizzato il suo discorso).

Mi chiese, conferma, dei motivi che mi avevano spinto a parlarne con Lui, e glieli ripetei.

Gli chiesi se volesse vedere qualcosa di Giulia, abbigliamento o foto, e mi disse di no, ripetendomi che era una cosa mia.

Mi chiese conferma della mia intenzione di incontrami con persone come me, e gli risposi, ulteriormente, confermandolo.

Mi raccomandò distare attento.

L'unica cosa che ha voluto rivedere, sono alcune fotografie "particolari", che tengo incorniciate nella mia stanza da letto, che sono di Giulia, senza volto, molto sexy, ma, da sempre, presentate da me come foto artistiche di terze persone.

Le aveva già viste appese in passato, ma senza queste ulteriori informazioni e, io, a cena, quando gli avevo indicato dove fossero le cose di Giulia, gli avevo detto che, appunto, quelle erano, anche, foto di Giulia.

Mi disse:

"Hai ragione papà, sei ossessivo, sono perfette"

La verità, per quanto fossi in tensione, conoscendolo, ero sicuro che non avrebbe avuto reazioni negative particolari, ma questa totale accettazione senza paturnie di alcun tipo, come se fosse una cosa naturalissima, mi ha veramente sorpreso, come, anche, il fatto che, Lui, pur avendo già capito qualcosa, avesse voluto rispettare questa mia privacy.

Forse, ripetendo un discorso già fatto, se pur vero che esistono, alcune, persone non disposte ad accettarci, anzi, disposte a condannarci e a criticarci, il maggior nemico di noi .......... siamo noi stesse ......e le nostre paure ........ alle quali abbiamo permesso di rovinarci la vita.

Forse, è vero, che i giovani di oggi, non si creano particolari problemi, per i più svariati motivi, dal disinteresse alla semplice accettazione.

(Io).......molto più sereno senza quel peso sulle spalle.

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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Io, (e) Giulia »

Eva2016 ha scritto: venerdì 29 aprile 2022, 19:41 Ti consiglio : i collant di mio marito
È diverso ma l'ho apprezzato molto
Grazie di nuovo; scaricato anche questo.
Poi ti dico, dopo averli letti.
Giulia
Ultima modifica di Io, (e) Giulia il sabato 30 aprile 2022, 9:02, modificato 1 volta in totale.

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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Evatravbg »

Periodo di comunicazioni... Prima. Eva2016 poi tu...
Sono molto Contenta per voi e
Ti stimo fratello cit.

È vero che i giovani sono più diciamo abituati a queste situazioni, anche i miei figli nonostante non abitiamo in città grosse conoscono persone che amano travestirsi per i più svariati motivi e li "accettano" tranquillamente.

Detto questo ..... io ho paura....

Baci Eva

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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Marinatravoi »

Sono molto felice per voi, ma ero sicura che sarebbe andata così! : Thumbup :
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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da CristinaV »

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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Lucia Bio »

Ciao Giulia, che bella emozione. Sono contenta che tu li abbia parlato è stato una conferma alle aspettative la sua reazione dato il vostro rapporto e anche alla maturità delle nuove generazioni. Mi sorprendono sempre!
Complimenti per la tua decisione.

Lucia

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Re: IL “PACCO” CHE APRIRO’

Messaggio da Io, (e) Giulia »

Eva2016 ha scritto: venerdì 29 aprile 2022, 19:41
Io, (e) Giulia ha scritto:
Eva2016 ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 19:11 Sto x fare questo regalo a mio figlio...

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Ciao Eva,
finalmente ho avuto il tempo di leggerli, anzi, di divorarli in due giorni.

Per quanto riguarda CROSSDRESSER, devo dare un giudizio totalmente negativo.
Trattandosi di una autobiografia, non riesco a non giudicare, negativamente, l'autore, e la sua vita, troppo diverso da me e da quei valori essenziali che hanno sempre improntato la mia di vita.
Troppo egocentrico, troppo preso da se stesso, dai suoi bisogni, dalle sue necessità e dai suoi desideri, a discapito di tutte le persone che gli stanno accanto,
quasi (e forse senza quasi) non gliene importasse nulla.
A parte piangersi sempre addosso.
Tutte le sue azioni, sono state, sempre, a discapito della sua famiglia, disposto a sacrificarla, non sentendosene, minimamente, responsabile, se non a parole.
Certo, non tutti siamo uguali (è questo è, sicuramente, un bene) ma la sua capacità di raccontare, con fierezza, il suo egoismo, come se fosse un trofeo da ostentare, mi ha, molto, lasciato perplesso (il fine giustifica i mezzi?).

Tutto questo, indipendentemente, dall'oggetto del libro: essere un crossdresser.

La scelta editoriale di lasciare il racconto in sospeso, è sicuramente indice di una successiva pubblicazione, che sicuramente non leggerò, deprecando, altresì, questi mezzucci da marketing sfacciato.

Discorso, totalmente diverso, su "I collant di mio marito".

Umano, reale, scritto abbastanza bene, molto scorrevole.
Una persona, come noi, che se pur ha i suoi bisogni e i suoi desideri, a cui non rinuncia, si preoccupa delle conseguenze, che questo suo modo di essere, di sentirsi, può avere sulle persone che ama (con tutte le, connesse, problematiche).

Della "scrittrice" non si trovano informazioni di nessun tipo, il che mi fa pensare che sia stato usato uno pseudonimo.

Conosce, sicuramente, bene, il nostro mondo, ma dubito che sia una donna genetica (grossi dubbi mi vengono anche da come è stata scritta la parte femminile, quella della moglie, per intenderci, non proprio, totalmente ...... femminile).

Ho dei dubbi, anche, sul fatto che possa essere una storia reale ma, piuttosto, una serie di desideri/paure/perplessità, che accomunano molte di noi.

Ho iniziando a leggere, della stessa "scrittrice", Il mondo segreto dei travestiti, convincendomi, sempre di più, che non sia una donna bio (che mai avrebbe usato le immagini che si trovano all'interno del il libro).

Comunque storia vera o meno, mi è piaciuto molto, ritrovandomi, anche, in tante situazioni, raccontate nel libro.

Giulia ...... che Ti ringrazia delle segnalazioni e che Ti abbraccia forte.

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