Parliamo di fotografia

[Evatravbg]

Quello del selfie e con ll"autoscatto
Sono problematiche che ho anche io.
Ho un punto d'appoggio per il cell o la macchina ma non sono ancora riuscita a trovare l'altezza giusta, (diciamo per fare figura intera) io sono 185, se sto troppo bassa si evidenziano troppo le gambe e viceversa
A me sembra che tra 1,20 e 1,40.. Escano abbastanza proporzionate ma a me piaceva anche lai foto delle coccinelle quindi non faccio testo ahah...

Ciao
Eva

[Coffee]

La regola dei terzi.
Come poter dare più armoniosa e bilanciata una fotografia?
Il principiante solitamente mette il soggetto in centro del fotogramma.

[Coffee]

Ma c'è più di un modo di comporre una foto, uno dei tanti é la regola dei terzi! Molto semplice da attuare, questo escamotage consiste innanzitutto nella suddivisione in nove parti l'immagine che desideriamo immortalare.

Semplicemente si deve dividere sia il lato lungo, sia il lato corto, in tre parti uguali con tre linee perpendicolari parallele.

[Coffee]

Ma queste linee si possono solo immaginare? Assolutamente no, ieri erano un optional da aggiungere nelle reflex mentre oggi si possono tranquillamente trovare anche nelle impostazioni del proprio smartphone.

Queste linee, chiamate LINEE DI FORZA, formeranno nove rettangoli uguali. I punti nei quali le linee s'incontrano sono altresì chiamati PUNTI DI FORZA.

[Coffee]

Ma cosa farsene di queste linee? Sono utilissime per evitare l'effetto dell'orizzonte inclinato e per evitare che il nostro soggetto sia affetto dalla sindrome della Torre di Pisa.
Le linee di forza possono anche suggerire all'occhio dello spettatore cosa guardare. Se l'orizzonte sarà coincidente alla linea superiore chi guarderà la foto sarà portato a soffermarsi nella zona inferiore e viceversa.

I punti di forza sono zone nelle quali se cadrà il soggetto inevitabilmente lo stesso catturerà l'attenzione. Questi punti sono importandi anche per il dinamismo che possono aggiungere al soggetto.

Ambedue possono esser utilizzate con un po' di fantasia contemporaneamente. Provate a immaginare una persona ritratta lungo il mare. Si può tranquillamente fare coincidere l'orizzonte con la linea di forza orizzontale inferiore, la figura con la linea verticale a destra e i suoi occhi nel punto di forza coincidente con la linea orizzontale superiore.

Può apparire una fotografia sbilanciata, ma assicuro che sarà di notevole effetto. Poi, francamente, in questo mondo digitale cosa costa far due scatti in più per "provare"? Assolutamente nulla.

[Coffee]

Esistono ulteriori linee? Certamente! Ma non le troverete in nessun dispositivo bensì nella vs mente! Sono le LINEE COMPOSITIVE dell'immagine stessa, quelle dunque fornite dal paesaggio stesso. Variano a seconda del paesaggio e sono quelle che lo domina. Con un po' d'occhio s'individuano e se si fanno coincidere con le linee di forza si otterrà una fotografia di sicuro effetto.

[Coffee]

Ecco qui la fotografia di Evatravbg con la regola dei terzi.
Il mio prossimo post riguarderà la macchina fotografica!
Buon lavoro!

[Roby]

Ok amich*, avevo lanciato questa discussione per condividere qualche suggerimento per fare (farci) delle foto migliori. Non parliamo con linguaggio professionale, stiamo sul semplice per far passare qualcosa di "pratico" da chi ne sa un po' di più a chi ne sa un po' di meno,
Ora io provo a raccontare il poco che ho imparato sui selfie, che sembra l'argomento più "gettonato"
Partendo dall'inquadratura, se parliamo del classico selfie "primo piano", scattato con uno smartphone tenuto in mano o con l'asta, la regola aurea dice di tenere l'apparecchio più alto della nostra faccia. Al limite all'altezza degli occhi ma mai più in basso: il motivo (uno dei motivi) è presto detto: al momento dello scatto noi guarderemo il telefono, se questo sarà all'altezza degli occhi, li terremo ben aperti. Se l'apparecchio è troppo basso, staremo con gli occhi bassi e mezzi chiusi... molto brutto a vedersi.
Se parliamo di figura intera, allora ci vuole un supporto stabile per il nostro apparecchio, che a quel punto potrà essere uno smartphone o una fotocamera. Cavalletto, oppure minicavalletto appoggiato a sua volta da qualche parte. Come altezza a questo punto direi più o meno all'altezza della nostra faccia o poco più in basso... Ho letto in un post precedente 140cm... va bene.
Non mettetevi troppo vicine: per motivi prospettici è meglio stare un po' più lontane. Se avete una fotocamera con lo zoom, usatelo altrimenti ritaglierete l'immagine in seguito.
Tenete presente che i professionisti, per fare ritratti, usano delle lunghezze focali equivalenti ad un piccolo zoom, 105 - 135 mm per non stare troppo addosso al soggetto ma anche per motivi di prospettiva che qui è un po' lungo da spiegare, ci vuole fiducia.
Se ci facciamo un autoscatto, il mio consiglio è di usare un piccolo telecomando da tenere in mano per attivare l'apparecchio (ce ne sono a pochi € con tecnologia bluetooth per i cellulari) ., Ma comunque di dare qualche secondo di ritardo tra il momento in cui premiamo il bottone e lo scatto vero e proprio. Questo per toglierci dalla faccia la minima smorfia conseguente alla tensione di mettersi in posa ed attivare lo scatto contemporaneamente.

Parliamo di illuminazione: la luce che proviene da una sorgente puntiforme, molto diretta, crea ombre nette che esaltano rughe, borse sotto gli occhi (io ne so qualcosa), imperfezioni della pelle. Quindi il consiglio è di evitare di farsi selfie alla luce diretta del sole e, se siamo al chiuso, illuminate direttamente da un faretto o lampada; peggio mettersi sotto ad un faretto che spara luce dall'alto verso il basso. Se siamo all'aperto in giornata nuvolosa nessun problema; con sole pieno, facciamoci tranquillamente il selfie in un punto all'ombra di un albero, di una casa o cose simili. Se siamo in casa, possiamo sfruttare come punto luce una finestra, oppure una stanza in cui ci siano più fonti illuminazione distanziate tra loro: il concetto è che le ombre di una sorgente di luce saranno cancellate dall'altra. Avete mai visto i professionisti a lavoro in studio con due lampade (con enormi diffusori a ombrello) posizionate ciascuna a 45° rispetto al soggetto ? il motivo è proprio quello.

Bon per adesso mi fermo qui con le spiegazioni.
Solo una piccola considerazione: I moderni smartphone hanno un sacco di funzioni e regolazioni simili alle vere fotocamere (non parlo di filtri che personalmente non amo affatto) : con un minimo di conoscenza, si possono ottenere delle foto più che soddisfacenti anche in condizioni relativamente difficili (poca luce, dominanti, controluce etc...). Il vero limite dello smartphone è che ha un obiettivino di plastica ed un sensore (spalmato di milioni di pixel) grandi come un chicco di riso: ovviamente non ci si può aspettare la qualità dell'immagine di una reflex full size. Ma, credetemi, per ottenere delle belle foto da pubblicare in Forum, uno smartphone basta e avanza.
Quindi con la prossima puntata vorrei parlare di esposizione e bilanciamento del bianco, cose gestibili con vere fotocamere ma anche con molti smartphone di buon livello.
Baci
Roberta

PS: mentre scrivevo, Coffe ha parlato ottimamente della regola dei 2/3.
Invito le amiche a prendere tutti i consigli che arrivano e arriveranno da diverse fonti, shakerarli e metterli tutti insieme.
Anche parlando di selfie e ritratti vale la regola dei due terzi, per posizionare il viso del soggetto, o gli occhi, o quello che comunque penseremo che sia l'elemento principale.

[Roby_60]

Mi piace l'argomento e sono convinto che imparerò molto.
Grazie a Coffee e Roby per le spiegazioni basilari e molto chiare.
Però non sono totalmente d'accordo sulle inquadrature...
vedere esempi (sorriso)
R

[Roby]

Mi piace l'argomento e sono convinto che imparerò molto.
Grazie a Coffee e Roby per le spiegazioni basilari e molto chiare.
Però non sono totalmente d'accordo sulle inquadrature...
vedere esempi (sorriso)
R

ma parlando di arte, ogni regola ammette le eccezioni.
A volte si vedono inquadrature palesemente sbagliate, sbilanciate; ma se il fotografo non rispetta consapevolmente la regola dei 2/3 perché decide che la sua foto racconta qualcos'altro in altro modo, allora potrebbe andare bene lo stesso, bisogna vedere il risultato e l'effetto che fa...
Coffe, che ne pensi?
Roby

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